Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: drunkniavll    10/07/2018    0 recensioni
Sareste disposti ad amare una persona per cinque anni segretamente? Amarla anche se per restare insieme dovesse uscire con una ragazza? Riuscireste mai ad amare qualcuno nonostante sia un amore non dichiarato al mondo che non è ancora pronto? Sareste disposti ad aspettare più di cinque anni per stare pubblicamente con questa persona?
Sareste disposti a vivere la vita che vissero Harry e Louis? // FF SCRITTA NEL 2015 SU WATTPAD: HTTPSTYDIAA //
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

***

In una calda sera di agosto, Harry stava camminando tranquillamente verso casa. Los Angels di notte è sempre stata una dei panorami più belli che abbia mai visto, sopratutto sulla collina dove si vede tutta la città con la scritta "Hollywood" di sfondo. A Harry sono sempre piaciuti i panorami di questo genere, per questo veniva sempre con Louis qui, così il panorama era ancora più bello. Perché Louis rendeva tutto più meraviglioso, magico.

Quando Harry tornò a casa, si mise a sedere sul divano e accese la TV, intanto però, sentiva dei rumori in camera da letto. Si alzò e andò a controllare.

"Non fare il cazzone, non deve sentirci!" Disse una voce familiare.

"Scusami, ma sai, stai sopra il mio piede!" Disse a bassa voce una seconda voce. Harry accese la luce per poi vedere una trentina di persone in camera sua. Tutti esultarono e vide Louis che si faceva spazio tra la folla e saltò addosso a Harry. "Auguri amore!" Disse Louis per poi baciarlo. A Harry era sempre piaciuto baciare Louis perché  durante i baci gli mordeva sempre il labbro inferiore e gli accarezzava la guancia.

"Lou, ma per cosa stiamo festeggiando?" Chiese Harry ridendo. Louis lo guardò attentamente per poi ridere. "Stiamo festeggiando il nostro cinque anni e mezzo della nostra relazione." Esultò Louis per poi baciarlo di nuovo. " E questa festa sarebbe per il mezzo, vero?" Disse Harry ridendo e Louis annuì.

Quella era una delle poche serate che i manager lasciavano loro libere. Di solito entrambi dovevano uscire con ragazze o amici per attirare paparazzi che stavano a significare soldi per i manager. Harry cercò di godersi quella festa al meglio. Louis aveva organizzato una serata bellissima. Aveva proposto un karaoke, un gioco a squadre e poi dei balli tra cui uno lento. Louis invitò Harry sulla pista da ballo per danzare insieme a lui il lento. Harry appoggiò le sue lunghe mani sui fianchi del più piccolo, il quale mise le sue braccia intorno al collo del riccio. "Ti amo, lo sai vero?"Chiese Harry al più piccolo mentre ondeggiavano seguendo il ritmo della canzone in sottofondo. "In realtà questa mi è nuova." Rise Louis avvicinandosi di più al suo ragazzo. Quando la canzone finì Harry baciò Louis in un modo così passionale che sembrava quasi una scena di un film romantico.

Quando la festa finì, Harry salutò gli ultimi ospiti, chiuse la porta a chiave e si buttò a peso morto sul divano accanto a Louis. "Sono stanchissimo." Disse Harry voltandosi verso il suo ragazzo.

"Non dirlo a me! Per organizzare questa festa, ho dovuto preparare tutto due settimane fa." Louis si accovacciò appoggiando la testa sulla spalla di Harry, il quale gli baciò dolcemente la nuca. "Grazie per oggi Boo." Sussurrò Harry. Ma Louis non rispose, Harry non poteva vedere il suo viso ma sapeva di sicuro che stava dormendo, così lo prese in braccio e lo portò in camera da letto. Gli sfilò i pantaloni e la maglietta e gli mise il pigiama cercando di non svegliarlo del tutto. Harry si cambiò a sua volta e si mise accanto al più piccolo che lo abbracciò da dietro stringendolo strettamente a lui.

Niente potrà separarci Lou, tornerò sempre da te, pensò.

I giorni passarono e dovettero ricominciare il tour mondiale. Man mano che il tour continuava Harry si sentiva sempre di più sollevato, ma non perché avrebbe finito di viaggiare e incontrare fans, no. Non vedeva l'ora di passare alcuni mesi a casa da solo con Louis. "Allora, come va Harry?" Chiese un uomo in giacca e cravatta entrando nella sala che Harry amava chiamare "la sala di Silente" perché da come era impostata gli ricordava una simile di Harry Potter.

" Scusi, ma chi è lei?" Chiese Harry senza rispondere alla domanda.

 Il signore in giacca e cravatta sorrise per poi dirigersi da Liam e Niall che stavano chiacchierando davanti a un distributore.

Harry si mise a cercare Louis per qualche minuto finché lo trovò seduto su una piccola poltrona marrone con le cuffie alle orecchie mentre scriveva qualcosa al cellulare. Aveva un volto serio e concentrato. Il volume era al massimo e sicuramente non si era neanche accorto che era entrato nella stanza, così cercò di sfilargli le cuffie. Quando Louis si accorse di lui gli saltò addosso e lo strinse forte.

" Non ci vediamo da mezz'ora." Sorrise Harry mentre accarezzava la schiena al più piccolo. Louis non gli rispose e rimase nella sua posizione per qualche altro minuto ansimando, Harry non sapeva come prendere in mano la situazione.

" Cos'è successo Lou?" Chiese Harry staccandosi dall'abbraccio. Louis non lo guardò in faccia ma rimase con lo sguardo rivolto verso il basso. "Louis, puoi dirmelo." Harry odiava quando succedeva qualcosa a Louis, perché quest'ultimo diventava silenzioso, triste e non diceva una parola se non qualcosa riguardo al cibo quando pranzavano o cenavano insieme.

"Scusami Harry, ma non ne voglio parlare." Disse come al solito Louis. Harry sbuffò. "Louis è da cinque anni che non vuoi mai parlare di cosa ti preoccupa, io lo faccio con te e a volte mi sembra che non ti fidi del tutto."

Louis non rispose neanche questa volta. Harry si girò per poi andarsene da quella stanza. "Harry?" Lo chiamò Louis con una voce quasi strozzata. "Dimmi Louis." Disse serio Harry, se voleva raccontargli un'altra bugia sui cosa provava faceva meglio a rimanere zitto. "Se vuoi davvero sapere cos'ho, parlane con Liam o Niall." Disse Louis giocando con le mani in preda al nervosismo. " Perché non vuoi dirmelo tu invece?" Chiese Harry, Louis fece spallucce per poi dire " Non ce la faccio, perdonami."

Le chiacchiere post-concerto sono la parte preferita di Harry durante il tour, oltre al pubblico ovviamente. Si trovava dentro a un van insieme a Niall mentre Liam era in un altro insieme a Louis e una parte della crew.

"Niall posso farti una domanda?" Chiese Harry imbarazzato, l'avrebbe chiesto davvero?

"Si certo, dimmi tutto." Disse Niall con il suo immancabile accento irlandese. Harry si grattò imbarazzato il dietro del collo e sospirò. "Puoi dirmi come mai Louis sia così triste e perché non ne vuole parlare solo con me? Insomma, sono il suo ragazzo!" Niall divenne tutto d'un tratto serio. "Beh, non so proprio come dirtelo." Sbuffò Niall.

"Avanti, dimmi tutto." Lo incoraggiò ancora di più il riccio.

"Harry, hai presente Eleanor, no?"Disse Niall e Harry annuì. "Bene, alcuni manager hanno trovato una ragazza che potrebbe prendere il suo posto, ma per più di qualche anno." Harry non ci poteva credere. Questo significava passare di nuovo notti da solo senza essere abbracciati da qualcuno, pranzi e cene senza nessuno. Stava per rimanere di nuovo da solo.

"Non possono farlo, non è giusto!" Esclamò Harry infuriato. Non potevano portargli via l'amore della sua vita una seconda volta. Niall sbuffò rassegnato all'idea che Harry stava per avere una crisi emotiva e che la colpa era solo sua. Ma Harry lo abbracciò soltanto. Non disse una parola, voleva solo un punto fisso dove potersi fermare perché in quel momento la sua vita era tutta un girare il mondo senza sosta senza e non poter abbracciare Louis quando gli pareva. La sua vita faceva abbastanza schifo.

Quando arrivarono in albergo, Harry rivolse uno sguardo triste a Louis come per dire "So cosa ti turba". Ma Louis sembrò non farci caso, e si sedette accanto a Liam, il quale era vicino a Harry che poteva sentire la gelosia far spazio dentro di lui. Niall cercò di distrarre Harry durante la cena per la maggior parte del tempo, ma con scarsi risultati. Come puoi dimenticarti dell'amore della tua vita che si trova a cinque metri da te?

Dopo cena tutti andarono nelle proprie stanze e Louis supplicò Harry di dormire con lui perché non riusciva a prendere sonno e voleva lui accanto. Harry si chiedeva in continuazione se erano solo scuse.

Mentre si misero sotto le coperte e Louis abbracciò Harry da dietro, al riccio venne l'istinto di chiedergli cosa ne penava riguardo la nuova "ragazza".

"Quindi hai davvero chiesto a Niall di dirtelo." Disse a bassa voce Louis incredulo, Harry annuì. " Beh non so, spero che non sia come Eleanor, per carità era davvero simpatica tutto il resto, ma dopo un po' cominciava ad essere pesante passare il tempo con lei." Harry sorrise, forse perché sperava che la nuova ragazza sarebbe stata peggio di Eleanor e Louis sarebbe sempre stato accanto a lui. "Hey Harry, non ti abbandonerò mai, okay? Ti amo e lo sai benissimo." Disse Louis alzandosi per baciare la guancia di Harry per poi lasciargli vari baci fino ad arrivare alle labbra dove gli lasciò un umido, lento e passionale bacio. Poco dopo Louis iniziò a parlare di un nuovo gioco per la Playstation e Harry non poté far altro che ridere davanti a un Louis entusiasta come un bambino alla mattina di Natale.

Il mattino seguente Harry si svegliò prima di Louis e rimase a guardarlo per vari minuti. Era così bello e angelico. Pur essendo più grande di lui era un bambino, il suo bambino, non poteva far altro che sorridere all'idea che Louis William Tomlinson da Doncaster era il suo fidanzato, la sua metà. Non poteva ricevere di meglio dalla vita.

"Buongiorno amore." Disse Harry con voce roca. Louis si stiracchiò per poi baciare Harry sulla guancia e sorrise " Buongiorno anche a te H." Harry sorrise a sua volta per poi alzarsi e vestirsi. Si mise una camicia rosa con vari cerchi bianchi intorno e dei skinny neri insieme ai suoi amatissimi stivaletti neri. "Come fanno a piacerti quelle camice? Insomma, non sono da uomo!" Commentò Louis. Harry rise " Ma se ti piacciono quando le ho addosso!" Replicò. Louis rise e si iniziò a vestire anche lui. Dopo quindici minuti s'incontrarono con Niall e Liam nella reception e insieme andarono a fare colazione. Quella mattinata per Harry sembrava troppo strana: non erano mai stati così tranquilli in un posto pubblico, specialmente in un hotel dove qualsiasi persona avrebbe potuto filmarli.

"Ragazzi Eccovi qua."Disse avvicinandosi a loro un uomo vestito elegante con in mano una valigetta. I ragazzi salutarono, tranne Harry. Cosa voleva da loro?

"Louis, sono qui per presentarti Briana, la tua nuova ragazza." Disse entusiasta l'uomo. Bri-cosa? No no no, era solo un sogno, o meglio, un incubo. Vide una ragazza bionda, alta arrivare al loro tavolo e si presentò. "Ciao, io sono Briana, chi di voi è Louis?" Chiese e Louis alzò una mano. Briana gli sorrise e Louis ricambiò il gesto. Okay, la cosa si stava facendo abbastanza imbarazzante. " Io sono Harry." Disse Harry intromettendosi. "Il fidanzato di Louis." Briana cambiò espressione. "Oh quindi voi due state insieme?" Disse sorpresa. Harry fece spallucce. "Ovvio sennò perché saresti qui?" Louis gli diede una gomitata e sorrise alla ragazza.

Per il resto della giornata Harry rimase nella sua camera d'albergo a guardare qualche reality show mentre Louis era in giro per la città con la sua "nuova fiamma."

Per vari giorni questa divenne la sua routine. Vedeva Louis di raro e si domandava se al liscio gli mancava. Ma a quanto pareva no.

Harry stava per entrare in una crisi emotiva. Come poteva non mancare a Louis? Harry lo amava e non aveva mia smesso di farlo, non c'era giorno in cui non pensava a Louis o non si chiedeva cosa stesse facendo in quel momento. Harry si preoccupava sempre di lui.

I giorni passarono e la band iniziò le date europee. Una sera di inizio Settembre a Dublino, dopo quasi tre settimane, Louis parlò con Harry. " Quindi ti ricordi che esisto eh?" Disse Harry dopo che Louis lo salutò da lontano. " Lo so che sei arrabbiato con me, ma ascoltami." Disse Louis cercando di giustificarsi con Harry, ma non sarebbe successo una seconda volta. Nel 2013 Louis baciò un ragazzo mentre era del tutto ubriaco e fatto. Quando Louis si fece raccontare cosa successe cercò in tutti i modi di scusarsi con Harry, che in quel periodo era deluso e triste per colpa sua. Harry lo perdonò anche se Louis a volte si cacciava in guai simili persino dopo due anni.

" Non voglio parlare con te Louis, vai con Briana, magari lei si divertirà ascoltandoti, visto che ormai siete più che amici." Sputò Harry.

"Ma cosa dici? Harry non so cosa ti stia prendendo ultimamente, ma io non amo Briana." Disse Louis e Harry notò che stava cercando di essere serio senza scoppiare in un pianto senza fine. In quel momento Harry voleva solo abbracciarlo e dirgli che andava tutto bene e che non doveva preoccuparsi perché sarebbe sempre rimasto accanto a lui. Ma non poteva, doveva resistere altrimenti sarebbe scoppiato in lacrime e non voleva mostrarsi debole, non adesso.

"Strano, perché il bacio che vi siete dati sulle scale del tour bus fa sembrare tutt'altra cosa sai?"Disse a voce alta il riccio. 
Louis iniziò a ridere per poi voltarsi e andarsene, lasciando nuovamente il riccio solo.

***

"Harry apri la porta." Disse una voce fuori dalla stanza. Erano quasi le otto di sera e Harry era rimasto per tutto il tempo rinchiuso dentro una piccola stanza sotto il palco. Da quando aveva litigato con Louis, trovava quest'ultimo ogni giorno più felice con Briana piuttosto che con lui, e faceva male sapere che in due mesi una persona qualunque gli ha portato via cinque anni di una relazione meravigliosa.

"Harry, apri questa fottuta porta." Disse la voce fuori con un tono calmo. Harry urlò un no come risposta e si mise le gambe al petto e iniziò a dondolare avanti e indietro. Stava impazzendo ne era sicuro.

"Harry!"Urlò la voce, e capì che era Liam che gridava in modo disperato. Decise di aprire la porta ma con lentezza perché era sicuro che non c'era solo lui fuori dalla porta. Quando fece entrare Liam vide Niall sull'orlo di un pianto e Louis con uno sguardo più che preoccupato.

Liam si fece spazio per entrare, in modo che potessero parlare con Harry, ma Louis lo fermò per un braccio. "Ci parlo io con lui." Disse con un tono stranamente calmo per Harry, il quale andò a sedersi sulla poltroncina marrone in fondo alla camera. Louis dopo che entrò chiuse la porta dietro di lui e si avvicinò lentamente al riccio. "Come stai?" Disse semplicemente Louis e Harry capì che non sapeva cosa fare o dire perché lui non era mai riuscito a consolare qualcuno e sapeva inoltre che quella domanda quasi banale per Louis era uno sforzo enorme che stava facendo solo per lui e si sentì sollevato a questa idea.

" Bene." Disse Harry con tono duro. Non voleva che il muro che si era costruito intorno crollasse dalla stessa persona che lo aveva causato.

"Non è vero, altrimenti adesso non avresti gli occhi rossi e pieni di lacrime. Harry, mi dispiace okay? Lo so che sei incazzato, deluso, triste e tutto il resto con me, ma ti prego di tenere questa cosa tra noi due e non coinvolgere Niall e Liam. Insomma, sai come reagiscono alle brutte notizie." E Louis aveva ragione. Quando Zayn disse che voleva lasciare la band, Niall pianse per varie ore abbracciato a Harry mentre Liam era infuriato e non faceva altro che rispondere male alla gente urlando. Quella fu una dei momenti più brutti della sua vita.

"Penso che dovremmo prenderci una pausa Lou." Disse Harry dandogli le spalle. Non voleva vedere il viso sconvolto di Louis, specialmente in quel momento. Era davvero la cosa giusta? O lo stava facendo solo perché le cose erano cambiate tra loro? Non ne era sicuro, ma l'unica cosa che voleva era vedere Louis felice.

"No, ti prego." Disse Louis con voce tremante. Louis mise le mani sulle spalle di Harry e appoggiò la testa sulla schiena. Il suo respiro era affannato e veloce e tutto il suo corpo tremava.

"Louis, io non ce la faccio più a vederti con Briana. Sono stanco di tutto questo schifo. Con me non sei felice, ma con lei si, lo vedo dai tuoi occhi. Con lei hai un sorriso che non me non hai mai." Disse Harry iniziando a piangere di nuovo.

"Harry, se fossi davvero felice con lei, farei questo?" Domandò per poi baciarlo dolcemente e delicatamente. Gli accarezzò una guancia e Harry in quel momento riuscì a sentire tutto il suo corpo riscaldarsi.

"Lou, non riesco più a guardarti. Prendiamoci una pausa." Disse Harry dando di nuovo le spalle al liscio.

" Harry le pause in una relazione non servono a un cazzo."

"Ma a me sì, a noi serve." Disse Harry. Louis lo abbracciò da dietro e Harry si rilassò per un momento finché non vide il liscio che si alzò e lascio la stanza.

Harry era rimasto solo adesso.

Durante il concerto Louis lanciò molte sguardi verso Harry, il quale pur non guardandolo poteva sentire gli occhi e l'attenzione del liscio su di lui. Louis gli dedicò ogni singola canzone guardandolo interrottamente. Molte fans lo notarono ma ad Harry faceva solo piacere. Quando il concerto finì, corse subito dentro il tour bus senza parlare con qualcuno. Si stese sul letto, si mise le cuffie alle orecchie e riprodusse la musica sul suo cellulare e per un momento tutto si era fermato intorno a lui e non c'era nessuna preoccupazione o ansia. Ah la musica, l'unica via di fuga quando non puoi scappare.

Qualche giorno dopo Harry notò dei peggioramenti in Louis. Era diventato più magro e sorrideva a stento. Spesso lo sentiva piangere nella camera accanto quando erano in hotel. Rispondeva male a tutti tranne a Niall e Liam che ogni volta cercavano di farlo ragionare.

Una sera di fine Ottobre tutta la band e la crew fu invitata dai manager a una cena importante a Los Angeles. Quando Harry arrivò al ristorante u sorpreso di non vedere Louis insieme a Liam e Niall. Di solito era puntuale a incontri del genere.

"Harry! Come va?" Chiese Niall abbracciandolo appena lo vide. Harry gli sorrise. " Sto meglio grazie." Niall annuì e insieme andarono a prendere posto al tavolo.

"Dove si trova Louis?" Chiese Harry a Niall. Niall rise e Harry lo guardò stranito. Cosa c'era di così divertente nel chiedere dove si trovava Louis?

" Louis deve dare un annuncio. Ecco perché siamo qui."Spiegò Niall e Harry annuì sperando che non fosse nulla di preoccupante o che c'entrasse con Briana.

Appena vide Louis il cuore gli si fermò. Era più magro del solito, aveva delle occhiaie terribili e i capelli spettinati. Sembrava quasi costretto ad essere lì.  Avrebbe voluto così tanto baciarlo, accarezzarlo e abbracciarlo ma non poteva.
Iniziarono a mangiare e Niall continuava a fare i complimenti allo chef per le pietanze mentre Liam e Harry ridevano alla scena poiché Niall aveva attirato l'attenzione di tutto il ristorante.

" Attenzione prego!"Disse un manager facendo rumore con il bicchiere ticchettandolo con la forchetta." Louis Tomlinson deve fare un annuncio molto importante!" Harry si girò di scatto cercando Louis, appena lo trovò seguì ogni suo movimento con lo sguardo, ne era totalmente innamorato e non poteva farci niente.

"Buonasera a tutti. Spero che stiate gradendo la cena." Disse Louis nervoso. Harry capiva sempre quando qualcosa non andava perché il liscio gesticolava in continuazione oppure giocava con il bordo della maglietta per sollevare in qualche modo lo stress."Comunque vorrei darvi un annuncio molto importante." Briana si alzò e camminò verso il liscio sorridendo.

No no no, l'annuncio non la include. 
Non può essere.

"Io e Briana avremo un bambino!" Disse Louis entusiasta. Tutti iniziarono ad applaudire e fare brindisi per l'evento. Per un momento il cuore di Harry smise di battere. Sentì le lacrime uscire dagli occhi e dovette correre al bagno. Si sciacquò la faccia con dell'acqua fredda e si guardò allo specchio. Faceva abbastanza pena.  Cercò di aggiustarsi i capelli e la camicia, la preferita di Louis. La porta del bagno si aprì e spuntò Louis. Harry rimase fermò a guardarlo.

"Auguri." Gli disse solamente. Louis si grattò il dietro del collo imbarazzato. "Sai Louis, tutto è iniziato in un bagno. Ti ricordi? E quante volte abbiamo parlato in un bagno? Abbiamo litigato, pianto, fatto l'amore. Abbiamo fatto di tutto Louis." Il liscio avanzò accorciando la distanza che c'era tra i due. " Ma non capisco ancora come mai tu non ti ricordi niente. Insomma, cinque anni non sono pochi Non penso che la nostra relazione sia stata importante per te, altrimenti non mi avresti trattato come hai sempre fatto. "

"Dove vuoi arrivare Harry?" Chiese Louis arrabbiato interrompendolo.Harry avanzò verso di lui.

"Perché mi stai facendo questo eh? Cosa ti ho fatto?" Urlò Harry. Non ce la faceva più, sarebbe scoppiato in lacrime o avrebbe rotto qualcosa, ne era sicuro. Louis non rispose, rimase lì fermo davanti a un ragazzo che qualche giorno fa chiaamava amore.

"Io non riesco a guardarti negli occhi Lou, non vedo più il ragazzo di diciotto anni che amavo." Disse Harry mentre gli venivano in mente ricordi di loro di qualche anno prima. Erano cambiate così tante cose.

"Harry ti amo." Disse a bassavoce Louis, come se fosse impaurito dalla reazione di Harry, il quale si mise a ridere.

"Questa stronzata vai a raccontarla a qualcun altro. Se mi amassi davvero allora non avresti scopato con quella bionda!"Louis abbassò il capo.

"Non chiamarla così." La difese. "Non la conosci." Disse con voce bassa.

"Perché tu si? E da quanto? Quasi metà anno? Wow, allora perdonami." Era furioso e l'unica cosa che avrebbe voluto fare in quel momento era strangolare Briana con le sue stesse mani. Era per colpa sua se in quel momento stavano litigando pesantemente.

"Harry smettila, ti stai comportando come un bambino." Disse Louis cercando di rimanere calmo. Harry si fermò per qualche secondo a guardarlo e non poté non pensare che davanti aveva la cosa più bella nel mondo. Pur essendo arrabbiato, Harry non riusciva a smettere di pensare che Louis fosse davvero troppo bello. magnifico e perfetto. 
"Harry, mi manchi." Disse Louis, per un momento l'unica cosa che avrebbe voluto fare Harry era poter baciare Louis e fare pace, ma non si lasciò ingannare così uscì da quel bagno senza dire una parola tornò al suo tavolo.

Mentre camminava incrociò lo sguardo con quello di Briana e poté giurare che si erano mandati a quel paese entrambi solo con lo sguardo.

"Hey, dov'eri finito?" Chiese Niall appena lo vide arrivare. Harry non voleva rispondergli, non riusciva a parlare. Era troppo triste per fare qualsiasi cosa.

"Amico, stai bene?" Chiese Liam e Harry si sedette a peso morto sulla sedia per poi annuire esausto. L'unica cosa che davvero voleva era andare a casa, dopo Louis ovviamente.

"Stai così per Louis?" Chiese Niall e Harry annuì solamente. Era sfinito. Perché le cose peggiori dovevano sempre capitare a lui? Perché non poteva essere la casa di Louis, piuttosto che solo una fermata?

"Ti porto a casa, dai." Niall e Louis si alzarono e salutarono la crew, i manager e Louis e Briana, anche a quest ultimi si avvicinò solo Niall mentre Harry lo aspettava alla porta.

Quando arrivò nella sua villa chiuse tutte le tende e si mise sdraiato a letto. Tutto stava andando storto e in picchiata verso il suo piccolo cuore. Non voleva parlare con nessuno, non voleva sentire nessuna voce e sopratutto non voleva sentirsi più un vuoto dentro di sé. Voleva ritornare a sorridere. Ma adesso era a casa e non si sentiva per niente al sicuro, perché il suo posto sicuro era Louis. Si sentiva tradito, deluso. Non riusciva a credere che probabilmente dopo quella sera non avrebbe più dormito con il suo unico amore. 

***

Dicembre, uno dei mesi peggiori per Harry. Erano ormai due settimane che non parlava con Louis o con i ragazzi. A fine di ogni concerto correva verso il tour-bus. Si metteva le cuffie alle orecchie con la musica ad alto volume e si stendeva sul divano chiudendo gli occhi,  lasciandosi trasportare dalla musica.

Ma una sera, durante un concerto Louis si girò verso di Harry e iniziò a dedicargli la loro canzone preferita: "Eighteen" che era stata scritta dal migliore amico di Harry, Ed. Mentre cantavano Louis si girò con tutto il busto verso il riccio cantandogli quelle meravigliose parole, intanto il più alto era così innamorato che sentiva un malore nello stomaco e non sapeva come gestire la situazione.

Quando il concerto finì Harry voleva spiegazioni da Louis. Lo cercò per minuti che sembravano ore. Poi lo trovò nel tour-bus. Aveva una birra in una mano e una sigaretta nell'altra. Indossava dei skinny jeans strappati alle ginocchia e  una maglietta a maniche corte che appena vide Harry pensò che fosse sua.  Il finestrino era abbassato e faceva molto freddo, ma a Louis sembrò non importare. Aveva i capelli arruffati probabilmente si era messo le mani in testa molte volte.

" Cosa ci fai qui?" Chiese Louis appena si accorse della sua presenza. Si sistemò cercando di apparire decente. Harry accennò un sorriso alla scena.

"Semmai cosa ci fai tu qui." Ribatté il riccio.

"E da quando questo posto è di tua proprietà?" Chiese Louis posando la birra sul tavolino per poi spegnere la sigaretta e buttarla nel posacenere. Harry sbuffò, questa volta non potevano litigare ancora, non l'avrebbe retto.

"Beh io qui ci sto sempre, come mai stasera sei qui?" Harry si sedette accanto al liscio, puzzava di fumo e birra, ma poco importava.

"Non sapevo dove andare." Disse timido per poi incrociare le braccia al petto.

"E perché non sei andato da Briana?" Chiese Harry e per un momento ebbe paura della sua reazione. Non voleva che andasse via un'altra volta, no.

"Lei non è la mia casa. Non mi rende felice." Sbuffò Louis arruffandosi i capelli. Poggiò le braccia sulle ginocchia e mise le mani sulla testa rendendo i capelli ancora più disordinati. " Non mi rende felice, non la amo ma pensa il contrario. Quando alla cena di un mese fa ho detto che aspettavamo un bambino in realtà non era vero, era solo una bugia per rendere la relazione più vera." Harry osò e mise una mano sulla sua schiena iniziando ad accarezzarlo. Louis si girò e lo abbracciò stringendolo più forte che poté. Erano mesi che non facevano una cosa del genere.

"Sai la cosa peggiore tra tutte queste qual è?" Chiese Louis tra le sue braccia, Harry scosse la testa curioso. " È non averti accanto H." Sussurrò. Harry lo strinse di più a sé non sapendo cosa fare. Avrebbe dovuto baciarlo? No, gli avrebbe fatto troppo male, oppure doveva fare ciò che pensava fosse giusto?

"Mi manchi Harry, ho bisogno di te dei tuoi baci, dei tuoi abbracci.. Ho bisogno tutto di te Harry." Louis si staccò dall'abbraccio per guardare il riccio negli occhi. Pur essendo buio, Harry poteva vedere come gli occhi di Louis si illuminassero ogni volta che incrociavano il suo sguardo.

"Lou, io-"

" Harry se stai per dire che non vuoi rimetterti insieme a me o che non puoi farcela a sopportare Briana, risparmiatelo, perché qui non sei l'unico debole. " Disse Louis interrompendolo mentre lo guardava dritto negli occhi come se cercasse di vedere cosa davvero avrebbe detto.

Harry sospirò." Lou mi manchi anche tu. Le pause sono una stronzata." Ridacchiò. Louis gli diede un bacio sulla guancia.

"Cosa facciamo adesso?" Chiese Harry. Louis fece un sorriso a trentadue denti per poi avvicinarsi al suo orecchio.
"Possiamo divertirci un po' se vuoi." Harry dopo quelle parole poté sentire una scossa di adrenalina dentro il suo corpo. Prese Louis e lo sdraiò sotto di lui mentre Harry si metteva a cavalcioni su di lui. "Ti amo." Gli sussurrò per poi iniziarlo a baciare lungo il collo lasciandogli qualche succhiotto. Era suo e tutti l'avrebbero saputo. Mise le mani sotto la maglietta di Louis iniziando a sfilarla lentamente. " Ti prego Harry sbrigati." Supplicò il liscio tra un bacio e l'altro. Harry voleva fare di fretta perché aveva bisogno del suo corpo contro il suo, i loro cuori battere in contemporanea, ma allo stesso tempo voleva godersi e vivere ogni secondo passato con il liscio.

Harry gli sfilò la maglietta e Louis fece lo stesso. "Ti amo, ti amo ti amo." Ripeté Louis mentre il riccio lo marchiava sul petto per poi arrivare sull'orlo dei pantaloni.

E così dopo due lunghi mesi fecero l'amore, Per Harry sembravano anni, non realizzò di aver vissuto Louis di nuovo dopo mesi che per lui furono anni. Louis continuò a dire che lo amava e che non si era mai sentito così vivo. Harry era rinato e finalmente aveva sorriso per davvero e non per mascherare la sua tristezza. La mattina seguente Harry si svegliò abbracciato da Louis con addosso solo i boxer. Si girò verso il liscio che dormiva ancora e lo guardò attentamente. Gli accarezzò delicatamente la guancia cercando il più possibile di non svegliarlo. Louis si sfregò gli occhi con le mani per poi aprirli e incontrare quelli verdi del riccio. " Buongiorno amore." Disse con voce roca Harry sorridendo. 
"Buongiorno anche a te H." Rispose Louis con voce impastata dal sonno. "Dormito bene?"

Harry annuì." Questa è stata una di quelle dormite che non facevo da mesi." Louis gli accarezzò una guancia con il pollice. " Dai su alziamoci Harold, oggi ci aspettano un lungo viaggio, interviste e un concerto." Il liscio si alzò e si vestì indossando i vestiti della sera precedente .

Harry invece si cambiò indossando una felpa grigia e dei skinny jeans neri che prese dal suo zaino. Aveva sempre dei vestiti d'emergenza. Louis lo squadrò con uno sguardo strano come se pensasse che avesse qualcosa che non andasse. "Perché non metti più le tue camice?" Chiese il liscio con un tono quasi triste.

"Mi ricordavano te. Avevo bisogno di dimenticarti." Disse Harry sentendosi in colpa.

" Oh, ma adesso le metterai?" Louis gli si avvicinò sempre di più fino a non avere quasi spazio tra loro. Harry annuì e gli baciò la fronte e ridacchiò. Erano tornati alla normalità, non c'era cosa più bella per Harry.

"Hey, hai presente quando ho annunciato che sarei diventato padre? Dopo che abbiamo discusso in bagno, non ti ho trovato più, dov'eri andato?" Chiese Louis come se nulla fosse.

"A casa, quella fu una delle serate peggiori della mia vita. I-io mi sono sentito in gabbia Lou, come se non avessi più un posto da chiamare casa, una persona o un sentimento da chiamare casa. Quella sera non sono riuscito neanche una volta a guardarti negli occhi e vederti sorridere accanto a lei. Capisci? Ho avuto il bisogno di andarmene." Disse Harry trattenendo le lacrime. Ripensare a quella orribile serata gli causava solo la pura di perdere Louis un'altra volta.

"Merda. Harry mi dispiace così tanto." Disse Louis per poi stringerlo a sé. Harry avvolse le braccia intorno a lui sorridendo. Gli era mancato ricevere quel tipo di abbraccio.

"Per caso sai cosa dovremmo fare oggi?" Chiese Louis tra le sue braccia. Harry scosse il capo.

"Grazie per non avermi dimenticato." Sussurrò Harry, perché era vero: era letteralmente grato per non essere stato dimenticato come si immaginava.

***

La relazione tra i due continuò al meglio fino a inizio Febbraio. Era passato un mese da quando erano ritornati ufficialmente insieme e Harry aveva cominciato a sorridere di più. Passava sempre le giornate con Louis accanto e adorava sentirlo cantare per comporre il nuovo album. Louis non ha sempre apprezzato la sua voce, si è sempre chiesto perché fosse lì con loro piuttosto che a casa. Non è mai stato davvero sicuro di sé e Harry prova in qualsiasi modo a fargli capire che è la persona più bella che Harry abbia mai incontrato, ma ultimamente provando alcune canzoni nuove, notava troppa insicurezza nel liscio.

"Hai cantato benissimo Lou!" Esultò Harry vedendolo uscire dalla sala di registrazioni, che in realtà era una camera d'hotel nel piano più isolato.

"Uhm non so, non mi è piaciuto l'ultimo acuto, ma  non importa." Fece spallucce. Harry gli sorrise allegramente.

"Penso che questo sia stato il tuo acuto migliore Lou."

"Davvero?" Chiese Louis speranzoso. Harry annuì. Louis gli sorrise e si avvicinò per baciagli la guancia.

"Cosa vuoi fare oggi?" Chiese Harry, il più basso divenne subito serio.

"Harry, i-io oggi devo andare con-"

"Ho capito" tagliò corto il riccio. "Però quando torni faremo qualcosa, se sei stanco ci organizzeremo." Louis annuì e gli sorrise.

Quel pomeriggio Harry lo passò guardando vecchi film anni sessanta nella sua camera d'albergo. Mangiò sopratutto caramelle gommose e patatine. Era rimasto solo, ma sapeva che Louis questa volta sarebbe tornato.

Erano le nove di sera e di Louis ancora nessuna traccia, si collegò a Twitter per vedere se qualche fan l'aveva visto in città. Mentre leggeva vari tweets nella sua timeline, ne trovò uno interessante:

"Louis Tomlinson è appena entrato in un locale insieme alla sua ragazza Briana! Mentre entravano Louis non faceva altro che baciarla e tenerle la mano, che cariniii!"

Cazzo no. Non poteva farlo, Louis aveva detto che sarebbe tornato. 
Harry spense il telefono e continuò a vedere il film in tv.

Erano le due e Harry non riusciva a dormire. Il pensiero che Louis potesse essere toccato da quella ragazza, che lei potesse baciarlo, accarezzarlo non gli faceva chiudere occhio.

Erano le cinque e mezza e Harry si mise a disegnare su un suo quaderno i particolari di Louis: i suoi occhi, la sua labbra, le sue sopracciglia, aveva sonno e non vedeva l'ora di dormire ma era soprappensiero per Louis poiché non era ancora tornato.
Sentì la porta aprirsi e notò l'ombra di Louis. Non si girò a guardarlo ma bensì rimase dov'era senza muovere un muscolo.

"Amore!" Lo chiamò Louis da dietro.

Amore un cazzo, pensò.

"Harooood! Perché non mi rispondi?" Chiese Louis avvicinandosi a lui. Iniziò a massaggiargli delicatamente le spalle.

"Cos'ho fatto questa volta?" Chiese all'orecchio Louis.

Harry voleva urlargli in faccia che era solo un'egoista, che lo aveva aspettato per tutta la notte, che lo amava ma lo odiava allo stesso tempo. Voleva urlargli tutto, ma rimase zitto.

"Okay, non vuoi parlare. Almeno vieni a letto con me, non riesco a dormire senza abbracciarti." Harry si alzò e non lo guardò in faccia neanche un istante. Si mise il pigiama e si mise sotto le coperte. Sentì Louis avvolgere le sue piccole braccia attorno al suo petto e poggiare la sua testolina sulla sua spalla.

"Buonanotte amore mio." Gli sussurrò. Harry non rispose e fece finta di dormire.

Erano di nuovo al punto di partenza.

Non poteva crederci. Louis qualche settimana prima gli aveva promesso che qualsiasi cosa sarebbe successa non l'avrebbe mai deluso, e invece adesso Harry è distrutto, triste, arrabbiato, ma purtroppo ancora innamorato follemente di Louis.

La mattina seguente Harry si svegliò prima di lui, si sbrigò a farsi una doccia e vestirsi. Uscì dall'hotel e si recò a un bar.

Prese un tè caldo e una fetta di torta alle mele. Mentre aspettava di pagare, vide Briana in fondo al bar parlare con un ragazzo biondo, che per Harry era davvero carino. Indossava una camicia rossa e nera a quadri e dei jeans attillati che secondo Harry gli stavano bene. Briana non faceva altro che sorridergli e ridere, finché non gli prese il viso e lo baciò. Il ragazzo non si oppose e Harry rimase stupito da cosa vide. Voleva dirlo a Louis, ma allo stesso tempo no, perché stavano ritornando come prima e poi se Briana si faceva vedere in giro con un altro ragazzo significava che era per far parlare di Louis o l'accordo era concluso.

Harry pagò e tornò in hotel, dove probabilmente il resto della band lo aspettava. Era uscito senza telefono, non dicendo niente a nessuno.

Quando entrò nella sua camera Louis gli saltò addosso.

"Ma dove cazzo eri?" Urlò stringendolo di più a sé. A Harry piacquero tutte quelle attenzioni da parte del suo fidanzato.

"Ero uscito a fare colazione." Louis lo guardò e aggrottò la fronte.

"Dovevamo farla insieme, perché sei uscito da solo? Potevi almeno avvisarmi." Disse Louis con tono triste che fece spezzare il cuore di Harry.

"Ieri sera non sei tornato presto, e ho letto che sei uscito con lei. Quando sei tornato ero furioso e stamattina avevo bisogno di uscire e schiarirmi le idee." Harry voleva dirgli cosa aveva visto, ma non sapeva con certezza come Louis l'avrebbe presa, così rischiò.

"Louis, devo dirti una cosa." Louis sgranò gli occhi e si sedette sul letto, come se fosse pronto per una brutta notizia.

"Ho visto Briana baciarsi con un altro ragazzo stamattina." Louis non disse niente, rimase in silenzio e guardò Harry, il quale si sedette accanto a lui e lo abbracciò. Rimasero in silenzio, sentendo solo i loro respiri. Non avevano niente da dire e non dissero una parola.

Qualche minuto dopo Harry realizzò che alla fine, comunque sarebbe andata, Louis provava qualcosa per lei, la sua reazione a quella frase diceva tanto. Non poteva essere solo un'amica o una copertura per lui.  Harry sperava di sbagliarsi, ma allo stesso momento si stava ricredendo.

Quella mattina, l'atmosfera attorno a loro era strana. Harry non capiva se Louis fosse innamorato o meno di Briana, forse non lo capiva neanche lui.

"Okay Louis, ora dobbiamo seriamente chiarirci." Disse. Si trovavano in uno scomodissimo ascensore. Stretto, poco illuminato con un'aria tremenda. Louis sbuffò e si girò verso di lui.

"Chiarire cosa?" Chiese il più basso. Harry si sentiva un nodo alla gola, la voce tremante.

"Provi qualcosa per lei? Louis, ti prego, se fosse così dimmi almeno perché continui ad illudermi, perché continui a frequentarmi, nonostante tu sappia quanto sia difficile questa relazione. Spiegami, almeno, perché." Harry si sentì un po' sollevato, si levò un peso dalle spalle dopotutto.

"Harry ma cosa ti salta in mente?" La voce di Louis si alzò."Non è possibile che tu possa minimamente pensare una cosa simile okay? Harry, io ti amo, ti ho sempre amato. Sono passati cinque anni, non pensi che se mi fossi stufato avrei chiuso da un po'? Non mi piace Briana, amo te. Come cazzo te lo devo far capire?"

"Esserci, devi esserci." Sussurrò Harry sperando che lo sentisse. Louis si girò, ma Harry poteva vedere ancora il suo viso dal piccolo specchio di quell'orribile ascensore. 

"Sai cosa mi fa arrabbiare di più, Harry? " Disse Louis con tono piatto. "Il fatto che tu non pensi minimamente a come possa sentirmi io in questa situazione. Non faccio altro che pensare a te quando la bacio, le prendo la mano o semplicemente la guardo. Non riesco a non pensarti e mi distrugge dentro perché ti amo talmente tanto da vederti ovunque, in ogni cosa, Harry."Si voltò verso il più alto." Dobbiamo solo farci forza a vicenda H, è così che funziona una relazione, giusto?" Gli prese il volto e lo avvicinò al suo. A Harry gli era mancato il piccolo formicolio che sentiva quando baciava Louis senza barba. Gli era mancato doversi abbassare, prendergli i fianchi e avvicinarlo, cancellando ogni distanza tra loro. Harry rise e annuì. Questa volta sarebbe stato più semplice, ne era convinto.

 ********

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: drunkniavll