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Autore: ghoran27    08/09/2018    0 recensioni
Our love is forever
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sto passeggiando per le strade di Londra con addosso non so per quale strano motivo solo una felpa per proteggermi dal freddo, nonostante sia ottobre. Il cielo è grigio e minaccioso, un po' come il mio umore in questo ultimo periodo, credo proprio che questa città mi si addica proprio dato il mio carattere lunatico tendente al malinconico. Comunque sono Charlotte ma gli amici mi chiamano Lottie, ho 17 anni e da poco ho iniziato il terzo anno di liceo, questa estate è stata alquanto pazza e imprevedibile e questo settembre ancora peggio, a giugno ero fidanzata con l'amore della mia vita, ancora qualche giorno e sarebbe stato il nostro anniversario, ma dato che la mia vita non segue mai un senso logico destino vuole che il giorno prima lui mi molla non so per quale motivo. Credo di non aver più sentito il cuore battermi in petto per diversi minuti, ricordo ancora perfettamente quel momento, mi aveva chiesto di uscire dicendo che voleva parlarmi, era molto strano tutto ciò e avevo già iniziato a preoccuparmi. Appena arrivato i miei sospetti sembravano non del tutto lontani dalla realtà, infatti si è presentato con felpa e jeans lunghi, ma nulla ha potuto coprire l'enorme succhiotto che aveva sul collo. Credevo che ci poteva essere una spiegazione logica, magari era successo per sbaglio, magari era stato per gioco o robe simili, ma nonostante mi sforzassi di credere che non era stata colpa sua lui mi sbatteva in faccia la verità con naturalezza, come se tutto ciò fosse stato normale. Non so come ho fatto a trattenere le lacrime in quel momento, ricordo solo che gli ho tirato un schiaffo e poi sono corsa via, lontano, non sapevo dove andare così quella notte l'ho passata in un palazzo abbandonato a piangere e a guardare le stelle. Da quel giorno non mi sono più ripresa, ogni volta che vedevo una coppia mano nella mano o che si baciavano o robe simili scoppiavo in lacrime, da quel momento non ero più io, ho iniziato a bere, a trovare un ragazzo diverso ogni sera, ma quando volevano portarmi a letto io sparivo sempre. Ho passato così le mie vacanze estive e quando una sera l'ho rincontrato non sapevo se essere felice o triste, ma lui mi ha pure sgridata dato il mio comportamento infantile. Le sue parole quella sera facevano più male di mille coltelli, hanno lentamente sgretolato il mio cuore già in frantumi, lui non capiva quanto in realtà io stessi soffrendo, non poteva capire perché lui non mi ha mai amato. 
E ora mi ritrovo qui a camminare per le strade di Londra, con il buio che sta arrivando, senza una meta precisa, cammino molto spesso per schiarirmi i pensieri, mi sta aiutando molto in questo periodo. Osservo le vetrine dei negozi che mi circondano, ma vengo attratta da una caffetteria, ha un atmosfera affascinante e misteriosa, l'insegna è scritta come se fosse una pergamena e sulla porta c'è un arco, all'interno domina il colore rosso scuro, è davvero bella, solo che di quel bar non mi attira il suo aspetto, ma un gruppetto di ragazzi al suo interno. Sono quattro ragazzi e una ragazza che è abbracciata ad uno di loro, mi sembrano familiari, ma non provo ad entrare, però la curiosità mi spinge ad avvicinarmi alla vetrina, la ragazza è una tipa di quarta della mia scuola, credo sia una delle ragazze più belle del liceo, gli altri mi sembrano davvero troppo familiari. Quando il ragazzo che la sta abbracciando si gira il mio cuore perde un battito, incontro di nuovo quegli occhi color smeraldo che tanto ho cercato, ora mi sta fissando e non riesco a togliere lo sguardo da lui, mi è mancato troppo, talmente tanto che ogni sera volevo convincermi che fosse il contrario, che stavo bene senza di lui, ma la verità è che lui è la mia aria. Sento le guance bagnarsi e la sua immagine diventa sfuocata, mi appoggio di schiena al vetro per cercare di calmarmi, tiro il cappuccio della felpa fin sopra gli occhi e lascio che le lacrime scendano, tanto non ha senso fermarle, chiudo gli occhi e l'unica cosa che vede sono le sue iridi color smeraldo, le sue labbra e le sue adorabili fossette che spuntano quando ride e questo fa aumentare i piccoli fiumi che solcano le mie guance. Dó un'ultimo sguardo al mio ex ragazzo, sta ridendo con la sua ragazza e ora la sta baciando, mi allontano da quella maledetta caffetteria, fatalità inizia a piovere e piano piano si inzuppa il cappuccio e poi i capelli, i jeans, la maglietta, i calzini... ecco è un tipico temporale autunnale e sfiga vuole che proprio oggi non ho messo il giubbotto. Non so dove sto andando ma non voglio andare a casa.

*inizio flashback*
"Hey amore, posso farti una domanda?" Mi chiede a qualche centimetro di distanza dalle mie labbra "si, dimmi pure" rispondo guadagnando spazio, "se me ne andassi cosa faresti?" Domanda mordendosi il labbro, sa che mi manda in cortocircuito quando fa così, infatti prendo il suo labbro inferiore tra i denti e lui fa scivolare la sua lingua tra le mie labbra. "N-non hai risposto alla domanda" dice staccandosi da me "sai cosa farei? Ti seguirei ovunque tu andassi perché sei il mio fare senza di te non trovo la mia strada" rispondo sorridendo, anche le sue labbra si incurvano mostrando due adorabili fossette "you are my sunshine, my only sunshine..." inizio a canticchiare, ma vengo interrotta dalle sue labbra che si scontrano con le mie "ti amo" sussurra al mio orecchio prima di affondare le mani nei miei capelli e buttarsi sul letto trascinandomi con lui.
*fine flashback*

Mi siedo sulla prima panchina che capita a tiro, non mi importa se è fradicia, intanto io non sono messa meglio, ho bisogno di prendere aria, non riesco a correre con i singhiozzi fermi in gola. 
La gente passa davanti a me senza preoccuparsi della mia presenza, c'è chi corre e chi cammina tranquillamente sotto l'ombrello, nessuno si chiede se io sto bene, se non ho freddo o altro, a nessuno frega di me. Mi alzo e con le mani in tasca ricomincio a camminare, il rumore della pioggia che cade è davvero piacevole, quando c'è un temporale del genere riesci a sentire tutto, i passi della gente, il traffico, i tuoni e tutto assume un'atmosfera magica e misteriosa.
Entro nel primo bar che trovo e prendo un bicchiere di vodka, il barista, tra l'altro molto carino, continua a provarci con me e mi offre perfino la vodka, alla fine, dato la stanchezza e la sua insistenza riesce ad ottenere il mio numero, ma non penso che gli risponderò se per caso mi scrivesse. Esco dopo dieci minuti buoni e la pioggia è aumentata ma sinceramente non mi interessa più di tanto, tiro il cappuccio della felpa fino alla punta del naso e inizio a camminare immersa nei miei pensieri. Sento qualcuno che mi tocca la spalla e istintivamente mi giro, i miei occhi incontrano quelle magnifiche iridi verdi e le lacrime salgono, rimaniamo a fissarci per diversi minuti poi lui accarezza la mia guancia, non posso fare niente per interrompere il nostro contatto, non mi importa quello che ha fatto, non mi importa quanto mi ha fatto soffrire, ora lui è qui con me e non mi importa nient'altro. "L-Lottie..." sussurra "Edward..." lo imito, lui sospira. Poi si avvicina pericolosamente a me ma non ho la forza né la volontà di respingerlo e non vedendo proteste preme delicatamente le sue labbra sulle mie, non mi ha mai baciata così dolcemente, sta per staccarsi ma questa volta sono io che mi fiondo su di lui bisognosa di quelle labbra carnose che mi fanno stare bene e schiudendo le mie gli permetto l'accesso. In poco un casto e delicato bacio diventa tutto fuorché casto, il desiderio aumenta, lui mi cinge i fianchi e io affondo le dita tra i suoi riccioli così morbidi e fradici, non so come ci arriviamo ma mi sbatte contro un muro e manca poco che mi tira su dalle cosce. Credo che entrambi siamo consapevoli di quanto ci desideriamo ma nessuno dei due vuole dirlo all'altro e così siamo finiti a questo punto, a litigare per poi ritrovarci a baciarci sotto un temporale, ma infondo l'amore è bello quando non è monotono giusto? Il nostro amore è particolare, è fatto di delusioni, di litigi, di continui battibecchi a causa della similitudine dei nostri caratteri, fatto di tira e molla, fatto di allontanamento, fatto di baci sotto la pioggia e di insicurezze.
Quando si stacca vorrei che non l'avesse mai fatto "scusa..." sussurra e dopo aver stampato per l'ultima volta le sue labbra sulle mie si allontana da me, io lo seguo con lo sguardo ma non riesco ad impedirgli di andare via, come non riesco a impedire alle lacrime di non scendere.

   
 
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