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Autore: Geist    22/08/2018    0 recensioni
Suonò il campanello, lei era dentro, ed era sveglia.
Suonò di nuovo, perchè non rispondeva?
Suonò nuovamente, lei lo stava guardando dalla finestra.
Finalmente apre la porta, il suo corpo è suo.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La stella


'Tutto questo non ha senso'.
Questa frase continuava a ripetersi nella sua testa. Eleonora era stanca e onestamente, non aveva neanche voglia di trovare delle risposte.
Quello che è successo ai genitori, per tutti i suoi amici sembrava che il destino volesse che andasse così. Ma per lei no.
Era una notte d'estate quando le fu data la terribile notizia: I suoi genitori non c'erano più. Sono morti in un quel che sembra "incidente stradale".
Lei non è convinta della cosa, proprio per niente,anzi, credeva che che era stato qualcuno a provocare l'incidente.

Come faceva a saperlo?
Qualche mese prima della scomparsa dei suoi, ha notato degli strani atteggiamenti:
Quando tornava da scuola solitamente veniva accolta dal caloroso sorriso della madre, ma in quei ultimi mesi era più presa nel nascondersi in terrazza per fumare.
Quando suo padre tornava dal lavoro, andava sempre a salutarla per prima, mentre negli ultimi mesi, entrava dal lavoro e iniziava a urlare contro sua madre.
E non solo.
Controllavano costantemente il telefono e se provava a sbirciare, comunque non avrebbe trovato nulla, essendo che i messaggi le chiamate venivano frequentemente eliminati.

Era distesa sul divano strofinando la mano sulla quale era incisa una cicatrice a stella. Ce l'aveva da quando era neonata, o almeno questo è stato quello che le avevano detto i suoi cari.
Quello che lei pensava era che era troppo precisa e ben incisa per essere stato un incidente a provocarglielo.

Cosa farà adesso? Cosa è disposta a fare?
è una donna 22enne ormai, se la sarebbe cavata... eppure si sentiva molto sola.

Ma in quel momento, i suoi pensieri vennero interrotti dal campanello.
Chi poteva essere andato da lei a quell'ora?
Ha dato un altro sguardo verso l'ora : 03:00 di notte.
Sorrise a se stessa, rendendosi conto che effettivamente era l'ora del diavolo.
"Tutte stronzate" pensava fra se.

Diede un'occhiata al cancello fuori casa, quando il campanello suonò ancora.
Sgranò gli occhi.
Al cancello non c'era nessuno.
Effettivamente sembrava la trama perfetta di un film horror, ma cosa poteva fare?

Guardò lo spioncino della porta velocemente per vedere meglio il cancello e assicurasi che effettivamente non c'era nessuno.
In quel momento urlò di istinto scoprendo che davanti alla porta c'era una persona, completamente oscurata dalla notte.
'come p..può essere?" si domandò.
Come poteva aver suonato il campanello dal cancello se era già davanti alla porta?
Eleonora cominciò a tremare, decidendo di non rispondere alla porta.

Il campanello continuò a suonare per qualche minuto, dopodichè smise e Eleonora si addormento assonnata sul divano ancora coi brividi sulle braccia.

Quando si svegliò, andò di istinto a controllare lo spioncino.
Non poteva crederci.
Sotto shock aprì la porta.
Suo padre era in piedi davanti a lei.
O almeno, quello che sembrava suo padre.

Gli occhi erano vuoti, completamente bianchi, senza vita.

Non sapeva che fare, poteva benissimo sbattergli la porta in faccia.
"si.." Eleonora si decise "è una buona idea"
Subito provò a chiudere la porta ma suo padre era più forte... troppo forte.

Lo lasciò vincere.
Cadde a terra, non voleva guardarlo di nuovo in quello stato, ma era inevitabile.
Suo padre era uno zombie, era diventato un fottuto zombie, e se la sarebbe mangiata.

Le si avvicinò, inginocchiandosi.
"Mi dispiace per quello che è successo a tuo padre".
La sua voce era chiara, tranquilla e con uno strano eco di fondo.

Lei non sapeva che fare, cercava di allontanarsi cercando di strisciare via.
Ma lui l'ha presa.
Prima per la gamba, poi per la vita e infine la afferrò per i polsi.
A Eleonora è rimasta l'ultima cosa da fare, urlare.
Urlò ancora e ancora, mentre lui la guardava con quello sguardo...quello sguardo che lei rifiutava di vedere un'altra volta.

Dopo un pò, si bloccò completamente, non poteva più muovere niente.
Era pietrificata.

Il corpo di suo padre avvicinò la sua faccia a quella di lei e pronunciò le seguenti parole:
"Dammi il tuo corpo".

Eleonora pensò ancora una volta:"Tutto questo non ha senso".

 
 
   
 
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