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Autore: ballerina 89    13/07/2018    2 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV KILLIAN

- è solo una settimana!

- No! Ho detto no killian! Per favore...

- Vuoi che li lasci da soli a fare tutto il lavoro?

- Voglio che tu stia qui non mi sembra di chiederti la luna!  Sei il loro capitano o no? Fatti rispettare. 

- Mi rispettano anche troppo se è per questo! Andiamo Emma di cosa hai paura è? È solamente uno stupido viaggio di lavoro. 

- Può essere lavoro, vacanza o quello che vuoi te! Mi hai giurato che non mi sarei più liberata di te il giorno prima del nostro matrimonio quindi...

- Non dirai sul serio vero? Amore... 

- Sai che ti dico fai come ti pare! Vuoi partire? Vai! 

Ecco come una serata tranquilla e all'insegna del romanticismo può trasformarsi in una vera e propria guerra. 

Henry è tornato per il fine settimana e da bravo fratellone maggiore ha proposto alle sue sorelline di andare al parco e di mangiare fuori lasciando me e Emma da soli come una coppietta di fidanzati innamorati. Per tale occasione decisi di preparare una cenetta speciale alla mia dolce metà mentre lei era a lavoro. Preparai la tavola posizionando delle candele e petali di rosa al centro dopodiché preparai un percorso con gli stessi petali dalla porta d'ingresso alla tavola allestita, misi della musica per creare l'atmosfera e aspettai il suo ritorno.  Rimase particolarmente sorpresa di tale gesto e non esitó a dimostrarmelo. Peccato che la cena si sarebbe freddata perché altrimenti avrei approfittato molto volentieri. 

Una volta a tavola mangiammo e chiacchierammo come ai vecchi tempi, era una serata particolarmente piacevole e ci stavamo divertendo come non mai fino a quando ingenuamente non dissi a Emma che avrei dovuto affrontare un viaggio di una settimana sulla Jolly roger. Era lavoro, non ci vedevo nulla di male eppure inizió a dare i numeri cosa che sfociò cinque minuti dopo in una grossa litigata. La vidi prendere la direzione della porta e andare via. Ma che accidenti le prendeva?  Non aveva mai fatto così per il lavoro. Uscii anche io, preoccupato di tale reazione,  ma vidi che era già nel suo maggiolino giallo  e quando Emma era in macchina significava solo una cosa: voleva essere lasciata stare. Lo avrei anche fatto se non fosse stata incinta ma nelle condizioni in cui si trovava  era decisamente fuori questione. A piedi a piedi mi recai prima al porto, convinto che fosse lì ma quando capii di aver sbagliato ripresi il mio cammino e raggiunsi la tavola calda della cara e dolce Granny: Emma era lì. 

- Spero non sia caffè quello! - le dissi non appena varcai la soglia. 

- Non deve interessarti. - rispose bruscamente

- Mi interessa eccome invece! - presi la tazza dalle sue mani e la spostai in modo che non potesse raggiungerla se non alzandosi. - Se vuoi bere qualcosa ordina cose che non facciano male a nostra figlia. 

- Non dovevi partire te? Che cosa stai aspettando, vai! 

- Ma si può sapere che ti prende è? 

- Non sono obbligata a dirtelo! 

- Invece si! - dissi prendendola per un polso e trascinandola nel retro del locale. - Avanti sono tutto orecchie... e non tralasciare niente. Se c'è un problema voglio saperlo. 

- Ho paura ok? Non voglio che ti succeda qualcosa mentre sei via! - confessó

- Ma che vuoi che mi succeda è? È un normalissimo viaggio di lavoro, tra sette giorni sarò nuovamente qui a romperti le scatole. - l'accarezzai, non sembrava tanto convinta - devi stare tranquilla amore, non mi succederà nulla di male. 

- Promettimelo! 

- Te lo prometto amore! - provai ad abbracciarla non sapendo se avrebbe accettato quel gesto e lei improvvisamente ricambio la stretta stupendomi. 

- Scusami non so cosa mi sia preso... è vero non voglio che tu parta ma potevo essere un po' più calma nel dirtelo.

- Ho imparato a capire i tuoi sbalzi d'umore tre figli fa ormai. - sorrisi facendo sorridere anche lei. - Vogliamo andare a casa ora e salvare il resto della nostra serata? 

- Non mi dire... hai preparato altro per stupirmi oltre la cena? 

- Come vuoi che finisca una serata tra una tenera coppia di innamorati? - ammiccai - ti sei dimenticata come finivano le nostre serate da fidanzati? 

- Mmmh... finivamo le nostre serate o tra le lenzuola delle camere di  granny o sulla tua amata Jolly! - disse maliziosamente iniziando a sbottonarmini primi bottoni della camicia

- E cosa scegli stasera?  

- Mmh granny! Ma solo perché siamo già qui e io non vedo ora di fare la pace con te.

***

Una settimana dopo.

 

POV REGINA.

Quella  era stata dir poco una delle giornate più faticose della mia vita. Neanche quando ero nella foresta incantata credo di aver mai lavorato così tanto. Avevo un mal di testa incredibile  e l'unica cosa che avrei voluto fare era mettermi nel mio letto e fare una lunga e rigenerante dormita. Ero sola in casa, Robin era con  la sua combriccola di ex ladruncoli e Roland aveva deciso di rimanere  a dormire a casa di un suo amico,  quindi potevo benissimo non preparare la cena e mettermi nel mio accogliente letto. È quello che feci: prima  una doccia veloce dopodiché subito sotto le coperte, la stanchezza era talmente tanta che non faticai a prendere sonno. Ero nel pieno della fase rem quando il suono del mio cellulare inizió a martellarmi nelle orecchie. Ero troppo stanca per rispondere, mi affrettai quindi a rifiutare la chiamata, spegnere il cellulare e tornai a dormire... sì certo come no. Neanche tre minuti dopo ecco che inizió a squillare il telefono di casa in quale non sembrava avere nessuna intenzione di smettere. 

- mah... che ore sono! - mi domandai controllando l'orologio. Erano solamente le tre e trenta del mattino. Chi era quel povero pazzo che aveva  tanta voglia di chiacchierare e farsi incenerire contemporaneamente? Senza neanche accorgermene ero già al piano di sotto con la cornetta del telefono alla mano.

- Pronto! - dissi in maniera del tutto seccata.

- Signor sindaco abbiamo un problema. Ci hanno comunicato che non è mai giunto a destinazione... le merci non sono mai arrivate e... e... non ci sono notizie se non che....

- Aspetta aspetta un attimo. - fermai quel fiume in piena non capendo neanche mezza parola - Innanzitutto con chi ho il piacere di parlare?

- Sono spugna signor sindaco, solo uno dei marinai del capitn k...

- So chi sei! Spiegami cos'è successo, ma non così di corsa. 

- La Jolly roger è sparita signor sindaco, non ha mai attraccato nelle isole dove era diretta e la guardia costiera non riesce a rintracciarla. 

- Magari c'e stato qualche errore, non è la prima volta che capita no? 

- Dicono che ci sia  stata una tempesta qualche  giorno fa  da quelle parti e che la nave sia sparita da quel dì.  Hanno aspettato a comunicarcelo perché pensavano avesse già fatto ritorno viste le previsioni meteorologiche . - oh signore! Questa proprio non ci voleva - Arrivo immediatamente ma fatmi una cortesia, non chiamate nessun'altro avviserò io le autorità di competenza. Non potevo assolutamente permettere a quel marinaio da quattro soldi di chiamare Emma nel pieno della notte e farle prendere un accidente non sapendo ancora le dinamiche dei fatti. Mi vestii al volo e raggiunsi il porto. Una volta li mi feci fare un resoconto dettagliato della  situazione e ebbi la conferma anche grazie alla capitaneria di porto delle isole dove la Jolly doveva arrivare della scomparsa di Killian e della sua nave.

- Dobbiamo assolutamente avvisare La signora Jones! - disse quello che si riteneva la spalla destra di Killian. 

- Tu non farai proprio nulla! Emma non dovrà sapere nulla. 

- Ma signora sindaco....

- È incinta non ricordi? 

- È... è incinta? La signora Jones è incinta.... Davvero? Del capitano?

- No di un postino che passava da quelle parti... ma certo che è del tuo capitano cretino! Emma Non può ricevere troppo stress in questo momento, ne ha già tanto per delle situazioni in famiglia, non le serve sapere anche questo ora.

- Ma il capitano sarebbe dovuto essere di ritorno in mattinata, vuoi o non vuoi tra qualche ora lo scoprirà.

- Non è detto! - estrassi un telefono dalla mia tasca - Ora farò un incantesimo sul cellulare e sulla tua voce. A lei sembrerà di parlare con Killian ma in realtà sta semplicemente parlando con te. Devi dirle che il viaggio si è prolungato di tre o quattro giorni. 

- No... non posso... - lo ignorai 

- Vedi di essere convincente e metti il viva voce così potrò darti qualche dritta. - Non lo vedevo molto convinto ma dopo una lunga serie di ricatti ecco che alla fine si convinse e la chiamó. Erano solo le quattro e mezza del mattino ma stranamente era già sveglia perché al primo squillo eccola che rispose.

- Chiedile perché è ancora sveglia - gli dissi sottovoce per non farmi sentire da lei. 

- Eccoti finalmente amore mio! - disse la mia amica senza neanche farlo parlare. 

- Ciao Emm.... - diedi una gomitata a quel marinaio da strapazzo talmente forte che penso se la ricorderà per tutta la vita - ... amore! Come mai sei sveglia a quest'ora? 

- Forse perché non ti fai sentire da ieri mattina? Avevi detto che mi avresti chiamato... stavo iniziando a preoccuparmi. 

- Ho avuto da lavorare... senti ti chiamavo per dirti che starò fuori per altri tre quattro giorni. - gli feci il segno di continuare... killian non le parlava mai così ed infatti eccola intervenire

- Amore che c'è? Ti sento strano! 

- Io strano? Ma no figurati è che sono incasinato e la mia fidata ciurma mi ha lasciato a piedi! Tra tre giorni massimo quattro saró da te... - ennesima gomitata - volevo dire da voi! Ti chiamo io, qui il telefono non prende sempre. - riagganció senza aspettare una sua risposta, senza un saluto... senza niente per non farla preoccupare. 

- Pessima imitazione! Adesso per colpa tua dovró passare l'intera giornata con lei, piuttosto che aiutarvi a trovare Killian,  cercanto di far rientrare l'allarme moglie preoccupata che le hai fatto venire. 

- E per il capitano cosa si fa? Dovremmo iniziare con L' avvisare lo sceriffo che è comunque sua moglie.

- Non è l'unico sceriffo in città. Ci penso io a questo, voi nel mentre cercate di capire qualcosa sul vostro capitano  tramite la guardia costiera, non può essere svanito nel nulla.

 

*** 

POV DAVID.

- No, frena frena frena! Mi stai forse dicendo che nessuno sa che fine ha fatto Uncino? 

- Esattamente... ho detto loro di non dire nulla ad Emma e ho anche incaricato i nani di avvisare anche gli altri, la voce di stava già diffondendo troppo, Emma non deve venire a saperlo fin quando non ne verremo a capo o almeno non ne sapremo di più

- Pensi ad una fuga? Non mi pare abbiano litigato. Che motivo avrebbe di fuggire ? -al solo pensiero mi veniva voglia di andarlo a cercare e gonfiarlo di botte, come si permetteva di trattare mia figlia e le mie nipoti cosi?

- Tra un allontanamento volontario e un incidente spererei in un allontanamento David. Fortunatamente la sua nave non è ancora stata rintracciata quindi ci sono buone probabilità di trovarlo sano e salvo. - aveva ragione, forse sarebbe stato peggio ritrovare la nave... sarebbe stato a significare qualcosa di veramente brutto. 

- Non posso crederci! Perché tutto a quella poverina di mia figlia deve succedere? La vita ce l'ha con lei da.... beh dala nascita! Merita un po' di pace non trovi? -  solo in quel momento mi resi conto che Regina si fosse risentita della mia frase, avevo appena finito di dire che la vita se l'era presa con Emma fin dalla sua nascita, era evidente a cosa mi riferissi e infatti ci rimase male.  - Scusami Regina non intendevo dire...

- Hai perfettamente ragione invece... in fondo sono stata io a scagliare il sortilegio che l'ha condotta qui dando inizio alla sua difficile vita ma posso assicurarti una cosa ora: troverò killian, fosse anche l'ultima cosa che faccio. - si allontanò di corsa e nel mentre io ne approfittai per chiamare la guardia costiera e farmi dare ulteriori notizie. C'era un altro problema adesso, io e Emma lavoravamo nello stesso studio ma in orari differenti, come potevo lavorare ad un caso che per lei doveva restare sconosciuto senza lasciare documenti in giro? Trovato, decisi di cambiare password al mio pc e trascrivere li tutte le notizie in modo tale che Emma non avrebbe potuto vederle, sarebbe stata una tragedia greca se fosse venuta a conoscenza di quel piccolo segreto. Le trovai addirittura  delle cose da fare e gliele misi sulla sua scrivania. Mi avrebbe odiato ma per ora mi andava bene così. Bisognava tenerla occupata. 

- Ciao papà come mai in stazione? Non tocca a me il turno mattutino? - ed eccola qui puntuale come un orologio svizzero.

- Ehm... si è solo che dovevo sistemare delle cose che ieri non ho avuto modo di finire, non mi sembrava carino lasciarti anche il mio lavoro arretrato. 

- Ti ricordo che sono  incinta non malata, posso lavorare qualche ora in più se necessario.

- Lo so e infatti guarda quanta bella roba hai da fare oggi? - guardó la scrivania 

- Come non detto! - era giù di morale povero amore ma non sapendo di suo marito cos'altro poteva affliggerla?

- Amore ti vedo giù, c'è qualcosa che non va? Ti senti poco bene, vorresti andare a casa a riposarti?

- Sto bene papà e no, non voglio tornare a casa, penserei troppo...killian....

- Killian????? È successo qualcosa amore?

- Non lo so, mi ha chiamato questa notte dicendomi che avrebbe prolungato il viaggio ma era freddo... distante.... non ha aggiunto altro, non si è preoccupato ne di me ne delle sue figlie, non è da lui fate così e la cosa mi preoccupa. - sapevo della chiamata che Regina aveva fatto fare a spugna e proprio come Regina immaginava mia figlia si era resa conto che qualcosa non quadrava

- Sarà stato nervoso per il fatto di dover prolungare il viaggio... pensaci: poveretto tutto solo a fare il lavoro pesante non deve essere cosa facile. E poi lui odia stare lontano da te. 

- Io odio tutti i suoi uomini invece. Lo hanno lasciato andare da solo, forse se qualcuno di loro lo avesse accompagnato in questo viaggio adesso sarebbe qui con me.

- Tornerà prestissimo non temere! 

- Grazie per aver parlato con me papà ne avevo davvero bisogno. 

- Quando vuoi principessa! sono sempre a tua disposizione. - l'abbracciai per poi accarezzare la sua pancetta - Ciao amore di nonno, occupati tu della mamma mentre il papà è via ok?? 

- A lei manca già! E anche a Leila e Chloe. 

- A proposito di Chloe, come sta?

- Continua ad andare da Archie per le sedute, parla pochissimo ancora e continua ad odiare la bambina! 

- Sono sicura che cambierà idea prestissimo. Ora scappo che devo incontrare tua madre. Ci vediamo a pranzo se ti va. 

- Ok ci vediamo da granny per le due. 

***

NARRATORE

 Mentre Emma era indaffarata a sistemare tutte le scartoffie che suo padre le aveva lasciato da fare, Regina chiamó a rapporto, tramite una riunione cittadina, tutti gli abitanti del posto comunicando loro le ultime notizie ricevute: la Jolly Roger purtroppo era stata ritrovata in pessime condizioni nei pressi di un'isola sperduta; a detta della squadra di ricerca  di Killian Jones nessuna traccia. Il sindaco ordinó a tutti di tendere il segreto con Emma fino a quando non si fossero avute notizie più dettagliate sull'uomo o fino a quando quando non fosse stato ritrovato il suo corpo. Sembrava assurdo ma la squadra di ricerca non credeva più possibile di trovare l'uomo ancora vivo.

- Non posso crederci... - disse David sconvolto una volta sciolta la riunione - Mi rifiuto di credere una cosa del genere, ma se così fosse... chi lo direbbe a Emma? Avete visto anche voi come ha regito anni fa alla sua morte, cosa farebbe ora? Non si tratta più solo di loro due, ci sono dei bambini in mezzo adesso, sarebbe una tragedia famigliare non indifferente.

- Non ci voglio neanche pensare! La mia povera bambina - continuó Snow in preda al panico. - Se lo sentiva.... mia figlia ha fiuto in queste cose: non voleva che partisse, hanno addirittura avuto una discussione per questo motivo, se venisse a sapere una cosa del genere si incolperebbe per tutta la vita! Dobbiamo assolutamente trovare Killian. Regina? Hai qualche idea?

- Potremmo provare con la pozione di localizzazione. Potrebbe indicarci in che punto dell'isola si trovi.

- E... e se invece fosse... beh hai capito... ci aiuterebbe a trovarlo? 

- Non lo so, vado nella mia cripta a prendere il necessario e sono subito da voi. 

Usó la magia per non perdere tempo prezioso e nel giro di qualche minuto eccola nuovamente lì con loro.  utilizzarono la pozione su un panciotto che Killian aveva lasciato dai suoi suoceri e immediatamente dopo quel pezzo di stoffa iniziò a fluttuare nell'aria portandoli fino al porto. Una volta li il panciotto cadde in acqua.

- Maledizione! Non può essere! Deve esserci una spiegazione, mi rifiuto di credere una cosa del genere. 

- Regina vuoi dire che...

- Non ci allarmiamo Snow, non può essere così! Hook ha 200 anni, ha navigato per i sette mari da quando era un bambino e affrontato tempeste di tutti i tipi, non posso credere che una tempesta ai giorni d'oggi lo abbia ucciso. 

- E  cos'altro possiamo fare per trovarlo allora? 

- Non lo so... mi farò venire in mente qualcosa, per il momento cercate di far finta che nulla fosse. Se Emma cominciasse a sospettare qualcosa sarebbe la fine. 

- Non so se riuscirò a non farmi scoprire... - disse Snow completamente affranta cercando il conforto del marito.

- Lo devi fare per nostra figlia amore, è incinta. Una notizia del genere la distruggerebbe. Fin quando non saremo sicuri di ciò che è successo a killian dobbiamo tenere questo segreto con lei. Per il suo bene e quello delle bambine. 

Passarono così due giorni, due giorni nei quali tutti cercarono di comunicare con Emma come se nulla fosse. Lei si accorse che qualcosa era cambiato negli abitanti di Storybrooke ma pensó che forse sua madre avesse spifferato tutti della sua gravidanza ancora non del tutto annunciata e che ora fossero tutti gentili per questo motivo. Purtroppo però le cose cambiarono tre giorni dopo, il giorno in cui secondo Emma killian avrebbe fatto ritorno. Era al lavoro come tutti gli altri giorni ma questa volta il suo turno non sarebbe finito alle due, David le aveva chiesto propio quella mattina di prolungare il suo turno a causa di un impegno imprevisto con Neal. Secondo Emma il piccolo Neal avrebbe dovuto affrontare una visita con whale ma le realtà dei fatti erano differenti, quella era solo una scusa per non farla insospettire, in realtà David e Regina erano partiti con una barca presa in prestito al porto per cercare killian o almeno quello che ne restava. Anche se un po' rammaricata di non poter preparare nulla di speciale per il ritorno del suo amore accettó di continuare a lavorare e si mise silenziosamente a trascrivere dei fascicoli. Ancora non sapeva che da lì a poco qualcosa sarebbe cambiato.

***

POV EMMA.

Erano ancora le tre e mezza del pomeriggio... il lavoro d'ufficio se fatto da soli e controvoglia è davvero difficile da smaltire. Dovrei essere a casa a preparare una bella cenetta per il mio amore e invece sono qui ad aspettare che le ore si decidono a scorrere velocemente per poter finalmente rivederlo. Mi è mancato da morire, non sono più abituata a stare senza di lui. Non vedo l'ora di poterlo stringere tra le mie braccia e fargli capire quanto mi è mancato; di sicuro è l'ultimo viaggio che farà da solo senza di me.

- E' permesso???? - una voce mi destó dai miei pensieri.

- Granny! Ciao, come mai da queste parti? Non ti avranno mica derubata?

- No certo che no! Ho visto che non sei venuta a mangiare come al tuo solito così ho pensato di portarti qui il pranzo. Spero di non averti disturbata.

- Ma no figurati, sei stata gentilissima invece! Con tutto il casino che c'è in giro e qui in stazione ho dimenticato di pranzare... 

- Posso capirlo figlia mia.... anzi non so come tu riesca ancora a reggerti in piedi dopo tutto questo.

- Sono abituata Granny! - le sorrisi 

- Come ci si può abituare a perdere un proprio caro?  - quelle parole mi gelarono il sangue... perdere un proprio caro? Ma di che diavolo stava parlando.

- Granny... non capisco cosa tu voglia dire. - la scrutai in viso.

- Come non... killian! Deve essere dura accettare che la sua nave sia stata  ritrov...

- Killian... è... è successo qualcosa a Killian???? - il mio era solo un sussurro, poi senza neanche rendermene conto mi inginocchiarmi a terra priva di forze - Killian... dov'è? Dov'è mio marito, voglio vederlo. 

- Emma tu... tu non lo sapevi? - fummo interrotte da mia madre che venne in ufficio con entrambe le mie bambine

- Emma tesoro ho una sorpresa per.... EMMAAAA! Che diamine ti succede? Ti senti bene? - mi chiese preoccupata ma nella mia testa in quel momento c'erano solo le parole di poco prima: killian, nave e ritrovamento. - Granny che le prende?

- Io pensavo lo sapesse... tutti in città lo sanno, io non credevo che...

- Spero che tu non sia stata così sciocca di venire fino a qui e dirle... 

- Mamma?!?! - la chiamai

- Bimbe andate di la nell'altra sala ok? Nonna arriva subito! - aspettó che le mie figlie si allontanassero - Dimmi tesoro! - era tranquilla e sorridente... forse anche troppo, non era da lei, stava cercando di nascondermi qualcosa.

- Killian.... dov'è mamma? 

- Amore non lo so di preciso ma sta tornando a casa. Tra poco sarà da te.

- Non farmi preoccupare, di cosa stava parlando Granny??? Che c'entra la Jolly roger... di che ritrovamenti stava parlando... - la mia voce tremava e il mio corpo non era da meno.

- Tesoro mio ti stai agitando per nulla, vieni siediti qui ok? - mi aiutó ad alzarmi e mi fece sedere poi su una delle sedie dell'ufficio - Che vuoi che ne sappia Granny della Jolly.  Il  notiziario prima ha trasmesso un servizio su una nave  ritrovata fuori Storybrooke e lei l'ha  scambiata per la Jolly Roger, tutto qui vero Granny?

- Certo! Certo!

- Mamma... prima che inizi a gridare volete dirmi che diavolo sta succedendo? 

- Forse è il caso di chiamare whale... ti stai agitando troppo, non fa bene a...

- Non cambiare argomento! Mi sto agitando perché non rispondi alle mie domande! Dove diavolo è mio marito mamma? - la mia era più una supplica che un rimprovero. Ormai avevo capito che qualcosa stava succedendo e in quel qualcosa era coinvolto killian. Volevo sapere la verità, non poteva di certo essere così terribile no? - Allora????

- Ti racconterò tutto una volta a casa ok?

- No! Ora! - era finalmente punto di parlare quando Regina e mio padre apparirono in ufficio, in una nuvola di fumo viola, interrompendoci.

- Snow dobbiamo iniziare a trovare una scusa per.... cone mai se qui e non a casa??? Emma ciao ci sei anche tu - mi rivolse un sorriso fintissimo. - Non ti senti bene per caso? - aggiunse poi guardandomi bene in viso - Hai un aspetto...

- Orribile??? - risposi - comunque no, non sto affatto bene, voglio risposte e che siano esaustive.

- Risposte su cosa?

- Risposte su dove sia mio marito e cos'è la storia che è stata ritrovata la Jolly...

- Glielo hai detto????????!!!! - regina sembrava essere arrabbiata 

- Allora è vero? - scattai in piedi tanto che la mia bimba si lamentò sferrandomi un calcio che mi fece piegare in due. 

- EMMAAAAA!!!!! - corsero tutti in mio soccorso 

- fermi lì dove siete! Ditemi cosa sta succedendo! ORAAAAAA!

- Non agitarti ok???

- Non ditemi cosa devo o non devo fare! Dove diavolo si trova mio marito, che diamine è successooooo?

- Non lo sappiamo Emma! - alla fine Regina confesso - È disperso da più di cinque giorni ormai 

- No... non è possibile, io l'ho sentito... per telefono, anche ieri l'ho sentito.... lui...

- Ho fatto un incantesimo alla voce di spugna e al suo telefono. Non volevamo allarmarti fin quando non avremmo avuto qualcosa in mano...

- Mi avete fatto credere di parlare con mio marito e invece? Spero davvero che voi abbiate una scusa sensata perchè altrimenti io... - venni interrotta da un altro calcio.

- Forse dobbiamo prima calmare questa signorina. - disse mio padre vedendomi in difficoltà.

- Non avvicinatemi a me! Parlate avanti! 

- Ok... 

mi informarono dell'accaduto e se non ci fosse stata una sedia proprio dietro di me molto probabilmente sarei caduta a terra. Mio marito era disperso in mare? O meglio la sua nave era stata trovata ma lui no? No, doveva esserci un' altra spiegazione.. mi rifiutavo di credere una cosa del genere.

- Emma tesoro...

- Andate via tutti! 

- Non credo sia la soluzione mi....

- Andate viaaaaaaaaa!

Senza ulteriori indugi presero le bambine dalla stanza accanto e andarono via, avevo bisogno di stare per conto mio e pensare.

Aveva del surreale tutto ció, non era possibile, non era assolutamente possibile, killian non poteva essere.... no no no! Assolutamente no! Mi rifiutavo di crederlo. "Stasera quando tornerò a casa lui sarà lì pronto a riabbracciarmi " certo come no! Quando tornai a casa trovai semplicemente un bigliettino sul tavolo e naturalmente non era del mio lui ma dei miei genitori che mi avvisavano che le bambine erano con loro e di raggiungerli. Non avevo voglia di vedere nessuno se non killian così decisi di aspettarlo qui, prima o poi sarebbe tornato, non mi avrebbe mai lasciato da sola. Non era scomparso, era semplicemente in ritardo. Approfittai della sua momentanea assenza per iniziare a preparare tutto per il suo ritorno, non ero riuscita nel pomeriggio quindi potevo farlo benissimo ora. sistemai un po' casa dopodiché mi misi  a cucinare non calcolando che erano ormai le 23.00.

Non so quanto tempo passai sui fornelli so solo che ad un certo punto la voce di Regina si fece sentire alle mie orecchie

- Ti stavamo aspettando al loft.

- Sono impegnata. - risposi seccata

- A fare cosa??? 

- Non lo vedi? A preparare la cena per killian.

- Emma... - il suo tono di compassione mi dava sui nervi. Che loro credessero una cosa non significaca mica che fosse vera. 

- C'è altro che sei venuta a dirmi oltre al fatto che mi aspettavate? 

- Non puoi negare l'evidenza lo sai vero? 

- Non nego nulla ok? - gridai improvvisamente - se Killian fosse morto lo sentirei no? Non sento nulla invece che presagisce qualcosa  tragico nel mio cuore! Lui sta tornando da me e non voglio ripetermi ulteriormente.

- Lo spero davvero Emma ma devi cominciare a prepararti anche ad un suo non possibile ritorno.

- Ora che hai detto la tua puoi anche andartene. Se non lo hai notato sono impegnata. 

- Non dovresti stare da sola! 

- Non sono da sola sono in ottima compagnia - le indicai la pancia. - io e la piccola aspetteremo qui il suo papà. 

- Come vuoi ma per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi ok? 

- Ciao - le dissi senza troppi giri di parole tornando ai fornelli. 

Cucinai per un giorno intero, casa mia era diventata una specie di ristorante, avrei potuto fare concorrenza a Granny se solo avessi voluto; peccato peró che tutte le prelibatezze cucinate erano destinate ad un unica e sola persona che ancora non aveva fatto ritorno. Lasciai tutto così com'era, presi la mia giacca e istintivamente uscii di casa: dovevo prendere aria. Camminai fino alla spiaggia, mi sedetti e guardai l'orizzonte. Killian dice sempre che le onde del mare ti rilassano ma ha evitato di dirmi che senza di lui la cosa non funziona. Mi manca, mi manca tutto di lui... anche i suoi difetti. Senza rendermene conto iniziai a piangere, il mio cuore aveva iniziato a capire che quella situazione non prometteva nulla di buono ma il mio cervello stava cercando in tutti i modi di escludere la cosa. Ero diventata un automa, avevo organizzato l'intera giornata a far cose che mi distraessero e man mano che i giorni passavano ripetevo sempre le stesse azioni meccanicamente come se fossi priva di emozioni. La mattina mi alzavo presto, prendevo le bambine, che momentaneamente dormivano da mia madre, le portavo a scuola e poi andavo a lavoro. Una volta uscita da lavoro mi recavo in spiaggia e passavo tutto il resto della giornata li. Quella storia andò avanti per circa cinque giorni, il sesto i miei mi trascinarono con forza a casa loro, erano preoccupati che non mangiassi e che somatizzassi troppo, tutto vero ma a me non importava, tenere quella routine mi aiutava. Non avevo bisogno di altro. 

- Diventi sempre più magra tesoro questa cosa non va assolutamente bene... se non fosse per quella piccola pancia, forse anche troppo piccola per essere di cinque mesi, sembreresti. Uno scheletro vivente.

- Sto bene! 

- Dici? A me non sembra! Emma tesoro credo sia il caso di iniziare a prendere atto di una cosa: non puoi andare avanti così, le bambine hanno bisogno di te non possono continuare a vivere un po' da me è un po' da Regina lo capisci?

- È una soluzione momentanea... è solamente fino a quando...

- Fino a cosa è !!!! Fino a che killian  non tornerà? Guarda la realtà dei fatti Emma, Killian non tornerà più apri gli occhi! Tuo marito non tornerà più a casa mettitelo bene in testa!

- Snow non ti sembra di esagerare? - provó mio padre

- No David deve capire e deve reagire, far finta che nulla sia successo non la farà stare bene. Siamo stati colpiti dall'ennesima tragedia, bisogna che ne prenda atto e l'affronti! - non avevo mai visto mia madre in quelle condizioni, non mi aveva mai gridato in quel modo e forse proprio quell'irruenza  mi fece prendere atto di una cosa: mi stavo attaccando con tutta me stessa a qualcosa che non esisteva... se veramente killian fosse stato vivo avrebbe trovato un modo di tornare da me, la sua nave era in condizioni disastrose abbandonata su un'isola, anche se non sarebbe voluto tornare da me, per motivi sconosciuti, non avrebbe comunque abbandonato la sua  Adorata nave, la sua seconda donna. La dura e cruda realtà mi si piazzó davanti come un sonoro pugno allo stomaco: a killian era successo qualcosa di brutto. Scoppiai a piangere e senza dare modo agli altri di fermarmi aprii la porta del loft e corsi... corsi con quanto più fiato avevo in corpo. Mi ritrovai al porto, precisamente nel posto destinato alla Jolly. Mi sedetti li, sulla banchina,  e continuai a piangere disperata. Killian mi aveva abbandonato, mi aveva lasciata da sola e niente più sarebbe stato lo stesso senza di lui. Troppe emozioni contrastanti stavano viaggiando tra la mia mente e il mio cuore e sarei morta di dolore molto probabilmente se qualcosa non mi avesse distratto. In acqua c'era qualcosa, ma non riuscivo a capire cosa fino a quando quel qualcosa non si avvicinó. Non era un qualcosa era qualcuno: Killian, il mio Killian. 

- Killian... - dissi sottovoce cercando di convincere me stessa di averlo davanti... - KILLIANNNNNNN! - non persi tempo e mi buttai in acqua per raggiungerlo a nuoto - Oddio tesoro mio stai beneeeee????????

- Non... non dovresti essere in acqua con ... con questo vento - disse con il fiatone. 

- Non pensare a me in questo momento,  come stai tu,  sei ferito? 

- No! Sto bene....

- Sei sicuro? Ti porto da whale andiamo.... - cercai di afferrarlo e portarlo sul molo. 

- No, no! Emma guardami! Sto bene. Ho nuotato per più di otto giorni consecutivi è vero, sono stanco e provato ma nulla mi farebbe star meglio se non tu! Mi sei mancata amore. - scoppiai a piangere nuovamente 

- Dicevano tutti che fossi morto! Io non volevo crederci però alla fine.... oddio killian ti sto odiando! Mi hai fatto morire di paura! Come avrei fatto è? Lo vuoi capire o no che non sono in grado di vivere senza di te!

- Shhhh frena questo fiume di parole love.... devi capire una cosa: ci conosciamo da quasi dieci anni ormai. C'è una cosa che ti dissi agli inizi della nostra storia e sembra che tu ancora non l'abbia capita: Emma amore, c'è una cosa che so fare bene oltre ad amarti ed è sopravvivere. Quando lo imparerai? - mi sorrise 

- Zitto e baciami! - non perse tempo e finalmente le sue labbra furono sulle mie. Non potevo chiedere di meglio aspettavo questo momento dal giorno che prese il largo. Finalmente eravamo insieme. Di nuovo. 

- Ascolta love, mi è venuta un'idea... - mi bació il collo - siccome ho molta paura che tu possa ammalarti uscendo ora dall'acqua con questo vento e considerando che con questa piccolina in arrivo non ce lo possiamo permettere, Che ne diresti di aspettare l'alba qui in acqua? 

- Non sei stufo di stare qui dentro?

- Nonse posso fare l'amore con mia moglie. Allora che ne pensi?

- Vorresti.... Qui? In mare aperto? Sotto gli occhi di tutti?

- Stanno dormendo tutti, non c'è nessuno! 

- Non lo so killian dovresti farti visitare da un dottore, dovresti riposare....

- Alt! È più di una settimana che aspetto di tornare a casa per rivedere le bambine e fare l'amore con te. È notte fonda e le bambine stanno sicuramente dormendo... possiamo passare insieme del tempo di "qualità" prima che tutti mi staranno addosso per saper cos'è è successo?non sapevo cosa rispondere, da una parte non vedevo l'ora di averlo tutto per me, dall'altra sapevo che sarebbe stato meglio portarlo da Whale a fare almeno una visita di controllo. 

- Sicuro di sentirtela? Io credo che andare in osp....

- Vuoi vedere?- ammiccó

E niente, mi lasciai trasportate dal lato sentimentale piuttosto che da quello razionale. Passammo l'intera notte in acqua a fare l'amore. Ricongiungermi con lui in maniera così intima mi fece dimenticare quasi sul momento tutta l'angoscia provata fino a poco prima. Arrivarono le luci dell'alba e decidemmo insieme che era il caso di avvisare gli altri. Con la magia ci teletrasportammo prima a casa nostra per  cambiarci poi nel loft dove la sera prima avevo lasciato tutti. Nel vederlo rimasero senza parole, non si sarebbero mai aspettati di trovarlo lì e sopratutto vivo. Dopo i saluti di rito compresi quelli delle bimbe, che gli saltarono addosso senza nessuna grazia, fu il momento della verità. Ci sedemmo sul divano e Killian iniziò a raccontare

 

POV KILLIAN 

- Non c'è molto da dire... ero in viaggio verso la mia meta quando una forte tempesta che non era in programma mi ha colpito. Governare una nave in tempesta è già difficile con l'intero equipaggio a bordo, figuriamoci da solo. Morale della favola la Jolly ha riportato dei seri danni e ha iniziato ad imbarcare acqua. L'unica soluzione era raggiungere un' isola. Che dire, La fortuna è stata dalla mia parte: sono riuscito ad individuare tra le onde un'isoletta sperduta e ho governato a fatica la nave fin li. Ho aspettato che la tempesta passasse dopodiché ho deciso di tornare a casa a nuoto. Se fossi rimasto lì sarei sicuramente morto. - ho riassunto il tutto in poche semplici parole. Ho ancora una reputazione da difendere, non avrei mai detto tutto quello che ho seriamente provato in quel momento. Capitan hook è una leggenda, perderei di credibilità se si venisse a sapere che ho avuto davvero tanta paura di non tornare a casa.

- L'importante è che adesso tu stai bene e sia qui con noi. Mi figlia è diventata una vegetale in questi giorni senza il suo adorato maritino... ha provato a far finta che andasse tutto bene ma alla fine è scoppiata. - povero amore mio. 

- Intanto avevo ragione! - disse per poi darmi un bacio - lui è tornato da me, lui tornerà sempre da me! - certo che torneró sempre da lei. Lei è il mio tutto. La mia unica ragione di vita insieme alle nostre figlie. 

- E ora la nave? - chiese Regina. Eh... bella domanda. purtroppo la nave aveva subito danni irreparabili; la mia adorata Jolly dopo più di duecento anni di onorato servizio mi aveva abbandonato. 

- Purtroppo la Jolly roger ci ha abbandonati. Non so se andarla a riprendere per salvare almeno le cose al suo interno o lasciarla affondare pian piano nel suo abitat naturale.

- Papà... - Chloe mi chiamó, per la prima volta, dopo mesi davanti a tutto il restande della nostra famiglia - dov'è la nottra bacca? - credo abbiano origliato entrambe perchè ecco sbucare anche una Leila curiosa.

- Si papy dov'è la Jolly Roger?

- Amori la Jolly Roger si è rotta purtroppo. 

- No!

- Eh si piccole, era anziana come nave!

- La tolly è potente papy!

- Si amore e infatti ha svolto un ottimo lavoro fino ad ora. Non preoccuparti, ne prenderemo un'altra con il tempo.

- Noooo io boglio la tolly logel! No boglio bacca nuova! Io da glande boglio fale il pilata e boglio la tolly! Andiamo a plenderla! 

- Non si può cucciola.

- Ti inbece! - con quelle ultime parole sparì in una nuvola di fumo lasciando  me e  tutti i presenti interdetti. 

- Dobbiamo seguirla! - disse Emma prendendomi la mano - prima che si metta in qualche casino.

Pensanmo a nostra figlia e neanche una frazione di secondo dopo eravamo nuovamente al porto.

- Chloe! Non si usa la magia quante volte dobbiamo dirtelo! - le dissi non appena la vidi. 

- Io boglio tolly logel!

- Amore non sempre si può avere quello che si desidera lo sai vero?

- Guadda!! - non so come fece,non sono esperto di magia, so solo che dopo una diecina di minuti che teneva gli occhi chiusi ecco che apparve davanti a noi quello che rimaneva della Jolly roger.

- Oddio! Mah... killian mi dispiace - esclamó mia moglie vedendo quelle quattro tavole di legno reggersi in piedi a malapena. Sapeva quanto tenessi alla mia nave e sapeva che non era di certo un passeggiata di salute vederla in quelle condizioni.

- Chloe hai visto? La nave ormai si è rotta. - 

- No! Guadda!  - Con l'ennesimo colpo di magia ecco che la mia Jolly tornó come nuova - vitto? Tono tata brava,la tolly è salva

- La mia piccola piratessa! - la presi in braccio facendola volteggiare in aria. - hai salvato la nave del papà! 

- La mia futula nave! - precisó.

- Non penso proprio signorina, non me ne starò mai qui in ansia ad aspettare ogni volta il tuo ritorno, mi basta tuo padre per questo. - disse Emma. 

- Mamy tu bieni con me sulla tolly! Anche papy!

- Allora se la menti su questo piano possiamo riparlarne quando sarà il momento. - scoppiamo tutti a ridere. 

Vedere la mia famiglia finalmente unità e felice dopo quelle brutte e interminabili giornate mi ha ripagato di tutto il sacrificio fatto per poter tornare da loro. Per l'ennesima volta la vita mi ha messo alla prova ma anche  questa volta il buon capitan uncino è riuscito a farla franca. Sopravvivere non è sempre semplice, si deve avere qualcosa di veramente importante nel cuore per riuscirci e fortunatamente io ce l'ho. Ho loro,la mia famiglia: il mio oggi, il mio futuro,il mio sempre. 

 

Note dell'autore: lo so, non è il massimo come capitolo ma spero che comunque vi dia qualche emozione. Come potete capire non sono pienamente soddisfatta  del mio lavoro ma so anche che molto probabilmente per una settimana intera non potrò postare nulla e quindi ho pensato che avere comunque un piccolo aggiornamento avrebbe fatto piacere. A presto ragazziiiiii

  
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