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Autore: ThorinOakenshield    14/08/2018    3 recensioni
"Improvvisamente avverto un rumore alle mie spalle, un suono molto simile alla pietra che viene intagliata.
Il mio cuore fa un salto, esattamente come me. Quando mi volto, noto che si sta formando una scritta sulla parete della grotta, e la paura in me aumenta sempre di più: nessuno sta incidendo la roccia, sono assolutamente sola in questo luogo misterioso, deve trattarsi per forza di un fantasma."
Seguito di 'Just a dream?' Lo si può leggere e comprendere anche senza aver letto la mia vecchia fanfiction.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa prima di iniziare il capitolo, una premessa che ci tenevo tantissimo a fare.
Nessuno si è lamentato di niente, ma volevo mettere subito le mani avanti: io sono femminista nel senso che credo nella parità dei diritti, credo che l’uomo e la donna debbano stare sullo stesso piano, non credo che uno debba soverchiare l’altra o viceversa.
Quello che odio è il NONfemminismo, il falso femminismo, ovvero credere che le donne siano esseri superiori e che gli uomini siano tutti delle caccole.
Temo di aver dato un’immagine sbagliata dell’uomo, nel capitolo precedente, capitolo scritto più che altro per riderci su e per provare a riprodurre una scena di Ocean’s 8 che mi aveva fatta ridere. Gli uomini non sono tutti uguali, certi ragioneranno con l’amichetto che hanno tra le gambe, ma tanti altri no. E soprattutto Thorin non è un cretino che si lascia abbindolare da una fessura.
Detto questo possiamo iniziare, grazie per l’attenzione <3.

Il piano

Proprio come avevo previsto, io e Thorin non abbiamo combinato assolutamente niente, a parte coccolarci.
Devo dire però che è stato bello comunque, anche perché entrambi per un momento ci siamo scordati della faccenda del cervo.
Adesso eccoci qui, distesi sul nostro letto ben accogliente, lui a petto nudo e io spalmata sul suo corpo massiccio e muscoloso.
“Allora come risolviamo il problema del cervo?” Improvvisamente mi è tornata in mente quella questione. Ho utilizzato un tono dolce, mentre gli ho toccato in modo giocoso il suo bel naso virile.
Thorin sorride, non smettendo mai di farmi quell’effetto. “Beh...” comincia, mettendosi più comodo. “Potrei pur sempre chiamare una cuoca.”
L’idea della cuoca non mi dispiace affatto, ma non è così semplice: “Sì, però resta il fatto che io quella cosa non la mangio!”
Il Re sotto la Montagna si mette a ridere, facendomi, come al solito, vibrare tutta.
Se io ho un certo potere su di lui, devo ammettere che anche il nano riesce a sortire un certo effetto su di me.
“Mangia quello che vuoi” mi risponde, stringendomi ancora di più a lui. “Basta che non ti arrabbi più con me, intesi?” I nostri nasi sono vicinissimi, siamo in procinto di baciarci un’altra volta.
Io chiudo gli occhi. Le nostre labbra si avvicinano lentamente.
Ci saremmo baciati, se qualcuno non avesse avuto la malsana idea di suonare il campanello proprio in questo momento…

Quando apro la porta, devo dire che rimango piuttosto sorpresa.
Mi sarei aspettata di vedere Balin, Fili, Dwalin o Kili… non di certo Rhunyc.
L’uomo pare piuttosto infervorato, come se avesse corso come un pazzo per arrivare qui il prima possibile. Come se non vedesse l’ora di dirmi una cosa.
“Rhunyc...” dico sorpresa. “Quale buon vento ti porta qui?”
“Salve Glenys” mi saluta l’uomo, dopo aver preso un po’ di fiato. “Scusa per il disturbo, ma...”
“Principessa, chi è?” Rhunyc viene subito interrotto da Thorin, il quale scende tranquillamente le scale, sistemandosi la camicia che dev’essersi rimesso quando è uscito dalla stanza.
Il nano, non appena nota l’uomo, si blocca.
Spero con tutto il mio cuore che non sia ancora geloso e che non si metta a fare una scenata assurda davanti a me.
“Rhunyc...” Pure Thorin sembra piuttosto sorpreso di vedere l’uomo a casa nostra. Istintivamente, mi stringe a sé. “Quale buon vento ti porta qui?”
“Chiedo ancora scusa per il disturbo” risponde Rhunyc, agitato esattamente come prima. “Vorrei parlare con tutti e due in un posto sicuro, non qui davanti alla porta. Si tratta di una cosa della massima importanza, una cosa riguardo Glenys.”
Il mio cuore fa un salto, com’è solito fare quando prendo un colpo: cos’è successo adesso?!
Io e il Re sotto la Montagna si guardiamo preoccupati, prima che egli dica: “E va bene.”

Dopo aver chiuso accuratamente la porta a chiave, io, il nano e l’uomo ci siamo recati in cucina.
Noto con un certo disgusto che il cervo morto si trova ancora gettato sopra al tavolo, ma in questo momento non ci faccio troppo caso, sono troppo impegnata a preoccuparmi per quello che deve dirmi Rhunyc.
Cosa sarà mai successo, questa volta?
“So che Glenys vi ha già parlato del Governatore e delle sue nipoti” dice l’uomo rivolto a Thorin.
Il Re sotto la Montagna sta già per dire la sua, qualcosa che so già che non mi piacerà, ma per fortuna il mio nuovo amico lo ferma subito: “L’ha raccontato anche a me e, sinceramente, le credo. Credo a ciò che ha sentito Bombur.”
Mi viene automatico sorridere, mentre il mio futuro sposo rimane senza parole.
Questa volta lo sguardo di Rhunyc si posa su di me. “Come ti avevo promesso, ho pensato a come smascherare quei quattro, ho pensato a un modo per far sì che finalmente il Re dia ascolto alle tue parole.”
“E quale sarebbe, questo modo?” domanda scettico il nano, incrociando le braccia sul petto con aria divertita.
“Coglierli in flagrante!” risponde sicuro Rhunyc, pare compiaciuto della sua idea. “Io propongo di organizzare un’altra cena, una cena preparata nuovamente da Bombur. Una volta finita, noi quattro ci nasconderemo in cucina, sperando che il Governatore e le sue nipoti rimangano nella sala come l’altra volta. Ascolteremo le loro parole, sperando che dicano le stesse cose che hanno detto l’ultima volta.”
Effettivamente potrebbe funzionare, se Thorin sentisse il piano di quei quattro con le sue stesse orecchie, non dubiterebbe più e li condannerebbe a morte… ma perché non ci ho pensato prima?!
“E va bene” risponde il Re sotto la Montagna, senza abbandonare quell’aria canzonatoria e noncurante. “Se questo basterà per far smettere Glenys, Bombur e te di parlare di questa assurdità, e sia.”
   
 
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