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Autore: MarcoBacchella    18/08/2018    0 recensioni
L'antologia delle psicosi umane può essere definita come una raccolta di scarabocchi su un quaderno da tre euro, che spaziano dalla pizza con l'ananas alla questione ontologica dell'identità umana, passando anche per la Bolivia e per tutti i mezzi testi che ho scritto. è, per sua natura, irregolare: che questa irregolarità sia voluta o meno, starà poi a voi deciderlo.
L'antologia in sè va a comporre un universo in cui i miei altri testi vanno a intrecciarsi, un universo fatto di Milano, di biciclette, di musica scadente e noodles istantanei.
I principali nuclei tematici, ovviamente in disordine, sono:
La cultura in quanto feticcio
Il ruolo dei ruoli
Le biciclette
L'entropia delle lampadine a incandescenza
Il vademecum
Genere: Avventura, Comico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma è tradizione!

Ma è tradizione!

                 Noi “occidentali” siamo quelli evoluti. D’altronde, abbiamo inventato la macchina a vapore, i microchip, l’aria condizionata e il pegging! Dobbiamo essere superiori rispetto agli altri! Gli altri, quelli del terzo mondo, sono ancora bloccati in un altro stage evolutivo, uno stage che si basa su cerimonie ritualistiche, passaggi all’età adulta brutali e violenti, e poi forzano i riti d’iniziazione sui loro figli che non sono in grado di poter dire nulla a riguardo!

                 Guarda i banande, ad esempio. Quando circoncidono i loro figli, lo fanno in mucchio e li lavano nella stessa vasca così “risparmiano” sulla festa. Certo certo, i ragazzi Nande sono grandi e capiscono perfettamente il peso e il significato di quel rito, ma le circoncisioni sono così brutali. Sono selvagge e anti igieniche. Che poi cosa ottieni? Un uccello più appetibile? Più appetibile per chi? Per i loro standard? Certo che noi occidentali potevamo importare qualcosa di meno sanguinoso insieme alle lingue europee e ai campi di lavoro.

                 Poi, pensa ai Kwakiutl. Ogni inverno dimostrano chi è il più abbiente distruggendo oggetti di valore per far vedere a tutti che si può sostenere uno stile di vita di delapidazione continua. Sì, poi si sa che è tutta una farsa e serve per decidere chi è il capo ed è un modo come un altro, ma almeno un po’ di buon senso, bruciare le coperte d’inverno è così stupido!

                 Noi occidentali, che abbiamo dei set di valori veri derivanti dalle sacre scritture, siamo riusciti a creare una società in cui le cerimonie sono sorpassate, a meno che tu non abbia un figlio. In quel caso dovresti farlo battezzare, perché sai, poi mia madre ci rimane male se non lo fai, e il padrino fallo fare a tuo zio che almeno lo risenti che sono un po’ di mesi che non gli chiedi neanche come sta. Però prima che il bimbo nasca dovreste sposarvi, sai, in Chiesa, non in comune, perché almeno facciamo la festa. E dovresti invitare anche quei parenti che non vedi da vent’anni. Anzi, prima dovresti informarti quanti ne sono rimasti, anzi no, facciamo che sono tutti vivi così almeno chiediamo già il preventivo del catering con tre primi e tre secondi e apriamo un prestito, mica vogliamo fare brutta figura, poi se ce non viene qualcuno non è un problema, tanto ci penserà il ristorante. Come non credi? Ma perché? Ma è tradizione!

  
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