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Autore: ballerina 89    17/06/2018    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV EMMA

Cosa può esserci di più rilassante di una giornata in pieno relax con il tuo grande amore? Direi niente. In quest'ultimo periodo ci son stati giorni duri a lavoro così mio padre, vedendomi particolarmente stressata,  mi ha obbligato, nonostante sia io il capo, a prendermi una giornata  riposo dalla stazione. Anche mamma e Regina non sono state da meno e mi hanno dato una grande mano portando le mie due scimmiette a fare una passeggiata al parco lasciando me e killian da soli. Abbiamo passato una bellissima mattinata non c'è altro da aggiungere ma alla fine siamo doviti comunque tornare alla realtà: da li ad un paio di giorni ci sarebbe stato il compleanno di 18 anni di Henry e eravamo tutti coinvolti, lui compreso, as organizzare un’enorme festa per festeggiare la sua maggiore età. Il mio bimbo stava diventando grande e questo voleva dire solamente una cosa: nel giro di poco avrebbe lasciato il nido. Sono molto triste ma non credo che gli altiri, escula Regina, possano capire i miei sentimenti a riguardo.
- Amore a che pensi? - disse improvvisamente Killian riportandomi alla realtà. Devo essermi persa nei miei pensieri di nuovo...
- A Henry... - confesso senza troppi giri di parole. - E' cresciuto molto... ma non non mi sento ancora pronta a lasciarlo andare, non sono in grado di stare separata da lui.
- Immagino quello che stai provando amore, non deve essere semplice, ma tranquilla, avrai talmente da fare con gli altri due terremoti che rimarranno in casa che non avrai tempo per fare pensieri brutti. 
- Tu dici?
- Beh potrebbe essere, se poi però vedremo che la situazione sarà tragica nonostante i capricci delle bambine e Skype allora...
- Skype? Conosci Skype? - dissi basita, mio marito non è di certo un asso nella tecnologia...
- Emm si... non dovrei dirtelo ma con tuo padre stavamo studiano un modo per poter veder il ragazzo più spesso in modo tale che tu e Regina non entriate nel panico. Comunque fammi finire.... dicevo: nel caso la sua assenza continuerà a farsi sentire in maniera eccessiva possiamo che ne so... mettere in cantiere un altro pargolo?
era una proposta quella?  - Killian...
- Non sto dicendo di farlo domani ma che ne so... tra qualche mese magari. Non, non vorresti un altro bambino? - questa era ufficialmente  la prima volta che ne parlavamo da quando... beh da quel maledetto giorno.
- Con Chloe in giro per casa? - risi cercando di deviare il discorso.
- Sono serio amore!
- Killian... tu lo sai come le cose in generale mi spaventano, pensa una cosa come questa... sopratutto dopo la perdita di chi dai tu. Vuoi La verità? Non escludo la possibilità di un terzo figlio con te... che poi per me sarebbe... il quarto? Va beh dettagli...   insomma quello che sto cercando di dirti è che per il momento non me la sento, credo sia ancora troppo presto.
- Ho capito. - non aggiunse altro... che si fosse rassegnato all'idea? Mmm strano non è da lui
- Non... non ti avrò offeso spero - provai a chiedergli
- Certo che no!  Perchè mai dovrei! Mi hai detto che comunque stai tenendo in considerazione questa possibilità. Mi basta questa come risposta. Sai, non mi dispiacerebbe tentate per un maschietto.
sorrisi - E se fosse l’ennesima femmina? - davvero stavamo nuovamente parlado di questo? 
- Ne sarei  comunque felicissimo. Abbiamo appurato che ci escono bene le femminicce. - alzai gli occhi al cielo per disperazione dopodichè tornammo sei: avevamo un compleanno da finire di organizzare e in tutta sincerità quella mattina non avevamo lavoarato poi tanto. Lavorare in assoluta tranquillità fu una cosa davvero piacevole, perccato che però quella pace finì presto: circa due ore in casa nostra tornò a regnare il caos: 
-Ti ho detto che devi farti i fatti tuoi! - sentii dire non appena la porta principale si aprì:era Leila.
- No! Io lo dico a mamma! Prrrr - rispose una vocetta che non poteva essere altro che quella di sua sorella. 
- Devi solo provarci nana! Poi ci penserò io a fartela pagare. 
- Ei ei ei! Il parco non vi ha stancate vedo... - intervenni  raggiungendole, mamma e Regina entrarono un secondo dopo. 
- Stancate? - Disse Regina - Neanche 10 ore no stop al parco e 20 gelati al cioccolato le stancherebbero.
- Vi hanno fatto dannare non è vero? - non ebbero il tempo di rispondere che Chloe si intromise
- Mamy mamy devo ditti una cosa! - la piccola corse verso di me ma la più grande la trattenne per le freccine facendola cadere a terra in un pianto disperato.
- Leila! Ma che modi sono! - la rimproverai.
- Mamy buaaaaaaaa! - si lamentò Chloe in lacrime 
- Si può sapere che è successo? Perchè La stai trattando così? - Chiesi andando a prendere in braccio chloe. Leila non mi rispose ma continuò a dialogare con sua sorella
- Chloe... ricorda quello che ti ho detto in macchina sui tuoi bei giocattolini.
- No i tochi miei no! lassali stare!
- E allora tu fai la brava.
- E' una minaccia quella che ho appena sentito signorina?
- Mamy ha detto che lompe i miei tochi!
- E perché mai?
- Perché lei non sta mai zitta mamma! Io non la sopporto più!  NON LA VOLEVO E NON LA VOGLIO NEANCHE ORA UNA SORELLAAAAAAAAA!  - iniziò a piangere anche lei ma non  mi diede il tempo di dire o fare nulla che era già corsa al piano di sopra.
- Ancora sei convinto di tentare nuovamente la sorte? - Dissi a bassa voce a Killian che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
- Leila no mi buole mamy! - disse tristemente Chloe
- Amore mio non dire così, non lo pensava sul serio.
- Ti invece!
- Sono sicura che tu ti stia sbagliando ma dimmi una cosa: riusciresti a spiegarmi cosa è successo?
- No no posso! I miei tochi poi li rompe.
- Allora lo capisci quando parlo nana! - la voce di Leila tornò a farsi sentire, ci stava chiaramente origliando. 
- Leila non stai avendo un buon comportamento, vai immediatamente in camera tua! - le dissi. Non sapevo effettivamente cosa fosse successo ma di sicuro quello non era il modo in cui rispondere ad altre persone. 
- Ti pare? Tanto sempre a lei date ragione... - si affacciò dalle scale e guardando la piccolina gridò: - VORREI CHE NON FOSSI MAI NATAAAAAAAAAAA!
Solo in quel momento intervenì suo padre
- Leila jones scordati di andare alla festa della tua amica domani. Te ne starai in camera tua a riflettere sui tuoi modi di comportarti
- MaH...
- Niente ma. Ora va in camera tua e anticipati i compiti per i prossimi giorni.
- Elei?
- Non so i motivi delle vostre divergenze ma almeno in questo momento lei non ha fatto nulla di male mi sembra.
- Vuole raccontare le mie cose a tutti. La spia non si fa! 
- Ma cosa potrà mai dire tua sorella Leila! - dissi io
- Che Gideon le da i bacini sulla guancia al parco. - solo in quel momento si rese conto di quello che aveva detto, so portò una mano alla bocca. - Oh oh!
- CHLOEEEEE TI ODIOOOOOOO! - Vidi Leila correre e successivamente sentii la porta della sua camera chiudersi troppo rumorosamente.  
- Vado a parlare! - disse killian
- Per dirle cosa?
- Che non sono modi di comportarsi questi. Non può urlare, sbattere porte e minacciare sua sorella per qualsiasi cosa. E poi credo proprio che le dirò anche qualcosina per quanto riguarda un certo Gideon: ma come si permette quel mocciosetto. Leila è la mia bambina.
- Per quanto riguarda Gideon non le dirai proprio nulla. Lasciala stare, che vuoi che sia... per quanto riguarda il restante del tuo discorsetto ti do ragione ma non parlarle ora, sarebbe inutile. Lasciala sbollire, in fondo sono sorelle , è normale litigare. Aspettiamo che si chiariscono e se questo non avverrà allora interverremo noi.
- Ok amore allora andrò di sopra a fare una ricerca su come procreare maschietti... credo proprio che un mediatore ci voglia in famiglia! - mi baciò e andò anche lui al piano di sopra. Mi scusai con Regina e mia madre e solamente dopo averle congedate tornai in cucina dove stavo ultimando uno dei miei lavori per la festa. 
-Io no bambina cattiva mamy.... io no bolevo. - mi disse chloe ancora molto triste.
- Chloe non hai fatto nulla tranquilla,  perché non vai a giocare?
- No mi va...
- Che ne diresti allora di aiutarmi con la festa per Henry?
- Posso fale un disegno a henny per il legalo?
- Certo che puoi amore, ne sarà felicissimo. 
- Vado a fallo in cameletta mia.
- Ok attenta a quando sali le scale però!
- Tiii!
La controllai arrivare al piano di sopra dopodiché tornai al mio lavoro da mamma "birthday planner". Avevo quasi terminato, mi mancava solamente il tableau in stile Disney  che henry mi aveva chiesto di fare per sistemare parenti compagni di scuola e amici in maniera ordinata. Presi il cartellone pronta ad iniziare la mia opera d'arte quando sentii un pianto povenire dal piano di sopra: Chloe. Che altro avrà combinato pensai? Sapevo che stava facendo un disegno a suo fratello quindi il primo pensiero andó al un paio di forbici e al fatto che  probabilmente si fosse tagliata usandole. Non faccio altro che nascondergliele ma lei non so come riesce sempre a trovarle. Che usi la magia? Mmm io dico di sì. Corro di sopra nella sua cameretta e noto con gioia da un latro  ma con rammarico dall’altro che  sta nuovamente litigando con sua sorella, ecco spiegato il motivo di quel pianto.
- Che succede ora? - chiesi mantenendo la calma.
- Mamy... mi ha trappato il legalo per henny!
- Leila! . la guardai cercando spiegazioni - Non dirà sua serio vero?
- Ha fatto la spia! La spia non si fa e ora per colpa sua non potrò giocare con i miei amici.
- La colpa non è sua Leila, è tua! Se le avessi parlato con calma e non con arroganza tuo padre non ti avrebbe di certo messo in punizione. Non so se te ne sei resa conto ma hai usato parole bruttissime.
- Ma lei non si fa mai i fatti suoi.
- Non è comunque un motivo valido per dirle quelle cose e  per strapparle il disegno. -  le dissi mentre la piccola continuava a piangere. - Amore puoi rifarlo se vuoi. Vedi? Qui ci sono altri fogli, puoi far ad Henry tutti i disegni che vuoi. 
- No mi piaceva quello! Ora lotto! 
- Possiamo riunirlo con lo scotch. - è vero avrei potuto usare la magia, ma volevo che crescessero nella maniera più normale possibile e quindi quell'opzione era fuori questione. 
- No! Io lo volevo no lotto. Non disegno più! 
- sarai contenta ora! - Dissi a Leila la quale alzo le spalle. - Farò finta di non aver visto altrimenti oltre a non andare alla festa della tua amica rischi anche che alla festa di tuo fratello non ti farò giocare con Gideon e gli altri!
- Ma mamma..
- Niente mamma, il giorno in cui imparerai a rispettare le persone della tua famiglia allora ne riparleremo.
- Ma lei.... -sospirò - a lei date sempre retta. Quello che dice Chloe è legge!
- Tua sorella deve ancora compiere 3 anni, tu ne hai sette, lei molte cose ancora non le capisce, dovresti essere un po’ più clemente e buona delle volte.
- Va bene,  scusami mamma...
- Così va già molto meglio. - le sorrisi
- Posso andare alla festa domani? - mi disse con quei meravigliosi occhi. Piccola furbetta che non è altro.... non starà mica cercando di corrompermi....
- No certo che no, sei in punizione
- LO SAPEVOOOOOOOO! - Usci sbattendo nuovamente la porta. Bene! che giornatina rilassante.
Il fine serata purtroppo non fu da meno, a tavola le bambine non si degnarono di uno sguardo e quando magari uno di noi cercava di farle comunicare ecco che rinunziavano a bisticciare. Killian davvero voleva un altro figlio? Questa era follia pura.
- Avanti chloe mangia! - provo a spronarla notando che non aveva toccato cibo. La sua risposta fu quella di dire no con la testa per più di dieci minuti abbondanti, non ne voleva assolutamente sapere così killian provó a metterla sulle sue ginocchia e imboccarla ma il risultato fu disastroso anche quello: la piccola Chloe dimenandosi riuscì a  rovesciargli addosso l’intero piatto. - mah chloeeee....
- No lo boglio.
- L’ho capito guarda! Ma perché? Cosa c’è che non va?
- Triste io. - A quelle parole sul padre si intenerì
- A si? E come mai anore mio?
- Te lo dice mamy. - Killian mi guardò cercando spiegazioni
- Cos'altro vuoi che sia successo?  hanno litigato.
- Di nuovo? E cos'è successo questa volta di così grave?
- Chloe stava facendo un disegno...
- No disegno! - Mi corresse - Legalo henny!
- Si, voleva fare ad henry un regalo originale ma Leila per vendicarsi di quella piccola parola di troppo sfuggita ha ben pensato di...
- Lompele il mio legalo.
- Leila ma davvero? - alzó nuovamente le spalle - si può sapere che ti prende? Ultimamente c’è in te una vena di cattiverà che non mi piace affatto.
- Non la rimproverate mai! Io quando faccio la spia che Neal ha preso un brutto voto  a scuola o che non fa i compiti voi mi sgridare sempre ma se è lei che fa la spia no. Non dite nulla!
- Sono più che sicura che tua sorella non voleva fare la spia... vero amore? Tu non volevi raccontare quello che è successo al parco.
- Ti mamy! - te lo Bolevo dire - gli scappo un sorrisetto.
  - Ah ah ah, Allora non ci siamo Chloe ... la spia non si fa amore di mamma....
- ma papà.... - lo fulminai con lo sguardo già capendo cosa volesse insinuare la piccola. Fortunatamente Leila sembrava non aver sentito altrimenti ci sarebbe stata la terza guerra mondiale in casa.
- Ho fatto bene quindi ha strapparle il disegno. - disse tutta contenta
- No amore, il tuo gesto è stato comunque sbagliato. Ma potete fare pace ora. Avete sbagliato entrambe ma potete metterci una pietra sopra. 
- No! io no boglio fale pace,  lei lovonato legalo henny e no vuole bene a me. Io allabbiata.
- Sai che dispiacere. - la canzonò l'altra. Ok ho capito che  questa storia non finirà mai. Meglio concluderla qui per poi  fare un bel discorsetto a mio marito. - Bimbe visto che di mangiare oggi non ne volete sapere perchè non iniziate ad andate nelle vostre camerette? tra poco vengo a darvi la buonanotte.
- Ok mamma! - disse Leila convinta che se fosse stata un angioletto le avremmo tolto la punizione
- No! Io no tanca. - rispose a seguire l'altra. 
- Se andrai nella tua cameretta mamma domani ti preparerà i pancacke che ti piacciono tanto.
- Tiiiiiiiii! - in due secondi era già fuori dalla cucina. 
- Visto? È stato semplice... ma veniamo a noi... Hai detto a chloe di...
-No!
- Killian...
- Emma te lo giuro,  non ho detto nulla a Chloe se non quello che le dissi qualche settimana fa davanti a te, i tuoi e Regina quando Gideon era a cena dai tuoi. - Mmh si ricordò esattamente la scena... killian era ogni istante più geloso sella sua piccolina e scherzando strinse chloe a se dicendole di controllare sua sorella e riferirle tutto.
- Mi meraviglio che si sia ricordata questa cosa. - dico sorridendo, Chloe era davvero troppo furba per avere tre anni.
- Che vuoi farci è mia figlia! È un genio! Se capisce alla lettera tutto ciò che dico con lei starò tranquillo: farà tutto ciò che le dirò
- Tu starai tranquillo con lei fino a quando un ragazzetto non le farà battere il cuoricino, poi neanche più lei ti darà ascolto.
- Non è vero!
- Tua figlia è una piccola ribelle già adesso, come vuoi che sia da adolescente? fidati  amore, non è per buttarti giù, ma non la vedo una tipa alla.... come dire... alla chamring. Rispetto a Leila credo che abbia preso i gusti di sua madre.
- A parte il fatto che Gideon tutto è tranne che un tipo alla Charming, ma mia figlia, Chloe in questo caso, non frequenterà un poco di buono....
- Io l’ho fatto!
- Io non sono mai stato un... - lo guardai storto - Va bene giusto un po’. Ma non mi piace quello che hai detto su Chloe... lei è mia! Come lo è anche Leila.
- Sei adorabile nelle vesti di papà geloso.
- Non sfottermi... è una cosa seria!
- Io sono seria! Ti preparo alla dura realtà! Questa Casa caro mio diventerà un porto di mare! Vedremo come saprai gestire il tutto. - all'imrovviso si alzó, mi strinse a se e  poi iniziò a  baciarmi il collo. Ero completamente persa di lui e questi gesti così  inaspettati mi mandavano in estasi - Ahhhh allora ecco il modo per farti stare zitta! - disse ironicamente tra un bacio e l’altro. - Bene bene, ho trovato la soluzione a tutti i miei problemi.
- Scemo! - riuscii a dire scanzandomi - Vado a mettere le bambine a letto e poi sarò  a tua completa disposizione. 
- Ti aspetto....
***
Il mattino seguente le bambine continuarono imperterrite a litigare o almeno: Leila litigava... girava per casa e prendeva in giro sua sorella mentre la più piccola se ne stava seduta sul divano con un visino davvero triste.
- Amore mio che fai? - provai a chiederle
- Zoco alle tatuine.
- Stai giocando alle statuine? E perché mai?
- Pecché no boglio parlare con Leila e pecché io tono triste.
- C’è un motivo in particolare per cui sei triste oltre a tutta la discussione di ieri?
- Ti. Io no legalo Henny. Io volevo fale legalo Henny.
- Perché non fai un altro di disegno?
- No! Quello ela bello. Ola lotto.
- Puoi fargli altro se vuoi...
- No. No piace a lui.
- Non puoi saperlo amore, sono sicura che le piacerà qualsiasi cosa tu gli regalerai.
- No. - sospirai  rassegnata e tornai alle mie attività da casalinga prima di iniziare il turno alla stazione, non c’era verso di farla ragionare e quindi pensai che forse lasciarla smaltire la rabbia sarebbe stata la cosa migliore.
- Ciao mamma! - disse Henry entrando in casa.
- Henry come mai già a casa? Non dovresti essere a  scuola?
- Hanno indetto uno sciopero e visto che i nostri professori erano assenti i hanno fatto uscire prima. 
- Ok tesoro
- Senti mamma non è che per caso potrei uscire stasera? Lo so, lo so siamo nel mezzo della settimana ma come ben sai oggi è il compleanno del mio compagno di classe. Voleva festeggiare domani ma visto che festeggerò io ha deciso di anticipare a stasera. - sono contro le sue uscite nel mezzo della settimana ma visto la situazione e visto che avevo bisogno di tenerlo lontano per organizzare le ultime cose in quanto non volevo si spoilerasse il tutto, decisi di acconsentire.
- Va bene ma solo per questa volta!
- Grazie mamma sei la migliore! Ti devo un favore.
- Beh ne avrei uno... potresti consolare tua sorella. - la indicai - È molto triste per una cosa che riguarda il tuo compleanno ma shhhhh: non dirle che te l’ho detto.
- Vado....

***

POV HENRY

Quando mamma mi accenno alla piccola Chloe non pensavo che stesse dicendo sul serio, si è vcero era seduta sul divano in silenzio quando me la indicó ma non appena mi avvicinai e vidi i suoi occhietti incrociare il mio sguardo notai subito che aveva ragione: aveva qualcosa di diverso... era spenta.  In quasi tre anni non avevo mai visto la mia sorellina così.
- Mia piccola principessa! - mi sedetti sul divano accanto a lei - come mai te ne stai in silenzio senza combinare qualche guaio?
- Boglio tare qui! - si limitò a rispondermi
- Vuoi giocare un po’ con me? - non ha mai rifiutato una proposta del genere e quando mi disse di no con la testolina capii che forse era il caso di farla parlare un pochino. In fondo aveva solo due anni... anzi quasi tre non dovrebbe essere così difficile farle tornare il sorriso. La presi in braccio e la portai sulle mie ginocchia, mi abbraccio immediatamente - cucciolina mi dici cosa c’è che non va? Mi dispiace vederti così triste.
- Colpa Leila.
- Hai litigato con lei? - annui. - e per quale motivo?
- Lei lotto tuo legalo di compleanno! Io mi elo concentata tanto. Ola legalo lotto!
- Mi avevi fatto un regalo di compleanno? - chiesi orgoglioso di lei - si ma lotto. Io no ho legalo per te ola. - ma quanto poteva essere dolce?
- Non importa cucciola, il regalo più bello è stato averti nella mia vita. Sei una sorellina speciale.
Alzò improvvisamente lo sguardo verso di me - Quindi tu mi vuoi bene?
- Certo che te ne voglio, tutti qui ti vogliono bene.
- No tutti! Leila no. Lei dice che io non dobebo nascele. Lei.... lei... lei non mi vuole bene - ecco che inizia a piangere. Non è solo la questione del regalo che la rende triste ma anche il fatto che pensa che sua sorella non le voglia bene. So per certo che non è così ma conosco Leila, ha un carattere particolare e non sa esprimersi.  Per non parlare che sta attraversando la fase in cui si sente grande ed è tutto dire. Non è colpa sua ma frequentando amici più grandi, loro anno nove anni lei sette, si lascia molto influenzare.
- Pensi che Leila non ti voglia bene amore?
- Lei no vuole. Lei detto a me.
- Sono sicuro che non è così.
- Ti dico si! Lei detto ieri.
- Perché non le parli? Ti puo spiegare
- No! Io pallo solo con te, mamy e papy, no Leila!
- Va bene messaggio ricevuto piccola peste. Sappi però che io ti voglio bene
- Io pule Henny e quindi collo a fale nuovo legalo. - non mi diede il tempo di fare nulla che gia era corsa in giardino.
- Wow che velocità! dove l'hai mandata? - chiese mia madre ma mi limitai ad alzare le spalle. Presi il mio zaino da terra e andai di sopra. Neanche a farlo apposta incontrai Leila così ne approfitti per fare quattro chiacchiere anche con lei.
- Leila posso farti una domanda?
- Si!
- Perché hai rovinato il regalo che mi ha fatto nostra sorella?
- Ancora che me lo chiedete! Ha fatto la spia, è piccola e rompe. Basta come risposta?
- No! Se sai che è piccola perchè le fai così! È rimasta malissimo sia per il regalo che per quello che le hai detto.
- Io ho solo detto la verità: non la volevo e non la voglio.  Mi sta sempre appiccicata e vuole sempre giocare con me.
- E non è una cosa bella questa? 
- NO!
- Se ti sta sempre appiccicata è perché ti vuole bene, sei sua sorella, sei il suo esempio, sono sicuro che lei vorrebbe essere come te.
- Se cambio idea e dico che mi piace poi posso andare alla festa oggi? Gideon, Robin  e Neal ci vanno!
- Loro evidentemente si sono comportati meglio di te. Mamma mi ha raccontato cosa hai fatto. - sbuffa - Ascolta tesoro, io non voglio rimproverarti, voglio solo farti capire che il comportamento che stai avendo in questo periodo, e non solo per quanto riguarda chloe, è sbagliato. Ti senti grande ma non lo sei, forse i tuoi amici lo sono ma anche loro sbagliano. Perché commettere i loro stessi errori ora che sei ancora una bimba?
- Io non sono una bimba. Io sono grande!
- Certo come no!
- Se non vado alla festa mi prenderanno in giro!
- Se lo faranno evidentemente non sono buoni amici.
- Tu non lo puoi sapere.
- Sono stato piccolo anche io. Leila... prova a fidarmi di me. - dissi fiducioso sperando riuscisse a capirmi ma aimè... mi sbagliavo.
- Io non voglio fidarmi di nessuno, voglio solo andare alla festa. - senza farmi parlare ulteriormente si rifuggiò nella sua cameretta e chiuse la porta. Bene... Leila sta avendo una crescita improvvisa, sarà il caso di mettere al corrente mamma di farla stare lontano dai suoi "amici grandi”,  di sicuro non vuole vedere Leila diventare adolescente tra qualche anno solo perché i suoi amici lo diventeranno. E comunque sarà il caso di tenerla un po’ con i piedi per terra perchè dubito fortemente che quando Neal, Robin e Gideon cresceranno la prenderanno ancora in considerazione, non negli anni adolescenziali almeno. Beh killian sarà contento almeno.

***

POV EMMA

Se dovessi dire che il clima in casa, dopo aver saputo di Henry e il suo fare da tramite, si sia risollevato direi  proprio di no ma almeno una cosa è sicura: le bimbe non sembrano litigare più. Non si calcolano questo è vero ma almeno non litigano. Sono in cucina a sistemare le ultime cose da mettere in macchina per poterle  trasportare alla festa quando vengo interrotta da Chloe che entra in cucina gridando come una matta!
- Mamy mamyyyyyyyyyy!
- Chloe che succede piccola!
- Crivi i mio nome su foglio? Lo boglio licopoale.
Questa si che era una novità -Amore è tardi devo caricare queste cose in macchina e poi vestirvi; dobbiamo andare alla festa!
- Mamy ti plego è impoltante!
- Chloe ma tu non le sai ricopiare le letterine, ancora sei piccola!
- Mamy per favole, ti plegooooo! - presi un foglio e in maniera comprensibile scrissi le 5 letterine che componevano il nome del mio amore.
 - Hai cinque minuti di tempo per fare quello che devi fare, tra cinque minuti ti vengo a chiamare per fare il bagnetto. Non voglio sentirti fare storie.
- Ok! - la vidi sgattaiolare via ma nonostante fossi curiosa di sapere cosa stava combinando la lasciai andare... avevo ancora un sacco di cose da sistemare ed ero decisamente in ritardo.
- Che splendida visione! - disse mio marito entrando in cucina e scrutandomi da testa a piedi. - non verrai al compleanno così spero. - avevo in dosso un top è un pantaloncino che lui considerava "mutanda" per intenderci. - No perché così ti ci posso vedere solo io. - mi abbracciò da dietro e iniziò una serie di effusioni che fui costretta purtroppo ad interrompere
- Se mi trascini in questo vortice di passione amore sicuro che faremo tardi alla festa.
- Non è vero, ci aspetteranno per iniziare a festeggiare- disse tra un bacio e l'altro - sei la mamma del festeggiato. 
- Killian scherzi a parte, siamo in ritardo...
guardò l'orlologio - Non è vero,  la festa inizierà tra sole due ore. Abbiamo tempo di coccolarci un po’ non trovi?
- Devo portare questi in macchina e vestire e lavare le bambine. Non sai quanto vorrei passare con te del tempo ma ora proprio non si può.
- Carico io la roba in macchina e visto che ci sono la porterò già al locale, tu pensa alle bambine in fretta. Se rimangono dieci minuti li dedicherai a me
- Promesso amore! Ti amo! - gli diedi un ultimo bacio, che duro un po’ troppo, ma alla fine lo lasciai andare. Corsi al piano di sopra, aiutai Leila a vestirsi e successivamente chloe che a quanto pare aveva finito quello che secondo lei doveva essere un capolavoro ma che in realtà non voleva farmi vedere per non so quale assurdo motivo. L’unica cosa che so è che mi pregò di farle portare la sua borsetta. Non era una pretesa così assurda così pur di non farla piangere, perché di sicuro quello avrei ottenuto se le avessi detto di no, acconsentii alla sua richiesta e una volta preparata raggiungemmo killian al piano di sotto che era appena rientrato.
- Amore hai un quarto d’ora per cambiarti! -  gli dissi -  Hai fatto tardi - lo guardai maliziosamente e lui sapeva perché
- Lasciamo stare! Ho incontrato Leroy che mi ha monopolizzato. - mi avvicinai a lui e gli sussurrai all’orecchio
- Quindi preferisci passare del tempo con Leroy piuttosto che con me.... - guardai le bimbe che erano distratte e tornai a mio marito mordendogli l’orecchio dolcemente.
- Emma non istigarmi che va a finire che non ci andiamo alla festa.
- Mi avevi promesso una cosa se non ricordo male e ora a causa di Leroy saró insoddisfatta per tutta la serata.
- Posso impegnarmi e concertate tutto in dieci minuti per poi vestirmi nei restanti cinque
- Proposta allettante ma mi sono truccata e vestita quindi non se ne fa nulla capitano. Potevi pensarci prima di sedurre Leroy
- Me la pagherai... stanotte me la pagherai. Ti conviene lasciare la prole ai tuoi perché non avrai scappo mia cara
- Mamy, papy che dite a bassa voce?
- Ti devi fare i fatti tuoi nana! Ancora non lo hai capito? Nessuno ti vuole dire le cose! - rispose sua sorella scatenando l’ira della piccolina
- Tai zitta o uso la mazzia!
- No no no non penso proprio - le divisi prima che mi ritrovassi senza casa - la magia non si usa sopratutto tra di voi. Adesso aspettiamo che papà si cambi e poi dritti a festeggiare vostro fratello.
***
Il viaggio in macchina fu davvero silenzioso, dai sedili posteriori c’era un’aria che si tagliava con il coltello mentre in quelli anteriori c’era si tensione ma era ben differente.... non era neanche tensione, era desiserio represso. Killian non fece altro che tenere la mano sulla mia gamba e accarezzarla nel modo in cui solo lui sapeva fare in modo da farmi capire le sue intenzioni del post serata. Ve lo giuro se avesse continuato di quel passo avrei davvero messo in discussione l’idea di arrivare tardi alla festa. Non era colpa mia, era lui che mi faceva diventare completamente matta. Fortunatamente però la sua dolce tortura finì  non appena arrivammo davanti al locale. Parcheggiamo e tutti e quattro insieme ci recammo nella sala allestita per la grande festa, fummo i primi ad arrivare seguiti da Regina con Robin e nostro figlio e poi tutto il resto della combriccola. La festa iniziò ufficialmente, musica, cibo e divertimento a non finire, io e Regina ci eravamo davvero superate, era una festa fantastica ma non tutti sembravano godersela a pieno. Qualche ora dopo l’inizio del più grande evento di storybrooke dell’anno ecco che mia figlia, la piccolina, venne da me piangendo disperata.
- Che è successo chloe? - chiesi mentre lei mi si buttò al collo abbracciandoli. Era disperata e mi ci volle più di un quarto d’ora per placare i suoi sussulti. - stai calma piccina... non è successo nulla.
- Le... Leila.....
- Leila? - alzai gli occhi al cielo - che altro è successo ora!
- ha detto che devo stale lontano da lei e che non posoo tocare con lei e i suoi amici. Io boglio tocare...
Basta! C'era un limite a tutto. - vieni con me bambolina andiamo a cercare tua sorella. - la trovai subito, era insieme a mio fratello e alla restante comitiva intenti a giocare a non so quale gioco.
- Leila Jones! - la chiamai con fare sostenuto
- Che c’è mamma!
- Credo tu lo sappia già! - indicai Chloe - Perché! Perché non può giocare con voi?
- È piccola mamma! Non sa giocare.
- Se è solo una questione di età allora la cosa è ben risolvibile.
- Visto che ho ragione?
- Certo vieni con me avanti.
- Dove?
- Di la con i nonni! Sei troppo piccola per giocare con questi ragazzi - indicai mio fratello e gli altri - quindi non puoi stare con loro.
- Ma mamma.... io.... dai ti prego non frmi questo.
- Lo hai detto tu che i piccoli non posso o giocare con i grandi. Avanti andiamo
- No mamma ti prego faccio tutto quello che vorrai ma non mi togliere i miei amici....
Forse avevo centrato il segno - Ok, puoi restare a patto che tua sorella possa giocare con voi. Non voglio sentirla piangere perché l’hai trattata male o altro. Mi sono spiegata?
- Va bene! Andiamo nana vieni con noi.
- Dabbero psso?
- Si ma cerca di stare al nostro passo. - vedere la gioia negli occhi di chloe dopo così tanti giorni non aveva prezzo così, più serena che non si sarebbero scannate le lasciai giocare e mi allontanai. Parte della serata passo così tra musica cibo e balli scatenati, vedere Henry così felice, essere lì con lui dopo la scelta folle fatta alla sua nascita... tutto queso mi riempiva il cuore di gioia. sono la persona che sono per merito suo e non smetterò mai di ringraziarlo per questo.
- Signora jones??? - sussultai nel sentirmi chiamare, mi voltai verso la voce e vidi una ragazza, una coetanea di Henry, molto probabilmente una delle sue compagne di classe - Mi scusi non volevo spaventarla
- Tranquilla non preoccuparti, dimmi!
- Di la nell'atrio c’è una bambina in lacrime, dicono che sia sua figlia, ho provato a portarla qui ma non ne vuole sapere
- Di sicuro allora è mia figlia, ti ringrazio arrivo in un baleno. - mi alzai e mi recai verso il punto indicato dalla ragazza, a metà tragitto venni bloccata da killian
- Te ne stai già andando? - disse malizioso - Vuoi compagnia?
- Lascia stare, tua figlia piange e quindi di sicuro l’altra tua figlia le avrà fatto qualcosa!
- Ho capito, non è tempo di flirtare,  andiamo a vedere. - andammo insieme nell’altro del locale ma quello che vidi non me lo aspettavo, pensavo di trovare chloe in lacrime invece era Leila.
- Leila amore... che succede, perché piangi?
- Mammaaaaaaaaa! Mammaaaaa scusa io non volevo.... te lo giuro io non volevo! E oraaaaa????
- Innanzitutto calmati tesoro, non volevo cosa? Cose successo?
- Chloe.... chloe mamma..... io le voglio bene te lo giuro. Non volevo scusaaaaaaaa!
- Chloe? cos'ha combinato? - mi girai per chiedere anche a lei ma non era nelle vicinanze
- Dove’e tua sorella? - chiesi mentre la tenevo stretta a me per calmarla un  minimo. 
- Stavamo giocando e visto che era piccola abbiamo fatto a turno per tenerla.... era il turno di robin ma quando robin è tornata Chloe non c’era più! Mamma è sparita perché ho desiderato che non fosse mai nata? - mi chiese e li ebbi un mancamento, non per l’ultima domanda fatta, sapevo che era una remota possibilità, ma proprio per il fatto che chloe, una bambina di due anni e mezzo poteva essere sparita
- Emma! Emma tesoro.... killian cercó di farmi reagire ma ci volle un po’ prima che effettivamente riuscii a riprendermi. 
Quando riuscii a decifrare nuovamente qualcosa, mi resi conto che killian aveva già avvisato regina che lasciando le redini della festa ai miei genitori, senza spiegar loro L accaduto, si precipitò a darci una mano. La cercammo per l’intero locale cercando di non far capire neanche ai presenti che vi era un problema, non avrei mai sopportato di rovinare la festa ad henry ma chloe in quel momento aveva la priorità. I risultati delle prime ricerche non portarono a nulla: Nel locale non c'era e neanche nel giardino adiacente. 
- E... e se avesse ragione lei....
- chi? - chiese regina
- Leila mi ha chiesto se fosse possibile che il suo desiderio si fosse realizzato.  Ha desiderato che sua sorella non fosse mai nata. 
- Non dire scemenze Emma, se fosse stata cancellata dalla storia noi non la ricorderemmo neanche.
- Potrebbe essere finita in un mondo parallelo come capitò a me.
- Emma deve esserci un’altra soluzione mi rifiuto di credere che ci sia un avvenimento magico dietro. Continuiamo a cercare ok? Non può essersi allontanata molto. - ci dividemmo ma anche questa volta la ricerca non andò a buon fine. Mia figlia sembrava essersi volatilizzata.
- La pozione di localizzazione! Potrebbe essere un’idea non trovi? - disse killian
- Mi mancano un paio di ingredienti purtroppo altrimenti l’avrei già utilizzata.
- Allora cosa si fa? - il mio cellulare squilló. Erano tutti qui a parte Chloe, quindi doveva essere sicuramente il lavoro. Non avevo tempo in quel momento per pensare al resto di storibrooke, dovevo concentrarmi sulla mia bambina. Riagganciai istintivamente senza rispondere e con Regina continuammo a cercare un modo efficente per poterla trovare. Pensammo di prendere le macchine e proseguire la ricerca con esse ma proprio in quel momento mio padre ci raghiunse con una gran corsa.
- Emma tesoro dobbiamo andare!
- Papà non è il momento! - mi limitai a rispondere
- Mi hanno chiamato a lavoro dobbiamo correre in stazione. C'è un'emergenza
- MI HAI SENTITOOOOOOOOOOO????? - gridai - Ho ben altro da fare adesso! Vacci da solo in quella maledetta stazione!
- Emma amore calmati! - provò Killian
- Ma si può sapere che succede? - continuò mio padre non capendo.
- È scomparsa tua nipote chloe ecco che succede!
- È scomparsa chloe? Come? quando!!!!
- Non lo so e sto cercando di scoprirlo quindi o provi ad aiutarci o alla stazione ci vai da solo.
- Emma forse...
- NOOO! aiutarti in uno stupito caso non mi terrà occupata mentre della mia piccola si occuperanno gli altri. È di mia figlia che stiamo parlando.
- Non intendevo questo tesoro... chi mi ha chiamato ha detto che per storybrooke si aggira una bambina sola soletta  e disperata. Si pensava ad un possibile abbandono ma visto che...
non lo lasciai finire - Oddio potrebbe essere lei! Corri, sali in macchina, Guido io.
- Veniamo con voi! - dissero killian e regina in coro.
- Killian si, tu regina resta qui e fai in modo che la festa prosegui indisturbata. ti informo appena so qualcosa. 
Non so quanto premetti sull'acdelratore  so solo che la strada che di solito faccio in dieci minuti la feci in cinque. Parcheggiai e mi affrettai ad uscire dalla vettura. Arrivai fino al vialetto che portava alla porta principale e li, alla vista che mi si presentò davanti, crollai in ginocchio a terra!
- Emmaaaaa!!!! - sentii gridare mio padre e killian e in meno di un secondo furono Ada me - che succede amore? Ti senti bene? - non risposi, lacrime calde scendevano lungo il mio viso, ma mi limitai ad indicare un punto ben preciso. Lì in lontananza in compagnia di una coppa di anziani c’era lei, la mia bambina. Piangeva ma non appena ci vide iniziò a chiamarmi con gioia
- Mamyyy mamyyyu! - la vidi corrermi in contro ma non riuscii a fare nullla se non aspettarla. Ero come paralizzata, mi ero davvero spaventata. - Mamyyy mamyyyy! - Mi abbracciò e non potei far altro che ricambiare.
- Come sei arrivata qui? - disse suo padre stringendola anche lui.
- Non... non lo to.  Elo cno Lobin, tavamo tocando ma poi lei colleva folte e io non elo capace. Tono limasta tola, avevo paula e ho cercato te mamy ma non ti tovavo cotì ho usato la mazzia per tonnare da te ma non ci sono iusita uguale. Mi tovavo sempre in posti dove tu non c’eri.
- Amore mio l’importante è che ora sei qui con me! Mi hai fatto spaventare tanto!
- No toccherò più con Lobin e Neal. 
- Non pensiamoci ora torniamo dagli altri che aspettano ansiosi tue notizie ok? C’è zia Regina, nonno David e Leila che ci stanno aspettando.  Leila si è spaventata molto sai?
- dabbero?
- Si ha anche pianto per te! Si è preoccupata anche lei. Andiamo a dirle che stai bene. - finalmente mi alzai e guardai i due signori che avevano chiamato la stazione per aiutare mia figlia
- Vi sono debitrice a vita!
- Non ci ringrazi abbiamo fatto quello che andava fatto e tu signorina stai più attenta la prossima volta ok?
- Ti!
- Bene possiamo andare.... - salimmo in macchina e tornammo alla festa. Non appena entrai notai subito una cosa: la musica non c’era più e in un angolo dell'atrio, dove eravamo prima io regina e killian, c'era un Henry pensieroso.
- Henry tesoro. - mi avvicinai 
- Mamma i nonni mi hanno avvisato! dimmi che.... CHLOEEEEEE ! -  Esclamò non appena la vide tre le braccia del suo patrigno- Chloe amore vieni qui! Dove sei stata è? - la prese in braccio per poi abbracciarla
- Non tapevo tonnare qui! Mi tono pelsa. 
- Menomale stai bene, mi hai fatto morire! - disse per poi posarla  a terra vicino a Leila che era appena entrata in sala ma che molto probabilmente aveva sentito la loro conversazione.
- Anche a me! Mi sono spaventata molto nana! Ti voglio bene - non me l’aspettavo ma Leila si buttò addosso a chloe e l'abracciò come non avevo mai visto fare. - mi fai arrabbiare questo è vero, fai la spia e combini casino ma sei la mia sorellina, non potrei mai vivere senta te. Scusa per quello che ho detto e scusa per aver strappato il tuo disegno .
- Tu bene a me?
- Da morire
- Anche io ti boglio bene! - continuarono a stringersi e non potei far altro che commuovermi davanti a tanta dolcezza.
- Ora che si è tutto sistemato, possiamo tornare alla festa non trovate? - disse mio padre - il festeggiato si e rifiutato di aprire i suoi regali senza chloe. Direi che ora possiamo andare
- Ti io ho legalo pe te! Andiamo colli.
Una volta tornati tutti in sala ecco che Henry si sintemò davanti a quella grande pila di regali, ne apri più o meno la metà dopodiché toccò a chloe.
- Tieni questo è per te! - tiró fuori dalla borsetta che aveva voluto portare con se un sasso tutto scarabocchiato
- Bello tesoro hai fatto anche un disegno su questo meraviglio sasso vedo
- No disegno! Ho critto il mio nome!
- Uuuu lo hai firmato ma che brava! - ora ho capito cos’è che stava combinando oggi pomeriggio quando mi chiese di scrivere il suo nome su un foglio. Certo su quel sasso c’era di tutto tranne il suo nome ma andava bene così è il gesto la cosa importante.
- Grazie mille sorellina è il regalo più bello che potessi ricevere.
- A dire la verità Henry il regalo più bello lo aveva fatto giorni fa, ci teneva molto a dartelo ma io come una bambina capricciosa gliel'ho strappato solo per farle un dispetto. Sono molto dispiaciuta per il mio comportamento e voglio rimediare. -  prese dalla dalla tasca del vestito il disegno strappato di chloe  e con la magia lo riunì consegnandolo a sua sorella
- Tieni chloe ora è nuovamente intatto e puoi regalarlo a Henry
- Grazie Leilaaaaa!!!!!! Ti pace Henny? Questo è il legalo velo!
-E' bellissimo amore  ma niente è meglio del regalo che mi avevate fatto voi due insieme adesso
- Che legalo? - chiese inclinando la testa.
- Vi siete finalmente concilite e credetemi è la cosa più bella che potevate fare per rendermi felice. Promettetemi di essere sempre così! Unite.
- Ti Henny
- Si! - rispose l’altra.
- Ci credi? - Mi chiese Killian ridendo.
- Forse nei momenti del bisogno si ma sono altrettanto sicura che da domani le litigate rinizieranno. - feci una pausa - Allora... sei ancora convinto di tentare di nuovo?
- Sai che ti dico? Forse hai ragione te: meglio aspettare . 
Note dell'auore: buonasera a tutti. Vi chiedo scusa se in questo capitolo troverete piu errori del solito. Sono molto indaffarata con il lavoro e riesco a trovare davvero poco tempo per scrivere. Ho preferito counque pubblicare piuttosto che aspettare un'altra settimana. Non me ne vogliate. un abbraccio alla prossima. 
  
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