Goshinboku, proteggi i nostri sentimenti.

Sono davvero arrabbiato.

Perché quel lupastro non si toglie dai piedi?
Ogni volta che viene qui non fa altro che mettere le sue zampacce su Kagome, e come se non bastasse, lei è sempre dalla sua parte.

Che rabbia.

Sono seduto sotto all'albero in cui Kikyo mi sigillò cinquant'anni fa, ma invece di pensare a lei come al solito, nella mia mente non fanno che comparire immagini di quel Koga abbracciato alla mia Kagome.

Aspetta... mia? Ma che cavolo sto pensando?

Muovo le orecchie nervosamente, irritato dai pensieri che affollano la mia mente in questo momento.

Immaginarmi affianco a quella sciocca ragazzina, pensare di abbracciarla e anche di baciarla mi provoca uno strano rossore sulle guance.
È una sensazione piacevole, sento un senso di pace diffondersi al centro del petto.

Mi sento bene, lei mi fa stare bene.

Kikyo voleva che diventassi un essere umano, mentre la mia ambizione è sempre stata quella di superare i miei limiti ed essere un demone completo.
Kagome invece è sempre stata contraria a tutto questo, tutt'oggi non fa che dimostrarmi di voler stare al mio fianco nonostante il mio essere un mezzodemone.

A lei piaccio così come sono.
Me lo dice sempre, anche se indirettamente.

Si alza un leggero venticello e i rami del Goshinboku si smuovono appena, è come se stesse cercando di comunicare con me in qualche modo.
Ogni volta che sono incerto sui miei sentimenti e vengo a pensare qui, l'albero reagisce come se volesse consigliarmi o consolarmi.

Un buonissimo profumo si fa strada nelle mie narici e istintivamente inspiro quella dolce fragranza.

-Ehy Inuyasha, come mai te ne stai qui tutto solo?- mi chiede lei.

Eccola, la mia dolce e fedele Kagome.

Si siede accanto a me, lo sguardo preoccupato e le gote arrossate dalla vergogna.
È così timida, ma sa essere anche battagliera quando vuole.
Riesce a spaventare persino me a volte, e la sua forza spirituale è immensa.

Una vera sacerdotessa.

-Nulla, stavo solo pensando... E non fare quella faccia, se provi a ridere di me vado via.- le dico bruscamente.

-Rilassati, so bene che quando vuoi sai essere piuttosto intelligente.- ride piano.

È così bella quando sorride, e quasi senza accorgermene le avvolgo un braccio intorno alle spalle.

-Sai Inuyasha, a volte le attenzioni di Koga mi fanno sentire a disagio.
È un ottimo amico, ma niente di più. Lui però non vuole capirlo.- si appoggia alla mia spalla sospirando.

La stringo forte e chiudo gli occhi, un piccolo sorriso ad incresparmi le labbra.

-Tzè, non devi preoccuparti.
Finché ci sarò io a difenderti quel lupastro starà al suo posto.-

Ci sono io a proteggerla e nessuno le farà mai del male, perché l'ho finalmente capito:

Kagome è il mio presente e sarà anche il mio futuro.

La proteggerò da ogni pericolo e le darò tutto l'affetto che merita, un giorno sconfiggerò Naraku e quando la pace arriverà le confesserò tutto quello che provo.

Per il momento però, mi limito a godermi questo soffice abbraccio e a stringere tra le braccia il mio prezioso tesoro.


°Angolo Autrice°
Piccola one-shot senza pretese, mettete via i pomodori ^^

La storia non si riferisce a nessun momento specifico del manga, solo a una delle tante visite di Koga.

Sto facendo un re-watch dell'anime e mi è venuta in mente questa piccola scenetta, così ho deciso di scriverla.

Spero vi piaccia, e soprattutto vi chiedo di lasciare qualche parola in merito.♡