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Autore: ballerina 89    28/06/2018    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV KILLIAN

 

Dal giorno in cui confessammo il nostro piccolo segreto alla nostra famiglia molte cose cambiarono. Snow come potete immaginare era sempre onnipresente nonostante i continui rimproveri di Emma che lei non  sembrava minimamente ascoltare mentre Regina e Robin si impegnarono a portare e riprendere le bimbe da scuola quando ne io e ne David eravamo disponibili. Casa nostra era diventata un porto di mare in pratica. C'era solo una cosa positiva in tutto questo David aveva già mandato Emma in congedo parentale. Certo tutto questo aveva scaturito la sua ira ma tutti noi sapevamo che era l'unica cosa sensata da fare per garantirle del riposo assicurato. 

- Non voglio starmene a casa per altri otto mesi. - si lamentò dopo la prima settimana di riposo forzato.

- Tornerai a lavoro quando whale vi considererà fuori pericolo. 

- Potrebbe non farlo mai lo sai anche tu. 

- e allora vorrà dire che riposerai fino a quando non nascerà. Sai anche tu che è la soluzione migliore per entrambi. 

- Si è solo che stare a casa mi da la consapevolezza di non stare bene e questo mi crea ansia... ho paura Killian.

- Non devi averne sono sicuro che andrà tutto bene. Pensa che tutto questo è solo per precauzione ok? - annui - Bene ora però è tardi e abbiamo entrambi bisogno di dormire. - la strinsi a me e aspettai che Morfeo la rapisse per poi lasciarmi trasportare anche io nel mondo dei sogni. 

Mi svegliai solamente due volte quella notte e tutte e due perché  la sentii rimettere in bagno. In nessuno dei due casi volle farsi aiutare, si limitò a dirmi che la nausea era normale in gravidanza e con il suo fare "elegante" mi rispedì a letto.  Avrei voluto darle un po' di sostegno sia quella sera che i giorni a venire quando le  capitava di avere dei mancamenti ma poi vedendo che le davano fastidio queste attenzioni decisi di non intervenire più se non in casi di estrema necessità. Purtroppo per me quel giorno non tardò ad arrivare....

era mattina e tutti i programmi che avevo in serbo per quel giorno per me e la mia bella vennero spazzati via in un batter d'occhio. Venni chiamato al porto da Spugna per un problema con due pescherecci che a quanto pare non riuscivano a gestire le cose senza di me. Provai a chiamare Snow per sapere se fosse disponibile a stare un po' con Emma  ma era a scuola, David era a lavoro e Regia ad una riunione cittadina. Leila era a scuola mentre Chloe no in quanto nel suo asilo era stato indetto uno sciopero. facendo due calcoli quindi  solo la più piccolina sarebbe rimasta a casa con Emma. Mmh la cosa non piaceva per niente. Dovevo trovare una soluzione per non lasciarle a casa da sole. 

- sicura che non vuoi venire con me? - dissi improvvisamente 

- A lavoro??? Vuoi seriamente portarmi a lavoro con te per controllarmi killian? 

- Ieri sera eri uno straccio, non dirmi di no, avrai rimesso anche l'anima e questa mattina non è stato da meno. Starei più tranquillo se venissi con me. 

- Qui a casa posso riposare di più, posso vedere un film, mangiare, dormire o leggere un libro. 

- E chloe? 

- Chloe rimarrà con me! Che  sarà mai una bimba di tre anni.

- Ti ricordo che quella bimba è nostra figlia, la seconda per la precisione e non è decisamente un angioletto.

- Staremo benone killian ora va o farai tardi. 

- Prometti di chiamarmi per qualsiasi cosa, anche la più stupida!

- Promesso. Ora va però. - mi bació frettolosamente. 

- Tornerò prestissimo amore. - prima di andare via passai a salutare chloe e mi raccomandai di non dare fastidio a sua madre per nessun motivo al mondo e di fare la brava dopodiché mi recai al molo con una strana sensazione in corpo.

 

***

 

POV EMMA

 

- Niente da fare, quella mattina il mio stomaco non ne voleva proprio sapere di starsene tranquillo. Era dalla sera prima che rimettevo ogni mezz'ora e la cosa sembrava non voler migliorare. Si è vero la nausea e tutto quello che ne consegue sono sintomi tipici della gravidanza ma a me non sembrava proprio la classica nausea questa. Nessuna nausea nelle tre precedenti gravidanze è durata tutte queste ore. Whale mi ha raccomandata di chiamarlo per ogni sintomo sospetto secondo me non riguardande una gravidanza e sinceramente non so cosa fare, ma visto che già vado da lui per le analisi una volta a settimana non mi va di rompergli le scatole anche ora che non sono sicura. Aspetterò un'altro po e poi vedrò il da farsi. Mi do una rinfrescata al viso e vado a dare una controllata alla mia piccolina. c'è troppo silenzio in casa e quando c'è tutto questo silenzio il mio dolce terremoto sta sempre combinando qualche casino. Vado nella sua cameretta ma stranamente la trovo seduta composta a disegnare.

- Amorino miooo, come mai tutto questo silenzio? Che stai combinando?

- Niente! Papy mi ha detto di non fare casino. Quindi posso solo disegnare.

- Non dar retta a quello che ha detto papà, che ti piacerebbe fare? Vuoi giocare un po' con la mamma? - dissi sapendo quanto le piaceva giocare con me.

- Papy dice che devi riposare...  hai la bua mamma? - odio mentirle. 

- No amore non ho nulla... allora vuoi giocare con la mamma?

- Papy non si arrabbierà con me vero? 

- No piccolina, certo che no.

- Allora si! - la vidi sorridere con i suoi meravigliosi dentini - possiamo giocare a nascondino???? - quel gioco mi ricordava il rapimento di Leila... perché mai le mie figlie dovevano avere il chiodo fisso di nascondersi dovunque gli andasse a tiro? - Solo in casa mamma e senza magia ok? - sembrava come avermi letto nel pensiero. 

- Va bene comincia pure a nasconderti piccoletta.... 

 

***

Ormai era un'oretta buona che quel gioco andava avanti e ancora la mia piccola non dava segni di essersi stufata. Quella che iniziava a dare segni di censimento ero io: improvvisamente mentre ero al piano di sotto a cercarla ebbi un giramento di testa più forte di quelli avuti nei giorni precedenti. Fortuna volle che ero vicina al tavolo della cucina per pitermi appoggiare altrimenti penso proprio che sarei finita dritta dritta a terra. Bene! Quella era ufficialmente una mattinata da dimenticare. Decisi di stendermi un pochino, credevo che per cinque minuti la mia bimba non si sarebbe accorta di nulla invece mi sbagliavo, tre secondi dopo era già da me: 

- mammina che hai???? 

- Niente amore. Mi sono messa qui a riflettere su dove potessi esserti nascosta.

- Allora vado a nascondermi così pensi meglio ok? Non farmi aspettare troppo. - la vidi sgattaiolare al piano di sopra e successivamente sentii dirle - mamy sono nascosta vieni a trovarmi. - Ok relax finito, il lavoro da mamma mi chiamava. Andai di corsa di sopra avendo almeno un indizio su dove cercare ma  le scale furono un grande ostacolo da superare: le mie gambe erano diventate improvvisamente pesanti neanche avessi corso per ore una maratona. Ignorai i sintomi e continuai la ricerca. La trovai in camera sua nascosta tra i suoi numerosissimi peluche giganti 

- Mamy mi hai trovata! Ora tocca a te! Corri a nasconderti! - correre...magari fosse stato possibile. Deciso di nascondermi in bagno ma più per un fatto fisiologico che altro, il mio stomaco iniziava nuovamente a fare i capricci ed era meglio restare nelle vicinanze di un lavandino. Sentivo la mia piccolina aggirarsi per tutta casa nell'intento di  cercarmi ma man mano che passava il tempo la mia testa diventava sempre più pesante, lo stomaco inizió a farmi sempre più  male e per di più iniziai ad ad avere freddo... troppo freddo. Ecco, quello non era decisamente un sintomo da gravidanza. Mi alzai dallo sbabello dove mi ero momentaneamente appoggiata  ma un nuovo sintomo mi colpì spaventandomi a morte: iniziai a vedere tutto sfocato. "Emma non entrare nel panico... prendi il cellulare e chiama aiuto." più facile a dirsi che a farsi, nell'istante in cui cercai di afferrare la porta per andare nella mia stanza mi ritrovai direttamente a terra in ginocchio. Il panico comincó a prendersi possesso di me... stava succedendo qualcosa me lo sentivo, il mio corpo non rispondeva ai miei comandi e mille idee iniziarono a passare per la mia testa: che stesse succedendo qualcosa al bambino?  No no no... Non potevo assolutamente permetterlo. Oltre a questa grande preoccupazione pensai a Chloe: e se avessi perso i sensi? Sarebbe rimasta a casa da sola. E se sarebbe entrata in bagno e si sarebbe spaventata? Nell'ultimo  barlume di lucidità che ebbi feci l'unica cosa sensata:

- CHLOEEEE! CORRI IN BAGNO! - gridai sperando mi sentisse....  - il mio cervello si stava scollegando pian piano, non riuscivo a sentire i rumori intorno a me e anche la forza di parlare se ne stava andando.  Temetti  che chloe non mi avesse sentito  così pregai che killian tornasse a casa prima che mi trovasse la bambina. Non avrei mai voluto che mi vedesse in quelle condizioni.

- Mamy mi hai chiamata? - riuscii a sentire la sua voce in lontananza. Mi sforzai ad alzare lo sguardo e la vidi esattamente davanti a me... la sentivo lontana ma in verità era qui. Con le ultime forse che avevo provai ad alzarmi e a pronunciare almeno una frase di senso compiuto:

- Chi.... chiama il.... 9....1.....1. - Da lì in buio.

 

***

NARRATORE 

 

Da lì fu un attimo la salvatrice cadde a terra priva di sensi davanti gli occhi della più piccolina che si spaventò. 

- Mamy! Mamy!!!!! - gridó cercando di farsi sentire ma niente... Emma non era cosciente e nonostante il pianto disperato di sua figlia e i suoi continui richiami per attirare la sua attenzione non sembrava intenzionata a voler riaprire gli occhi. La bimba corse di sotto gridando il nome di tutti i suoi famigliari per farsi aiutare ma nessuno di loro era in casa; lo sapeva ma in quel momento era il panico e la paura a farla agire così. Prese il telefono dalla borsa di sua madre e con mano tremante digitó un numero.

 

- 911 come posso aiutarla.

- Ciao... - rispose titubante non sapendo chi ci fosse dall'altro capo del telefono - mamma mi ha detto di chiamare. - la sua voce era spaventata e ci volle poco a quelli del soccorso a capire che si trattava di una bambina. 

- Ciao piccolina come ti chiami? - dovevano tranquillizzarla se volevano informazioni. 

- Chloe!

- Che bel nome e quanti anni hai chloe? 

- Tre.

- Bene... la mamma è lì con te? 

- No è di sopra. In bagno.

- Puoi passarmela?

- È caduta e si è addormentata subito. Non risponde se la chiamo.

- Ok chloe, prendi il telefono e corri dalla mamma ok? Dimmi quando sei arrivata. - Obbedì 

- Eccomi.

- Brava, la mamma continua a dormire? 

- Si.

- Ok, prova a mettere un ditino sotto il naso della tua mamma: ti fa il solletico? 

- Si!

- Bene allora la tua mamma sta respirando. 

- Ho paura!!!

- No tesoro. On devi sta andando tutto bene.

- Sono a casa da sola! 

- Stiamo venendo da te per farti compagnia e aiutare la mamma. Sai dirmi dove abiti chloe? 

- Alla casa blu! 

- Mmm... dimmi il nome della tua mamma allora, così posso fare delle ricerche tramite lo sceriffo e capire dove abiti.

- Mamma è Emma! Emma Swan.

- So perfettamente dove abiti piccolina! Stiamo arrivando tu nel mentre resta al telefono con me ok? Sei stata molto brava; la tua mamma deve essere orgogliosa di te.

- Io paura! - disse nuovamente 

- Non devi averne stiamo arrivando e la tua mamma starà benone. Ok?

- Ok

Rimase al telefono con loro per ben buoni dieci minuti fino a quando finalmente le parole che tanto aspettava arrivarono a farsi sentire: 

- senti una sirena in lontananza chloe?

- Si!

- Siamo arrivati piccola. Corri ad aprirci il portone di casa così possiamo aiutare la mamma. 

- Va bene. 

***

POV KILLIAN.

 

 il senso di angoscia che avevo quella mattina non appena varcai la soglia di casa per andare a lavoro non mi abbandonó neanche per mezzo secondo. Possibile che io debba essere sempre così pessimista? pensai ma invece avevo ragione. Subito dopo aver risolto il problemino al porto decisi di tornare a casa nonostante il molto lavoro che ancora restava da fare. Non riuscivo a lavorare in quelle condizioni, dovevo tornare a casa e accertarmi che tutto fosse ok e che il mio stato d'animo era solamente frutto delle mie ansie. Purtroppo non fu così. Già a qualche metro di distanza da casa iniziai a vedere qualcosa di sospetto... delle lucine blu lampeggianti... che diavolo ci faceva David con la macchina di servizio a casa mia? Solamente dopo, avvicinandomi, decifrai che quella non era assolutamente la pattuglia dello sceriffo ma bensì un'ambulanza. E già! C'era un'ambulanza davanti a casa mia con non so quanta gente curiosa intorno. Corsi con quanto più fiato avevo in corpo e arrivai nel mio cortile dove vidi dei paramedici portare mia moglie fuori casa con una barella. 

 

- Emma! EMMAAAA! - provai ad avvicinarmi a lei ma altri paramedici mi impedirono di farlo

- signore non può passare mi dispiace. 

- È casa mia! Quella è mia moglie! E in casa c'è anche la mia bambina non potete tenermi qui.

- Sua figlia è con i miei colleghi e sua moglie è in buone mani. La prego non mi costringa ad usare la forza. 

- Aspetta un bambino. Mia moglie aspetta un bambino! Dubito che i medici lo sappiano. Per favore mi faccia passa la prego. - stranamente acconsenti e nel giro di poco mi ritrovai davanti a tutte quelle persone che parlavano in termini troppo medici senza sapere cosa effettivamente avesse mia moglie. Mi fecero delle domande e alla fine mi chiesero di raggiungerli in ospedale non appena avessi recuperato la bambina. Vidi mia moglie essere portata via e nello stesso momento la mia piccola di fece sentire

- Papy sei arrivato! 

- Amore di papà come stai è? ti sei spaventata? - le chiesi non potendo immaginare cosa fosse realmente accaduto. 

- Questo signore mi ha detto che sono stata proprio brava. - non capivo

- Sua figlia ci ha chiamati!

- Davvero? Chiesi sorpreso pensavo fosse stata Emma prima di perdere i sensi a chiamarli. 

- Si è stata davvero molto brava, grazie a lei siamo intervenuti tempestivamente.

- La mamma mi ha detto di chiamare! 

- Amore mio sei stata bravissima. Papà è molto orgoglioso di te. - le baciai la guancia.

- Andiamo dalla mamma??? - chiese improvvisamente. 

- Ora dovró lasciarti dalla nonna amore ok? Va papà dalla mamma. Non appena si sarà svegliata ti farò venire a trovarla ok? 

- Va bene. - accompagnai in fretta chloe all'asilo dove lavorava Snow e le  spiegai l'accaduto. Per poco non ebbe un infarto. Lasció per un momento il suo panico genitoriale da parte e mi assicuro di farsi  portavoce con gli altri e mi lascio andare da mia moglie con la promessa che ci avrebbe raggiunto subito dopo il lavoro. 

In ospedale nessuno riusciva a dirmi che diamine avesse Emma. Le loro frasi variavano tra "appena uscirà il medico dalla sua stanza la chiameremo" a "non si preoccupi è in buone mani". Per ottenere una risposta di senso compiuto dovetti aspettare la sera verso le nove. Eravamo tutti lì in sala d'attesa escluse le bambine che erano con henry il quale era tornato appositamente da Boston per tenerle, quando whale ci raggiunse.

- Allora???? Come sta??? - chiesi andandogli in contro.

- Si è appena svegliata;è stata incosciente per tutto questo tempo. Temevo quasi stesse per entrare in coma. - a quelle parole mi pietrificai 

- Ma fortunatamente non è stato così vero?

- Fortunatamente ma i suoi valori vitali erano bassissimi killian. Anche le sue difese immunitarie sono molto basse. Stiamo cercando di riportare i suoi valori nella norma ma dubito che la dimetterò se le difese immunitarie continueranno ad essere così basse. Qualsiasi cosa: un colpo di freddo, un virus le porterebbe qualche patologia che influenzerebbe di sicuro la gravidanza. Se vogliamo evitare la tragedia già vissuta in passato io la terrei qui fino a miglioramenti evidenti. 

- Assolutamente si! Fai tutto ciò che è un tuo potere per tenerli al sicuro. 

- Non disperare ok? - mi disse ma il suo sguardo non prometteva nulla di buono

- dimmi la verità: le possibilità che porti a termine la gravidanza sono buone?

- È difficile dirlo adesso killian... i primi tre mesi di gestazione sono imprevedibili già di loro se ci aggiungiamo anche altri fattori la cosa non migliora di certo. Ho monitorato il feto poco fa e sembrerebbe stare bene... è la mamma che mi preoccupa...

- Posso vederla? 

- Assolutamente si. È nella stanza 308. 

Non vedevo l'ora di poterla vedere... dovevo assicurarmi con i miei occhi che stesse meglio di come l'avevo vista quel pomeriggio. Attraversai con grande corsa il corridoio e finalmente arrivai nella sua stanza. Non era sola, altre due ragazze erano ricoverate con lei. Le salutai educatamente dopodiché corsi da mia moglie. Il suo colorito faceva paura.

- Perche mi devi far prendere un colpo ogni volta è? 

- Zitto e abbracciami! Mi sono spaventata a morte questa volta. - non me lo feci ripetere due volete. - Che ti ha detto whale? - mi chiese - a me ha detto poco e niente e sinceramente non vorrei che mi avesse mentito.

- Ha detto che ti terrà in osservazione per qualche giorno.

-  E Il bambino? Come sta il bambino?? Non mi ha detto niente di questo... 

- lui o lei sta bene... è la sua mamma che non sta tanto della quale. 

- Ho paura killian... non ho assolutamente un buon presentimento...

- Devi avere speranza amore... dobbiamo avere speranza. 

- Ma l'altra volta...

- L'altra volta è successa una tragedia, ora impediremo con tutte le nostre forze che questo accada di nuovo...

- Forse non è destino.... forse non... - dovevo mettere fine a quel fiume di parole. 

- Guardami! - la presi per le spalle e la feci voltare verso di me - non voglio più sentirti parlare così. Noi ce la faremo ok? - non mi rispose - ok Emma????  - dissi a voce più sostenuta.. dovevo spronarla in qualche modo. Stava per rispondermi ma le parole sostituirono le lacrime non appena nella stanza entró un'infermiera con due bambini, i figli delle altre sue ragazze. Era il reparto di ostetricia quello in cui era stata ricoverata, era scontato che ci fossero neo-mamme li. Purtroppo mia moglie non era preparata a questo è mi ritrovai così a cercare inutilmente di tranquillizzarla. Sapevo a cosa stava pensando ma mai e poi mai avrei permesso che perdesse un altro figlio. Anche gli altri entrarono proprio in quel momento e anche loro capirono al volo il motivo di quel pianto disperato che si ritrovarono  davanti. Provammo a chiedere  a whale se fosse possibile spostarla di stanza ma al momento tutto era occupato. Ignorai il gran caos di bimbi urlanti che ci circondavano e mi  concentrai su di lei fino a quando a causa della stanchezza e della debolezza non si addormentò. L'orario di visite era finito da un pezzo ormai e anche se whale mi aveva lasciato un'altra ora a disposizione era giunto anche per me il tempo di tornare a casa. Mi allontanai dalla sua stanza solamente dopo averle dato un casto bacio e mi recai verso l'uscita. Saperla lì da sola non mi rendeva tranquillo, le bambine erano a casa supervisionate da henry e i nonni così pensai bene di rimanere lì nella sala daspetto del pronto soccorso. Sono stato un pirata per secoli, restare una notte sveglio non mi avrebbe di certo creato problemi. Fu così che passai l'intera settimana li: tra la stanza di mi moglie e quelle scomode panchine della sala d'aspetto. Whale era stato fiducioso per tutta il giorno, Emma aveva superato tutte le nostre aspettative e sembrava miracolosamente guarita se tutto fosse rimasto invariato al controllo  successivo  sarebbe di sicuro stata dimessa. Ero felice come non mai di riportare la mia dolce metà a casa ma purtroppo alle tre e un quarto di notte qualcosa cambio. Inizialmente non capii cosa stessero dicendo, mi ero da poco appisolato es ero ancora nella fase di dormiveglia: capii solo le parole  codice rosso e stanza 308. Scattai in piedi pronto a raggiungere mia moglie sperando non fosse lei la paziente da soccorrere ma purtroppo nessuno mi fece avvicinare. Purtroppo era proprio lei. Si susseguirono ore interminabili e se non fosse stato per i miei familiari che corsero immediatamente avvertiti da whale molto probabilmente mi sarebbe venuto un infarto o qualcosa del genere.

- Killian... - la voce di whale risuonò alle orecchie come un allarme un paio di ore dopo.  

- Che le è successo??? 

- Puoi seguirmi nel mio studio??

- No tutto quello che devi dirmi puoi dirlo anche qui. Non ho segreti con loro.

- Tua moglie sta male... molto male. La sua pressione è troppo passa e stessa cosa per la glicemia. Battito cardiaco irregolare e come se non bastasse le sue difese immunitarie sono di gran lunga al di sotto della soglia minima. È in terapia intensiva. 

Non dissi mezza parola... nella mia testa le notizie continuavano a corre avanti e indietro senza capirne davvero il significato... ero diventato un'automa. 

- che significa tutto questo... - chiese regina. - da cosa è dipeso... c'è una cura per aiutarla?

- Credo che tutto dipenda dalla gravidanza. Il bambino prende nutrimento dalla madre ma in questo caso il bambino sta richiedendo troppo e Emma non riesce a sopperire a tutto. Potrebbe essere solo una fase e risolversi da sola o potrebbe essere una cosa duratura. In quel caso però dubito che riusciremo ad andare avanti ancora per molto. Il corpo di Emma se non riuscirà a dare il giusto nutrimento al feto provvederà a combatterlo e in quel caso potremmo avere un.... sentire ve lo dico direttamente: non vedo molto futuro per questa gravidanza...

- Tu farai tutto il possibile per salvarli entrambi ok??????? Non voglio sentire altro whale rimboccati le maniche e salvali! - non so da dove mi uscì tutta quella rabbia so solo che lo presi per il camice e lo buttai a terra con quanta più forza avevo in corpo. 

- Killian calmati! - provó David cercando di fermarmi ma ormai ero completamente fuori di senno. So che non era colpa sua ma non sapevo con chi altro prendermela. 

- Farò tutto il possibile - mi disse - ma tu cerca di restare con i piedi per terra... non posso fare miracoli. 

***

Non mi fecero vedere mia moglie per quattro lunghissimi giorni. La prognosi era riservata e l'unica cosa che ci dicevano era che era stabile. Ormai non avevo più la forza di fare nulla. Volevo riavere mia moglie al mio fianco e avrei fatto di tutto per far sì che questo accadesse. Ero seduto su una panchina con David e Robin quando sentii whale gridare come un pazzo verso quello che era a tutti gli effetti un infermiere. 

- sei un'incoscente volevi  forse ucciderla????? - disse ma non sapevo a cosa o a chi si stessero riferendo; non mi interessava a dire la verità, mi interessava solamente lo stato di salute di mia moglie e del mio futuro figlio. Immerso nei pensieri non mi accorsi che whale entró qualche minuto dopo  in camera di Emma . Mi accorsi della sua presenza solamente quando ne uscì.

- Ho bisogno di parlarti... - disse serio e io scattai in piedi come un soldatino - Ho ricontrollato tutte le analisi fatte nel mese precedente fino ad oggi ed ho scoperto una cosa. Emma è stata colpita da una piccola infezione che non curata a portato a tutti i sintomi avuti fino al suo ricovero. Una volta arrivata qui in ospedale è stata prontamente curata e come hai potuto vedere anche tu è migliorata ed è stata bene per giorni... poi è  arrivati il peggioramento. pensavo l'infezione non fosse stata sconfitta, che ci fosse qualcosa per cui Emma non rispondeva alle cure e invece mi sbagliavo. 

- Hai scoperto cos'ha quindi?- chiesi  speranzoso.

- Tua moglie non ha nulla killian... o almeno non aveva più nulla dopo aver sconfitto l'infezione.

- Non capisco whale. 

- Ho letto la cartella clinica di tua moglie ieri sera per capire cos'altro fare per aiutarla ma mi sono imbattuto in qualcosa di molto strano. C'e stato uno scambio di cartelle. Un tirocinante  per errore ha invertito due  cartelle e così ha somministrato il medicinale sbagliato a tua moglie che insieme a quelli giusti dati in precedenza hanno portato a tutti questi squilibri. 

- Mi... mia moglie sta male per un vostro errore???? - mi alzai pronto a farlo fuori ma David prontamente mi fermó.

- Il ragazzo ha fatto confusione con le cartelle e ha fatto questo casino. So che non c'è giustificazione tutto questo ma ti dico che abbiamo già provveduto ad un richiamo disciplinare. mi  sembrava giusto avvertirti. 

- Puoi guarirla??? 

- Ci sto provando da questa notte devi credermi ma non risponde a nessuna cura... il suo sistema immunitario è troppo compromesso. Non so se posso fare altro sinceramente....

- Mi... mi stai dicendo che... - non riuscivo neanche a formularla quella frase

- ti sto dicendo di prepararti a tutto. Mi dispiace non volevo andasse così. 

Caddi a terra nonostante i tentativi dei miei amici di sorreggermi. Mia moglie poteva morire? Mio figlio poteva morire??? No... non poteva essere vero... stavo sognando, quello doveva essere solo uno stupidissimo sogno. No... purtroppo non era un sogno... bastava vedere le facce di tutti i miei parenti per capire che quella era la dura verità. Come avrei fatto a vivere senza mia moglie? Non credo che ci sarei mai riuscito. tutti  continuavano a dirmi di essere forte per le bambine ma sinceramente in quel momento non riuscivo ad essere forte per nessuno. Sarà egoistico da dire ma stavo pensando solo al mio dolore... non riuscivo a pensare ad altro. 

Passó un altro giorno e la situazione non miglioró di una virgola. Regina portó per la prima volta le bambine ed henry in ospedale. Henry sapeva già tutto e la sua faccia parlava da sola, Leila capì qualcosa non appena ci vide in faccia e chloe... beh la piccolina mi chiese di sua madre ma appena scoppiai a piangere come un bambino davanti ai suoi occhi ecco che iniziò a piangere anche lei. 

- vedo che mi avete dato retta. - disse whale vedendo la mia prole. Era stato lui a dire a regina di portare i ragazzi, non sapendo come sarebbe andata a finire secondo lui era giusto che i ragazzi salutassero la loro mamma. 

- Fammi solo due favori:- gli dissi - Fai in modo che non la vedano come l'ho vista io l'ultima volta. Rendila almeno presentabile. 

- Ho già provveduto a questo... poi?

- E poi sparisci dalla mia vista. - fece come le venne chiesto ma non prima di dire  a noi presenti che avevamo il libero accesso nella camera di Emma. Entrarono prima Robin e regina, successivamente snow e David. Fu il turno di henry subito dopo, volle entrare da solo e nessuno di noi osó ostacolarlo. Arrivó anche il mio turno e quello delle bambine 

- te la senti? - mi chiese Regina - posso accompagnarle io se non vuoi. - non le risposi, presi per mano entrambe le mie figlie e facendomi forza entrai nella stanza. Vidi uscire dagli occhi di Leila delle lacrime silenziose non appena vide sua madre e li capii che qualcosa nel suo cervello si stava facendo spazio. 

- Papà... la mamma tornerà a Casa vero???? - mi chiese scrutandomi 

- Amore di papà... - provai a dirle ma mi fermó senza lasciarmi continuare 

- non dirmi una bugia per favore.

- Stiamo facendo tutto il possibile per farla tornare da noi. - mi avrebbe odiato per sempre forse ma non potevo dirle che whale stava dando Emma per spacciata. Non potevano arrenderci... non volevo arrendermi. 

- Posso sedermi vicino a lei? 

- certo che  sì. 

- Pure io papy! Voglio dare un bacino alla mamma. 

- Vieni ti aiuto io chloe - disse sua sorella. - il primo gesto carino nei suoi confronti da tre anni a questa parte. Nessun nomignolo, nessun verso per prenderla in giro... niente di niente, solo un gesto di puro altruismo verso sua sorella minore. La vidi prenderla in braccio e sederla vicino alla loro mamma, poi fece il giro del letto e andò a sedersi dall'altro lato anche lei. Chloe parló con Emma ma naturalmente quest'ultima non rispose. Leila si limitò a sistemarle i capelli e a giocare con i suoi lineamenti. Il mio cuore stava scoppiando di dolore nel vedere quella scena ma non potevo negare a loro quel contatto così intimo. Mi sedetti sulla poltrona della stanza e le lasciai fare. La scena era troppo dolorosa così smisi di guardare e mi concentrai guardando  altrove ma Improvvisamente un forte colpo di vento mi attraversó. Non capii cosa fosse so solo che due secondi dopo sentii la voce di mia moglie chiamare le bambine. 

- Mamma mamma sei svegliaaaaaa! - disse chloe esultando. 

- Emma! - scattai in piedi raggiungendola.

- Killian amore.... che... che  diamine è successo? 

- È quello che mi sto chiedendo anche io... amori cosa è successo? - chiesi spiegazioni alle uniche due che forse potevano saperlo. 

- Ho preso la manina di Leila, insieme abbiamo poggiato le nostre manine qui - indico un punto all'altezza del cuore di Emma - e  poi abbiamo dato un bacino alla mamma

- Il bacio del vero amore - dissi in contemporanea con Emma.

- Amori avete salvato la mamma! - altre lacrime uscirono dai miei occhi, questa volta erano lacrime di gioia. Chiamammo whale che ci confermo la prognosi di Emma: era fuori pericolo... tutti e due in realtà erano fuori pericolo. Whale si scusò anche con lei per l'errore del suo collega dopodiché ci lascio da soli insieme alla nostra famiglia.

- Tutto bene quel che finisce bene non trovate? - Disse snow abbracciando suo marito. 

- Siamo state brave mammina? 

- Brave?!?! Siete state meravigliose! Mi avete salvato la vita amori. 

- Non hanno salvato solo la tua - le ricordai stringendole la mono

- Chi altro abbiamo salvato papà? - chiese quella curiosona di chloe. Guardai Emma ma entrambi concordammo che era ancora troppo presto per dirlo a loro. 

- Avete salvato tutta, ma proprio tutta la nostra famiglia amori. 

- In che senso? Qualcun'altro stava male? - si intromise l'altra.

- Tra qualche tempo capirete anche voi.  Non preoccupatevi. Ora dritte a casa che è tardi. Le affidai alle cure di regina dopodiché li congedai tutti.

- Insomma mi hanno detto che hai pianto come un bambino- mi provocó Emma

- Stavi per lasciarci le penne! 

- avrei trovato un modo per sopravvivere.

- Mi dispiace ma non sei brava quanto me! - le dissi per poi abbracciarla - a parte gli scherzi, non farmi più una cosa del genere....

- Stai tranquillo ho lottato tanto per avere questa famiglia che non mi faró sconfiggere proprio ora che stiamo per allargarla. 

- Ma ci pensi? Un altro jones in arrivo. - le accarezzai per la prima volta la pancia. Ero sempre stato restio per via del rischio di poterlo/a perdere ma ora voglio solo godermi ogni momento - l'ultimo caro mio sia ben chiaro. - specificó lei.

- Per ora concordo con te!!!!

- dici che pareggeremo o la squadra rosa passerà definitivamente in vantaggio? - disse con un ghigno 

- Sai che ti dico???? Mi sarebbe piaciuto un maschietto ma ora non mi importa... le cose importanti sono altre e io voglio solamente vivermi la vita con tutti voi... 

 

 

note dell'autore: non  abituatevi a questo trattamento perché già da domani inizierò forse a rallentare un po'. Sono stata cattivella in questo aggiornamento ma penso di essere riuscita a farmi perdonare alla fine. Tutto bene quel che finisce  bene no? Fatemi sapere che ne pensate e alla prossimaaaaaa.  

Ps. Perdonate gli orrori. Passeró in settimana a sistemare qualcosina.

  
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