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Autore: Sapphir Dream    20/06/2018    4 recensioni
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Sarebbe bastato poco.
Una piccola pressione e quelle fragili ossa si sarebbero spezzate sotto la forza brutale delle sue dita. Riusciva a percepire le sue vene pompare sempre più lentamente il sangue attraverso quel collo caldo, mentre la bocca tentava disperatamente di prendere aria.
Sarebbe stato così semplice.
***
Era inutile sperare che non mantenesse la parola, lo avrebbe sicuramente fatto... e quell' attesa la stava uccidendo.
***
La donna si sistemò nuovamente i capelli ai lati della testa, per evitare che la brezza li rovinasse.
"Quale è la prossima meta?" chiese, appoggiando la tempia sul petto muscoloso dell'uomo.
"Il luogo da cui tutto è iniziato mia cara: la Terra"
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Goku, Chichi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tramonto


Sarebbe bastato poco.

Una piccola pressione e quelle fragili ossa si sarebbero spezzate sotto la forza brutale delle sue dita. Riusciva a percepire le sue vene pompare sempre più lentamente il sangue attraverso quel collo caldo, mentre la bocca tentava disperatamente di prendere aria.
Sarebbe stato così semplice.

Gli occhi di Chichi erano serrati e dalle sopracciglia contratte si iniziava ad intravedere il sudore, mentre teneva le mani strette attorno a quella che stava minacciando la sua vita, tentando in vano di liberarsi. Black, dal canto suo, sembrava una statua di marmo che continuava a mantenerla in quella  situazione di stallo fra la vita e la morte. Chichi riuscì a schiudere a malapena le palpebre , cercando gli occhi del suo aguzzino, ma trovandosi davanti solo una spessa coltre di nebbia. La vista la stava abbandonando.

Sarebbe morta così dunque? Uccisa da un essere malvagio sotto le mentite spoglie del marito defunto?

Una lacrima solitaria le attraversò il viso, mentre tentava con tutte le forze di resistere a quel dolore meschino che le attanagliava la gola. Se doveva morire avrebbe voluto farlo guardando in faccia il proprio carnefice, il suo orgoglio di guerriera glielo imponeva, ma allo stesso tempo non ne aveva il coraggio. Non voleva rivedere quelle fattezze, non voleva che quell'individuo macchiasse così i ricordi preziosi che aveva del suo Goku, ricordi che dovevano rimanere intatti e che con gelosia si sarebbe portata nella tomba. Le forze iniziarono a venire meno, costringendo le sua braccia a cedere e a rimanere a penzoloni lungo i fianchi. Le sue iridi si mossero lentamente verso il cielo, riuscendo a malapena a distinguerne il colore cremisi.

Il tramonto...

La sua vita sarebbe terminata assieme a quella del sole. Chiuse gli occhi e si preparò all'inevitabile. Non aveva rimpianti, solo tristezza.

La presa si allentò.

Come un naufrago che  sopraffatto dalle onde ritorna a respirare dopo la tempesta, così la donna percepi' la fresca aria dalle sera ripercorrere le proprie vie dentro il suo corpo.

Qualcuno la salvò dal cadere a terra, mentre affaticata teneva una mano davanti alla bocca, tossendo e cercando di non vomitare l'anima.

L'aveva risparmiata.

Il suo primo pensiero fu quello di allontanarsi il più possibile da lui, ma non ebbe il tempo di muovere un muscolo che sentì, prima i suoi piedi toccare di nuovo terra e poi quella mano, che fino a poco tempo prima la torturava, appoggiarsi sulla sua nuca e spingerla in avanti. Spalancò gli occhi, ma era troppo tardi.

Le sua labbra rosate si posarono su quelle di Black, in un bacio violento e completamente oscuro. 

Spinse le sue mani contro il petto ampio e muscoloso di lui, tentando di staccarsi, ma il guerriero in nero aveva avvolto il braccio all'altezza della schiena, imprigionando anche i suoi avambracci e tenendola stretta a se.

Che cosa stava succedendo? Che cosa voleva da lei? Perché la stava baciando?

Sentiva il suo orgoglio venire ferito da tutto ciò che era successo e provava rabbia verso sé stessa per aver permesso che accadesse.
Trattata così, come un oggetto.

Eppure quel contatto le dava calore. Riusciva a sentire il bacio farsi meno irruento e più dolce... quasi impacciato, tanto che smise di tentare di liberarsi. Sembrava fosse la prima volta che quell'individuo avesse baciato qualcuno.

Il suo battito si fece più regolare e chiuse gli occhi. Il suo corpo reagiva con piacere a quel gesto, ma lei continua a  sentirsi uno schifo.
Era come se stesse tradendo suo marito, per quanto defunto potesse essere, ma non poteva mentire a se stessa; quelle emozioni le erano mancate troppo.
Quando sentì la lingua di Black cercare la sua, però, non gli diede soddisfazione. Non era pronta a tutto ciò e continuava a rimproverarsi per tutto ciò che stava facendo.
Black schiuse gli occhi e separò finalmente le loro labbra, ma tenendo comunque la donna stretta a sé.

La lealtà di Chichi non era crollata, lo aveva capito tramite quel loro contatto così intimo, ma sia lui che lei erano consapevoli che si era creata una crepa.
La donna teneva lo sguardo basso; tentava di soffocare le lacrime, ma non ci riusciva.

Black ne asciugò una con il pollice e poi con lo stesso e l'indice le prese il mento, costringendola a guardarlo. I loro occhi ebano si incontrarono ed un turbine di emozioni, seppur differenti, invasero il cuore di entrambi. Il guerriero si avvicinò di nuovo al suo viso e Chichi serrò le labbra, aspettandosi un nuovo bacio, ma invece Black le si accostò all'orecchio , sussurrandole un "Tornerò", per poi finalmente liberarla.

La donna scattò in dietro, come per allontanarsi da qualcosa di infuocato, mente il saiyan spiccò il volo per sparire verso l'orizzonte, dopo averle rivolto un sorriso enigmatico.


Il sole, in quel momento, tramontò.
   
 
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