Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    15/06/2018    2 recensioni
Anna ed Elsa sono due sorelle che vivranno degli amori difficili. Fortuna che il loro affetto le aiuterà a venire fuori da momenti bui.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti/e. Lo so, la mia assenza è dopo la fine dell'altra fanficiton è durata neppure 24ore. Ed eccomi con una storia ambientata in tempi moderni che spero vi piacerà.
Intanto metto il primo capitolo.
Buona lettura
xoxo Ivy

“Elsa, ricordi quel tipo di cui ti parlai settimane fa?” - si confida Anna Froze, raggiungendo la sorella maggiore in salotto, dove la grande è intenta a sorseggiare del thé e a leggere uno suoi dei adorati romanzi.

“Vuoi dire l'idiota che ha tamponato la nostra macchina, quello che ci ha causato litigate infernali con papà? Quello che ci ha lasciate perciò senza paga e senza mezzo? Si, purtroppo, lo ricordo” - risponde, cinica come suo solito.

“Dai, smettila di rivangare il passato. E' stato un incidente. Inutile accusarlo ancora. Si è scusato e mi ha anche promesso di ripagare il danno” - lo giustifica la minore.

Elsa alza gli occhi al cielo, rassegnatasi all'evidenza: Anna è stracotta di quello sconosciuto.

“Ti stavo dicendo che ho ricevuto un invito a casa sua stasera” - le racconta, elettrizzata.

“CHE?” - esclama la maggiore, chiudendo di scatto il libro e volgendo lo sguardo sulla raggiante sorella.

“Ha promesso di portarmi in un posto speciale” - aggiunge la seconda con occhi luminosi.

“Non se ne parla, Anna. Non vai da nessuna parte” - commenta Elsa, distruggendo in un attimo i sogni della sorella.

“Aspetta...che?” - esclama.

“Hai capito bene. Basta danni. Ne paghiamo sempre entrambe le conseguenze. Hai riportato tu la nostra auto mezza distrutta a casa ed io ho dovuto pagarne le conseguenze assieme a te. Piantala con le cazzate” - la rimprovera duramente Elsa.

“Accidenti sorellina, che cuore tenero hai” - si sfoga Anna - “Tu non sei né mamma né papà. Decido da sola, ho diciotto anni, sono maggiorenne. Credevo potessi condividere la mia gioia. Invece sei sempre la solita” - urla contro la maggiore che abbassa nuovamente gli occhi sul romanzo. Però la seconda esplode furiosa, arrivando ad accusare pesantemente Elsa - “Vuoi fare la miss perfettina. Per questo non hai amici. Smettila di startene chiusa in casa, con la testa sempre su questi libri. La realtà è fuori. Tu ti stai consumando tra queste mura e stai costringendo me a fare lo stesso. Io voglio andarmene, voglio vivere la leggerezza e il brio dei miei diciotto anni. Invece tu mi fai da balia, neanche fossi una poppante. So cavarmela. Se le cose non mi piacciono, giro i tacchi e torno qui, soddisfatta?”

Ma sentirsi dire quelle cattiverie, ferisce la primogenita. Così, pur di accontentare la seconda e chiudere la questione, conclude - “Fai come preferisci. Lì è la porta. Buona serata”

Dispiaciuta per la discussione, prende il romanzo e la tazza di thè e si chiude in camera.

È lì che rimane fino al rientro a casa dei genitori.

“Tesoro, dove è Anna?” - le chiede la mamma, Idunn, notando l'assenza della figlia minore.

“Aveva un appuntamento” - risponde la ragazza, con tono di voce tutt'altro che pacifico.

“Hey, va tutto bene figliola?” - interviene il capofamiglia, Agnarr Froze.

I signori hanno intuito che la loro primogenita è strana.

È sempre stata una tipa riservata e taciturna, ma quella sera più del solito.

“Sto bene. Preferisco non cenare. Torno nella mia stanza. Buonanotte” - e così dicendo, evita altre domande da parte dei suoi.

Anche perché se avesse nascosto la cena di Anna con il tipo del tamponamento, poi si sarebbe sentita sporca. Se lo avesse invece raccontato, sicuramente la sorella minore l'avrebbe detestata a vita.

Perciò, meglio schivare il problema.

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“Hans, dove mi porti?” - chiede Anna, elettrizzata ,al suo accompagnatore.

“Io ho un'impresa di navi, ricordi?”

“Vuoi fare un giro in barca?” - ipotizza la ragazza.

“Ceneremo lì, guarda” - le indica un enorme Yacht, illuminato.

“Wow” - la giovane fissa il gigantesco mezzo, incredula.

“Seguimi” - Westergard, il bel ventunenne, proprietario di quell'impresa affidatagli dopo la morte del padre, prende per mano Anna e l'aiuta a salire a bordo.

Un'atmosfera romantica li attende.

Musica, cibo, e attimi di pura intimità.

I due trascorrono una bella serata assieme.

Si conoscono e si raccontano.

La Froze gli rivela anche della litigata con sua sorella Elsa.

Ma il tipo sa come tranquillizzarla e la convince a chiedere scusa alla parente che non voleva altro che proteggerla.

“Sei davvero dolce” - afferma lei, durante un ballo lento.

I due sono avvinghiati mentre la musica conduce i loro passi.

“E tu sei bellissima” - aggiunge l'imprenditore.

Anna arrossisce e abbassa lo sguardo.

Ed è allora che Westergard, teneramente inizia a baciarla sul collo.

Per una ragazza passionale come Anna quello è il segnale decisivo.

È proprio lei a fare la prima mossa.

Alza gli occhi e avvicina le labbra a quelle di Hans.

Il bacio più eccitante della sua vita al quale seguiranno tanti altri nel corso della serata.

“All'interno della nave c'è una camera. Andiamo lì” - le sussurra il giovane.

La porta con sé in quella che sembra una stanza d'albergo di lusso.

Ci sono addirittura petali di rose rosse sparsi sul letto.

Quella è la prima volta per Anna che non sa come muoversi in una situazione tanto intima.

Sarà Westergard a condurre il tutto, liberandola dagli indumenti. Si sveste anche lui in pochi secondi. Ed una volta tra le lenzuola, danno sfogo ad una passione carnale forte che li conduce all'apice del piacere e a vivere momenti di puro divertimento.

Anna non avrebbe mai immaginato di arrivare a tanto.

Crolla, esausta, al sorgere del sole.

Ed è proprio allora che Westergard, recatosi in bagno per una doccia, invia un sms a qualcuno.

“Mi manchi. Quando ci vediamo? Vorrei farti una sorpresa. Tuo Antony” - scrive.

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La famiglia Froze è in pena per Anna che è via da casa dalla sera prima.

“Sono le otto del mattino. Che fine ha fatto tua sorella?” - Idunn è spaventata e fuori di sé.

Ha tentato di far parlare Elsa senza riuscirci. La giovane continua a sostenere di non esserne al corrente.

“Chiamiamo la polizia, Agnarr” - propone la donna al marito.

“E' maggiorenne. Potrebbe semplicemente essere rimasta a dormire da un'amica” - spiega l'uomo.

“Senza avvisare? Non è da lei”

Mentre i due discutono sul da farsi, Elsa nota il suo cellulare illuminato.

Afferra l'apparecchio e legge un messaggino.

Un timido sorriso le illumina il viso cupo.

Digita qualcosa e rimette il telefonino al suo posto.

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Nel frattempo, a chilometri di distanza da villa Froze...

“Io devo andare, Hans. I miei saranno in pena. Devo inventare la scusa giusta per evitare altri casini”- spiega Anna, una volta pronta per lasciare la nave.

“Ti accompagno a metà strada. È lontano da qui”- le propone Westergard.

La ragazza annuisce, sorridendo. Ha l'aria sognante. Ha trascorso una notte bollente con un tipo affascinante che l'ha letteralmente stregata.

Gli prende la mano e la intreccia alla sua.

“Stanotte è stato fantastico” - sussurra lei.

“Già. Spero di trascorrere tanti altri momenti così con te” - aggiunge, baciandola con dolcezza.

Le apre lo sportello dell'auto, e la fa accomodare.

Sente in quell'istante la vibrazione del cellulare che ha in tasca.

Apre l'apparecchio e legge - “Mi manchi anche tu. Adesso più che mai. A casa mia c'è troppa pressione per via di mia sorella minore. Ho bisogno di svagarmi. Vediamoci stasera. Al solito posto. Tua Elsa”

   
 
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