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Autore: PrincipessaLove    18/06/2018    0 recensioni
[Charmie/Larry/Timothée Chalamet con Harry Styles]
Ken, porta due spritz a me e al mio amico.-
Ero talmente sommerso nei mie pensieri che mi ero dimenticato che da mezz'ora stringevo tra le mani il bicchiere con lo spritz che nel frattempo il ghiaccio si era sciolto e la bevanda si era scaldata. Pensai che nessuno poteva notarmi in disparte a bere da solo ma le cose non vanno come vogliamo. Seduto in quel bar pensavo che non avrei dato nell'occhio.
Arrivò lui. Si, proprio lui. Lo avevo visto nelle riviste, nelle interviste ed ero andato anche a qualche suo concerto quando era negli One Direction.
Era Harry Styles. Si, era proprio lui in carne e ossa.
-Tu sei Timothée Chalamet.- Mi disse con un sorriso. Era proprio come me lo ero immaginato. Aveva i capelli corti e qualche riccio. I suoi occhi erano verde acqua e le sue labbra rosse come rose.
-Si, sono io. Tu sei Harry Styles.-
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una sera a Los Angeles

 

Fu quella sera che mi cambiò in un modo o in altro la vita.

Mi trovavo a Los Angeles perché dovevo promuovere un film che avevo girato in Europa.

Avevo il cuore a pezzi. Sentire mille voci, stare in mezzo alla gente mi inorridiva e fare finta che tutto nella mia vita fosse perfetto era solo un illusione. Quando hai bisogno di stare da solo, vorresti solo stare chiuso in camera a piangere.

 

Per quattro anni avevo avuto una relazione clandestina con il mio amico e collega Armie Hammer. Ci eravamo conosciuti sul set di Chiamami col tuo nome. Noi eravamo Elio e Oliver in tutti i nostri aspetti. Ci eravamo innamorati intanto che giravamo una delle tante scene d'amore del film. Fu l'ultimo bacio che Oliver ed Elio si diedero a Bergamo a farci raggiungere la consapevolezza dei nostri sentimenti.

Armie era bellissimo. Mi fece innamorare ogni parte del suo corpo. Rivolgeva tutte le sue attenzioni a me con tanto amore, e fu il giorno in cui gli chiesi la bottiglia dell'acqua e lui me la passò dopo averci bevuto per primo. Avevamo appena finito di girare la gita per le montagne che restammo più indietro alla troupe e al cast. Quando finii di bere mi scorreva l'acqua sulle labbra e notai i suoi occhi azzurri puntati su di me.

-Hai perso qualcosa, Armie?- Ironizzai. Lui si avvicinò lentamente a me. Posò il pollice sulle mie labbra. Improvvisamente il mondo si fermò per un istante. I suoi occhi avevano luce che non mi sapevo spiegare, o forse si. Avevano la stessa luce che si riflettevano nei miei.

-So che provi le stesse cose anche tu. L'ho sentito quando abbiamo girato la scena in cui abbiamo fatto l'amore.- Mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Mi cadde a terra la bottiglia dell'acqua e non me ne importava niente. Potevo finalmente toccarlo come Timmy e non come Elio.

-Per tutto questo tempo... Sono sempre stato Timmy... Non sono mai stato Elio.-

-Anche io.-Rispose velocemente. Poi disse:

-Cosa provi per me, Timmy?-

Sta volta fui io a prendere l'iniziativa e lo baciai in modo più approfondito. Poi appoggiai la mia fronte sulle sue labbra in modo dolce e ci stringevamo le mani.

-Pensavo lo avessi capito.- Risposi imbarazzato e arrossito.

Entrambi ci guardammo negli occhi ma con malinconia.

-Io c'ero in quel bacio, Timmy.-

-Lo so, c'ero anche io.- Ci stavamo riferendo che presto sarebbe arrivata Elizabeth, sua moglie sul set. Avremmo dovuto fingere che tra di noi non c'era mai stato niente, avremmo dovuto fingere davanti al mondo che eravamo solo amici mentre i sentimenti erano ben altri.

Quando Elio e Oliver si diedero l'ultimo, noi ci facemmo trasportare e fu dura trattenersi quando provi qualcosa di cosi grande.

Finite le riprese, le nostre vite tornarono più o meno quelle di prima. Vivevamo il nostro amore in camere d'albergo e in squallidi hotel. Facevamo l'amore come non avevamo mai fatto con nessuno nelle nostre vite e davanti agli altri ci comportavamo come se fossimo indifferenti l'uno all'altro.

Ero geloso. Si, ero geloso di Elizabeth che se lo viveva ogni giorno il rapporto con suo marito mentre io ero quello delle scopate tra settimana. Il week end lo passava sempre con la sua famiglia, mentre mi lasciava sempre da solo a piangere nel mio appartamento di New York.

Le nostre serate si concludevano sempre con uno dei due che usciva dalla camera dell'albergo sbattendo la porta piangendo giurando che fosse finita mentre in realtà appena uno dei due chiamava l'altro per sapere come stava e scusarsi del comportamento, ci riperdevamo uno nel cuore dell'altro.

Armie aveva provato più volte a parlare con Elizabeth, di quello che stava passando con me, aveva pensato più volte di lasciarla ma non c'era mai riuscito.

Fino a quando fui io a prendere la decisione finale.

Avevamo fatto l'amore e lui mi stava accarezzando l'addome per poi passare alle mie labbra come la prima volta che mi aveva baciato. Lo faceva sempre dopo avere fatto l'amore. Era il nostro Ti Amo.

Mi alzai dal letto molto piano e lui si alzò di scatto perché aveva capito tutto. Aveva capito quello che il mio sguardo voleva dirgli, quello che i miei occhi non volevano mostrargli.

-Sta volta è finita, vero Tim?- Quando mi chiamava Tim era quando lo facevo arrabbiare per le mie scaramucce ma stavolta, anche lui lo aveva capito, non si trattava di un grattacapo.

-Io ti amo e non smetterò di farlo Armie. Non voglio dividerti con nessuno. Ho bisogno di non vederti per un po'.-Silenzio.-E' straziante sapere che sto e che stiamo facendo del male a Elizabeth. Forse non è il nostro momento, Armie.-

-Certo che è strano.-Disse con un sorriso forzato e cercava di trattenere le lacrime.

-Cosa è strano?- Mi asciugai una lacrima intanto che mi infilavo i jeans.

-In questi quattro anni quando eri pronto tu a dire al mondo di noi, non ero pronto io a dirlo ad Elizabeth. Ora sono pronto io, ti tiri indietro tu.-

-E' più complicato di così.-

-Vuoi fare finire tutto, Timmy?-

-Non ho più lacrime, Armie. Ti sei preso tutto di me, il mio cuore non ce la fa più a nascondere che ti amo.-

-Domani parlerò con Elizabeth, non voglio che mi lasci Tim.- Urlò in lacrime Armie.

-Domani è già tardi... Addio Armie.-

Lui nel frattempo si era seduto sul letto come se avesse subito una brutta notizia, come se avesse ricevuto la notizia di un lutto, come se Noi non esistesse più. Percepivo che gli girava la testa come se stesse girando a me. Era la cosa giusta da fare per il bene di entrambi.

Il suo sguardo era nel vuoto, perso nel vuoto. Mi avvicinai per baciarlo un ultima volta e lui prese con le mani i miei ricci come se volesse il mio profumo impresso nelle sue narici e con entrambi le lacrime agli occhi ci allontanammo poco a poco l'uno dall'altro. Come se allontanarci in modo lento avrebbe reso meno doloroso il nostro addio ma fu più dura del previsto.

 

Erano passati due mesi che non lo vedevo e non lo sentivo. Mi mancava da morire.

Ero pronto a partecipare a un evento mondano di Los Angeles. Avrebbero partecipato tutte le star più popolari. Sapevo che Armie sarebbe venuto ed ero nervoso di rivederlo. Avevo paura di ricascarci. Avevo paura di amarlo di nuovo come prima, sopprimevo il mio sentimento ma il mio amore era ancora vivo dentro. Come un fuoco dentro che brucia e non lascia vivere finché non bruci i passione.

La festa si teneva in uno dei locali più famosi di Los Angeles. Fui uno dei primi invitati ad arrivare. Mi guardavo intorno. Speravo di incrociare i suoi occhi nei miei. Ancora niente. Non lo vidi da nessuna parte. Sorridevo e mi limitavo ad annuire quando qualcuno mi domandava qualcosa o qualcuno mi chiedeva un autografo per qualche sorella o parente. Mi in-chiacchierai con Saoirse Ronan. Lei sapeva tutto di me e di Armie. Mi raccontò di averlo visto recentemente passeggiare per l'Upper East Side di New York a braccetto con Elizabeth. Sembravano innamorati. Non sembrava fossero in crisi.

Mi sentivo depresso e disilluso. Ero amareggiato e triste. Speravo che avesse trovato la forza per parlarle, per dirle chi amava veramente, ma forse non era io che realmente amava.

-Ken, porta due spritz a me e al mio amico.-

Ero talmente sommerso nei mie pensieri che mi ero dimenticato che da mezz'ora stringevo tra le mani il bicchiere con lo spritz che nel frattempo il ghiaccio si era sciolto e la bevanda si era scaldata. Pensai che nessuno poteva notarmi in disparte a bere da solo ma le cose non vanno come vogliamo. Seduto in quel bar pensavo che non avrei dato nell'occhio.

Arrivò lui. Si, proprio lui. Lo avevo visto nelle riviste, nelle interviste ed ero andato anche a qualche suo concerto quando era negli One Direction.

Era Harry Styles. Si, era proprio lui in carne e ossa.

-Tu sei Timothée Chalamet.- Mi disse con un sorriso. Era proprio come me lo ero immaginato. Aveva i capelli corti e qualche riccio. I suoi occhi erano verde acqua e le sue labbra rosse come rose.

-Si, sono io. Tu sei Harry Styles.-

-Ah cavolo mi hai scoperto.-Disse ironicamente prendendo uno sgabello e si sedette vicino a me al bar.

-Aspettavi qualcun altro? Se ti do fastidio ti lascio da solo.- Il suo tono di voce si fece malinconico.

-No, non mi dai fastidio. Comunque ho sentito il tuo disco e mi è piaciuto molto.-

-Io ho visto Chiamami col tuo nome. Cavolo. Il tuo film mi ha fatto riflettere.- Non era mia intenzione quella sera ricevere confidenze da uno sconosciuto (anche se tanto sconosciuto non era.) Non che mi non interessasse avere a che fare con lui, non avevo proprio voglia di parlare né di me né della mia storia con Armie. Senza dare troppo nell'occhio decisi di essere gentile. Il barista ci allungò lo spritz.

-Su cosa ti ha fatto riflettere?-

-Sulla vita. E' doloroso sapere che le persona che ami non potrà mai essere tua. Se non decide di ammettere a sé stesso i sentimenti... e di prendere...-

-...Posizione... E' prendere posizione la parte più dura dell'ammettere i sentimenti.-

Sembrava che stessimo parlando la stessa lingua. Ci eravamo trovati in sintonia. Sembrava quasi che fossimo amici di vecchia data, che ci conoscessimo da sempre. Di Harry non sapevo niente. Avevo sentito le varie notizie nei gossip, lo descrivevano come un ricco e viziato ma secondo me erano tutte cavolate. Era un ragazzo normalissimo.

-Ti va se andiamo a parlare da qualche altra parte?- Mi domandò appoggiando il bicchiere vuoto.

-Certo.- Risposi scendendo dallo sgabello.

 

Nei mesi successivi, scoprii che Armie era li. Era li per me, ma non lo vidi perché ero preso da Harry in quel momento. Senza saperlo, lo avevo ucciso andando via con lui.

 

Quella sera Harry mi portò nella sua casa al mare. Era una casa spaziosa. C'erano strumenti, teschi, bandiere arcobaleno. Aveva tutta l'aria di un rocchettaro. Ci sedemmo nella sua cucina e mi offrì del vino bianco frizzanti no.

-Quelli nella foto siete tu e Louis Tomlinson?- Domandai curioso. Notai che Harry si rattristò. Il suo sguardo si incupì. La foto si trovava in sala sul camino ed era impossibile non notarla.

-Si, Louis ed io abbiamo avuto una storia. Ora lui è tornato con Eleanor. Non ammetterà la sua omosessualità. Neanche il fatto che mi ama.-

Improvvisamente tutto mi parve più chiaro, per un certo verso. Il pensiero di Armie che mi aveva abbandonato per due ore tornò a farsi vivo nella mia mente.

-Nessuno lo sa. Io e Armie siamo stati insieme per quattro anni. Sono due mesi che ci siamo lasciati. Mi uccide il pensiero di non sapere come sta.-

Harry mi sorprese perché mi strinse in un abbraccio. Era veramente un ragazzo dolce. Dolce era anche il profumo che indossava. Restammo abbracciati per un po' fino a quando non si staccò.

-Forse ci siamo conosciuti perché abbiamo bisogno di superare questo momento insieme, che dici Timmy?-

-Lo credo anche io.- Sorrisi.

Quella sera decidemmo che ogni week end ci saremmo visti. Harry ed io diventammo amici. Mi permise anche di partecipare al concerto che si tenne in California. Non pensavo che sarei diventato così amico di Harry Styles. Eravamo talmente diventati amici che con il passare del tempo mi lasciò le chiavi della sua casa a Los Angeles. Mi diceva che se non volevo sentirmi troppo solo nel mio appartamento a New York, li potevo stare in compagnia del suo profumo, di sua sorella che ogni tanto gli faceva visita, di sua madre che ogni tanto portava delle lasagne per coccolarmi un po'. Mi sentivo meno solo.

Era arrivata l'estate.

Il lavoro cessò per entrambi così potetti trasferirmi in modo definitivo a casa sua dove spesso dava delle feste. Quanta erba ci fumammo quell'estate. Con lui il tempo sembrava passasse troppo presto. Mi piaceva quando si prendeva cura di me quando mi ubriacavo, quando avevo la febbre, quando avevo bisogno di fare shopping per una qualche festa e soprattutto quando di notte piangevo perché ogni tanto leggevo i tabloid con Armie e sua moglie che partecipavano a qualche evento mondano. Armie sembrava stesse bene, non sembrava che soffrisse per me. Sua moglie, invece, sembrava compiaciuta di tenerlo in pugno.

-Timmy, butta via quella roba. Stai solo male e continui a leggere quello schifo di roba.- Mentre mi asciugava le lacrime con il pollice, lo guardai in maniera diversa. Sentivo crampi allo stomaco, quella però non era fame. Era una sensazione diversa. Qualcosa che avevo provato solo una volta con Armie.

-Non succederà più. Te lo prometto. Non starò più male per lui.-

-Promesso?-

-Promesso.-

Mi stupiva con quanta freddezza, invece, lui riuscisse a essere distaccato da Louis. Non ne parlava quasi mai. Oppure evitava l'argomento. Non mi piacevano le persone che non sapevano affrontare le situazioni.

 

Una sera rincasammo presto. Non eravamo in vena di fare molta baldoria quella sera. Io andai in camera mia. Harry mi fece cenno con la mano perché ricevette una chiamata. Rispose piano. L'unica cosa che riuscii a capire fu il nome di un certo Liam. Era molto amico di Liam. Si sentivano tutti i giorni e anche se da me non si faceva sentire, sentivo che gli dava tranquillità parlare con quel ragazzo. Io ero chiuso in camera mia e indossavo una maglietta che lui mi aveva regalato perché diceva che immaginarlo vicino a me mi faceva sentire meno solo. Mi stesi sul letto a guardare i follower su Instagram. Ridevo per i commenti che mi lasciavano i fan ogni giorno.

Qualcosa era caduto in camera di Harry. Mi precipitai in camera sua e lui si teneva la testa con entrambi le mani. Era la prima volta che lo vedevo così. Solitamente era lui che mi consolava quando piangevo. La situazione si era capovolta.

-Si sposa.- Mi disse con la voce strozzata.

-Chi?-Domandai confuso.

-Louis... Louis si sposa...- Appoggiò la testa sulla mia spalla e lo accarezzai cercando di calmarlo. Gli sussurravo che sarebbe andato tutto bene. Lo baciai in fronte. Poi sulla guancia, poi lentamente le mie labbra scivolarono sulle sua labbra umide che risposero al bacio. Fu strano. Non avevo mai baciato nessuno oltre ad Armie. Harry era dolce perfino quando baciava. Ci ritrovammo che continuammo a baciarci sul letto. Gli sbottonai la camicia e gli leccai il collo lasciandogli un succhiotto. Lui mi tolse la maglietta. Ci ritrovammo senza vestiti sul letto e non avevo bene la consapevolezza di quello che ci stava accadendo. Facemmo l'amore tutta la notte.

Harry era davvero sensibile, buono, aveva una delicatezza che non avevo mai incontrato prima. Restammo abbracciati per tutta la notte. Mi teneva stretto. Io ero più confuso di prima. Dovevo realizzare quello che ci stava capitando.

Mi alzai prima di lui. Dormiva ancora profondamente. Aveva preso dei sonniferi per riuscire a dormire. Mi odiavo per la confusione che avevo dentro. Mi rimisi la sua maglietta e i suoi calzoncini. Uscii a fare una passeggiata in riva al mare.

Quale era la cosa giusta da fare? Avevamo bisogno di fare l'amore perché ci sentivamo soli o perché era nato qualcosa di grande che ci faceva paura?

Mi tuffai in mare. Forse un bagno mi avrebbe aiutato a schiarire le idee.

 

 

-Tim... Tim...-

Una voce in lontananza mi stava chiamando. Tentai ad aprire gli occhi. C'era un immagine sfocata che sembrava tanto la figura di Armie.

-Grazie a Dio ti sei svegliato.- Mi strinse Armie a se. Sul suo petto. Amavo stare abbracciato a lui. Il suo profumo. La sua voce. Le sue labbra appoggiate sui miei capelli.

-Dove sono?-

-Sei in ospedale. Hai rischiato di annegare. E' stato Harry a chiamarmi.-

-Harry... Armie io ed Harry...- Stavo per raccontargli tutto ma con mia sorpresa mi interruppe.

-So già tutto... Io ed Elizabeth ci siamo separati. Se mi vuoi ancora.-

Non stavo capendo quello che stava succedendo ma Armie aveva lasciato Elizabeth per me e non gli dava fastidio che fossi stato con Harry?!

Ancora stordito lo strinsi a me.

-Non dirlo neanche per scherzo.- Ci baciammo per poi non lasciarci più.

Harry si trovava sul ciglio della porta insieme a Louis che ci guardavano sorridendo. Louis era li con lui. Non si era sposato. Con un filo di voce sussurrai:

-Harry.-

Lui sorrise e se ne andò cosi come era venuto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa ispirazione mi è venuta da quando Timothée Chalamet ha iniziato a seguire Harry Styles e viceversa. Spero che questa strana unione possa piacere.

Grazie mille a chi vorrà lasciare un commento per darmi la sua opinione di questa one.shot.

Buona serata.

PrincipessaLove

  
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