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Autore: ballerina 89    01/08/2018    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV REGINA

assistere alle litigate dei propri amici non è mai una cosa positiva, ogni volta è  sempre la stessa storia: non si sa come ma par qualche assurdo motivo ecco che ti ritrovi nel mezzo di tale discussione anche tu.  È questo quello che mi sta succedento da una settimanella a questa parte. Emma e killian non fanno altro che battibeccare ultimamente, lei è a limite di tutto a causa della gravidanza e di molte limitazioni che ha a causa di questo motivo, Killian è iperprotettivo nei confronti della sua bella e io mi ritrovo anche non volendo nel mezzo di questa adorata ma bizzarra famigliola.

 

- Ancora Emma? Ti ho detto di no ok? Non voglio più ripetermi. -  le disse killian spazientito per la milionesima volta in quel giorno. 

- Potresti darmi almeno una motivazione valida? - chiese lei con toni altezzosi.

- Non devi affaticarti, non ci vuole una scienza per capirlo!

- Ma come posso affaticarmi è? Staró seduta tutto il tempo. Sarà come essere a casa solo che al posto di essere seduta sul divano sarò seduta sulla poltrona del mio ufficio. Non andrò ne di pattuglia ne alla ricerca di qualche criminale da strapazzo, lascio il lavoro sporco a papà, l'unica cosa che faró sarà quella di trascrivere noiosissimi fascicoli al pc. Cosa ci vedi di male in tutto questo? - provó a convincerlo anche se inutilmente.

- Hai deciso di farmi perdere il lume della ragione oggi non è vero? È da incoscienti andare a lavoro nelle tue condizioni, ma perché non riesci a capirlo! Sei entrata nella quarantaseiesima settimana, non sei nel bel mezzo del nono mese ma alla fine di esso, il tempo è scaduto da un bel po ormai e questo significa che ogni momento è buono per partorire,non puoi continuare con i tuoi soliti ritmi. Avresti dovuto smettere di lavorare già un mese fa se non prima. Ora basta. - killian non è un ragazzo che perde la pazienza facilmente, sopratutto con Emma, ma è evidente che questa gravidanza infinita sta portando stress e preoccupazioni anche a lui.

- lo so, il tempo è scaduto da un pezzo ormai ma lo hai sentito anche tu whale, c'eri anche tu ai monitoraggi: tua figlia non ha alcuna intenzione di uscire quindi posso lavorare in tutta tranquillità almeno fino a fine settimana. - la bambina ormai era tutta sviluppata ma non ne voleva sapere di venire al mondo così whale ha stabilito un Cesario per Emma che si terrà questo sabato onde evitare complicazioni per la piccola e la mamma.

- Non significa nulla! Solo perché non ha dato segni di voler nascere non significa che puoi andartene ad affaticarti come se niente fosse.  Hai pensato che magari nostra figlia non si decide a venire al mondo per colpa di tutto lo stress che hai addosso?

- L'unico stress che ho me lo mettete tu e mio padre con questa storia. Lavorare mi rilassa ok?  Spero di non dovermi ripetere più... e ora se vuoi scusarmi ho da fare. - fece per andare via ma lui la trattenne per un braccio

- Che altro vuoi? - accidenti,mancava davvero poco all'arrivo della piccola,  il suo nervosismo cresceva a vista d'occhio. 

- Regina diglielo anche te per favore! Non può continuare così. - e come volevasi dimostrare ecco che venni messa in mezzo. Grazie Killian, davvero molto gentile.

- Si Regina, di a quest'uomo primitivo cosa ne pensi! Tu mi vedi tutti i giorni e vedi il lavoro che svolgo,sai che non corro alcun rischio. - Ci mancava solo Emma ora. 

- Voi non riuscite proprio a non mettermi in mezzo è? Comunque se proprio volete sapere la mia ve la diró: è vero quello che dice Emma:  non fa lavori  che le richiedono sforzi fisici ed è vero anche che  lavorare l'aiuta e la rilassa...

- Visto? - rispose lei con un ghigno 

- Non ho fintito! - la bloccai - Ma nonostante questa piccola premessa devo dire che Killian ha ragione: devi prepararti al parto e non puoi farlo di certo dietro una scrivania. Dovrai affrontare un'operazione tra qualche giorno e devi arrivarci il più rilassata possibile, quindi si Emma: la penso come Killian. 

- Grazie al cielo! - disse lui

- Non potete costringermi a stare chiusa in casa! 

- E allora vai a farti una passeggiata... ma niente lavoro! - diede un'occhiataccia a suo marito il quale era tutto gongolante dopodiché uscì di casa più arrabbiata che mai. 

Pensate sia finita qui vero? E invece no! C'è da dire che fecero pace in men che non si dica: neanche mezz'ora dopo erano tutti Pucci Pucci qua, Pucci pucci la, ma quella fu solamente una delle tante discussioni che ci furono fino a ieri. 

Ieri mattina è avvenuto il pandemonio.

Emma era a casa mia, Killian era al porto e le bambine erano al parco con Snow, mancavano un paio di giorni ormai alla nascita della piccolina, il Cesario era fissato tra pochi giorni, ed Emma anche se non dava a vederlo era nel panico più totale. 

- Allora... hai preparato la valigia? - le dissi tutta emozionata, l'idea di quel nuovo arrivo mi rendeva davvero felice.

- Si, spero solo di non aver dimenticano nulla. È la prima valigia che riesco a preparare. Con Henry non ho potuto, ero in prigione, con Leila ci pensó mia madre perché io non sapevo dove mettere mani e per chloe beh... chloe è arrivata un mese prima quindi non ho avuto tempo. 

- È la prima jones che arriva puntuale giusto? 

- Puntale? È di gran lunga in ritardo questa signorina. 

- Ha preso dalla mamma.

- Secondo me invece sa di non essere bene accetta da sua sorella e sta rimandando l'incontro. - risi. Aveva ragione, la piccola Chloe non voleva minimamente saperne di sua sorella. Ogni volta che provavano a dirle che nel pancione della sua mamma c'era un bambino lei rispondeva che non era vero e che la sua mamma aveva solo mangiato un'anguria sana sana.

- Tu come stai invece? Agitata vero? 

- Un po', sono sollevata dal fatto che non passeró ore in agonia con dolori strazianti ma sarà pur sempre in operazione e di conseguenza sono in ansia. 

- Andrà tutto bene vedrai, neanche te ne accorgerai. Dieci secondi dopo l'anestesia l'avrai già tra le braccia.

- Lo spero!  Non vedo l'ora di vederla! 

- Tutti noi! - una volta averle dato un po' di coraggio decisi di cambiare argomento, non era il caso di continuare a  parlare della gravidanza, si sarebbe agitata ancora di più. Parlammo dei problemi di Storybrooke, di quanto odiasse la ciurma di Killian che lo teneva sempre lontano da lei e poi visto l'orario e visto che entrambe eravamo sole quel giorno decidemmo di andare a fare un po' di shopping prima dell'ora di pranzo. Ci voleva un po' di shopping sfrenato tra amiche, purtroppo però fummo interrotte dal suono del mio cellulare. 

- Pronto? 

- Regina? - disse una voce dall'altro lato del telefono.

- Si sono io, con chi parlo?

- Regina sono Elsa.... 

- Elsa???! Elsa ciao, qual buon vento? - era una vita che non sentivamo più quella ragazza.

- Purtroppo nessun buon vento.... abbiamo un problema, un grosso problema. Solo voi potete aiutarci. 

- Di che problema si tratta? C'è qualcuno che vi minaccia? 

- Non lo sappiamo ancora ma stanno succedendo cose strane ad arendelle.

- Verrò da te il prima possibile!

- Grazie di cuore! Ah un'ultima cosa non usare la.... - mi resi conto troppo tardi che stava ancora parlando, le avevo praticamente riattaccato il telefono in faccia... beh mi sarei scusata con lei una volta arrivata lì.

- Era Elsa? - chiese Emma anche lei stupita da tale chiamata.

- Si dice che c'è un problemino ad Arendelle e mi ha chiamata per aiutarla a risolverlo. 

- Che stiamo aspettando allora, andiamo!

- Aspetta un momento! Punto primo ha chiamato me quindi vado io

- Mah...

- Alt sto finendo di parlare! Punto due con quella pancia non credo proprio tu possa affrontare un viaggio del genere, punto tre se killian scoprisse che ti ho trascinata in questa storia mi farebbe decapitare da uno squalo bianco. Quindi mia cara la risposta è no!

- Non avrai seriamente paura di Killian?- mi disse ridendo

- Certo che no ma comunque ha ragione a dire che devi riguardarti. Andiamo Emma, non sappiamo che pericolo ci sia lì e se bisognerà correre per trovare riparo? Saresti limitata! fammi stare tranquilla ok? 

La vidi pensarci su ma alla fine mi diede ascolto, o  almeno così credevo. Neanche mezzo secondo dopo essermi teletrasportata davanti il castello di Elsa e Anna eccola materializzarsi anche lei. La guardai contrariata: davvero era stata così stupida? 

- Pensavi davvero che ti avrei mandata qui da sola?

- Pensavo non fossi così scema a dire la verità! Ti piace così tanto affrontare il pericolo? - alzó gli occhi per aria. - Dico sul serio Emma,non puoi stare qui! 

- Andiamo almeno a vedere qualse sia il problema, se sarà una cosa pericolosa tornerò a casa immediatamente e senza storia. Permesso.

- Allora sbrighiamoci ad andare prima che il tuo maritino torni a casa e non ti trovi. 

Ci avviammo all'interno del castello dove delle gentili guardie ci fecero strana accompagnandoci fino alla sala principale dove vi erano sia Elsa che Anna ad aspettarci.

- Mio Dio cosa vedono i miei occhi! - esclamó Anna non appena vide Emma! - Mamma mia che pancione... cioè non è proprio così grande... cioè volvevo dire.... wow! - eccola lì il solito fiume di parole 

- Ciao Anna è bello vederti! - rispose lei abbracciandola! 

- Regina ciao anche a te! - mi disse - Regale come sempre! 

- Ciao Anna....Elsa! - salutai anche l'altra ragazza che nel mentre si era avvicinata a noi. 

- Grazie per essere venute subito, anche se te con quel pancione forse era meglio se restavi a casa. - le disse.

- Dici? Ma come... Emma è così scattante ultimamente.- presi in giro la mia amica facendole alzare gli occhi per aria. - Cara Elsa, purtroppo Emma è un caso senza speranza ma non perdiamoci in chiacchiere, dicci... cosa sta succedendo?

- Abbiamo un problema con la magia. Non abbiamo più magia in questo regno e non sappiamo chi o cosa l'abbia rubata. Non è tanto il fatto di non avere più magia che ci preoccupa, non sono molti gli abitanti che qui ne sono in possesso, ma ci preoccupa sapere chi l'ha rubata e per quale losco scopo. 

- Come non avete magia? Noi siamo arrivate qui con la magia! 

- Siete riuscite ad arrivare perché a Storybrooke la magia c'è! Vedrete con i vostri occhi che se proverete a tornare indietro questo non accadrà. - non la feci neanche finire di parlare che tentai di far tornare Emma a casa uscendo la mia magia. Niente da fare Elsa aveva ragione. La magia non stava funzionando. Male... molto male... 

- Che ti avevo detto? Niente magia ad Arendelle. Vi abbiamo chiamato perché risolvete questi problemi all'ordine del giorno e quindi speravamo in un vostro aiuto.

- Vi aiuteró certo però voi dovrete aiutare prima me. Non abbiamo magia quindi non possiamo tornare a casa, per me non ci sono problemi ma per lei... lei non può stare qui, non sappiamo chi ci sia dietro, se bisognerà combattere o cosa, dovete riportarla indietro.

- Regina non preoccuparti per...

- Stai zitta una volta tanto! Non ti voglio qui ok? - non rispose - Bene si farà come ho detto. Allora Elsa, c'è un modo per farla tornare a casa?

- Certo, abbiamo le nostre navi ma temo che dovremmo aspettare domani mattina... sono tutte fuori porto e rientreranno solamente all'alba di domani. 

- Non c'è problema ragazze - rispose Emma - l'importante è che sarò a casa per sabato. 

- Non c'è problema dici? - scattai - forse ti sei dimenticata che a casa c'è qualcuno che appena saprà questa storia uccidera prima me e poi te! 

- Non essere così tragica...

- Essere tragici è troppo poco. Non vuole che ti allontani da casa, e ha ragione, per andare in ufficio pensa quando verrà a sapere che sei venuta fino ad  Arendelle. 

- Ormai è tardi per trovare una soluzione differente da quella che ci stanno offrendo.

- Se solo mi avessi dato ascolto prima. - sospirai rassegnata - Eh va bene, se non c'è modo per farti tornare subito a casa vorrà dire che penseró ad un modo per non far scoprire a Killian dov'è sei!

- Cosa??? Lo faresti davvero? 

- Ci tengo alla mia pelle! - scoppiammo  a ridere 

- Scusate non vorremmo interrompervi ma abbiamo fatto preparare un piccolo buffet per il vostro arrivo, prego seguiteci. 

Entrammo nella sala accanto a quella del trono è tutto trovammo fuorché un piccolo buffet. Ogni minimo angolo di quella stanza era apparecchiato con ogni ben di Dio! Mi sarebbe venuto il diabete anche solo stando lì dentro. 

- non sapevamo a che ora sareste arrivate quindi abbiamo fatto preparare un po' di tutto: c'è la pasta, la carne, il pesce, i panini con prosciutto o affettati e poi abbiamo dolci e gelati di ogni tipo. 

- Vi ringraziamo ma credo sia il caso di metterci subito a....

- Regina... - disse Emma prendendomi per il braccio. Il suo tono di espressione era serio, fin troppo serio e pensai subito al peggio.

- Oddio! Ti si sono rotte le acque! - dissi di botto - Dimmi di no per favore!

- Ma che dici? Certo che no!! Mi è solo venuta una voglia... o due! Ops!- ecco da chi aveva ripreso quell'espressione la piccola di casa. 

- Ma sei scema??? Mi hai fatto prendere un colpo! Siamo in una situazione di emergenza, sto cercando di trovare un modo per rispedirti a casa per non farti accadere nulla e tu che fai? pensi a mangiare?

- Non è colpa mia... è tua nipote che reclama cibo.

- Emma ignorala - le disse Elsa - mangia pure tutto quello che vuoi!

- Staglielo anche a dire! - dissi ironica

- Vorresti dire che sono grassa? 

- Anche se volessi dirlo non potrei visto che non è così, ma ultimamente non fai altro che mangiare! - le dissi ridendo - avanti siediti e dimmi che vuole quella piccoletta lì dentro. 

- Wow servita addirittura dalla regina! È una cosa che non ricapiterà mai più vero

- Esatto! Allora?

- In teoria sarei indecisa: mi tenta quel gelato e... beh un bel panino con il prosciutto!

- EMMAAA!

- Lo so! Lo so che non posso mangiarlo almeno fino a sabato...

- Che gelato sia allora! - finii la frase per poi andare a prenderglielo

- Aspetta! 

- Che altro c'è! 

- Quando vedrai killian digli che non voglio fiori anelli o altro questa volta, mi basta un panino come quelli lì! 

Evitai di commentare e andai a prenderle quel benedetto gelato. Restammo li in compagnia delle sovrane del regno a chiacchierare del più e del meno, su come avremmo potuto individuare i responsabili di tutto quel casino e di come erano cambiate le nostre vite dall'ultima volta che ci eravamo incontrate . Scoprimmo che Anna e kristof avevano avuto un bambino che si chiamava Erik e aveva tre anni. 

- Se lo venisse a sapere chloe se lo accaparrerebbe come fidanzato. - dissi ridendo.

- Chloe? Chi è chloe? - chiese Anna 

- Mia figlia - rispose Emma lasciando le ragazze a bocca aperta.

- Oltre ad Henry e a quella pancia hai un'altra bambina? 

- Altre due a dire la verità!

- Wow... insomma.... si pensavo che uncino fosse una forza a letto peró... oddio non intendevo dire... si insomma... va beh avete capito! 

- Scusatela nonostante siano passati anni mia sorella non è cambiata per niente.

- Tranquilla! - rispose Emma ridendo - comunque ho un'idea su come muoverci per individuare la causa de vostro problema. Non potremmo usare la magia per via diretta ma forse tramite pozioni potremmo fare qualcosina.

- Finalmente dalla tua bocca è uscito qualcosa di sensato oggi. - continuai - Forse potremmo fare inincantesimo per riuscire a capire chi c'è dietro tutto questo.

- Ah si! E sareste in grado di farlo? - chiese Elsa

- Con gli ingredienti giusti direi proprio di sì.

- E tu li risocsi a memoria?

- Certo che no, ma vedi Emma... io non sono una sprovveduta e... - tirai fuori dalla giacca il mio libro di incantesimi. - con questo forse potremmo capire chi c'è dietro tutto ciò.

- Bene che stiamo aspettando allora? Mettiamoci a lavoro.

*** 

POV EMMA 

La mattinata fu lunga ma niente in confronto al pomeriggio. Non avendo tutti gli ingredienti necessari nel castello fummo costrette a recarci al mercato di Arendelle pre recuperare quelli mancanti. Impresa di gran lunga piu semplice a dirsi che a farsi. Avete mai camminato per oltre 4 ore con un enorme anguria sulla pancia cercando di stare al passo dell'intera comitiva che a differenza tua che sembri un elefante sono tutte libellule? Beh posso assicurarvelo: è stata un'esperienza da non ripetere. Le gambe e la schiena chiedevano pietà ma ormai c'ero dentro fino al collo e non potevo rallentare il gruppo... killian e Regina avevano ragione: forse era davvero il caso di piantarla con le mie imprese eroiche, stavo per diventare mamma per la quarta volta consecutiva, più gesto eroico di quello...

- Emma tutto ok? Dobbiamo fermarci? - mi chiese Regina dopo aver scrutato attentamente il mio viso.

- No non preoccuparti ormai manca poco. 

- Si al tuo collasso! Vieni qui, siediti, hai bisogno di riposare... e anche noi. - non so se lo disse solo per non farmi sentire in colpa di rallentarle o cosa, so solo che le fui grata, altri tre passi e sarei morta sul serio. Anche la bimba si stava ribellando, a differenza degli altri giorni era tutta calci e pugni. Ormai stava stretta e percepivo ogni suo minimo movimento. 

- Avete già in mente un nome per quella signorina? - chiese Elsa anche lei stanca per il viaggio, era una regina non era abituata a camminare così a lungo.

- Si, ha già un nome ma lo renderemo pubblico solamente dopo la sua nascita. 

- Io la chiamerei Tartarughina visto che è in clamoroso ritardo. - disse regina ridendo. Feci per commentare ma il suo cellulare squilló facendo improvvisamente cambiare espressione ad entrambe... che fosse killian? Oddio... sarebbe stata la fine... la nostra fine. 

- Respira, è solamente Robin! Pronto? - la vidi allontanarsi e mi tranquillizzai... si, per mezzo secondo dopo fui invasa da un'altro pensiero: killian da lì a poco sarebbe tornato a casa e avrebbe scoperto tutto. Se questa mattina ero tranquilla ecco che adesso iniziavo decisamente ad essere ansiosa. Sarebbe andato su tutte le furie e aveva ragione, non mi sarei dovuta allontanare così tanto da lui. Tutto quello che diceva lo diceva per me, per il mio bene e io stavo tradendo la sua fiducia. Iniziai silenziosamente a piangere e cercai di nascondere il viso per non farmi vedere ma regina mi anticipó!

- Che ti succede ora? - chiese preoccupata

- Mi manca... e aveva ragione.... non...

- No no no non iniziamo con gli ormoni impazziti ok? Respira e tranquillizzati, killian non saprà mai di questa piccola "fuga". Ho incaricato Robin di fare una chiamata al porto e dare un allarme. Avrà da lavorare per tutta la notte e parte della mattinata di domani quindi abbiamo tutto il tempo di tornare a casa. Una volta li se ti sentirai ancora in colpa  potrai confessarti tranquillamente ma non prima quindi non ti azzardare a chiamarlo o a mandargli messaggi che possando distrarlo.

- Non fa un turno di notte da mesi ormai, come credi...

- Sa che sei a casa mia per una festa a sorpresa per la piccola ritardataria e la sua mamma. Festa per sole donne. 

- Sei una strega! 

- No! Quella è mia sorella - rise - io sono una regina! Allora, Te la senti di continuare a camminare?

- Certo!

Tornammo al castello esauste, io più di tutte, ma decidemmo ugualmente di metterci a lavoro per poter capire chi avesse rubato la magia dalla città.  Il piano era quello di creare una pozione e versarlo su un acchiappa sogni che avevo creato poco prima di andare in giro per la città. Impiegammo delle ore per terminare la pozione ma alla fine riuscimmo nel nostro intento. Il colpevole era Hans, aveva ricattato il gran papà di uccidere Kristoff e tutta la sua famiglia se non gli avesse consegnato una pietra in grado di togliere la magia dal paese per poter entrare nel regno indisturbato e attaccare. 

-Brutto figlio di...

- Anna non temere vendicheremo il gran papà e sistemeremo questa faccenda! 

- Elsa ha ragazzone Anna! Farò una chiamata dalle nostre parti e vedrò se riesco ad ottenere un aiutino! 

Non so cosa volesse insinuare Regina con quelle parole, la vidi semplicemente discutere al telefono per più di dieci minuti Dopodiché tornó da noi con un sorriso trionfante.

- allora? - chiesi

- problema risolto... o meglio entro un paio di giorni sarà risolto! Ho chiamato Tremotino e...

- Hai fatto un accordo con lui? Ma sei impazzita Regina? Lo sai che non bisogna fidarsi di quello lì!

- Eiii calmina! - mi rispose - sei un po' troppo agitata oggi per i miei gusti ! Non sono stupida, non ho fatto accordi, anzi... lui è in debito con me così ho deciso di sfruttare questa piccola carta a nostro favore. Prenderà possesso della pietra, la libererà dalla vostra magia in quanto c'è bisogno di un incantesimo particolare e in cambio lui terrà la pietra, ormai non più utilizzabile, nel suo negozio dei pegni come ricompensa. 

- Tu sei sicura che possiamo fidarci? Ricordo che non è un tipo molto affidabile... 

- se c'è una cosa che Gold sa fare è rispettare gli accordi, io l'ho aiutato in passato ed ora lui aiuterà noi. Potete dormire sonni tranquilli, riavrete presto la vostra magia E se  proprio Gold non ci sarà d'aiuto tornerò io, sotto mentite spoglie, mi introfuleró nel loro castello e ruberó l'oggetto per poi liberarlo dalla vostra magia. Tranquille però! Gold dovrebbe bastare. 

- Non so davvero come ringraziarvi per quello che avete fatto! In meno di una giornata avete risolto un problema grandissimo.

- Per noi questo non è nulla! Hans non ha la magia e  quella che vi ha rubato non gli serve per usarla contro di voi  ma per entrare senza paura che voi lo attacchiate con essa! 

- Non sa che so usare molto bene la spada! Gliela faró pagare! - rispose Anna

- Facciamo così! Domani mattina accompagnerò Emma al porto e poi tornerò qui al castello. Aspetteremo l'aiuto di Gold insieme e semmai Hans dovesse attaccare prima del previsto avrete un aiutino in più! - avrei voluto aiutarle anche io ma sapevo di non poter essere d'aiuto in quel momento... anzi, molto probabilmente sarei stata solamente un peso per loro. Avrebbero perso di vista il loro obbiettivo principale per controllare anche me e questo non era affatto giusto. Per una volta era meglio farmi da parte.

- No non se ne parla Regina! - rispose Elsa - tu andrai con Emma, ci avete aiutate fin troppo, ora tocca a noi. Se è vero che sabato nascerà quella bimba è giusto anche che sua zia sia presente non trovi? 

- Avete ragione anche voi. C'è un nuovo  reale in arrivo a Storybrooke e come zia, Regina e sindaco della città  devo essere lì per darle in benvenuto. 

- Potrei commuovermi sai?? - le dissi scherzando. Era un'amica, lo sapevo io e lo sapeva lei non c'era bisogno  di aggiungere altro.

- Non ci provare! E ora visto che è tardi andiamo a riposare che domani mattina all'alba si salpa. 

- Venite vi faccio strada - disse Anna tutta felice. - salimmo le scale che condussero alla nostra camera dopodiché neanche il tempo di entrare che suonó il cellulare. Il mio: killian.

- Oddio è killian! E ora???! - ok stavo ufficialmente entrando nel panico

- Niente panico Emma sta lavorando e ne avrà per tutta la la notte, è il minimo che ti chiami per darti la buonanotte non trovi? Rispondi e sii il più tranquilla possibile. - cercai di seguire il suo consiglio.

- Amore... - gli dissi cercando di non far tremare la mia voce.

- Eccola la mia bella mogliettina! Non vedevo l'ora di sentire la tua voce sai? Mi sei mancata tantissimo oggi! 

- Anche tu amore mi sei mancato tanto! 

- Te lo ha detto regina? Sono confinato al porto e ne avrò per tutta la notte e forse anche domani! 

- Lo so amore e mi dispiace un casino.... il letto senza di te sarà vuoto... - regina mi prese il telefono dalle mani e lo portó al suo orecchio

- Mi state facendo venire il diabete voi due! Fila  a lavorare pirata, alla tua bella ci penso io. Ciao cia... si sì glielo dico ma tanto sai già che ti ricambia! ciaoooooo! - riagganció

- Che ti ha detto?

- Che ti ama scema! Vai a dormire ora! 

Ci mettemmo entrambe a letto ma mentre lei prese subito sonno io impiegai un bel po per addormentarmi. Non ero più abituata a dormire senza killian al mio fianco e ad essere sinceri regina non mi dava affatto le stesse sicurezze. Ci volle un po' ma alla fine riuscii a dormicchiare un pochino. Un pochino perché un paio d'ore dopo mi svegliai colpita da un attacco di nausea. Uscii facendo il meno rumore possibile per non svegliare regina e inizialmente ci riuscii. Fu quando iniziai a girarmi in continuazione nel letto che si svegliò.

- che ti prende!

- Tua nipote si è svegliata e sta saltellando su tutti i miei organi interni. 

- Ed è normale??? - chiese preoccupata

- Dei giorni lo fa e dei giorni no quindi tranquilla non sto partorendo! 

- Posso fare qualcosa per te?

- Mmh no... purtroppo non sei killian...

- Perché solo killian può aiutarti?

- In certi casi direi proprio di sì! - dissi maliziosamente

- Ah....! ma che schifo!

- Si certo! Proprio uno schifo! - Risi - gli effetti sono comunque soddisfacenti, devi vedere come dorme per tutta la giornata poi questa signorina! 

- Povera bambina mia! - sdrammatizzó- Volete traumatizzarla già da adesso? Queste cose dovrebbero essere abolite nel tuo stato sai?

- Dici? Eppure e  stato proprio whale che me lo ha consigliato!

- Cosa cosa cosa????

- Si, per anticipare il travaglio, dicono che aiuti!

- Deduco dalla tua "piccolissima" pancia che whale non ne capisce nulla di gravidanze!

- Sarà ma a me non dispiace anzi... sto già pensando che dopo la nascita di questa piccola non potró.....

- Ok ok ok il concetto mi è chiaro! O parliamo di altro o ti rimetti a dormire. 

- Vado a farmi una passeggiata nella speranza la finisca di saltellare! 

- Ti accompagno. 

- Non c'è ne bisogno resta pure qui. - stava per dire qualcosa ma la fermai - si! Ti chiamerò se mi servisse qualcosa!   - Mi recai nei giardini del palazzo, erano meravigliosi, pensare che se Regina non avesse lanciato il sortilegio molto probabilmente avrei vissuto anche io in un palazzo come questo e chissà magari avrei conosciuto killian e avrei comunque avuto queste meraviglie... eeeeeh.... sarebbe meraviglioso vederle giocare qui. Ma chi vogliamo prendere in giro... mio padre non avrebbe mai acconsentito a farmi sposare un pirata quindi forse è andata meglio così! Ho un enorme giardino a casa dove posso vederle giocare non ci serve tutto questo. Ero talmente Immersa nei miei pensieri che non mi accorsi che erano già le sette e mezza del mattino. Se non fosse stato per Regina che venne a cercarmi preoccupata molto probabilmente sarei rimasta lì a godere del panorama ancora per molto. 

- Mi hai fatto prendere un accidenti! 

- E perché mai scusa? 

- Non sei più tornata in stanza pensavo ti fosse successo qualcosa. 

- Che vuoi che mi succeda, sono al sicuro qui! 

- La bambina? Come va? Continua a muoversi?

- È già! Le manca il suo papà misà, è anche a me! 

- Allora sbrigati ad andarti a preparare che tra poco salperemo, le navi sono rientrate al porto e ci stanno aspettando! 

- Faccio in un attimo. 

Corsi, o meglio cercai di correre verso la stanza, mi feci una doccia veloce dopodiché tornai da Regina, salutammo le ragazze e ci incamminammo verso il porto dove una nave ci avrebbe riportato a casa. 

- si può sapere che hai? Mi disse improvvisamente - ieri eri decisamente più scattante. 

- Prova a camminare te con la pancia che ti si contrae. - si pietrificó sul posto e lentamente si giró verso di me.

- Stai... stai avendo le contrazioni? - non l'avevo mai vista più bianca di così. 

- Si... cioè no... insomma non è quello che pensi, sono settimane che ho contrazioni, alcune sono più forti altre più lievi ma niente che non scompaia entro metà mattina.

- Sicura?

- Certo! È per questo che faccio i monitoraggi, per vedere se il travaglio è vicino, ma visto che tua nipote se la prende comoda questo non accadrà fino a domani.  Tranquilla Regina, sto bene. Rallenta un po' il passo è continuiamo. 

Non le stavo mentendo per non spaventarla, quella era la pura e assoluta verità o almeno era quella che credevo essere la verità fino a quando non arrivammo al porto. Eravamo intente a cercare quale fosse la nostra barca quando improvvisamente mi fermai.

- siamo arrivati, tra poco potrai riposarti ok?

- Si ma prima devo dirti una cosa.

- Cosa!

- Prometti di non arrabbiarti! 

- Se hai dimenticato qualcosa al palazzo e devo tornare a prenderlo altro che arrabbiarmi, ti distruggo!

- Niente di tutto questo! - le dissi con la più assoluta calma, non volevo mandarla nel panico. 

- E allora cosa c'è? 

- Credo che mi si siano appena rotte le acque! 

 

Note dell'autore: scusate ma non sono riuscita a racchiudere questa piccola storiella in un solo capitolo. Prometto di aggiornare il seguito quanto prima! A prestoooooo

  
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