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Autore: lmpaoli94    16/08/2018    0 recensioni
Meridian era tornato ad essere un luogo di pace e di prosperità dopo la sconfitta del Principe Phobos.
Gli abitanti del Regno non erano mai stati così felici prima d’ora.
Ma i residui del male non erano scomparsi per sempre.
Un nuovo segreto oscuro era nascosto su quel Pianeta.
Un segreto che avrebbe scosso ancora una volta la pace dell’universo.
P. S.: Questa storia è una “What if?” partendo dalla fine della prima stagione.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caleb, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una volta arrivati nella Città Infinita, le guardiane e Elyon furono presi da un senso d’inquietudine.
Tranne che Alador, che continuava a camminare scortato da loro come se niente fosse.
«Dove si trova l’entrata delle prigioni di Meridian?» domandò il piccoletto.
«Siamo molto vicini. Sento lo scrosciare dell’acqua.»
Camminando ancora per qualche metro, videro con grande sorpresa che il passaggio segreto che portava alla cascata sotterranea era aperto.
Incuriosita dal fatto, Will corse verso la cascata per vedere se c’era qualcosa di anomalo.
«Will! Aspetta!» gli gridò Cornelia.
La guardiana dei quattro elementi si guardò attorno con sguardo circospetto.
«Trovato qualcosa di interessante?» domandò Hay Lin
«Non c’è niente di anomalo qua dentro…»
«E allora perché il passaggio che porta fino a qui era aperto?»
«Non lo so… Ma qualcosa mi dice che lo scopriremo presto.»
Ma con grande sorpresa, le guardiane notarono che l’Antica Maga non c’era.
«Questo posto mi sa molto di trappola» fece Taranee guardandosi attorno.
A parte la maga, tutto sembrava in perfetto ordine.
Le guardiane, Elyon e Alador superarono la cascata senza problemi, venendo a faccia a faccia con Phobos.
Il principe fissava le guardiane con sguardo sorpreso e con ghigno malevolo.
«Bene… Guarda un po’ chi si rivede…»
«Non farti strane illusione, Phobos» disse Will mettendo le mani avanti «Siamo venute qui perché abbiamo bisogno del tuo aiuto.»
«E sentiamo, che cosa potrei fare che le guardiane non possono?»
«Sconfiggere i cinque Antichi maghi che stanno popolando la Città Infinita.»
Phobos rimase in silenzio per alcuni secondi.
«Quindi siete venuti a conoscenza dei miei cinque seguaci più forti… Molto interessante…»
«Allora? Ci aiuterai?»
«E come avrebbero fatto a diventare così forti improvvisamente?> domandò Cornelia con tono tagliente.
«Loro si nutrono di magia dispersiva… magia buono o scura che fosse… Grazie al nostro duello, i cinque maghi sono diventati molto più forti del previsto, e adesso faranno tutto ciò che è in loro potere per conquistare tutta Meridian.»
«Non finché ci sarò io al comando» rispose Elyon piccata.
«Mia cara sorellina, mi sorprende che tu sia ancora qui a perdere tempo con queste fallite e con questo bambino senza poteri…»
«Che intendi dire?»
«Sto solo dicendo che i cinque magi sono già entrati nel tuo castello e stanno togliendo di mezzo tutti coloro che incontrano sulla loro strada.»
Elyon fu alquanto scioccata dalla rivelazione di suo fratello.
«No, non è vero… Stai mentendo!»
«Ah sì? Allora perché non guardi con i tuoi stessi occhi?1K
Preoccupata dalle parole di Phobos, Elyon acconsentì alla sua richiesta.
Dopo aver chiuso gli occhi, vide che il suo castello stava subendo una distruzione senza precedenti.
«Oh no! Quei cinque maghi…»
«Elyon, che cosa vedi?» gli domandò Irma.
«Dobbiamo tornare subito al castello… e alla svelta!»
«Correte… correte pure verso una vittoria insperata… Non riuscirete mai a sconfiggerli. E se tenterete di eliminarli usando tutti i vostri poteri, rischierete anche la vita… Io vi ho avvertito.»
«Ci rivedremo molto presto, Phobos» replicò Will fissandolo con sguardo truce.
«Non vedo l’ora.»
 
 
In poco tempo, le guardiane, Elyon e Alastor raggiunsero la sala del trono dove ad attenderli c’erano gli Antichi maghi.
«Alador, tu devi proteggerti. Vai subito in camera di Elyon e non uscire per nessuna ragione, ok?»
«Ma io voglio combattere!» protestò il bambino.
«Tu non hai nessun potere Alador… Non hai nessuna possibilità con questi cinque mostri.»
«Questo non è vero. Vi state sbagliando di grosso… Come per esempio provare ad essere venuti a patti con Phobos… Lui è un miserabile. Da anni ci ha comandati e sfruttati come degli sporchi schiavi.»
La rabbia di Alador era incontrollabile.
Le ragazze non l’avevano mai visto così arrabbiato.
«Non avevamo altra scelta, Alador» gli spiegò Hay Lin.
«C’è sempre una scelta, guardiana dell’aria… E quella scelta sono io.»
Disubbidendo alle parole di Will, Alador andò incontro ai cinque maghi.
«Alador, fermati! Così ti farai uccidere!» gridò Will andandogli incontro.
«Aspetta un momento» la interruppe Elyon.
«Ma Elyon, cosa…»
«Lasciamo fare a quel bambino… Nei suoi occhi ho visto tutto il suo potere e la sua convinzione… E’ lui che ci salverà.»
«E come?»
«Stai a vedere.»
Alador fissava i nemici con sguardo rancoroso.
«Che cosa credi di fare, marmocchio?»
«Chi siete voi? E che cosa volete dal mio pianeta?»
«Questi non sono affari tuoi, mostriciattolo. Ritornatene dalle guardiane se non vuoi fare una brutta fine» ribadì uno dei cinque maghi.
«Non mi fate paura… Voi non mi conoscete.»
«Molto bene… Io ti ho avvertito.»
I cinque maghi, unendo i loro poteri, scagliarono gran parte della loro magia contro il malcapitato bambino.
Inerme, Alador non poté difendersi in nessun modo.
Dopo che il bagliore aveva inondato la stanza, Alador fu trasformato in una statua di ghiaccio.
«Alador! No!»
«Adesso che il marmocchio è fuori combattimento, penseremo a voi, guardiane.»
Ma subito dopo, la statua di ghiaccio di Alador si sciolse improvvisamente.
«Taranee, sei stata tu ad usare il potere del fuoco?» gli domandò Will alla sua amica.
«No… Io non ho fatto niente…»
«E allora come spieghiamo tutto il fuoco che ricopriva quella statua?»
Pochi secondi dopo, Alador tornò ad essere un bambino, e le tracce di ghiaccio furono sciolte.
«Ma come diavolo…»
«Che cosa vi avevo detto? Voi non mi conoscete… Avete trovato pane per i vostri denti.»
«Adesso basta! Prendi questo!»
Gli antichi maghi, con forza inaudita, continuarono a colpire il povero bambino.
Ma i loro attacchi non sortirono nessun effetto contro di lui.
«Ma come fa quel bambino ad avere tutti quei poteri?» domandò Elyon confusa.
«E come se non bastasse, sono i nostri poteri!» esclamò Cornelia allibita.
«Elevati alla massima potenza» spiegò Taranee «Guarda come usufruisce del potere della terra.»
L’intera sala del trono fu scossa da un potentissimo terremoto.
Per ripararsi, Elyon e le guardiane uscirono immediatamente dal luogo di battaglia, godendosi il combattimento a debita distanza.
«Non abbiamo nessuna speranza contro questo bambino!» gridò uno degli Antichi maghi ai suoi compagni.
«Dobbiamo ritirarci. E alla svelta!»
«No! Voi non andrete da nessuna parte!»
Unendo i propri poteri, Alador sconfisse definitivamente i cinque Antichi Maghi rispedendoli nelle prigioni della Città Infinita.
 
 
Una volta che la battaglia si fosse conclusa, Elyon e le cinque guardine si radunarono intorno al bambino fissandolo con sguardo sorpreso.
«E questi poteri? Da dove vengono?»
«Posso solo dirvi che sono il figlio legittimo degli Oracoli, ovvero coloro che proteggono il Cuore di Kandrakar.»
«E perché non ce l’hai detto prima?»
«I miei poteri dovevano essere un segreto per tutti… Soprattutto per quei cinque maghi pericolosi… Che poi ho scoperto essere dei cinque maghi di mezza tacca evasi dalle prigioni della Città Infinita.»
«E perché i nostri poteri non hanno avuto nessun effetto contro di loro?» domandò Irma.
«Perché non combattevate con il cuore…»
«Che cosa?»
«Dopo la sconfitta di Phobos, avete perso la voglia di combattere. E questo, ha fatto ciò di indebolire i vostri poteri… Spero che questa battaglia vi sia servita da lezione e che continuate ad essere le guardiane di un tempo… Ah, e c’è un’ultima cosa.»
«E sarebbe?»
«Con il passare del tempo, diventerete sempre più forti. Ma dovete prima volerlo…»
«Non avrei mai pensato che un marmocchio mi potesse dire come devo combattere» fece Cornelia sdrammatizzando la situazione.
«Lo prenderò come un complimento, guardiana della terra… Ma adesso devo tornare dai miei avi e affinare le mie arti magiche naturali. Come voi, anch’io ho molto da imparare.»
«Allora questo è un addio.»
«No, guardiana dei quattro elementi… E’ un arrivederci» disse infine il bambino prima di scomparire nel nulla.
«Ha anche il dono del teletrasporto!» esclamò Irma.
«Ragazze! Finalmente vi ho trovato!» gridò Caleb dopo aver corso più veloce che poté «Purtroppo non ho trovato niente che possa trovare dei punti deboli in quei cinque maghi.»
«Tesoro, credo che tu sia arrivato un po’ tardi» fece Cornelia con tono divertito.
«Perché?»
«Perché grazie all’aiuto di Alador, quei cinque maghi non saranno più un problema.»
Caleb li fissava con sguardo allibito.
«Credo che mi dobbiate spiegare un sacco di cose.»
«Con molto piacere… Ma lo farò io personalmente dopo che mi avrai portato a cena fuori» replicò la guardiana della terra stringendo a sé il suo fidanzato.
«Va bene… Affare fatto» rispose Caleb non del tutto convinto sotto gli sguardi divertiti dei presenti.
   
 
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