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Autore: _M4h_    29/06/2018    4 recensioni
Questa è una storia che parla di amore, di speranza e del tempo che passa inesorabile a volte troppo lentamente ed altre davvero troppo in fretta.
Non é stata pensata come seguito della ff “Per Sempre” ma potrebbe benissimo esserlo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~Buongiorno ! Ecco la mia nuova ff.
Penso che postero un capitolo a settimana.. credo.. ci provero insomma !
Non esitate a commentare e farmi sapere la vostra opinione.. grazie anche a chi decide semplicemente di leggerla..

~~Capitolo 1

1518 - Periodo Sengoku – Villaggio Musashi

Naraku è morto da ormai qualche anno e i suoi nemici vivono un periodo di pace mai conosciuto prima.
Sango e Miroku si sono sposati e non sono mai stati così felici.
Kohaku dopo aver fatto il giro del mondo ha capito che ciò che cercava veramente si trovava nel villaggio di Musashi.
Kagome e Inuyasha sono più innamorati che mai anche se Inuyasha non lo confesserebbe neanche sotto tortura.
Rin cresce grazie all’amore incondizionato di Kaede e di Sesshomaru.
Quanto a lui, Sesshomaru, è diventato il nuovo Gran Generale Cane e contrariamente ad ogni aspettativa preferisce passare tutto il suo tempo libero in una foresta adiacente un villaggio umano piuttosto che nel suo maestoso palazzo tra i suoi simili, con enorme disappunto della regina Madre.

Quel giorno, in mattinata, Kaede aveva ricevuto una richiesta d’aiuto da parte di Hikari, la sacerdotessa di un villaggio vicino. Una grande influenza aveva costretto a letto la maggior parte della popolazione e da sola non riusciva più a occuparsi di tutto. Quindi nel primo pomeriggio Kaede, Kagome e Rin si erano dirette verso il villaggio di Hikari. Sarebbero rimaste sicuramente qualche giorno lontane da Musashi. Sesshomaru decise quindi di approfittare dell’assenza di Rin per trovare le parole giuste per farle la sua proposta. Al suo ritorno le avrebbe chiesto di ripartire con lui.

Erano passati cinque giorni da quando si erano assentate dal villaggio, le ragazze erano stremate e la quasi totalità dei pazienti erano ormai guariti, la vecchia Kaede decise quindi che era arrivato il momento di fare ritorno a Musashi.

Era tardo pomeriggio, il sole stava calando e Rin percepiva l’aria fredda della sera sulla pelle. Era stanca e affamata ma sapeva che il Signor Sesshomaru l’aspettava al villaggio e questa certezza bastava a metterla in uno stato di pura euforia.
La vecchia Kaede sentendo la fatica incombere chiese alle due ragazze di concederle un attimo di riposo. Trovarono una roccia abbastanza grande da poterle accogliere comodamente tutte e tre e vi si sedettero.
Riuscirono ad accendere un fuoco di fortuna e misero a bollire l’acqua per il tè. La loro attenzione fu attirata in lontananza da un gran polverone e uno scalpitio di zoccoli accompagnati da grida e risate sguaiate.  Non avrebbero mai fatto in tempo a scappare o nascondersi quindi cercarono di attirare il meno possibile l’attenzione rimanendo il più calme e silenziose possibili. Ma Rin e Kagome non erano di certo due ragazze che passavano inosservate, con la loro bellezza cosi pura e delicata attirarono in un lampo gli sguardi languidi e lascivi dei nuovi arrivati. Si fermarono. Scesero dai cavalli e si diressero verso le tre donne. Kaede prese la parola “Desiderate un tè signori? Non ne resta molto, ma saremo ben liete di dividere con voi il poco che ci resta”. “No vecchia, il tè non ci interessa! Ma non rifiuteremo di certo un piccolo pagamento... Non ho ragione ragazzi?” Risero.
“Purtroppo non abbiamo denaro con noi” disse Kaede. “Veniamo da un villaggio povero che riesce a sopravvivere solo grazie al lavoro senza sosta di tutti gli abitanti”.  “Mmh certo certo, ma non stavamo parlando necessariamente di un compenso in denaro ihihihih” e disse ciò fissando intensamente le due giovani.
Kaede si alzò e rivolgendosi alle due ragazze disse “penso sia giunto il momento di rientrare ragazze, inizia a farsi buio.” Le tre donne si diressero verso il sentiero principale ma alcuni di quegli uomini bloccarono loro la strada.
Erano circondate. Non le avrebbero di certo lasciate andare via cosi facilmente, non potevano lasciarsi sfuggire un occasione d’oro come quella. Avrebbero potuto ricavare un bel po’ di quattrini vendendole, certo dopo essersi divertiti un po’ con loro ovviamente, pensò con fare lascivo Orochi.
Rin si sentiva in trappola, non si era più sentita cosi in pericolo da molto tempo e poi senza sapere troppo perché le ritornò in mente il giorno della sua morte : la foresta, i lupi di Koga, la corsa disperata, dei canini, degli artigli, il sangue, il dolore e poi il nulla. Dei brividi di paura percossero tutto il suo corpo, non riusciva a pensare.
Uno degli uomini agguantò Kagome e cercò di allontanarla dal gruppo. Kaede s’intromise ma ricevette una pugnalata al fianco e si accasciò a terra. Non si muoveva più. Un urlo lacerò l’aria, doveva essere Kagome.
Rin sentì le sue gambe muoversi da sole e iniziò a correre in direzione del villaggio. Non voleva lasciarle da sole ma doveva avvertire Sesshomaru o Inuyasha, solo loro potevano aiutarle. Rin correva a perdifiato nella foresta, come quella volta. E come quella volta qualcuno la seguiva. Non riusciva a respirare. Altre immagini le si stagliavano davanti agli occhi, immagini della sua vita passata : lupi, banditi, sangue, lacrime, grida, suo padre, sua madre, i suoi fratelli, lame, occhi dorati, artigli, canini insanguinati e poi di nuovo il nulla.
Si senti afferrare da dietro, cercò di divincolarsi ma l’uomo la gettò a terra con violenza e la costrinse a terra con forza. Era immobile non aveva neanche più fiato per gridare. Era finita lo sapeva. Calde lacrime cominciarono a scendere sulle sue gote. L’uomo la guardava compiaciuto “ora fai la brava bambina e non muoverti. Se sarai gentile lo sarò anche io con te” Rin iniziò a gridare e a scalciare con tutta la forza che aveva in corpo “STAI ZITTA! NON TI MUOVERE! STAI FERMA STUPIDA DONNA!” ma Rin lottò con tutte le sue forze e gridò ancora più forte finché non sentì un dolore acuto allo stomaco che la fece arrestare di colpo. “Molto meglio” disse l’uomo compiaciuto.
Kagome era sconvolta, non riusciva neanche a muoversi, vide Rin correre verso il bosco e un uomo inseguirla subito dopo, Kaede agonizzante vicino a lei le ordinò di lasciarla lì e di mettersi in salvo.
“Non pensarci neanche bellezza” disse Orochi. La ragazza al suono dalla voce dell’uomo ritornò in se, ricacciò indietro le lacrime e lo guardò con aria di sfida. “Ti consiglio vivamente di lasciarci andare e di non torcerci neanche un capello perché le conseguenze saranno davvero terribili per voi.” Si accovacciò vicino a Kaede per controllare la ferita. Era di striscio e non troppo profonda, con le cure adatte in qualche giorno sarebbe completamente guarita. Kagome sospirò sollevata “Inuyasha ti prego aiutami, ho bisogno di te” una lacrima le sfuggi dagli occhi.
Orochi la strattono e la fece alzare la fissò negli occhi e le disse “pensi di farmi paura bellezza? Ne tu ne i tuoi stupidi amici potrete avere la meglio contro di me e i miei uomini. Lei ci protegge!” e Orochi rise, ma era una risata priva di calore, una risata crudele.

~~Continua

   
 
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