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Autore: Shainareth    21/06/2018    13 recensioni
Quando tieni la mano di un uomo che ti fa battere forte il cuore e ti fa sentire frastornata ed eccitata, allontanati da lui. Non è l'uomo per te.
Se tieni la mano di un uomo che ti fa sentire confortata e sicura, tienti stretta a lui. È l'uomo che dovresti sposare.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO




Quando tieni la mano di un uomo che ti fa battere forte il cuore e ti fa sentire frastornata ed eccitata, allontanati da lui. Non è l'uomo per te.
   Se tieni la mano di un uomo che ti fa sentire confortata e sicura, tienti stretta a lui. È l'uomo che dovresti sposare.


Quelle parole le erano capitate così, fra capo e collo, mentre scorreva svogliatamente gli aggiornamenti di un social network. Marinette non era tipo da perdersi dietro a cose del genere, ma quel post di un’amica di vecchia data non solo aveva attirato la sua attenzione, per di più le si era piantato come un chiodo nel cervello.
   Aveva tenuto la mano di Adrien in più di un’occasione, e ogni volta aveva sentito le farfalle nello stomaco, il cuore battere all’impazzata, un calore diffuso in tutto il corpo e, soprattutto, un offuscamento generale dei sensi – cosa, quest’ultima, che le impediva di ragionare e comportarsi in modo lucido in presenza di lui. Adrien le obnubilava la mente, e questo era un dato di fatto.
   Marinette aveva sempre pensato che fosse dovuto al grande amore provato per lui che, unito alla sua innata timidezza, le impediva di rapportarsi con il giovane in maniera serena e composta. Adesso, tuttavia, le parole che aveva letto quella sera prima di andare a dormire continuavano a ronzarle nella testa, impedendole di prendere sonno. Non che dubitasse dei suoi sentimenti per Adrien, ma le risultava impossibile, al momento, non fare paragoni con le altre coppie che conosceva. Come Ivan e Mylène, per esempio: l’uno sempre molto protettivo nei confronti dell’amata, l’altra ben consapevole di poter trovare conforto e sicurezza fra le sue braccia. E Mylène era forse persino più timida di lei…
   E poi c’erano Alya e Nino.
   Quei due si erano messi insieme quasi per caso, e a dirla tutta Marinette era rimasta parecchio sorpresa da quella notizia. Non perché non augurasse loro ogni bene, quanto perché era venuto fuori che in realtà, fino ad un paio d’ore prima, Nino era stato convinto di essere invaghito di lei e non di Alya. Insomma, dal suo punto di vista era un po’ destabilizzante, come cosa, e Marinette non era del tutto certa che, al posto di Alya, avrebbe accettato di far coppia con Nino rimanendo col dubbio che lui fosse ancora interessato ad un’altra.
   Ormai però quei due stavano insieme da diverso tempo e Nino si era dimostrato un fidanzato amabile, affettuoso e generoso – e no, non soltanto perché a garantirlo era Alya. Il loro rapporto, nato dal caso e fondato su tante incertezze, si era evoluto ed era diventato splendido. Soprattutto, nessuno dei due sembrava subire in modo deleterio la presenza dell’altro: niente balbettii confusi, niente risatine nervose, niente timidezze di alcun genere. Tutte cose che invece Marinette, col senno di poi, aveva notato in Nino quando era convinto di essere innamorato di lei. Tutte cose che invece Marinette aveva notato in se stessa ogni qual volta aveva a che fare con Adrien.
   Davvero era arrivata al punto di paragonare i propri sentimenti per il giovane a quelli che Nino aveva provato per lei tempo addietro? Il suo amore per Adrien, dunque, era altrettanto fragile? Era per questo che, nonostante tutto, aveva subito anche il fascino del fratello di Juleka?
   Avvertendo il cuore in subbuglio e un groviglio di emozioni sul punto di esplodere, le venne da piangere e si portò i palmi delle mani sugli occhi, cercando di reprimere un singhiozzo per non svegliare la piccola Tikki, che sonnecchiava accanto al suo cuscino.












Mi sono disabituata a postare storie e a scrivere le note a fine capitolo, maledizione. Il problema principale è stato la mancanza di tempo: due mesi pieni di impegni e contrattempi che hanno parzialmente ucciso l'ispirazione, che ancora ha alti e bassi, ma pare si stia finalmente riprendendo.
Comincio col dire che condivido appieno la citazione letta da Marinette: io stessa, leggendola alcune settimane fa, ci ho riflettuto su e non ho potuto far altro che apprezzarla. Credo che faccia rimuginare parecchio e penso sia comprensibile che Marinette sia entrata un attimo in crisi, soprattutto se consideriamo l'età delicata in cui si trova.
Non farò pronostici sulla lunghezza di questa nuova long, perché è ancora in alto mare. Difatti sappiate che ho una maledettissima paura di postare questo prologo senza prima aver sviluppato abbastanza la storia, benché io sappia più o meno a grandi linee ciò che accadrà. Sto uscendo dalla mia zona di confort e devo impormi di portare a termine anche questa (e sappiate anche che sono una veterana delle storie lasciate in sospeso, benché con Miraculous finora io mi sia comportata bene).
Pregate per la mia ispirazione e per il mio tempo.
Concludo domandandovi scusa se non ho ancora letto alcune delle vostre storie e se non ho risposto ad alcune delle vostre recensioni, ma sono cose che solitamente faccio quando sono al PC perché dal cellulare mi riesce difficile recensire a dovere o scrivere messaggi in modo corretto. Cercherò di rimediare in questi giorni (a cominciare da sabato, ché domani sarò via tutto il giorno).
Buona serata e grazie a chiunque sia qui a leggere nonostante la mia latitanza.
Shainareth
P.S. Ringrazio di cuore Raffy Chan e Florence per il loro supporto!





  
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