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Autore: Briseide12    26/07/2018    0 recensioni
Com'è la vita di Hermione, prima di Hogwarts? Come scopre di essere una strega? Cosa prova per Draco Malfoy?
In questa storia analizzeremo strato per strato, le mille sfaccettature di Hermione Granger.
Genere: Commedia, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Mentre passavo un’ennesima giornata ad osservare la superficie lucida e lucente della sfera, accadde quello a cui non eravamo pronti.
Ron tornò, o meglio quello che credevo fosse Ron ritornò da noi.
Mi spiego meglio, caro diario. Mi pare diverso, mi sembra che lui non sia più lui, mi sembra che lui non esista più. E’ strano, schivo e rifiuta di rispondere alle mie domande il suo sguardo è ardente ed un senso di colpa dirompente, irrompe come fiume dalle sue pupille. Instilla odio, sia che indossi l’horcrux e sia che non lo indossi non fa più differenza.
Harry mi dice che è normale pensa che Ron sia tormentato dalla colpa di averci abbandonato di aver voltato le spalle agli unici amici che aveva e di aver posto la sua famiglia in seria difficoltà.
Non so perché, ma un profondo odio, quasi primordiale irrompe dentro di me alla sua vista. Harry accusa continuamente un dolore alla cicatrice anche se lui stesso lo compara ad un lieve mal di testa, mi fa capire che il potere dell’Oscuro cresce ogni giorno di più. Cosa accadrà dopo, è una domanda più che lecita.
L’ignoto è la nostra sola certezza…
Eravamo pronti a partire e dopo aver rimosso i soliti incantesimi, ci accingemmo a smaterializzarci, ma un forte schiocco ci annunciò con orrore l’apparire dei mangiamorte. Ci avevano trovato e non sapevamo come…ero stata così attenta ed adesso mi trovavo prigioniera tra gli artigli del lupo più orribile che avevo avuto il dispiacere di incontrare tempo fa.
Nel breve attimo, in cui il lupo mi strinse con una morsa al suo fianco dall’odore nauseabondo, prendo lesta la bacchetta e colpisco in pieno viso Harry , sperando di sfigurarli il volto e renderlo non riconoscibile ai mangiamorte.
Il lupo mi strinse ancora più forte facendo scricchiolare i miei polsi contro le sue costole, il respiro di rancido e l’atteggiamento spietato, mi gelavano il sangue.
Mi guardai intorno con gli occhi lucidi, Harry stava cercando di tenere gli occhi aperti dopo l’incantesimo gonfiante che gli avevo lanciato al volto, aveva un aspetto orientale.
In tutto ciò cercai Ron, nonostante l’antipatia crescente che avevo sviluppato nei suoi confronti restava pur sempre il mio amico di infanzia.
Non riuscivo a vederlo, non sapevo che fine avesse potuto fare e temetti per la sua vita.
L’insieme dei pensieri che sorsero nella mia mente, mi impedirono di notare la smaterializzazione dei nostri aguzzini ed in men che non si dica mi ritrovai a guardare un pavimento dorato, dove prima vi erano delle erbacce.
L’odore di legno che bruciava nel cammino e la luce delle candele creavano l’illusione di un accogliente dimora che tanto si scontrava con la terribile situazione in cui ci trovavamo.
Una risata acuta e stridula, precedette l’arrivo di una sagoma le cui fattezze tradivano una somiglianza che tanto dissonava con l’estraneità della risata. Mentre cercavo di mettere a fuoco, la bestiaccia mi strattonò e con voce roca chiese alla sagoma se poteva divorarmi. La sagoma ombrosa disse << No stupida bestiaccia, dobbiamo aspettare l’arrivo dell’ Oscuro signore….deve gioire con noi per la cattura di harry potter…..anche se il viso è tumefatto so che è lui >>, la sagoma rivolse il volto scuro verso di me ed avanzò in modo che la luce definii finalmente il viso che con mio orrore era quello del mio lentigginoso amico. Arretrai con sorpresa, non potevo neanche credere che il mio migliore amico ci avesse traditi e senza neanche un attimo ci avesse consegnati nelle mani del nemico.
Quello che potevo chiamare un caro amico, adesso si mostrava una minaccia mortale per noi e mentre lo fissavo potevo solo vedere un viso divertito che non la smetteva di ridere.
La situazione assunse i caratteri dell’orrore quando osservando i suoi capelli del colore della carota, le ciocche diventarono nere come la notte e lo stesso gli occhi.
A quel punto capii che nella tenda con noi in questi giorni non c’era stato Ron, ma qualcuno che aveva usato la sua identità per intrufolarsi nel nostro nascondiglio ed al tempo giusto mandare un segnale per catturarci.
Con estremo senso di colpa, pensai al povero Ron e sperai che non gli fosse accaduto nulla di quello che pensavo sarebbe accaduto presto a noi.
Gli occhi un tempo amichevoli adesso mi fissavano con odio e con un ghigno che mascherava un odio profondo mi disse << Sporca mezzosangue, prima ero alquanto certa che quello accanto a te fosse harry potter, adesso grazie a te ho il dubbio che tu possa averlo sostituito con un altro ragazzo….ti ho visto che hai fatto qualcosa con quella bacchetta….quindi adesso sono costretta a farti parlare…anzi far parlare le persone è la parte che più preferisco >>
 
 
 
 
   
 
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