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Autore: endy_lily95    03/08/2018    1 recensioni
Fanfiction ambientata durante la pietra filosofale: Albus Silente si trova di fronte allo Specchio delle Brame mentre aspetta Harry, dei flashback ci porteranno a capire perché il Preside dice ad Harry di desiderare dei calzini di lana.
Nel libro Harry crede che non gli abbia detto la verità, ma sarà davvero così?
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Ariana Silente, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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CALZINI DI LANA


Albus Silente, appoggiato ad un banco in quell'aula in disuso, sta aspettando l'arrivo del giovane Harry Potter. Sa che presto sarebbe arrivato.
Mentre pensa all'incontro del giorno seguente al Ministero della Magia, lo sguardo gli cade sullo Specchio delle Brame: una ragazzina bionda e dagli occhi azzurri ricambia il suo sguardo sorridendo leggermente, tra le braccia tiene una quantità spropositata di calzini di vari colori. La vede appoggiarli a terra e sceglierne un paio blu notte di lana, dopodiché glielo porge.
Il professor Silente allunga il braccio destro come per prenderli, ma poi, sospirando, lo riabbassa.
Con un amaro sorriso sul volto, la mente lo riporta indietro di parecchi anni.
 
***
 
<< Albus! Albus!  Guarda! >>
Albus Silente, di appena 18 anni, alzò il viso dal libro che stava leggendo.  << Che c'è, Ariana? >> chiese con tono disinteressato alla sorella.
<< Sono riuscita a fare un calzino tutto da sola! Se ti piace, te lo regalo >> la ragazzina sorrideva entusiasta mostrandogli un calzino tutto sformato, con fili di lana che sbucavano qua e là.
Albus stirò le labbra in un sorriso forzato pensando che non sarebbe dovuto restare a casa a badare alla sorella.  << È un passo avanti rispetto a quello di ieri, ma devi impegnarti di più. Non vedi tutti quei fili fuori posto? E poi, non si può mica indossare un solo calzino, dovresti fare anche l'altro. >>
La felicità di Ariana si spense, annuì e, preso un altro gomitolo di lana e i ferri, si rimise al lavoro.
 
***
 
Mentre vede Harry sedersi di fronte allo Specchio, la mente sembra trasportarlo verso un altro ricordo ambientato qualche mese dopo il primo.
 
***
 
Albus non si capacitava di come fossero finiti a duellare lui, suo fratello Aberforth e il suo amico Gellert.
Lanciava e parava Incantesimi, tutto il resto sembrava solo un contorno sfocato, fino a che un grido disperato non lo riportò alla realtà.
Vide Aberforth chino sul corpo di Ariana. Sconvolto, si avvicinò.
Suo fratello gli urlò con rabbia di allontanarsi e che era colpa sua, ma Albus si era immobilizzato fissando quello che la sorella teneva tra le mani.
 Un paio di calzini di lana fatti a mano perfetti.
 
***
 
Silente scuote la testa come per scacciare i ricordi, fa qualche passo verso Harry, mostrandosi e parlandogli dello Specchio e di quello che può fare. Sa che il ragazzo ha capito quanto pericoloso può essere lo Specchio, ma non può prevedere quello che con curiosa innocenza gli chiede poco dopo: << Lei che cosa vede, quando si guarda in quello Specchio? >>
Il Preside volge lo sguardo verso lo Specchio e risponde: << Io? Mi vedo con in mano un paio di grossi calzini di lana. >>
 
 
 



Note:
(le frasi in corsivo alla fine sono prese direttamente da "Harry Potter e la Pietra Filosofale")

Buongiorno, ho da poco ri-iniziato per l'ennesima volta i libri di harry potter, e quando sono arrivata a leggere della parte dello Specchio delle Brame, mi è venuta questa idea.
Nel libro Harry pensa che probabilmente Silente gli ha mentito, io ho voluto dare la mia versione dove Silente mente... ma non del tutto, non completamente. Sono sempre stata curiosa della scelta da parte della Rowling di far rispondere "calzini di lana", e quindi niente, da questi pensieri è uscita questa piccola fanfiction.
Voi che teorie avete al riguardo?

Per quanto riguarda i flashback (e il comportamento di Silente) sono ambientati dopo la morte della madre, e visto che il padre non c'era, Aberforth era a Hogwarts, Albus era l'unico rimasto e quindi doveva badare alla sorella, ma è un ruolo che non ha mai voluto (per questo le risponde un po' male, dopotutto ha solo 18 anni e lei 14), anche perchè poi ha conosciuto Gellert e il resto è storia.

Ringrazio tutti coloro che vorranno lasciare una recensione per sapere se è stata di vostro gradimento o meno e anche chi inserirà la fanfiction tra le preferite/seguite/ricordate.

endy_lily95
  
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