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Autore: Stria93    09/09/2018    2 recensioni
Quando la mano di Emma afferra la sua l'attira a sé e affonda il viso nell'incavo del suo collo di cigno, respirandola con la stessa urgenza con cui respira l'ossigeno.
Lei lo abbraccia stretto mentre il frastuono della tempesta pare farsi ora più lontano, quasi ovattato.
Lo guarda negli occhi con intensità e gli mormora poche parole: - Siamo forti, io e te. Guarda all'orizzonte e cerca la strada di casa. -
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ich

Die Wellen wiegen uns doch schlafe nicht
Im Morgenlicht sind wir da
Du und ich
Such mit am Horizont den Weg nach Haus
Und gib nicht auf
Wir sind stark
Du und ich
Siehst du das ferne Licht?
Wir sind schon nah
Glaube mir
Bald sind wir da



La nave aggredita dai flutti sembra destinata a soccombere, preda inerme della furia incontrastabile dell'oceano in tempesta. Le onde nere e minacciose s'infrangono con violenza inaudita a prua e a poppa, come se Poseidone in persona avesse deciso di scatenare tutta la sua ira divina contro la Jolly Roger.
Non una flebile luce di luna o stelle rischiara le tenebre di quella notte in cui l'Oscurità regna sovrana assoluta.
Il capitano Killian Jones si aggrappa disperatamente al timone mentre la pioggia gelata sferza il suo corpo insieme alla frusta del vento che, implacabile, si abbatte su di lui per spezzarlo.
Non ce la farà ancora per molto, lo sente. Le forze gli vengono meno, la volontà si piega all'allettante desiderio di smettere di combattere, di lasciarsi semplicemente andare al volere della Natura... ma un urlo di donna sovrasta il fragore della tempesta riscuotendolo dal torpore in cui sta per scivolare e l'uomo capisce che no, non può arrendersi. Non adesso.
Allunga a tentoni il braccio nella direzione da cui è giunto il grido, alla spasmodica ricerca di lei. La sua ancora, il suo porto sicuro anche in mezzo a quel cataclisma. Quando la mano di Emma afferra la sua l'attira a sé e affonda il viso nell'incavo del suo collo di cigno, respirandola con la stessa urgenza con cui respira l'ossigeno.
Lei lo abbraccia stretto mentre il frastuono della tempesta pare farsi ora più lontano, quasi ovattato.
Lo guarda negli occhi con intensità e gli mormora poche parole: - Siamo forti, io e te. Guarda all'orizzonte e cerca la strada di casa. -
Lui si sente invadere da un coraggio divampante che gli conferisce nuovo vigore per tornare a manovrare il timone. Emma lo afferra a sua volta, e, grazie ai loro sforzi congiunti, il veliero riprende faticosamente la rotta.
In lontananza, il manto di tenebra viene squarciato da un bagliore che, da flebile, si fa sempre più intenso e colma i loro cuori di rinnovata speranza.
- Siamo vicini, Swan! Presto saremo lì! Saremo a casa! -



Schließ deine Augen nicht, komm sieh mich an
Und denk daran
Ich bin hier nur für dich
Schleicht sich die Nacht zu dir und wirbt um dich
Verlass mich nicht
Wir sind stark
Du und ich
Kannst du den Morgen sehen?
Er ist schon nah
Glaube mir
Bald sind wir da


Ma nessuna risposta giunge da Emma e quando Killian la cerca con lo sguardo si accorge con orrore che la sua amata non è più accanto a lui, ma si sta dirigendo verso il parapetto della nave, attratta da una grave voce sussurrante e infida che chiama il suo nome dal profondo degli abissi con insistenza e le parla di sogni infranti, speranze vane e lieti fini impossibili. Vuole convincerla a rassegnarsi, vuole farle richiudere il suo cuore in una gabbia di isolamento e ghiaccio, le dice che l'amore porta solo sofferenza e che lei finirà per rimanere sola e spezzata nell'animo... ancora una volta.
Con un grido di rabbia, Killian abbandona il timone e corre da lei, prendendole il viso tra le mani. La sua espressione è assente, perduta in un altrove lontano che il capitano teme di non riuscire a raggiungere; sulle sue gote lacrime calde si mescolano ai rivoli di pioggia.
- Swan, guardami! Non ascoltare! È la voce delle tue paure più profonde e dei tuoi demoni, ma tu non devi cedere al loro richiamo! Ci sono io. Sono qui per te, lo sarò sempre e giuro che ti riporterò a casa. -
Una scintilla attraversa gli occhi smarriti di Emma, che sembra risvegliarsi come da un sonno profondo turbato dal più tremendo degli incubi. Alza una mano tremante per sfiorare il volto di lui, quasi a sincerarsi che l'uomo davanti a lei sia reale e non una crudele illusione. - Killian. -
Sta ancora piangendo e il capitano depone un tenero bacio sulle sue labbra, accarezzandole i capelli fradici e circondandola con le braccia, mormorandole parole di conforto.
Emma non risponde immediatamente a quei gesti. È ancora paralizzata dal terrore, fredda come una bambola di porcellana e altrettanto fragile, ma i sussurri del mare si sono affievoliti ora che si trova nell'abbraccio sicuro di Killian, e la morsa che stringe il suo petto si allenta.
Alla fine i loro corpi si uniscono in un incastro perfetto che non lascia spazio alcuno a timori e fantasmi, tanto spaventosi quanto inconsistenti.
La voce cupa si spegne del tutto; le profondità dell'oceano tornano silenti ed Emma si sente finalmente libera dagli spettri della solitudine e dell'abbandono che l'hanno perseguitata per tutta la vita.
Stringe a sé Killian e sa di aver trovato il suo posto. Lui è la sua casa.



Ich bring' dich heim
Durch tausend Meilen Einsamkeit
Ich bring' dich heim
Ist unser Weg auch noch so weit
Zurück nach Haus
Zurück wo deine Liebsten sind
Ich bring' dich heim
Ich bring' dich heim
Zurück nach Haus



La tempesta si placa, il vento cessa di ululare e le onde non si scagliano più con furore contro i fianchi della Jolly Roger ma li lambiscono pigramente facendo dondolare il possente veliero come un giocattolo in uno stagno.
All'orizzonte, la luce dell'alba brilla sempre più fulgida, il cielo si tinge di sfumature rosa e pesca e, ancora abbracciati sul ponte, Killian e Emma scorgono un famigliare lembo di terra avvicinarsi lentamente.
La nave oscilla dolcemente, cullata dalle acque ormai quiete. Lo sciabordio calmo delle onde è come una ninnananna rassicurante che accompagna la Jolly Roger e i suoi passeggeri verso la costa e l'inizio di un nuovo luminoso giorno foriero di promesse dopo quella notte tempestosa e terribile, ormai alle spalle, ormai solo un amaro ricordo che non può più fare alcun male.
Quando la nave giunge in vista del molo, Emma e Killian notano un gruppo di persone sulla banchina che li attendono sorridenti. Ci sono proprio tutti: Mary Margaret, David, Henry, il piccolo Neal, Regina, Zelena con in braccio la minuscola Robin, Gold, Belle... perfino i nani, Granny e Archie.
Emma regala un sorriso radioso a Killian. - Ce l'hai fatta. Mi hai davvero riportata a casa. -
- No, Swan. Tu hai riportato a casa me. -
Il bacio che segue è il più dolce che la Salvatrice e il Capitano si siano mai scambiati e porta con sé una consapevolezza che vale più di tutta la magia e dei tesori di ogni reame: dopo innumerevoli traversie e afflizioni, hanno finalmente trovato il loro lieto fine.


***


Emma si svegliò accompagnata da una meravigliosa sensazione di beatitudine.
Le lenzuola morbide e tiepide accarezzavano il suo corpo nella penombra della camera da letto. L'abito da sposa appeso all'anta dell'armadio riluceva sotto i raggi della luna che filtravano dalla finestra e ne accarezzavano il tessuto candido e immacolato.
La Salvatrice sorrise e si girò su un fianco richiudendo gli occhi, desiderando che le ore che la separavano dal giorno seguente trascorressero in fretta.


A pochi chilometri di distanza, il capitano Killian Jones sollevò le palpebre mettendo a fuoco il soffitto della cabina della Jolly Roger, di cui ormai conosceva ogni crepa, ogni dettaglio.
Il sapore di miele dell'ultimo bacio che lui ed Emma si erano scambiati in quel sogno pervadeva ancora la sua bocca. Stentava a credere che, a partire dall'indomani, avrebbe potuto sfiorare quelle labbra con le sue ogni giorno che le loro vite gli avrebbero regalato.
Sospirò di piacere a quel pensiero e, cullato dal sommesso dondolio della nave, scivolò nuovamente in un sonno sereno e beato.





Da Stria93: Ok, questa è la mia seconda ff a tema CaptainSwan quindi mi auguro di non aver fatto un pasticcio, nel caso porgo le mie umili scuse a tutti gli shippers di questa coppia che, nonostante io sia una Rumbeller fino al midollo, mi piace molto.
Tutto è partito dalla canzone, appunto
Ich bring dich heim, ovvero “Ti porto a casa”. Adoro i Santiano, nonostante siano un gruppo totalmente sconosciuto in Italia, e in particolare amo alla follia questo brano tratto dal loro ultimo album del 2017. Mi fa venire i brividi e le lacrime agli occhi ogni volta che lo ascolto.
Scusate se non vi ho messo la traduzione al di là del titolo ma mi sembrava di togliere qualcosa al suo fascino. Se non masticate molto il tedesco potete fare come ho fatto io (del tutto ignorante in materia) e chiedere aiuto a Google.
Mi piaceva l'idea di far fare a Emma e Killian lo stesso sogno la notte prima delle loro nozze.
Be', lascio a voi l'ardua sentenza e vi ringrazio anticipatamente per il tempo che dedicherete a questa breve storia.
Baci!

  
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