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Autore: Elisabeth S    12/08/2018    0 recensioni
Recensite mi fa piacere sapere cosa ne pensate! Grazie ^^
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-e' morto!- disse il barista sgomento.
Tutti nel bar si fecero improvvisamente silenziosi, mentre la figura sconosciuta usciva dalla porta d’ingresso, pronta a prendere il volo, nello stesso istante alcune urla isteriche si levarono dal luogo appena abbandonato.
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Basta doveva averla per se.
Solo per se!
A tutti i costi!
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Tornò nella stanza della ragazza furibondo poi vedendola così inerte abbracciata a quel frugoletto della sorellina, più l'imminenza del lavoro, prese il volo e andò dalle anime in attesa di essere prelevate lasciandole però un messaggio sul muro "piccola ragazzina se ci tieni alla pelle mi dovrai delle spiegazioni"
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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     Azrael chiamò Raphael e lo avvertì della gita imminente, quando arrivò Jofiel << Quindi parti con Raphael, vengo con voi. Potreste sempre aver bisogno di me e una piccola vacanza non mi farebbe altro che bene >> disse lei usando un tono che non ammetteva repliche, e dopo aver discusso aveva vinto. Sarebbe venuta.
Dopo qualche ora anche loro erano partiti volando, arrivando prima di Seline, e si sistemarono già nelle stanze.
     Dopo un’oretta di viaggio Seline e gli altri arrivarono. Portarono tutte le valigie in casa sistemandole nelle loro camere, poi dopo mangiato finiti i preparativi, con Annabell e suo fratello andarono al mare. Volle venire anche Lilian quindi presero anche lei, mentre i suoi si rilassavano.
Anche i tre angeli arrivarono in spiaggia in forma umana, Jofiel era già in costume con un pareo semitrasparente e i capelli mossi e dorati risplendevano al sole, mentre Azrael sembrava un po’ più cupo per via di tutto quel sole ma il torace scoperto era uno spettacolo indescrivibile… i muscoli ben scolpiti mostravano tutta la loro forza… e Raphael non era da meno. Tre dei greci perfetti scesi dall'olimpo.
     Erano in acqua a divertirsi Annabell aveva un due pezzi di un azzurro chiaro che metteva però in risalto la sua fi­gura e il colore della sua pelle quello di Seline invece era nero con disegni esotici e legava la parte superiore e quella inferiore con un anello all’altezza dell’ombelico. Stavano guardando verso la scogliera con la piccola Lil mentre Jason si preparava a tuffarsi, fece un salto da maestro tuffandosi con grazia, dopo tutto era un nuotatore al liceo, e lo è tutt’ora all’università. Pensò sua sorella, poi si sentì chiamare -Ehi Seline! ciao!- Si girò nella direzione da cui proveniva la voce e li vide, tutti e tre, rimase abbagliata ma anche sorpresa non si aspettava di vedere quel terzetto, o meglio non si aspettava lei, ma prima ancora che potesse dire o fare qualcosa, si sentì prendere da sotto e alzare.
     << No, non ci provare sai! >> disse al fratello che rise buttandola in acqua. Riemerse quasi subito e diede la caccia al fratello per fargliela pagare mentre Annabell teneva Lilian e ridevano.
     Nel frattempo loro misero le proprie cose sotto un ombrellone e poi i due ragazzi andarono verso l’acqua tuffandosi subito mentre lei rimase sugli scogli a prendere il sole.
Azrael fece un’immersione da sotto vedeva tutti e puntò Seline nuotando verso di lei mentre Raphael rimase a mollo vicino ad Ann guardando i tre che si rincorrevano.
     Seline era sempre sul punto di prenderlo ma lui essendo più veloce le sfuggiva sempre per un soffio, intanto sentiva Ann urlarle << Dai ci sei quasi >>  ridendo mentre Lil le nuotava in­torno con i braccioli. Allungò una mano, stavolta lo prendo, pensò, ma mi sentì tirare sotto e lo sfiorò appena con un dito. Quando riemerse rimase fuori solo con metà viso guardando truce Azrael lui l’aveva raggiunta e prendendole una caviglia l’aveva tirata sotto ed era riemerso ridendo.
     << Be J credo di averti salvato >> e rise guardandola
     << Be se non altro ora non ce l’avrà più solo con me >> disse. Lei intanto aveva preso una boccata d’acqua e gliela schizzò in faccia. Poi tornando indietro si mise a giocare con Lil meditando vendetta. Ann era rimasta da sola vicino a Raphael, Seline la schizzò appena e lei indietreggiò urtandolo. Si girò immediatamente verso di lui << Scusami… >> disse, poi le altre parole le morirono in gola.
Raphael per riflesso tese le mani pronto a sorreggerla se fosse ca­duta << Tranquilla… >> rispose e le sorrise.
Annabell rimase imbambolata per un attimo poi iniziò a fargli qualche domanda, Raphael stette con lei e dopo aver dialogato iniziò a schizzarle dietro un po’ d’acqua...
Seline sorrise e tornò ad occuparsi di Lil che reclamava la sua attenzione. Jason si mise a nuotare un po’ poi, apparentemente stufo, si mise a sedere sulla sco­gliera guardando un po’ gli altri e un pò il mare, mentre il sole asciugava le gocce salate che gli scendevano lungo i muscoli delineandoli.
Intanto Jofiel guardava Azrael che raggiunse Seline assecondando anche lui la piccola Lil, ma quando Jason sedette sugli scogli gocciolante si ritrovò a fissarlo avidamente poi ripresasi dalla su momentanea piccola trans riportò gli occhi sull’arcangelo ripensando però alle linee di J.
     Annabell rispose agli schizzi di Raphael ridendo ma quando fu quasi mezza affogata disse << Ah! Basta aspetta un momento >> quando lui si fermò riprese fiato e poi gliela fece pagare dandogli una bella lavata, scappando in seguito. Raphael la inseguì e riuscendo a prenderla per i fianchi la tirò su fino alle proprie spalle lasciandola poi cadere in acqua ridendo mantenendole sempre una mano per tirarla su nel caso avesse delle difficoltà. Ann era riemersa ritrovandosi faccia a faccia con Raphael, spalancò gli occhi arrossendo. Raphael sorrise… credeva di essere attratto solo da Seline, ma in quel momento capì che si sbagliava. Lei si ricompose e si allontanò un poco pur sentendo la stretta di Raphael sulla sua mano che come se se ne fosse appena ricordato di stringerle la mano la lasciò andare… << Ti va di fare una nuotata? >> le chiese.
Annabell rimasta un po’ delusa che lui le avesse lasciato la mano, poi sorrise << Si va bene >>.
Raphael sorrise << Vieni, seguimi >> le riprese la mano per portarla con se ed iniziò a fare il giro della scogliera.
     Seline nuotava trascinandosi dietro Lil che rideva ignorando un po’ Azrael, che gli era andato vicino schizzandole un pò, lei era particolarmente gelosa delle sue cose e lei ero sua sorella… poi le fece un po’ il solletico e Lilian prese a battere i piedi in acqua davanti ad Azrael ba­gnandolo e ridendo. Azrael rise << Ah si?! Ora mi vendico!! >> e prendendola in braccio la face andare sotto fino al collo per poi sollevarla. Lil ad un certo punto prese la mano di sua sorella per liberarsi e tirò attaccandosi a lei. Azrael si fermò aiutando Lil ad aggrapparsi a Seline sorri­dendo. Lei la strinse poggiando il capo sulla sua spalla rilas­sandosi, mentre di sottecchi continuava a guardarlo. Azrael sorrise alla piccola e allungando un dito le toccò la punta del naso… poi guardò Seline che ricambiò per un momento lo sguardo ma smise poco dopo sentendo Lilian giocare con i suoi capelli. Azrael andò a sedersi sulla scogliera tutto gocciolante e quando vide Annabell e Raphael allontanarsi disse << Ehi! Non sparite voi due eh! >> e si mise a ridere.
     Annabell sentì il cuore sussultare e arrossì di nuovo quando le riprese la mano, ma fortunatamente quando accadde lui si era già girato perciò non la vide, e lei lo seguì un po’ sollevata ignorando i commenti di Azrael. Raphael invece alzò la mano in segno di risposta e oltrepassò la scogliera non vedendo più così il resto del gruppo << Qui sotto è stupendo, vieni >> e si immerse assieme a lei. Sotto acqua la scogliera era piena di anemoni e di coralli con qualche pesciolino che si nascondeva… d’un tratto davanti si ritrovò un cavalluccio marino alzò un dito e questo si attaccò con la coda arricciandola attorno…
Annabell guardò divertita il piccolo cavalluccio poco dopo però dovette mollare Raphael e risalire per prendere aria.
Poco dopo anche lui tornò su a prendere fiato... le sorrise e le si avvicinò fino a che i loro corpi non si sfiorarono…
     Jason che non riusciva a star fermo troppo a lungo, si alzò sti­racchiandosi per poi prepararsi ad un altro tuffo, i muscoli si flettevano e allungavano, mettendo in bella vista i petto­rali scolpiti da anni di allenamenti.
Jofiel riguardò Jason che si era alzato… abbasso un po’ gli oc­chiali con una mano per guardarlo meglio e si tirò su a se­dere ravvivandosi i capelli agitandoli al vento.
Jason aveva notato di essere osservato e si guardò in giro, c’era un gruppo ben nutrito di ragazze ad osservare il suo fisico statuario, ma lui le ignorò. Poi girandosi vide Jofiel la guardò per un momento, le sorrise e si tuffo aggraziato, senza sollevare schizzi.
Jofiel lo guardò tuffarsi divertita poi si girò e vide anche lei il gruppetto di ragazze… allora si alzò… il pareo scivolò via con una grazia innata mettendo in mostra il suo corpo per­fetto << J! Aspettami! >> disse e si tuffò pure lei… sembrava una si­rena. Jason stava nuotando sott’acqua quindi inizialmente non l’aveva sentita e continuò a nuotare, veloce e preciso mentre i mu­scoli eseguivano ogni suo comando con grazia. Jofiel si mise a nuotare sotto acqua in apnea molto tran­quilla… i capelli facevano degli strani riflessi dorati e on­deggiavano accompagnati dalla marea, lui notando un riverbero nell’acqua si girò e la vide proprio tornò a galla riprendendo fiato.
Jason continuò a nuotare un altro poco tornando su anche lui poi tornò indietro verso di lei << Hai parecchia resistenza >> disse notando che erano a più di 20 metri dalla scogliera. Jofiel sorrise << Si me la cavo ma il trucco è fare movimenti lenti e costanti sfruttando le correnti. >>
     << Certo questo è vero ma in piscina non hai questi vantaggi >> replicò J << Be, in piscina puoi sfruttare il fatto che stai meno a galla perciò fai meno fatica a rimanere sotto >> ribatté lei poi si immerse di nuovo guardan­dolo fisso negli occhi. J ricambiò lo sguardo e si immerse anche lui quando lei si avvicinò lui fece un sorrisetto le prese la mano e tornò a nuotare trascinandola come niente fosse. Jofiel sgranò gli occhi non se l’aspettava…
     Vedendo che era rimasta sola Seline nuotò pigramente verso riva, uscì dall’acqua andando sotto l’ombrellone e face sedere Lil affianco a se sulla sdraio che poco a poco si addormentò.
In quel momento Azrael si alzò e lentamente raggiunse il suo ombrellone prendendo un asciugamano per asciugarsi la faccia... una piccola goccia scintillò alla luce del sole mentre scendeva piano lungo il torace e gli addominali…
Seline sdraiata sull’asciugamano con gli occhiali da sole aveva la testa leggermente inclinata di lato per­ciò lo vide solo quando le passò di fronte per andare al suo ombrellone, tenne gli occhi socchiusi guardandolo e, per quanto fosse pieno di se, doveva ammetterlo dopotutto era ben messo… Asciugatosi si distese su un fianco vicino a lei a prendere il sole << Ti sta molto bene questo costume >> disse e le passò un dito sul fianco... Lei gli fermò la mano perché la smettesse le dava i brividi << Grazie >> disse appena, e lui allargò il suo sorriso e le strinse la mano con cui l’aveva fermato. Seline la fece scivolare dalla sua presa guardandolo da dietro gli occhiali scuri. << Ti voglio >> le sussurrò…
     << Per favore smettila >> disse posando lo sguardo sulla so­rellina. Ma lui in risposta rotolò a pancia in giù avvicinandosi a lei e i loro fianchi si sfiorarono… << Ti prego smettila non mi pare il caso né il posto >> lui le diede un occhiata furba <> Seline lo osservò un secondo si avvicinò appena e sussurrò << No! >> poi si allontanai su­bito mettendosi seduta attenta a non svegliare Lilian. << Ti piace essere desiderata eh? >> disse e sorrise di nuovo.
Lei sospirò << Sai una cosa? Pensa ciò che vuoi >>.
     << Sei unica >> rispose, dopo di che appoggiò la testa a terra verso di lei, e chiuse gli occhi rilassandosi. Seline non rispose e rimase seduta un altro po’ posando la testa sulle ginocchia, guardando difronte a se… Si l'unica che ti rifiuta... pensò.
    Annabell rimase immobile guardandolo negli occhi, col cuore che accelerava più lui si avvicinava. Anche Raphael la guardava negli occhi avvicinandosi con la testa al suo viso finché le loro labbra si sfiorarono…
Annabell chiuse lentamente gli occhi poggiando leggera una mano sulla sua spalla e lui le mise le mani sui fianchi, poi la abbracciò strin­gendola a se. Ann gli portò le braccia al collo rispondendo ai suoi baci. Lui sciolse il bacio e si staccò da lei sorridendo… un sorriso che lei ricambiò timidamente persa nei suoi occhi. Raphael prese aria per entrambi e si immersero conti­nuando a baciarla sotto acqua… Lo strinse posandogli una mano sul viso e lui la prese in braccio passandole un braccio sotto le ginocchia Ann si aggrappò alle sue spalle e lui sorrise baciandola nuovamente…
     << Ci conviene tornare dagli altri o ci daranno per dispersi >> le disse quando ripresero fiato tenen­dola sempre stretta a se. Lo guardò fisso negli occhi per qualche secondo intermi­nabile << …Ok >> disse appena anche se lui non accennava a lasciarla, non che le dispiacesse. Raphael dopo un po’ iniziò a tornare indietro te­nendola tra le braccia baciandola ogni tanto e poco dopo la rimise giù non lasciandole però andare la mano. Lei lo segui tenendo stretta la sua mano e si avviarono verso riva.
     Az si alzò un attimo a sedere << Vuoi che ti spalmi la crema solare? >>
     << Non serve, faccio da sola, e poi sei tu quello sdraiato al sole. >>
     << Io non ho problemi di scottatura… e anche se fosse guari­sco in fretta... >>
<< Buon per te >> replicò Seline mettendosi un po’ di crema sulle spalle. In quel momento Raphael ed Annabell tornarono e andarono verso Azrael e Seline << Rieccoci! >> disse lui mentre si tenevano ancora per mano.
      Sentendo Raphael parlare Seline alzò lo sguardo quando vidi le loro mani unite guardò subito l’amica e le fece un sorriso che lei ricambiò. Anche Azrael guardò i due sorridendo mentre si distendevano sotto il sole…
     Nel frattempo Jason continuò a nuotare per qualche altro metro aveva nuotato fino le acque più profonde raggiungendo l’isola adiacente Jofiel appena raggiunta l’isola si sedette un attimo sul bordo per regolarizzare il respiro e strizzare i capelli che anche bagnati tornarono mossi. Jason si scrollò l’acqua dai capelli guardando il mare dalla riva mentre il sole riluceva sulla sua pelle bagnata.
Lei sorrise poi mettendogli le mani sulle spalle lo spinse in acqua e ridendo si alzò pronta a scappare.
Jay tornò in superfice e la cercò con lo sguardo appena la vide scappare le corse dietro veloce.
Vedendolo la ragazza urlò << No!!! >> e iniziò a correre ri­dendo divertita.
     << Mi spiace ma dovevi pensarci prima >> le disse rincorrendola, lei continuò a scappare ridendo e mentre guardava indietro per vedere quanto fosse vicino quasi inciampò… poi rag­giunse un albero pronta a spostarsi se avesse fatto il giro. Lui vide qualche ciocca spuntare da dietro l’albero e facendo finta di non vederla si allontanò un poco e poi appena fu fuori campo visivo le prese il polso attirandola a se << Presa >> e lei sentendosi prendere iniziò a dimenarsi ridendo << No!! Non mi lascerò prendere così facilmente!! >>
Lui rise << Mi spiace ma ormai non mi scappi >> la prese per i fianchi e la blocco contro l’albero. Si ritrovò addosso all’albero… sorrise maliziosa << e adesso che vorresti fare? >> rise. Jason fece finta di pensarci << mm… be intanto questo >> disse piano poi se la prese in spalla portandola via di li. Quasi urlò << No!! Che fai?! Lasciami!! >> si mise a scalciare ridendo e a dargli pugni sulla schiena.
     << Ma come?! Sei stata tu a voler cominciare non ricordi? >> disse avvicinandosi pericolosamente all’acqua. Jofiel lo minacciò << Se cado io cadi tu avvertito! Non credere che ti lasci fare ciò che vuoi così facilmente! >> e gli diede un'altra pacca sulla spalla.
     << Perfetto allora ci tufferemo entrambi >> disse la prese in braccio e si preparò.
Jofiel si aggrappò forte a lui chiudendo gli occhi prendendo fiato pronta all’impatto. Il ragazzo si tuffò e subito dopo risalì con lei ancora stretta a se << Tutto bene? >> I capelli le erano andati in parte davanti alla faccia e con una mano li tolse mostrando il suo sguardo truce << Sai quello sguardo ti da un che di selvaggio >> le disse guar­dandola negli occhi e lei sorrise << Io sono selvaggia. >>
     << E si vede >> rispose lui.
     << Bene ora potresti lasciarmi andare? >> Lui la lasciò delicatamente e lei si immerse di nuovo tirandolo sotto a tradimento. J la prese di nuovo la tirò su di peso e uscito dall’acqua la mollò di colpo. Urlò sorpresa e appena in tempo riuscì a prendergli un polso cercando di reggersi per non ricadere ma ormai era tardi e trascinò giù anche lui
     << No!! >> esclamò lei mentre Jason riemerse e quando fu tornata su anche lei le chiese << Bene c’è la fai a farti una nuotata? >> indicando la scogliera infondo da dove erano partiti. << Certo che ce la faccio >> tornata su sull'isoletta face una pic­cola rincorsa per poi eseguire un tuffo a delfino perfetto. << Bel tuffo >> le disse appena tornò su lei si girò e nuotò a dorso << Muoviti o arriverai ultimo!!! Se ar­rivo prima io stasera mi paghi un cocktail!! >> e si rigirò nuo­tando più velocemente.
Jason rise e iniziò a nuotare raggiungendola in poco tempo << e se vinco io? >> le chiese ci pensò un secondo << hm, mi pagherai da bere! >> e iniziò a nuotare più veloce che poteva tenendogli testa << mmm no mi spiace riprova >> rispose superandola. Ma gli prese una caviglia tirando se stessa avanti e lui indietro << Torna indietro! >> disse
     << Sai sei sleale >> disse lui poi iniziò a nuotare sott'acqua al mas­simo della sua velocità raggiungendo la scogliera poi si girò a guardarla << Allora cos'ho vinto? E sappi che il cocktail non è una valida proposta >>
     << Bè, io avevo posto quello che volevo e tu no, perciò non hai vinto nulla >>
     << No sbagliato, ho vinto una gara di nuoto, e per quanto ri­guarda la scommessa, ti farò sapere. >> rise e sali sulla sco­gliera.
     << Non ci provare! le regole vengono dettate prima della gara non dopo! >>
     << Già vero, ma tu stessa le hai date a gara in corso >>
     << Vabbè in corso... non a gara conclusa! >> poi essendo an­cora dentro l'acqua lo schizzò per bene lavandolo nuova­mente.
     << Come ti pare ma se continuai a schizzarmi farò valere la mia richiesta. >>
     << E sarebbe? >> lo schizzò ancora << Sentiamo! >>
     << Mi darai un appuntamento >> sorrise.
rise << Si si certo! convinto! >>
     << Perché cos'hai da perdere? >>
     << Una sfida>> sorrise divertita << non ti sarà facile, ricordi? sono selvaggia! >>
     << Che genere di sfida? >>
     << Questa, cioè che secondo me tu non riuscirai a portarmi fuori >>
     << Bene accetto >>
     << L'hai già persa in partenza lo sai? >>
     << Almeno avrò tentato >> sorrise, le porse una mano per aiu­tarla a salire.
La prese e si issò su poi si strizzò i capelli.
     << Vuoi tornare dagli altri? oppure preferisci fare un giro? >> la guardò in viso.
     << Facciamo un giro dai >>
     << Bene, hai qualcosa da prendere. >>
     << No vabbè verrò a riprenderli più tardi... >>
     << Ok, allora andiamo >> scesero dalla scogliera dalla parte op­posta a quella degli altri.
     Lilian nel frattempo si era svegliata da qualche minuto, Seline le pas­sò un po’ d’acqua e lei bevve, poi quando i postumi da sonno le passarono si alzò ed iniziò a girare e a correre li in torno, e dato che si allontanava Seline si dovette alzare e andare a prenderla.
Intanto Azrael, osservando la scena, si girò a pancia in su e si appoggiò sui gomiti… senza volerlo gli addominali gli si tesero perfetti sotto la pelle.
Stufa di correrle dietro si fermò incrociando le braccia.
     << Sai una cosa Lil scappa pure in giro ma sappi che appena ti prendo la prossima volta ti lego all’ombrellone >> lei si girò a guardare la sorella come per valutare la situazione e poi tornò in­dietro andandole incontro.
Azrael rise vedendo la reazione della piccola << Se vuoi Seline ti do una mano >>
    << Mi sarebbe potuta servire prima ma come vedi ormai ho fatto >> disse prendendo per mano Lilian mentre Annabell ri­dacchiava.
     << Intendevo a legarla all’ombrellone. >>
Lil spalancò gli occhi e scappò via lontano da lui << Acci­denti… grazie >> disse contro di lui correndole dietro seguendola attorno la scogliera << Lil vieni qui... scherzava >>.
Rise ancora la rincorse pure lui << Ahaha!! Dai vieni qui!! >>
Seline la raggiunse per prima e la prese lei le si aggrappò addosso guardando male Azrael da dietro la spalla di lei come a dire non avvici­narti o mi difendo.
Le si avvicinò ridendo << Hey scherzavo >>
     << Ora fintanto che staremo qui ti starà lontana >> disse.
Azrael rispose <> e sorrise prima a lei poi alla piccola.
     << Ah si? >> chiese, lo guardò.
     << Si >> e sorrise.
     << E cosa avresti in mente? >> gli chiese ancora.
     << Eh, lo scoprirà questa sera. >>
Lil alternò lo sguardo dalla sorella ad Azrael, Seline alzò le spalle non sapendo cosa dirle.
     << Vedrai >> disse semplicemente e le sorrise di nuovo,
     << Ehy è lei che devi sorprendere. >> disse iniziando a tornare indietro per andare a sedersi sotto l'ombrellone.
     << Lo so >> rispose e la seguì.
.
Jofiel guardò le sue braccia e i muscoli scolpiti << E questi come mai ce li hai? Insomma a che ti servono? >> disse mentre e toccava una delle braccia.
     << Faccio nuoto, all'università sono nella squadra di nuoto >> rispose tranquillo.
     << Wow >> esclamò anche se in un tono non troppo sorpreso << Perciò non vai in palestra a fare box eccetera vero? >>
     << No ma ho fatto karate alle superiori come passatempo di­ciamo… >>
     << Capisco... >> lo guardava ancora.
     << Tu invece hai fatto qualche sport? >>
Lo guardò << ehm no!?... E per essere sincera non sono nemmeno mai stata a scuola. >>
La guardò sorpreso << Mai?! >>
     << Mai... Non sono una ragazza comune. Ricordi? >>
Alzò un sopracciglio e poi rise sommessamente << Già, si vede >>
D’improvviso lei corse più avanti poi si fermò e si girò mettendosi in po­sizione d'attacco sorridendogli minacciosa.
     << Un’altra sfida? >> chiese tranquillo senza cambiare posizione, però pronto a scattare.
     << Si vedrà >> e iniziò a correre verso di lui
Aspettò che si avvicinasse poi all'ultimo la schivò arrivan­dole alle spalle e la bloccò da dietro.
Rimase un attimo ferma << Credi di avermi bloccata così? >> si chinò in avanti prendendo un piccolo slancio facendogli fare una capriola sopra la sua schiena... atterrò davanti a lei di schiena e appena si liberò si chinò su di lui e gli bloccò i polsi a terra usando il proprio peso.
Lui sorrise e piegò le mani per prendere i polsi di lei fece forza e la spinse di lato facendola sdraiare la tenne a terra tenendole i polsi e si sedette a cavalcioni bloccandole il bu­sto << Dicevi? >> Jofiel osservò la sua posizione << Questo non vale però! Non credo che un qualsiasi tuo avversario ti metteresti in questa posi­zione così... particolare >> e disse "particolare" sussurrandolo maliziosamente.
     << Dipende dall'avversario, più è pericoloso e più cerchi di tenerlo fermo, senza contare che se vieni attaccato non è alla posizione che pensi ma a come fermare il tuo avversa­rio. >> sorrise.
     << E davvero sono così pericolosa da non farti pensare alla posizione che hai appena assunto? Non ti credo!! >>
     << Be se io non ti avessi bloccata avresti potuto tirarmi un cal­cio e scrollarmi via, invece così anche ricevendone uno non riusciresti a scollarmi via e mi faresti meno male che se fossi libera. >>
     << Ah si? >> gli tirò una ginocchiata non tropo forte sulla schiena e sfilò i polsi dalla sua presa poi lo spinse indietro e scivolò via da sotto di lui rialzandosi e allontanandosi.
Rimase a terra tranquillo ridacchiando poi con un solo movimento fluido e impeccabile si rialzò.
Lei fece dei passi indietro per prepararsi poi si accorse tardi che dietro di se a pochi metri c'era la scogliera e pensò "merda"
Lui si fece di lato lasciandole il modo di allontanarsi.
     << Cos'è? una tregua? oppure mi stai sottovalutando? non ti permettere! >> prese di nuovo a corrergli incontro ma all'ul­timo lo saltò e atterrata dietro di lui si abbassò allungando una gamba roteando falciandolo, Ma J saltò evitando il colpo poi le si buttò addosso trattenendo il suo peso e la bloccò completamente a terra.
Sorrise e aggrappandosi a lui li fece rotolare di fianco fin­ché non fu lei ad essere sopra di lui e si mise a cavalcioni portandosi in avanti mettendogli i polsi a terra di fianco la testa... i capelli le scesero dalle spalle toccando la sabbia creando come un mini separé.
     << Non eri proprio tu a dire che questa posizione non era va­lida?! >>
     << Siccome l'hai usata tu allora la uso anche io no? >>
     << Certo, è vero ma... fossi in te starei attenta >> abbassò un se­condo lo sguardo e poi lo puntò negli occhi di lei << Al con­trario di te io quando l'ho fatto non rischiavo di perdere pezzi per strada… >>
Si tirò su con il busto lasciandogli i polsi ma restando sopra di lui e si coprì il petto con le braccia << Non oseresti >>
     << Far cosa? >> la guardò confuso non capendo subito cosa in­tendesse. Corrugò la fronte. Si poggiò sui gomiti e guardò la sua espressione e il modo in cui si ritraeva, un lambo gli balenò negli occhi << Tu pensi..?! Ehi guarda che io stavo scherzando, non mi è neanche passato per la mante di fare una cosa simile. >>
Lo guardò ancora truce tirandosi un pochino più indietro.
La lasciò fare e si sedette a terra immobile, ma lei lo prese per le spalle e spingendolo lo costrinse a tornare sdraiato    
     << Non ti ho dato il permesso di alzarti! sei la mia preda >> lui ridacchiò << Si signora >>
Rise anche lei << Allora questa volta l'ho vinta io >>
     << No è solo rimandata, visto che hai pensato male. >>
     << Ha no!! Sei stato tu a farmici pensare!! >>
    << E tu quella a non aver colto lo scherzò, comunque am­metto che non era dei migliori. >>
    << Comunque se lo avessi fatto non saresti rimasto in vita per raccontarlo… >>
    << E chi ha detto che lo avrei raccontato, comunque in ogni caso sarei morto felice. >>
Rimase con la bocca aperta e gli diede un pugno sul torace ridendo << Non pensarlo neanche! >> Rispose Jofiel con finto rimprovero pur essendo divertita dal suo modo di fare.
Rise << A cosa di preciso? Che sarei morto felice? >> chiese di­vertito.
     << Si! >> Lei era ancora sopra di lui << Be?! Restiamo così tutto il tempo? >>
     << Giusto >> si alzò tranquillamente scrollandosela delicatamente di dosso, con facilità.
Si rialzò cercando di non perdere l’equilibrio e cercando specialmente di capire cosa aveva intenzione di fare.
Le porse una mano aiutandola ad alzarsi << Allora che si fa, continuiamo dalla passeggiata? >>
     << Ok >> la prese ristabilendo l’equilibrio, andò a camminare sul bagnasciuga mentre il vento le faceva ondeggiare tutti i capelli ormai asciutti… e il sole illuminava il suo bichini bianco che faceva risaltare la sua candida carnagione.
J la guardò di sottecchi per un po’ continuando a cammi­nare... passarono qualche ora a passeggiare e a parlare poi verso sera lui dovette andare per riportare le ragazze a casa, per cambiarsi in previsione della serata.
Tornarono dagli altri che stavano già preparandosi per tor­nare nei loro rispettivi alloggi e Azrael li notò <>
J lo guardò poi << Be, non si possono più far passeggiate?! >> Seline sorrise << Su, su, andiamo Lil sta quasi per crollare >> disse poi.
     << Ok >>
Quella sera Azrael andò da Seline volando… aveva detto che si sarebbe fatto perdonare da Lilian e stava mantenendo la parola. Atterrò fuori e con la mente la chiamò << Seline, esci, non possono vedermi >> infatti era invisibile.
     << Non posso uscire in questo momento ma se sei qui per Lil la sua è la camera affianco quella con la finestra aperta.>> Pensò in risposta.
     << Ok grazie >> e andò dalla piccola. Come aveva detto la trovò lì, con tono non troppo alto la salutò << Ciao Lil! >>
Lei lo guardò un po’ diffidente ma li non c’erano ombrel­loni a cui legarla quindi era un po’ più tranquilla.
Allungò una mano << Vieni, ho una sorpresa per te… ti ri­porterò qui subito appena vuoi tu, tranquilla non voglio farti del male e nemmeno abbandonarti da qualche parte. >>
Per curiosità Seline era andata a vedere e sentì la sua ultima frase << Tranquilla dice la verità, oppure si troverà in guai seri, ti fidi di me vero? >> lei la guardò ed annuì poi si avvicinò ad Azrael che la prese in braccio e la mise sulla schiena tenendola con le braccia. << Aggrappati al mio collo e non mollarlo mai chiaro? >> intanto sistemò la presa della bambina control­lando la solidità << Bene e ora si parte! Aggrappati forte! >> la piccola si trovava sulla schiena in mezzo alle due ali.
Lil lo strinse bene << Sia chiaro qualunque cosa le dovesse succedere ti riterrò direttamente responsabile >> disse la sorella della piccola guar­dandolo.
     << Tranquilla non le accadrà nulla >> e prese lentamente il volo prendendo poi quota innalzandosi nel cielo notturno << Come va? >> Lil non rispose ma non per paura o altro ma perché era timida e difficilmente parlava con chi non era della fami­glia.
Continuò a volare leggero e lento. Sotto la città era tutta il­luminata e sul mare scuro si rifletteva la luna << Ti piace? >>
     << Si >> disse piano
     << Mi fa piacere >> poi andò leggermente in picchiata e tornò alla sua finestra.
La piccola si strinse più forte e socchiuse forte gli occhi ma senza urlare o altro. Entrarono dalla finestra e sciogliendole le mani dal suo collo la posò dentro la stanza.
Lil scese tranquilla e sorrise.
Seline avrebbe voluto rimanere ad aspettarla nella sua camera ma doveva cambiarsi o avrebbe fatto far tardi agli altri. Quindi in camera sua iniziò a vestirsi.
    << Allora mi sono fatto perdonare? >>
La piccola ci pensò un poco poi annuì.
Sorrise e le mise una mano sulla testa.
Lei sorrise di nuovo poi andò a cercare tra le sue cose.
Incuriosito le si avvicinò << osa cerchi? >>
Lei tirò fuori un libro non molto voluminoso e glielo mostrò. C’erano disegnati a mano, con molta cura, un angelo ed una bambina con sotto scritto “A Lil per i suoi 3 anni con affetto tua sorella.”
Sorrise << Coincidenza >>
Lil prese il libro e corse in camera da sua sorella per farle vedere che lo aveva trovato.
Seline si era appena infilata il vestito e stava per chiudere la lampo sulla schiena, quando Lil entrò in camera e le fece vedere il libro. Si inginocchiò a guardarlo e le sorrise << Incredibile era da tanto che non lo vedevo. >>
Arrivò anche lui << L’hai disegnato tu >>
Era talmente concentrata sul libro da scordarsi di non aver chiuso il vestito << Si, tempo fa >>
Vedendola lo notò subito e sorrise divertito << Be sei brava >> disse guardando lei anziché i disegni.
     << Se avessi saputo che le sarebbe piaciuto così tanto ci avrei messo ancora più impegno >> disse notando ogni tanto qual­che imperfezione.
     << E’ bellissimo anche così, troppo perfetto sembra sia stato stampato non trovi? >>
Alzò la testa per guardarlo e alcuni capelli le scivolarono sulla schiena allora si ricordò della lampo aperta, fece co­munque finta di nulla non voleva fargli vedere il proprio imba­razzo << Veramente no, non mi sembra poi così perfetto. >>
     << Vabbè se lo dici tu… vuoi una mano a chiudere la lampo dietro? >>
     << Solo se eviti allusioni, battutine e tieni le mani a posto. >>
     << Dai vieni >> fece per portarsi dietro di lei.
Si alzò spostando i capelli sulla spalla. Aveva i muscoli in tensione mentre lui piano prese la cerniera e la tirò su liscia come l’olio << Ecco fatto è stato tanto terribile >>
     << Devi ringraziare le volte precedenti se non mi fido troppo >>
     << Ahahah! Perché tanto astio? >>
Rimise apposto i capelli e andò verso il letto << Non lo imma­gini? Comunque parla piano non vorrei che ci sentissero poi sarebbe difficile da spiegare, con chi parlavo pur non essendoci nessuno >>
Rise piano << No non lo immagino spiegamelo tu >>
     << Bè magari perché mi sei letteralmente saltato addosso che ne dici? >> usò un tono seccato.
Le sorrise << Bè non proprio. Ti ho dato un bacio a stampo e dei baci sul collo… non mi sembra niente di così oltrag­gioso o spinto, specie paragonato a ciò che vorrei farti >> e sorrise di più.
Lo guardò male << Sai cosa hai dimenticato di dire? Palpeg­giata, molestata, e spiata >>
     << Oh su, non ti ho palpeggiata, ti ho solo carezzata… vuoi che ti mostri davvero che significhi essere palpeggiata? Ba­sta che me lo chiedi! >>
Si era seduta sul letto per mettere i sandali << No, non serve lo so già, e non avvicinarti.>>
     << Dove stai andando? >>
     << Affari miei >>
     << Lo sai che mi riguarda eccome... anche se non siamo più a casa tua dobbiamo stare attenti e perciò questo implica che io sappia i tuoi spostamenti >>
Lo guardò male << Tanto sicuramente non appena avrò var­cato la soglia mi seguirai quindi a che scopo dirtelo?! >>
     << Se sapessi che sei qui vicina potrei anche controllare i din­torni solo psichicamente. >>
     << Andiamo in città e con andiamo non intendo io e te >> scandì le parole io e te con enfasi.
Azrael sorrise << E con chi? >> chiese lui come se fosse solo curioso ma Seline per tutta risposta uscì dalla camera e andò di sotto. Mentre Azrael telepaticamente con più insistenza chiese di nuovo << Con chi Seline? >>
     << Lasciami in pace!>> gli rispose poi raggiunse Annabell e Jason che erano già pronti, poi vide Alex << Ehi ciao mi sei man­cato da quanto non ci vediamo >> lo abbracciò un momento, lui ricambiò l'abbraccio << Eh già! Sei cresciuta vedo >> disse sorridendole.
     << Allora andiamo ra­gazzi a dopo i convenevoli>> disse J e salirono in mac­china.
Azrael taceva.
     Arrivati in città entrarono in un locale l’Angelus diceva l’insegna in una scrittura in stile antico.
     Beh certo non poteva essere altrimenti, pensò Seline perché continuo a stupirmi? si chiese. All’interno era molto carino ma non troppo affollato, e si sedettero ad un tavolo nell’angolo attorniato da 3 divani rosso cupo in stile col resto del locale per essere un locale chiamato Angelus ricorrevano un po’ troppo colori passionali e cupi come rosso il nero e varianti di viola purpureo che colori puri tipo il bianco o il celeste, come uno si aspetterebbe da un luogo con un nome simile.
     Quando si furono sistemati Raphael, in forma umana, fece la sua entrata dirigendosi verso il bar dove potesse essere visto bene da tutta la sala mentre anche Azrael e Jofiel sempre in forma umana, si dirigevano quasi di nascosto su due poltroncine a lato del bar nel punto più buio e poco illuminato da dove potessero osservare la sala senza dare nell’occhio…  Azrael a destra del bacone mentre Jofiel dalla parte opposta in maniera da controllare tutto il locale molto fa­cilmente.
     Alex stava mostrando alla cugina qualche foto, poi Seline chiese << Ehi ma Erika? >>
     << Purtroppo era impegnata>> rispose lui.
     << Capisco, peccato mi avrebbe fatto piacere vederla >>
     << Vorrà dire che le porterò i tuoi saluti >> fece lui e lei gli sorrise << Grazie >> intanto avevamo ordinato qualche bibita, mentre Annabell era an­data al bar a prendere qualche tovagliolino.
     Raphael stava sorseggiando il suo drink quando vide Annabell avvicinarsi al bancone quindi le andò incontro sorridendo << Ciao Ann! Anche tu qui? Sei da sola? >> chiese già sorridendo a quel pensiero.
Annabell riconoscendo la sua voce si girò stupita e poi gli sorrise << Ciao! Non mi aspettavo di vederti, comunque in realtà sono qui con Seline, J e loro cugino Alex. E tu? >> chiese speranzosa.
     << Ah, perciò sei già in compagnia >>
     << Se vuoi puoi unirti a noi non credo ci siano problemi >> propose lei, non voleva se ne andasse.
     << No va bene così, tranquilla, non vorrei disturbarvi >>
     << Come? No, no, nessun disturbo! Però se non ti va, non importa >> accennò un sorriso un po’ dispiaciuta.
Le sorrise e avvicinandosi intrecciò le dita alle sue << Certo che mi va >> Sorrise anche lei << Allora andiamo? >> suonò quasi come una domanda. << Certo, andiamo >> e le strinse la mano sorridendo poi con uno sguardo istantaneo verso Azrael face un cenno e poi tornò di nuovo a lei sorridente.
Andarono dagli altri, e Annabell presentò subito Raphael ad Alex: << Pia­cere >> disse lui e gli strinse la mano, poi sia andarono a se­dere Ann vicino a Seline e Raphael la seguì sedendosi di fianco a lei tendo le dita ancora incrociate alle sue. Intanto da lontano Azrael fissava Se­line e il tipo che non conosceva.
     << Vado a prendere qualche tovagliolino, sono finiti >> disse lei al­zandosi e guardò l’amica che se li era dimenticati facendola arrossìre un po’.
Azrael la vide alzarsi e la seguì con gli occhi dalla sua pol­troncina, era nell’angolo più appartato e più scuro dell’interno del locale, nel frattempo Jofiel era intenta a rifiutare dei preten­denti un po troppo esageratamente ambiziosi e sicuri di se.
Seline prese un po’ di tovagliolini e stava per tornare indietro quando un tizio attaccò bottone. Cercò di congedarsi con gentilezza ma era uno di quei tipi con la parlantina…
Az vide il tipo infastidirla e solo con un occhiataccia gli fece salire un brivido ghiacciato lungo la spina dorsale inducen­dolo a smetterla e ad uscire dal locale, cosa che avrebbe fatto velocemente, infatti ad un certo punto il ragazzo fece una faccia strana ed uscì di punto in bianco, dal locale. All’inizio la giovane che aveva difronte ci rimase un attimo non aspettandosi una reazione simile, poi alzò le spalle e tor­nò dagli altri. Soddisfatto sorrise ma tornò subito serio, guardando il ta­volo.
     Il tempo volò via e decisero di uscire. Una luce del locale si mosse mettendo in risalto per un momento la brillantezza dei capelli dorati di Jofiel e il suo vestito bianco sempre perfetto. J si fermò un momento come attirato da qualcosa << Ehy che ti prende? >> lui si girò a guardarci << ...nulla mi sembrava di aver visto qualcuno che conosco >> disse ed uscì.
Jofiel sorrise nell’ombra mordendosi il labbro poi si alzò e andò da Azrael che si era alzato anche lui << Che facciamo? Li seguiamo ancora? C’è Raphael comunque con loro… >> però nella sua voce nascondeva la voglia di seguirli… lui la guardò sorridendo e si avviò fuori dal locale.
     Un ubriaco, appena uscito dal locale, andò a sbattere con­tro J e cadde a terra << Ehi! Tu... ravazzino... chiedi scusa… >> J lo guardò e disse << Mi spiace amico ma non è colpa mia >>
     << Ah shi, quindi è colpa mia?! Te la faccio vedere io di chi è la colpa >> si alzò piuttosto agilmente per essere ubriaco e gli si avventò contro. J lo scansò e lui cadde an­cora faccia a terra questa volta.
Jofiel vide tutto da sopra l’edificio mentre era in volo invi­sibile ma non era intenzionata a fare nulla… sapeva che J se la poteva cavare da solo. Sarebbe intervenuta solo se la situazione fosse precipitata.
     << Maledetto moccioso, questa me la paghi >> disse rabbioso rialzandosi ancora barcollante, poi prese una bottiglia rotta cercando di colpirlo. Alex e Raphael erano difronte alle ragazze tenendole a distanza e al sicuro da quella situazione pronti ad aiutare Jason in ogni momento. Lo sguardo si Azrael accortosi della situazione scattò subito verso Seline, la ragazza era pietrificata dalla paura che l'uomo potesse ferire suo fratello, anche se Jason era bravo poteva sempre accadere qualcosa, ma J era immo­bile, sull’attenti, aspettava che gli si avvicinasse.
Jofiel strizzò gli occhi affilando lo sguardo entrando nella mente dell’uomo per vedere le sue intenzioni preparandosi ad in­tervenire, ma era talmente andato che nella sua mente non si leggeva nulla.
L’uomo alzò il braccio per colpirlo, sua sorella trattenne un urlo, ma Jason gli prese il polso facendogli mollare la botti­glia. Qualcuno doveva aver chiamato la polizia perché si senti­rono le sirene e poi vennero a prendere l’uomo ammanet­tandolo e portandolo via.
L’arcangelo biondo si rilassò un po’ sorridendo. Sospirò è stato meglio così… pensò. Almeno l’uomo è salvo, se fosse rimasto li non sarebbe sopravvissuto a… a me…
 Anche Azrael si sentì sollevato anche avrebbe voluto andare a cercare quell'uomo e farlo pentire di aver creato una situazione pericolosa per lei.
     Quando fu tutto finito Seline andò da lui << Tutto bene? >> chiese preoccupata << Si tranquilla, torniamo alla macchina >> le sorrise rassicurante.
Jofiel nel frattempo scese in un vicolo buio e mandò un piccolo bagliore cer­cando di farlo notare solo a lui…
Prese le chiavi << Seline, tieni, voi andate io vi raggiungo tra poco devo andare a dire una cosa alla polizia che mi sono dimenticato. >> poi andò, aveva notato un bagliore e voleva vedere cosa fosse.
Appena vide che si avvicinava smise di richiamare la sua attenzione e ri­mase nascosta al buio, ancora in forma angelica, tendendogli un agguato.
J si guardò intorno, e appena si avvicinò di più dandole le spalle lei uscì dall’ombra e sorridendo gli mise le braccia al collo ridendo << bu! >>
     << Secondo il tuo ragionamento avrei dovuto spaven­tarmi? >> si girò guardandola negli occhi. Lei sorrise di più << Dovresti… >> riferendosi al fatto di essere mille volte più potente di lui. << Eppure ora come ora non ci riesco. >> Si scioglie dal collo di lui e sospirò guardandolo… poi non riuscendo a trattenersi sorrise... in forma angelica i ca­pelli somigliavano più a fili d’oro, e la pelle sem­brava essere fatta di perla… Le carezzò appena una guancia e le sorrise.
     << Ti staranno aspettando, vai >> e detto questo prese il volo in verticale raggiungendo Azrael. Jason si passò una mano tra i capelli sospirò e tornò indietro.
     Seline e gli altri andarono alla macchina come le aveva chiesto il fratello, poi Alex le disse << Seli volevo chiedervi se vi andava di ve­nire da me un giorno, sai papà vorrebbe rivedervi >> Alex sorrise. << Sarebbe bello >> rispose.
     << Ah se vuoi puoi ve­nire anche tu e puoi portare anche dei tuoi amici se ti va >> aggiunse guardando Raphael.
Raphael sorrise << Grazie dell’invito ma dubito. >>
     << Ok comunque l’invito è sempre aperto. >>
Raphael fece un cenno << Ora dove andate? >>
     << Appena torna mio fratello, dopo ciò che è successo credo che torneremo a casa, tra l'altro Alex ha la macchina da noi. >>
     << Capisco, allora io direi che ci lasciamo qua dato che ho la macchina di la. >> disse indicando un punto infondo al parcheggio.
     << Ok allora ci vediamo… ecco J >> disse Seline.
Annabell gli sorrise << Ciao... >> e Raphael le strinse un po’ di più la mano come saluto, poi la lasciò e sorridendo si allontanò << Grazie della serata ciao! >> Lo salutarono e poi salirono in macchina.
     Intanto Azrael si era posto al di sopra di un palazzo ad osservare il gruppetto… avrebbe potuto entrare nella mente della ragazza per sapere chi fosse quel tipo, ma preferì aspettare che glielo dicesse lei senza violare la sua privacy.
I due arcangeli presero il volo mentre Raphael si metteva alla guida della sua macchina sportiva nuova di zecca e tornarono all’albergo. L’avrebbe sentita l’indomani in spiaggia, si disse Azrael e andò a riposare come Jofiel mentre altri due angeli tenevano d’occhio la situazione.
     Arrivati a casa appena scesi dalla macchina, Seline si avvi­cinò ad Alex e lo abbracciò << Ciao ci vediamo >> sciolse l’abbraccio. << Certo vi aspetto tutti sabato e ricordate se avete amici portateli perché… >> J interruppe Alex << Si, si più siamo più ci si diverte, ora vai o preferisci che ti accompagni a calci >> finì lui scherzoso.
Una volta nella in camera si buttò un po’ sul letto, poi si cambiò e andò a dormire.
 
 
 
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OOOk ciao a tutti so che è parecchio tempo che non posto nulla ma purtroppo ho avuto vari problemi che mi hanno impedito di continuare, mi scuso con chi già la stava seguendo per la brusca interruzione e spero vogliate continuare a leggerla e se vi piace la mia storia mi raccomando fatemelo sapere recensite fate domande sarà ben felice di rispondervi ^^
baci <3 <3 <3
   
 
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