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Autore: ballerina 89    22/08/2018    2 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV KILLIAN.

- Papo quando andiamo a bedere le telline? - chiese impaziente mia figlia Chloe dopo aver fatto colazione. Era un weekend molto speciale quello che stava arrivando:  sia quella sera che quella successiva a Storybrooke si sarebbero viste le stelle cadenti e naturalmente le mie bimbe non vedevano l'ora di poter far a gara a chi ne avvistasse di più. 

- Amore mio, andremo domani a vedere le stelline. Oggi non è proprio possibile, mi dispiace . - le dissi. In realtà sarebbe stato possibile portarle ma io e Emma volevamo trascorre almeno una delle due serate da soli come ai vecchi tempi. Naturalmente Chloe non gradì la risposta e iniziò a piangere disperata. Impiegai parte del pomeriggio nel cercare di placare il suo pianto ma non ci riuscii. Si calmó solamente grazie all'intervento di zia Regina che le promesse di fargliele vedere da casa sua e con il telescopio. Grazie Regina, sono in debito con te. Una volta sistemate le bambine aspettai che Emma tornasse da lavoro e ci recammo insieme sulla spiaggia. Inutile a dirsi che quella sera io e mia moglie non vedemmo nessuna stella cadere dal cielo... eravamo troppo impegnati a fissarci l'un l'altra per calcolare ciò che avevamo in torno. La sera successiva invece, con le bimbe insieme a noi, riuscimmo ad avvistarne qualcosa, o almeno per me fu così. Era la stella più luminosa di tutte  e la stavo fissando da molto molto tempo. 

- Papà la tellina! - mi indicó Chloe con la sua manina - Hai eppretto un desidelio? Io ti!

- Certo amore mio che l'ho fatto! - le sorrisi 

- E cota hai desidelato? - chiese curiosa.

- Non si dice tesoro altrimenti poi il desidero non si avvererà..- il desiderio espresso ovviamente riguardava loro:  i miei bambini e sperai davvero con tutto il cuore che tale desiderio si sarebbe avverato. Avrei dovuto aspettare anni per poter verificare con mano questa cosa ma non avevo fratta. Fin quando erano con me tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Rincasammo per mezzanotte, le bambine di erano addormentare in spiaggia esauste da quella ricca ed entusiasmante serata ed era giusto portarle nel loro lettino. Anche io ed Emma eravamo stanchi così decidemmo senza troppi convenevoli di seguire le bambine nel mondo dei sogni. 

Non so per quanto tempo dormii,so solo che quando mi svegliai accadde una cosa strana. Non chiedetemi come ma "ero come sospeso in aria e riuscivo a vedere chiaramente tutta la mia camera da letto dall'altro. Vedevo addirittura me stesso steso nel letto... oddio! Che fossi morto? No no no non era possibile io.... io no non potevo essere morto.... non ricordavo nulla avvenuto la sera prima che potesse presagire la mia morte: un attacco da parte  di un nemico, un mancamento, niente di niente. Mi spostai verso lo specchio e non vidi la mia sagoma... non vidi nulla in realtà... ero lì ma allo stesso tempo non c'ero. Che fossi morto sul serio e la mia anima era appena uscita dal mio corpo? Tentai di avvicinarmi a me stesso ma qualcosa, una forza strana, mi impedì di farlo. Potevo andare ovunque ma non nel mio corpo. Stavo iniziando seriamente a preoccuparmi... non tanto per me quanto per Emma e i bambini. Ah proposito di loro: Emma non è in stanza e neanche Liam c'è... non c'è neanche il suo lettino e il suo fasciatoio a dir la verità. più mi guardò attorno e più noto che tutto è diverso: non ricordo di aver indossato quel pigiama prima di andare a letto ma sono anche sicuro di non averlo mai avuto nell'armadio, le pareti della stanza poi? sono... diverse! Che diamine sta succedendo??? 

Esco dalla stanza per dare un'occhiata al resto della casa per vedere altri possibili cambiamenti e nel mentre spero di vedere Emma ma niente... cambiamenti ce ne sono molti ma di Emma nessuna traccia. Una cosa particolare però cattura la mia attenzione:  una ragazza. 

C'è una ragazza nel salottino di casa mia, non riesco a vederla bene, è di spalle ma posso dire che è bionda e alta su per giù un metro e settanta. Come avrà fatto ad entrare?

- Si può sapere chi sei? Che ci fai a casa mia? - provai a dirle  con voce sostenuta ma lei non mi calcoló! - dico a te! Sei sorda per caso? - continuava a non prestarmi attenzione, molto  probabilmente non riusciva neanche lei a vedermi ne tantomeno sentirmi. La vidi aprire  la porta d'ingresso per uscire ma si trovó un ragazzo su per giù della sua età davanti. Aveva  una rosa in mano.

- Buongiorno! - disse lei sorridendogli per poi abbracciarlo.

- Buongiorno a te Leila! - Leila? L’ha chiamata Leila? Ma come... quella sarebbe mia figlia???? - possiamo andare? - disse lui per poi baciarla! - Eiiiii pervertito! Toglile le tue manacce di dosso! - Dissi portandomi davanti a lui ma niente, oltrepassai il suo corpo. Non potevo fare nulla per evitare questa cosa se non assistere impotente alla scena. Da questa angolazione riuscii però a vedere meglio la ragazza... è già; doveva proprio essere Leila. Aveva lo stesso viso della mia bambina solamente che al posto di un metro e venti adesso esa decisamente più alta e più somigliante a Emma! Come possibile che fosse diventata in una notte così grande? 

- Ti propongo un cambio di programma piccola! E se saltassimo la scuola e venissi a casa mia? I miei non ci sono... possiamo stare un po’ da soli... - ripetilo se hai coraggio brutto figlio...

- Shhh c’è mio padre di sopra se ti sente ti farà decapitare. - Brava la mia bambina! - È un’idea molto allettante comunque, vorrei dirti di sì.... cosa??? Leila ma che ti dice il cervello. - Ma c’è il compito di storia dell’arte oggi, non posso proprio mancare. Magari possiamo rimandare ad oggi pomeriggio il tuo bel programmino... - col cavolo che tu uscirai di casa oggi pomeriggio! Potrai anche non vedermi ma fidati, troverò un modo!  - Sarà meglio andare o faremo tardi. Papà sto andando a scuola, vado con un mio amico! Non preoccuparti per Chloe ha preso l’autobus. - Oddio Chloe... autobus? se Leila è adolescente significa che bene o male anche Chloe lo è.... sto sognando o...... ah! Forse ho capito tutto, forse è tutta colpa del desodetio di ieri sera... per forza, non può essere altrimenti. Ma perché a Storybrooke i desideri vengono sempre male interpretati? Ho desiderato di poter vedere la loro crescita, di essere presente nei momenti di difficoltà. La nostra vita è così frenetica e pericolosa che non è detto che ci saremo per sempre... il mio desiderio era appunto questo: vederle crescere e vederle diventare donne giorno dopo giorno, non catapultarmi nel futuro per vedere come sarà; anche perché ad essere sinceri,da come è iniziata questa giornata, non penso che mi piacerà molto come sarà questo futuro. Beh ormai siamo in ballo... balliamo! Seguii Leila fino scuola, non mi fidavo assolutamente di quel ragazzo, mi assicurai che entrasse in classe dopodiché iniziai a fare un giro di perlustrazione nella speranza di riconoscere tra quella marmaglia di studenti la mia piccola Chloe. Mmmh più facie a dirsi che a farsi... troppi ragazzi con la stessa divisa, sarebbe statao impossibile trovarla. Tornai a casa e le aspettai li, Leila ero sicura sarebbe rientrata per pranzo prima di rifilare qualche bugia colossale a suo padre, che comunque ero io, per poter andare da quel depravato. Dovevo escogitare qualcosa per evitare di farla uscire... aveva 18 anni... o almeno così pensavo visto che era entrata nelle classi dedicate ai maturandi ma era comunque una bambina. Non l’avrei mai mandata in casa di un ragazzo conoscendo la mentalità dei ragazzi a quell’eta. Nel mentre escogitavo il modo di impedirle di uscire, cosa difficile visto che nessuno poteva vedermi, feci un giro di quello che era il piano inferiore di  casa mia. Tutto sembrava diverso, ma la cosa più strana è che Emma non c’era. Forse aveva accompagnato Liam a scuola visto che neanche il bambino era in casa.  Andai  in cucina e neanche a farlo apposta trovai due post it da parte di Emma:  uno per Leila e Chloe “ non fate arrabbiare vostro padre in queste due settimane e non fate di testa vostra. Le uscite nei giorni infrasettimanali non sono contemplate per nessuna delle due.” - Santa Emma... ma quanto ti amo è? A quanto pare era fuori per due settimane... l’altro post it era per me: non passerà giorno che non pensi a te! Un bacio da tutti noi. - mmmh tutti noi... a questo punto Liam era di sicuro con lei ma cosa avrà voluto intendere con “tutti noi”? Che avessimo avuto altri figli??? Oddio dopo quello che ho visto questa mattina già solo Leila sarebbe davvero troppo! Immerso nei pensieri non mi accorsi che proprio quest’ultima aveva appena fatto rientro da scuola. La seguii fino ad arrivare in soggiorno dove il me stesso del futuro era intento a leggere  qualcosa.

- Papà sono tornata! - disse per poi abbracciarlo e dargli un bacio. Bello sapere che queste abitudini non cambieranno nel tempo. 

- Ciao tesoro! Tua sorella? - si guardò intorno non vedendola arrivare.

- Non lo so... mi ha scritto un messaggio che diceva di iniziarmi ad avviare... 

- Si sarà trattenuta con qualche amica... come sempre del resto - rispose lui... io... beh avete capito. 

- senti papà non è che possiamo parlare un attimo? - e no... non sei neanche tornata che già vuoi mettere in atto il tuo  piano diabolico per uscire con quello lì? - Si tratta proprio di Chloe. - ah! Interessante la cosa. 

- Sì certo tesoro, dimmi pure! - posó il giornale.

- Pensavo fosse meglio parlarne con la mamma in quanto è una donna, ma non c’è in questo periodo e quindi credo spetti a te ascoltare quello che ho da dire. 

- Puoi dirmi tutto lo sai...

- Beh... io non vorrei allarmarti inutilmente, ma credo che chloe.... si ecco.... credo che Chloe si stia frequentando con qualcuno! - disse tutto d’un fiato fermando sia il mio cuore che quello del mio clone.

- Co... cosa????? - rispose quest’ultimo scioccato togliendomi le parole di bocca. - Ma cosa dici Leila? Tua sorella è una ragazzina non è possibile una cosa del genere,  da cosa lo deduci?

- Beh i segnali ci sono tutti: è sempre tra le nuvole, torna sempre tardi da scuola dicendo che incontra le sue amiche e il sabato e la domenica impiega più di due ore per vestirsi e prepararsi... 

- Tua sorella è una fanatica di prima categoria lo sai anche meglio di me, le ore passate in bagno a prepararsi non credo siano dovute ad un possibile ragazzetto ma bensì al semplice fatto di uscire e poi cosa c’è di male a trattenersi qualche minuto in più con le amiche dopo scuola? 

- Nulla se solo le sue amiche non fossero tutti i giorni sullo stesso auto con me. Papà senti io non voglio spaventarti e non voglio neanche  fare la spia... sai quando tengo a Chloe ma appunto per questo ti chiedo di aprire gli occhi ok? Ultimamente non so il perché ha smesso addirittura di confidarsi con me e la cosa non mi piace per niente. Ho paura possa mettersinin qualche casino. 

- Tesoro le tue intenzioni sono più che nobili e sono orgogliosissimo di te! - e bravo il mio clone... vedo che me la caverò bene in un futuro ormai prossimo. - Sono più che sicuro  che tua sorella non abbia nessun.... - la porta di casa venne aperta con una forza inaudita e richiusa nello stesso modo. Una ragazza aveva appena fatto irruzione nell’abitazione. Non credo fosse una ragazza qualunque. Aveva i capelli biondi, era un pochino più alta di Leila ma i suoi occhi erano fin troppo riconoscibili. Non poteva essere altro che la mia bambina, Chloe... ed era in lacrime. 

- Chloe! - disse sua sorella preoccupata nel vederla così!

- Amore mio! - continuó suo padre per poi alzarsi in piedi vedendo il volto della ragazzina - Che accidenti ti è successo? - non rispose, buttó lo zaino a terra e  scappó al piano di sopra! 

- Visto? Te lo dicevo io che qualcosa non andava! Io lo sento quando c’è qualcosa che non va in lei. Papà che facciamo ora????

- Leila tesoro calmati, non sai neanche quello che è successo! 

- Posso intuirlo però! Perché sembri così calmo è? Se vieni a scoprire che esco con qualcuno dai i numeri mentre se succede a tua figlia più piccola no.

- Leila tesoro fidati di me, quando tua sorella uscirà per la sua prima volta con un ragazzo vedrai che andró su tutte le furie, come è  successo con te e contemporaneamente entrerò nel panico. Ma ora ancora non è successo. È solamente una bambina Chloe...

- Ha 14 anni papà! 

- Appunto! Tu sei uscita per la prima volta a sedici anni con un ragazzo!

- Beh lo sappiamo tutti che è lei la più sveglia della famiglia! 

- Fidati che non è  così! Ho fiuto per queste cose. Tua sorella avrà avuto qualche problemino con la scuola o con qualche amica come è già capitato in passato, non preoccuparti... so riconoscere una figlia innamorata. 

- come preferisci, ma penso tu stia sbagliando alla grande! Vado da lei adesso. 

- Aspetta! - la fermó - È bello sapere che ci tieni così tanto a lei. Sembra ieri che vi prendevate a capelli per ogni cavolata. - Vero, le mie piccole principesse non passano giorno che non tentano di male l’un l’altra. È strano vedere Leila così protettiva nei confronti della piccolina. - Riesci a ricordare da quanto andare così d’accordo? 

- D’accordo come adesso diciamo da un paio d’anni ma io credo di essere cambiata nei suoi confronti il giorno in cui ha rischiato di morire. Avró avuto anche sette o otto anni ma nonostante tu e la mamma tentavate di nascondermelo ho capito benissimo quello che stava succedendo... ricordo di avere avuto paura e da lì tutto è cambiato.  

- Non ricordarmelo. Sono stati davvero giuorni di puro panico. - si intristì  - Va da lei ora...  -

Cosa cosa cosaaaaaaa? La mia piccolina in un futuro avrebbe rischiato di morire? Come sarebbe accaduto? E sopratutto... quando? Se Leila dice di aver avuto sette o otto anni significa che Chloe ne avrebbe dovuti avere tre o quattro e questo significa che quel maledetto giorno nel mio mondo è quasi arrivato. No, non succederà. Ora che ho qualche piccola notizia di quello che sarà il futuro potrò sicuramente cambiare qualcosa. Chloe non rischierà mai la vita, ci penserò io a proteggerla. 

Nel mentre cercai di riprendermi dalla notizia appena assimilata, vidi Leila salire al piano di sopra e di conseguenza la seguii. Bussó alla porta di sua sorella e senza attendere risposta entró. Chloe era sdraiata a pancia in giù sul letto e con la testa sotto il cuscino. La sua schiena si muoveva troppo rapidamente e questo significava che stava ancora piangendo.

- Chloe mi dici cos’è successo?! - le disse la più grande togliendole il cuscino da dosso e massaggiandole la schiena per farla calmare -  Forse posso aiutarti. - non ottenne risposta. - Perché non ti confidi con me? pensavo che ormai non ci fossero più segreti tra di noi... che fai riinizi  a tenermi le cose nascoste? - niente da fare non sembrava intenzionata a parlare, ma a quanto pare neanche Leila era intenzionata a cedere. - Facciamo così... - disse prendendola per le spalle e girandola nella sua direzione - Rispondimi solo sì o no! C’è di mezzo un ragazzetto vero? - di tutta risposta Chloe prese a piangere ancora di più e recuperando il cuscino ai lati del letto lo riporto sulla sua faccia non volendosi far vedere così.

- Immaginavo... ti ha detto qualcosa che non doveva dirti! Ti ha messo le mani addosso? Chloe dimmelo perché se è così giuro che vado a spaccargli la faccia ora.

- No... - finalmente si udì, anche se ovattata dal cuscino, la sua voce. Ve lo giuro vedere quella scena mi stava uccidendo. Pensavo che sarei stato in grado di proteggerle sempre e invece mi sbagliavo... ci sono cose che purtroppo un padre non può prevedere. 

- Posso sapere almeno chi è? Lo conosco? Per caso è Erik? Finalmente la tua storica cotta si è fatta avanti? 

- No... ora basta però, non voglio parlare. Vorrei restare da sola.

- Siete fidanzati o siete ancora in fase di frequentazione? Dimmi almeno questo...

-  Perché vuoi saperlo, cambierebbe qualcosa? - disse tra un singhiozzo e l’altro - Ormai non... non lo rivedrò più! È...è finita - se in un primo momento era riuscita a calmarsi un po’ ecco che tutto d’un tratto riprese  a piangere. Giuro che chiunque abbia provato a far soffrire la mia piccolina la pagherà cara! Se non adesso, nel mio futuro. Ci penserò io stesso a far capire a quel ragazzetto l’errore che ha commesso anche solo ad avvicinarsi a lei. 

- Ok,ok... shhhhh va tutto bene! - sua sorella l’abbraccio più forte che poteva cercando di darle un po’ di coraggio e cercando di farle capire che lei era lì per lei. - Andrà tutto bene te lo prometto! Ci sono io con te! - Rimase li in silenzio ad aspettare che si calmasse un po’ dopodiché rispettó il suo desiderio di restare da sola e tornó al piano di sotto da suo padre.

- Te lo dicevo io! - gli disse non appena lo raggiunse in soggiorno - Si vedeva con qualcuno! 

- Cosa?!  Chi chloe? Sei seria??? - ora mi riconoscevo! Dai  killian, scopri chi è e picchialo a sangue.

- Si papà! Chloe! Tua figlia. La piccola principessina di papà, non so se hai presente - lo prese in giro. 

- Ma come è possibile che io non mi sia accorto di nulla? Vado da lei! 

- Fermo! Non le serve un papà iperprotettivo in questo momento e comunque  loro storia pare sia già finita! Puoi dormire su sette cuscini papà, non te la porteranno via! Non adesso almeno.

- Ma sta piangendo... e quindi sta male! Nessuno può far male alle mie bambine!

- Lo hai detto anche quando mi sono lasciata con Gideon, eppure è ancora vivo! - Gideon? Alla fine ha avuto per davvero una storia con Gideon? Mmh anche questo cambierà! Quel bambino non frequenterà più mia figlia quando tornerò a casa. - Papà credo tu debba rassegnarti ormai. Io sono grande e lei lo sta diventando... 

- Non mi rassegnerò mai! - ben detto! 

Per tutto il pomeriggio Chloe non si fece vedere e neanche per cena, così con la scusa che non potesse vedermi andai a controllarla... niente era cambiato da quel pomeriggio: se ne stava sul letto e piangeva. Ormai i suoi occhi avevano perso quella luce meravigliosa che emanavano ogni volta. Quella  luce aveva lasciato spazio a tanta, tanta tristezza. Rimasi a vegliare su di lei tutta la notte e sperai che almeno un pochino sentisse la mia presenza. Avrei voluto ci fosse anche Emma li con me. Lei di sicuro avrebbe saputo dirle qualcosa per tirarle su il morale. 

Notai una cosa però che mi lasció sorpreso e orgoglioso allo stesso tempo: per tutta la notte sia sua sorella che il me del futuro la controllarono. Purtroppo non bastó a toglierle quel dolore dal petto ma almeno era già un inizio. 

L’indomani entrambe Si prepararono per andare a scuola, nel momento della colazione il me del futuro provó a scambiare due chiacchiere con la ragazza ma senza successo, a quanto pare  non era intenzionata a parlare. Aveva smesso di piangere e questo  era già  un enorme sollievo ma potevo leggerlo chiaramente  nei suoi occhi che all’interno del suo cuoricino le cose non andavano ancora bene... anche il mio doppio lo sapeva. 

Presero entrambe l’autobus e si recarono a scuola, naturalmente le seguii. Chloe entró subito senza salutare nessuno, cosa che fece preoccupare molto sua sorella, Leila invece  andò alla ricerca di qualche amica della più piccola per capire cosa effettivamente fosse successo il giorno prima. Ok che era a quanto pare il suo primo fidanzatino la causa di tutto, ma da quel che avevo potuto capire dalla loro piccola chiacchierata il giorno prima non era di certo la sua prima vera e propria cotta. Questo ragazzo non era il ragazzo a cui sembrerebbe andare dietro da una vita... oddio!  Al solo pensare  queste cose  mi venne l’orticaria. Come è andata a finire la storia che non le piacevano i maschietti? La vita era proprio ingiusta. Continuai a seguire Leila nella sua sfrenata ricerca ma non riuscì a trovare  le amiche di Chloe, furono loro ad incontrare lei. 

- Ah! Eccola qua! - esordi una di loro! - La rovinafamiglie.

- Come? - si giró e le vide - Ce l’hai con me per caso? - rispose a tono non capendo il motivo di tanta aggressività. - Cominque vi cercavo... sono venuta qui per Chloe!

- Che c’è ora ti preoccupi per tua sorella? Ma come, se fino a ieri non te n’è importato nulla...

- Senti, innanzi tutto porta rispetto perché sono più grande di te! Secondo non ti permettere di giudicare il mio rapporto con mia sorella ok? Sono preoccupata per lei! 

- Disse la ragazza che le rubó il fidanzato! 

- Co... Cosa? Ma di che state parlando si può sapere? 

- Non fare la santarellina con noi! Ti abbiamo vista... e ti ha vista anche Chloe ieri all’intervallo mentre amoreggiavi con il “suo” fidanzato! L’hai distrutta, lei si fidava di te! Come hai potuto farle questo è? 

- Ma cosa  andate blaterando è? Io il suo fidanzato neanche lo conosco e ieri all’intervallo ero con... - la vidi sgranare gli occhi...

- Esatto! Non eri con Gideon ieri! 

- No, io e Gideon ci siamo lasciati due mesi fa... ieri ero con un ragazzo che conosco da circa un paio di  settimane.

- Per caso si chiama Lucas?

- S... si... non mi dirai che... 

- Esatto! Lo conosci eccome il fidanzato di tua sorella! - vidi mia figlia sbiancare e iniziare a tremare... - Io dico non ti fai un po’ schifo? 

- Io... io non...

- Non venirci a raccontare che tua sorella non ti ha confessato questa cosa perché poco ci credo visto il vostro rapporto, come riesci a guardi in faccia allo secchio la mattina è? 

Non riuscì a rispondere, la vidi correre e andare via. Uscii addirittura dai cancelli della scuola e fu lì che mi preoccupai seriamente... non era in se e avevo paura che commettesse qualche stupidaggine. Mi sbagliavo... è Chloe quella che farebbe casini, Leila è sempre stata la più pacata delle due e con il tempo le cose non cambieranno. Correndo correndo arrivó in spiaggia, si sedette e rimase lì a piangere fissando le onde. Mi avvicinai a lei come la sera prima feci con sua sorella ma purtroppo non riuscii a far nulla per fargli sentire la mia presenza. Mi sento impotente a vederla in quello stato e da sola. Ingoiai il boccone amaro che mi dava quella sensazione di impotenza e restai accanto a lei, ormai erano ora che se ne stava lì... possibile che nessuno dei suoi amici fosse venuto a cercarla? Naturalmente no visto che erano tutti a scuola. 

- Ei cucciolina? Posso sedermi accanto a te? - improvvisamente sentii una voce, mi girai e lo vidi! Il me del futuro era appena arrivato e senza ottenere risposta dalla sua bambina si sedette accanto a lei. 

- Come... come facevi a.... a..... - singhiozzava tanto da non riuscire a parlare. 

- Come facevo a sapere che fossi qui? Beh in primo luogo mi hanno chiamato da scuola dicendomi di averti vista per il cortile ma non in classe e secondo so che quando vuoi stare da sola vieni sempre qui! 

- Sc... scusa papà! 

- Non devi scusarti ok? Vorrei solo che mi raccontassi cosa è successo di tanto drammatico da ridurti così! 

- Sono... sono una persona orribile! - disse tutto dunfiato abbracciandolo! 

- Ma no piccolina, no che non sei una persona orribile! Come ti vengono in mente queste cose è? 

- Io... lo sono invece... è.... è tutta colpa mia.... mi... mi faccio schifo! 

- Ei rallenta! Mi sembri tua madre guarda! Ti dai colpe come se avessi uccido qualcuno. - è vero, Emma è così, ogni volta che succede qualcosa lei si da tremila colpe inutili... non c’è che dire: tale madre, tale figlia. - Respira , calmati e appena avrai ripreso fiato mi racconterai cos’è successo ok? - lo vedevo massaggiarle  la schiena nell’interno di calamarla, non ci riuscì pienamente ma almeno un po’ si tranquillizzó...

- Tu... tu sai che ho lasciato Gideon due mesi fa...

- Si lo so e ne sono anche molto felice! - mi sta davvero simpatica questa versione di me!

- Papà! - lo ammonì lei.

- Scusa... come non detto! continua. C’entra per caso lui? Ti ha forse fatto qualcosa?

- No, Gideon non c’entra nulla in questa storia papà. La verità è che dopo che mi sono lasciata qualcuno ha iniziato a provarci con me.

- E tu hai detto di no a tutti questi pseudo pretendenti vero?

- Si... fino ad un paio di settimane fa. Ho conosciuto un ragazzo... sembrava.... sembrava un tipo apposto papà!

- E invece? - potevo intuirlo dalla sua voce, si stava aggirando - cosa diamine ti ha fatto Leila? Dimmelo che non ci metto nulla a trovarlo e spaccargli la faccia! - la mia bimba riprese a piangere facendolo preoccupare ancora di più! - Leila tesoro mi stai facendo seriamente spaventate: che ti ha fatto quel depravato? 

- Papà... lui... lui... - prese un bel respiro - è lui il fidanzato di chloeeee!!!!! Io... io ti giuro che non lo sapevo altrimenti... altrimenti gli avrei detto di no... papà mia sorella mi odia ed è tutta colpa mia! 

- Leila mah..

- Ci ha visti ieri all’intervallo ecco perché ieri era in lacrime! È colpa mia papà! È colpa mia se mia sorella sta soffrendo! Le ho fatto del male! Ho... ho rovinato la vita di mia sorella!

- Vi ha beccato a fare cosa? Leila guardami in faccia per favore! Lo sai che non voglio che tu o tua sorella facciate passi più lunghi delle vostre gambe Verooooo? Che cosa stavi facendo

Con questo ragazzo è? 

- Papà ma che dici... non pensare a questo ora! Pensa... pensa che mia sorella mi odia! - sembrava inconsolabile. Anche  io la pensavo come Killian ma vederla così mi distruggeva. Il me del futuro rispetto a me era più fermo, evidentemente ha avuto modo negli anni di fare esperienze maggiori con loro due. 

- Dimmi cosa hai fatto con quel ragazzo e non cambiare argomento! 

- Niente di quel che pensi papà! Eravamo a scuola e Chloe... Chloe a quanto pare  ci ha sorpreso a baciarci! Io non lo sapevo papà che fosse lui il ragazzo che stava frequentando te lo giurooooo! Te lo giuro non avrei mai permesso che tra me e lui iniziasse qualcosa altrimenti! - di tutto quello che potevo immaginare del mio futuro mai avrei pensato a questo: le mie figlie di erano prese una cotta per lo stesso ragazzo! Di male in peggio insomma...

- Shhhh... tesoro va tutto bene, non è successo nulla. Se è  vero che non sapevi nulla non puoi fartene una colpa...

- Ma lei mi odia papà e io non riesco a sopportarlo! 

- Tua sorella non ti odia affatto!

- Invece sì! Ieri pomeriggio non ha voluto neanche parlarmi quindi è chiaro che mi odia! - continuava a piangere. 

- Non puoi sapere il perché non voleva. Magari voleva semplicemente stare per conto suo. Che ne sai, magari  oggi avrà voglia di parlarti!

- Io non credo... sono... sono una persona orribile! Mi vergogno come una ladra, ma che razza di sorella maggiore sono è? Ho rovinato tutto! Ho creato dei ricordi orribili a mia sorella per quanto riguarda il primo amore. Pensavo saremmo state complice, che l’avrei aiutata, consigliata... e invece? Ho fatto l’amante del suo ragazzo! È tutto uno schifo! 

- Tu non le hai mai viste le persone orribili misà. Non hai colpe Leila, la colpa è solo ed esclusivamente di quel ragazzo! È lui che non doveva permettersi di venirti a cercare. Sono sicura che tua sorella la pensa come me.

- mah...

- Niente mah! Ora asciugati le lacrime e torniamo a casa che è tardi.

***

Quel pomeriggio fu il pomeriggio più lungo e devastante della mia vita, erano già le cinque del pomeriggio e di Chloe ancora nessuna traccia. Tra circa una decina d’anni avrei avuto in casa Due figlie in piena crisi adolescenziale... oddio sono spacciato. Non mi sento pronto ad affrontare nulla di tutto questo! 

 

- Ah eccoti qui! - disse il mio doppio non appena vide rientrare Chloe in casa - Si può sapere dove sei stata fino a quest’ora signorina? Credevo uscissi da scuola alle 14! 

- Ho avuto da fare papà! - rispose come se fosse la cosa più normale di questo mondo.

- avresti dovuto avvisarmi non trovi? 

- Ho sentito la mamma per telefono e l’ho detto a lei!

- Mamma è fuori città dovevi parlare con me! 

- Ok va bene scusa! Vado di sopra! - disse alzando gli occhi per aria.

- No no no! Tu adesso ti siedi su questo bel divano accanto al tuo caro paparino e mi spiegherai come mai stai diventando giorno dopo giorno così ribelle. 

- Io non sono....

- Ascolta, andrò dritto al sodo! So che ci hai tenuto nascosto delle cose e per oggi, solo per oggi, sorvolerò. Magari ne parleremo domani ma per ora mi interessa parlare di altro. Tua sorella è di sopra in lacrime, è disperata! 

- ODDIOOOO! CHE LE È SUCCESSO? - scattó in piedi. 

- Oggi a scuola le tue amiche l’hanno aggredita verbalmente! 

- E per quale stramaledetto motivo? 

- Tu non ci arrivi? Forse per un certo ragazzetto di cui nessuno della tua famiglia  sapeva dell’esistenza? - abbassó la testa colpevole 

- Dobbiamo... dobbiamo parlarne per forza o posso andare da lei?

- Va da lei ma te l’ho già detto, domani parleremo anche di questo argomento, non credere di potertela cavare così. 

Corse al piano di sopra  e senza esitazione entró nella camera della maggiore. Sembrava la stessa scena del giorno prima solo che le parti questa volta erano invertite. Senza dire nulla la più piccola si buttò sul lettone e abbracció sua sorella con quanta più forza aveva in corpo. 

- Non piangere ti prego! Sto male se piangi... - le disse.

- Lasciami da sola! - disse l’altra tra i singhiozzi.

- No! Non se ne parla! Tu ci sei sempre per me, tocca a me adesso!

- No! Non... non dopo quello che... che ti ho fatto... 

- Cosa ti hanno detto le mie amiche? - disse con tono arrabbiato verso le ragazze - Avevo detto loro di non dirti nulla!

- Perché? Hanno ragione... e poi ti stavano difendendo. 

- Non ho bisogno di essere difesa da loro! - nonostante le parole della più piccola Leila non sembrava intenzionata a riprendersi - Ascolta  non mi piace parlarti mentre te ne stai con la testa sotto un cuscino. Voglio che mi parli guardandomi negli occhi.

- No! Non... non... non lo sopporterei!

- Ma perché! 

- COME PERCHÈ CHLOEEEEE? Per favore esci! 

- No non me ne vado! Se mi vuoi fuori dovrai usare la magia ma sappi che non funzionerá. Torneró qui fino a quando non ti deciderai a parlarmi. 

- VUOI CHE VEDA LA DELUSIONE NEI TUOI OCCHI? - le chiese - VUOI CHE MI UMILI ANCORA DI PIÙ DI QUANTO GIÀ NON SIA? VIOI CHE TI DICA CHE SONO UN ESSERE ORRIBILE? - si alzó di scatto e la guardó - ECCO! SEI CONTENTA ADESSO? TI STO GUARDANDO CHLOE! -  i suoi occhi erano gonfi e rossi... erano più di sei ore che continuava a piangere disperata.

- Oh... Leila... - disse sua sorella con occhi lucidi non sopportando di vederla in quello stato. 

- ORA ESCI PER FAVORE! 

- Ancora? Forse non hai capito: io non usciró da qui se prima non avremo parlato! 

- Ma non lo capisci che così mi fai solamente del male? Che vuoi da me è? Vuoi le mie scuse? SCUSA CHLOE! Scusa se ti ho rovinato la vita, scusa se ti ho rovinato l’idea dell’amore, scusa se ho fatto quello che ho fatto! Mi faccio schifo già da sola... non c’è bisogno che mi faccia sentire peggio.

- Io non voglio farti sentire peggio...

- Ma lo stai facendo restando qui! Non sopporto di stare nella stessa stanza con te dopo quello che è successo. Dovresti odiarmi, spararmi cattiverie addosso e non so che altro... e invece? Vederti così tranquilla mi fa stare solamente male.

- Leila pensi... pensi seriamente che io ce l’abbia con te? 

- Perché non è così forse? Risparmiatela Chloe, sii te stessa, dimmi tutto quello che pensi e ignora tutto quello che  papà ti ha detto di dirmi per farmi stare meglio. Non funziona.

- Papà non c’entra nulla in tutto questo e non mi ha chiesto di dirti nulla. Che tu voglia crederlo o meno io non sono arrabbiata con te... E guardami quando ti parlo. 

- Vuoi dirmi che tu ieri non stavi piangendo disperata perché mi hai visto con lui? - chiese convinta della risposta.

- Si Piangevo perché ti ho vista con lui! Mi si è  spezzato il cuore nel vederti lì? Si... ma non per te! Per lui!  Cavolo lo vuoi capire si o no? Non ti ho mai parlato di lui quindi di conseguenza come potevi sapere chi fosse? Sicuramente lui ti ha fatto la corte e tu hai accettato le sue avance. Tu non hai colpa,  è lui che doveva starsene al suo posto: uno perché era già impegnato con me, due perché lui sa che sei mia sorella! 

- Come fa a saperlo? 

- semplice, gli ho parlato di te!  

- Tu... tu gli hai parlato di me? 

- Certo!  Sei mia sorella, sei la mia anima, l’esempio da seguire, il mio tutto! Come potevo non parlargli di te? 

- Davvero gli hai detto così? - chiese orgogliosa e incredula allo stesso tempo.

- Si! 

- Quindi non... non sei arrabbiata con me per....

- Io non ce l’ho minimamente con te e le mie amiche sono semplicemente delle idiote! 

- Loro cercavano solamente di proteggerti te lo ripeto! 

- E io ti ripeto che non dovevano. 

- Scusami ok? Anche se non lo sapevo ti chiedo scusa per quello che è successo... 

- Non devi scusarti anzi... forse sono io che devo farlo. Non ti ho detto cosa stava succedendo nella mia vita e mi dispiace... non l’ho fatto per cattiveria devi credermi... è che mi vergognavo.

- Non devi assolutamente vergognarti di me: Con me ci devi parlare ok? Anche se sei imbarazzata... o intimorita, io  non ti giudico e comunque posso aiutarti. 

- Hai ragione! Mi dispiace di essermi comportata da sciocca! Non succederà più! promesso! 

- E a me mi dispiace di averti ferita anche se involontariamente. - come se niente fosse si abbracciarono, tutto il casino  di poco prima si trasformò solamente  in un lontano ricordo.

- E ora che si fa? Continuerai a vedere quel ragazzo? - chiese Leila a Chloe. - per quanto mi riguarda non voglio più neanche sentirlo nominare, ma te che mi dici?

- Per me è lo stesso, meritiamo di meglio

dalla vita... entrambe!  - sante parole. 

- potresti provarci con Erik - disse la più grande facendo arrossire la sorellina 

- ma se neanche mi calcola! - rispose 

- Fidati, ti calcola eccome... solo che è un po’ timido per fare la prima mossa! 

- Non lo so... comunque c’è un altro ragazzetto che forse mi interessa. - stai scherzando spero figliola...

- EIIII! Frena signorina, sei ancora piccola e hai più  spasimanti di me! - rise - Come si chiama? 

- Giura di non urlare! Si chiama August! 

- AUGUST! QUELLO CHE PENSO IOOOOO????  AUGUST BOOTH? Quello che una volta era amico della mamma? - cosa cosa cosa???? Ma scordatelo proprio piccola Chloe! Il tuo caro paparino, che sarei io, te lo impedirà stanne certa! 

- shhhhhhhh! O Papà ti sentirà! Comunque si, è lui... mi ha dato già qualche segnale ma non ho mai approfondito la cosa... nel caso un giorno decidessi di farlo mi aiuteresti? A non essere uccisa da papà intendo! - hai paura è? Fai bene ad averne! Avanti Leila fai valere la tua autorità da sorella maggiore. 

- Certo che ti aiuteró Chloe! Sei la cosa più preziosa che ho, come potrei non aiutarti? - ma cos’è questa un’associazione a delinquere? 

- davvero? Anche se ti rubo tutti i  vestiti?

- Anche se me ne combini di tutti i colori tu sarai sempre la cosa più preziosa che ho! Ti voglio bene scimmietta!

- Ti voglio bene anche io sorellona!

Tutto bene quel che finisce bene no? Sì certo come no! per loro forse, ma qualcuno ci pensa a quel poveraccio del padre che ha dovuto prendere atto che le sue sue piccole donne si stanno man mano allontanando da lui? Eeehhh... fortunatamente a me mancano ancora dieci anni prima che questo avvenga. Non sarò mai pronto a tutto questo è vero ma almeno posso ancora godermele piccole e spensierate per un altro bel po di tempo. È stato pesante dover assistere a queste due giornate senza poter far nulla devo ammetterlo ma sono comunque felice di aver avuto modo di vedere parte del loro futuro. È vero diventeranno grandi e inizieranno le loro esperienze amorose, ma oltre a questi fattori per me negativi ci saranno anche cose positive che mi faranno dormire sonni tranquilli: avranno un legame speciale... saranno unite nelle gioie e nelle difficoltà e questa è la cosa che più bella che potessi desiderare. 

 

- Killian... - mi sentii chiamare in lontananza - Killian... - provai a guardarmi in torno ma non riuscivo a vedere nulla. Improvvisamente era diventato tutto nero. 

- KILLIANNNNNNNNNN! - aprii gli occhi di soprassalto e mi ritrovai una Emma spaventatissima accanto che mi guardava con gli occhi fuori dalle orbite. 

- Emma... che... che cosa è successo? - chiesi spaesato!

- mi hai fatto prendere un colpo cretino! Ho provato a svegliarti ma non rispondevi, sembravi morto! Sono più di sedici ore che dormi. - scattai in piedi e la guardai.

- Ho visto il futuro Emma! Sono stato nel futuro! Ho espresso un desiderio ieri e sono stato nel futuro. Ho visto me e le bambine.... non erano bambine erano grandi, loro avevano dei problemi ma poi... - mi fermai di colpo

- ma poi?? Killian! Sicuro di sentirti bene? Hai davvero visto il futuro? cosa è successo? Cosa sai dirmi di Leila e Chloe? E di Liam? Dobbiamo preoccuparci? Qualcuno li minaccerà? 

- io... io non me lo ricordo più! 

- Come sarebbe a dire che non lo ricordi più! 

- Io... io non ricordo...

Come facilmente prevedibile persi ogni ricordo di quel giorno. Ricordavo di essere andato nel futuro ma non riuscii a ricordare neanche un piccolissimo dettaglio. Avevo solo una strana sensazione per quanto riguardava Chloe. Ricordavo di aver detto a me stesso di ricordare una cosa importantissima sulla mia bambina ma niente, avevo il vuoto nella mia testa. Sperai solo non fosse così importante come invece il mio cervello continua a suggerirmi...

- scusami amore... non ricordo davvero nulla! - le dissi

- non preoccuparti! Sono felice che tu sia vivo e non morto come pensavo fino a due secondi fa! Per quanto riguarda il futuro invece... beh: chi vivrà vedrà! 

 

Note dell’autore: eccomi tornata con questo nuovo aggiornamento. Abbiamo rivisto le sorelle in versione adolescenti. Carine vero? Forse per tutti noi si ma non per papà Killian... credo proprio che avrà un gran da fare con quelle due eheheheheh. Ha dimenticato una cosa fondamentale Killian di tutto questo viaggio, una frase importantissima detta da sua figlia grande... Chloe rischierà di morire nella sua infanzia. Ora sappiamo che nel futuro che ha appena avuto modo di vedere la ragazza sta benone ma cosa potrebbe accadere nel suo presente? Sappiamo tutti che il futuro  che ha visto potrebbe non rimanere tale... bisogna iniziare a preoccuparsi? Lo

Scopriremo,credo, nel prossimo capitolo. Alla prossimaaa!

  
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