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Autore: giuggiola95p    28/08/2018    0 recensioni
E se Emma e Regina rimanessero bloccate su un ascensore, sole e senza luce, cosa succederebbe??
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mamme tutto ok? State bene?" disse Henry abbracciando le sue mamma.
 
"Stiamo bene, Henry tranquillo. Siamo S-O-L-O rimaste chiuse in ascensore." disse Regina scandendo quelle parole mentre i suoi occhi incontravano quelli di Emma.
 
"Sicure? Mi sembrate un pochino turbate, soprattutto tu mamma" disse Henry rivolgendosi a Regina.
 
"Sto bene, davvero..."
 
"Ragazzino, tu ti preoccupi troppo" disse Emma scompigliandogli i capelli. "Adesso va a giocare con i tuoi amici, non preoccuparti di noi."
 
Henry baciò entrambe le sue mamma e si diresse verso i suoi amici.
La gente che si era accumulata davanti l'ascensore si stava dileguando a poco a poco, fino a quando non rimasero solo Emma e Regina, l'una al fianco dell'altro.
 
"Dobbiamo parlare di quello che è appena successo." disse Regina afferrando il braccio di Emma e trascinandola verso un posto un pochino più privato.
 
"Ei vacci piano...mi stai distruggendo il braccio" disse Emma ormai con il braccio dentro la morsa della mora.
 
Non appena Regina trovò un piccolo vicoletto che separava due negozi, ci entrò a tutta birra lanciando Emma contro il muro.
 
"Adesso mi spieghi cos'è appena successo dentro quell'ascensore" disse Regina con una faccia molto seria e i pugni contro i suoi fianchi.
 
Emma non riuscì a concentrarsi su quelle parole, si concentrò invece su quelle meravigliose labbra, sul movimento che facevano, su come venivano inumidite dalla sua lingua. Poi la sua concentrazione si spostò su quel viso perfetto e su quel ciuffo che copriva uno dei suoi occhi. Così agì, fece ciò che il cuore le diceva...
Con un dito le spostò dietro l'orecchio quella ciocca di capelli e a quel tocco Regina cedette, ebbe un attimo di insicurezza, ma cerco di non darlo a vedere. Ma quel momento era perfetto per agire, così Emma lo prese al balzo.
Si avvicinò piano a Regina avanzando, costringendola così ad indietreggiare. Le spalle di Regina non tardarono a scontrarsi con quel muro freddo. Cerco di riprendere il controllo di se stessa.
 
"Signorina Swan, io volevo affrontare un discorso serio." disse cercando di mascherare ogni sua emozione, ma il suo petto che batteva in modo irregolare non l'aiutava, ed Emma nel vedere la mora agitata sorrise.
 
"E cosa di ciò che ho fatto non è serio?"
 
Regina non riuscì a replicare, non era da lei, non le mancavano mai le parole, ma in quella situazione non riusciva a dire niente, assolutamente niente che potesse avere un senso. Così riprese da dove aveva lasciato.
 
"Io volevo sapere cos'è appena successo dentro quell'ascensore."
 
"Sai bene cos'è appena successo" disse Emma sorridendo maliziosamente.
 
"Vorrei comunque sentirlo dire da te."
 
"Se proprio vuoi saperlo, ci siamo baciate e non puoi dirmi che non hai provato assolutamente niente."
 
"Chi? Io? Ma stai scherzando?" disse cercando di ingoiare.
 
"Ah, quindi tu non hai provato assolutamente niente?" disse avanzando ancora di più verso Regina.
 
"Nope!" disse cercando di respirare in maniera regolare.
 
"Quindi anche questo non ti provocherà assolutamente niente" disse avvicinandosi ancora di più e baciando il collo scoperto della mora.
 
Le sembrò di cadere, le sue gambe stavamo smettendo di fare il loro lavoro, REGGERE REGINA IN PIEDI.
Regina fece no con la testa perché nessuna parola riuscì ad uscire dalla sua bocca.
 
"E nemmeno questo deduco" disse ancora Emma, provocando Regina, iniziando a baciare ancora più su, sotto l'orecchio per poi mordere leggermente il lobo.
 
Le gambe di Regina non riuscirono più a reggere il suo corpo che scivolò tra le braccia di Emma, già pronta per afferrarla. 
Emma sorrise, le regalo uno dei più dolci e genuini sorrisi di sempre e Regina non riuscì più a fare la dura, la sua corazza si sgretolò.
 
"Ok! Hai ragione tu! Ho provato qualcosa! Ok? Sei contenta che te l'abbia detto?"
 
"Oh, certo, è una cosa talmente romantica quando qualcuno ti urla in faccia parole così dolci."
 
Regina si portò una mano sul viso e iniziò a massaggiarsi le tempie.
"Scusami, davvero! Solo che non so come gestire tutto questo, non so come gestire te."
 
"Ei! Non devi preoccuparti, perché se vogliamo intraprendere questo cammino non sarai sola, avrai me al tuo fianco."
 
"Allora siamo a cavallo..." disse scherzosamente.
 
Emma nell'udire quelle parole ci rimase male, o almeno così voleva far credere alla mora, lasciò la presa e si allontanò da Regina.
Solo allora Regina rifletté su ciò che aveva appena detto e si sentì in colpa. Non avrebbe voluto per niente al mondo farla soffrire, era sempre stata l'unica a crederle, le era sempre stata accanto, l'aveva sempre protetta ed a suo modo l'aveva sempre amata incondizionatamente.
Così si voltò verso di lei, lasciando così il muro, e si fermò per un attimo a guardarla...
 
"Aspetta ti prego" disse urlando, avanzando di qualche passo per poi fermarsi nuovamente.
Quelle parole attirarono molte perdona tra cui anche Henry ed Emma che adesso non dava più le spalle alla mora.
Non disse niente, non si mosse, aspettava la mossa successiva.
 
"Credo di amarti piccola bionda disordinata" disse iniziandole a correre incontro.
 
Non appena vicine abbastanza Regina le lanciò le braccia al collo e la baciò.
Intanto si era creata una grande folla intorno a loro due che applaudiva rumorosamente quel gesto assai romantico. Anche Henry era tra la folla e non poteva essere più contento di così, finalmente sarebbero stati una famiglia, una vera famiglia.
Le due non curanti della folla si staccarono da quel bacio profondo, senza staccarsi mai gli occhi di dosso. Ancora estremamente vicine Emma dichiarò il suo amore a pochissimi centimetri dalle rosse labbra della mora.
 
"Credo di amarti anch'io moretta ossessionata dal controllo."
 
Le due risero e poi si scambiarono un altro bacio, pieno d'amore e di passione. Quel bacio che simboleggiava quell'amore magico che batte ogni pregiudizio del mondo.
  
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