Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    01/10/2018    1 recensioni
Un normale liceo italiano caratterizzato dalla vita energica di tantissimi adolescenti. L'arrivo di una nuova studentessa Judy Hopps, alunna geniale con una particolare dote investigativa, migliorerà la vita di Anna, Elsa, Kristoff, Jack, Hiccup, Merida, Rapunzel e Flynn. L'amicizia aiuterà Judy ad aprirsi e a dimenticare i traumi del passato...ma lei non sa che tutti i suoi amici sono in pericolo...per colpa sua.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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XXXIX.
TUTTO FINITO



Judy, per circa una settimana, non mise piede fuori dalla casa. A scuola tutti si chiesero che cosa mai le fosse successo. Gli zii la spronavano di tornare a farsi una vita normale e serena ma lei, ormai, aveva smesso di vivere.

Aveva passato un anno aggrappata alla flebile speranza di riuscire a ricongiungersi con Oliver ma, ora, l’aveva perso per sempre.

Moriarty venne cercato ovunque ininterrottamente ma fu impossibile trovarlo. Di sicuro aveva già ucciso il ragazzino e si era trovato nuove reclute visto che finalmente aveva scoperto la formula medica degli Hopps.

Nick uscì di prigione il giorno dopo l’irruzione e trascorreva la maggiorparte dei pomeriggi a casa di Judy.

“E’ finita Nick” disse la ragazza sdraiata sul letto senza rivolgergli lo sguardo.

“Smettila Judy! Non è vero! Possiamo ancora farcela!” incoraggiò lui posandole una mano sulla spalla.

“Basta con questa speranza Nick! Oliver ormai è perso e non lo troverò mai più!” rispose lei arrabbiata allontanando la mano di lui.

“Senti detective, mia madre sta per morire! Io so che rimarrò da solo per sempre ma qualcosa mi tiene aggrappato a questa realtà e mi permette di viverla al meglio… e sai cos’è? La speranza! Io so che è impossibile ma spero caldamente che possa succedere qualcosa, un miracolo, un miraggio, un intervento qualsiasi cosa che possa guarire mia madre! E’ impossibile ma io ci credo! La stessa cosa la devi fare tu! Io ho visto come agiscono quei delinquenti… quella formula non sarà mai uguale a quella creata da tuo padre! La chiave rimani sempre tu!”

Quell’ultimo discorso di Nick fece ragionare Judy.

“Sai cosa ti dico? Hai ragione! Andrò a cercare Moriarty di persona e gli darò la vera formula medica così potrò riavere Oliver” concluse lei determinata alzandosi in piedi e preparandosi per uscire.

“No, aspetta che? Sei pazza?! Non te lo permetterò!” la fermò lui bloccandola contro il muro e finendo per essere a due centimetri dalle sue labbra. Quel momento fece vibrare i cuori di entrambi e Nick non fu più in grado di parlare.

“Sì, forse sono pazza ma questa è la mia ultima occasione. Guai a te se proverai a fermarmi!” concluse lei approfittando di quel contatto ravvicinato per confondere Nick e scappare fuori dalla stanza chiudendolo all’interno.

“Judy!” continuò ad urlare lui tirando pugni alla porta ma Judy non lo ascoltava: era già in strada alla ricerca del suo nemico.

A casa di Merida…


Merida, in quella settimana, non riuscì a risolvere il diverbio con la madre perché questa, infatti, le rivolgeva la parola solo per parlare di faccende domestiche ed organizzative. Alla ragazza, però, andava bene così per ora. Si stava concentrando al massimo per l’esame di maturità e per quello di ammissione a Scienze Motorie. Una persona sola la stava preoccupando: Judy.

La ragazza, infatti, aveva completamente chiuso i rapporti con il gruppo senza motivare la sua scelta. Merida, essendo la più affezionata alla stramba ragazza, non faceva altro che chiedersi cosa mai fosse successo e perché di punto in bianco la piccola detective avesse smesso di parlarle.

Era immersa in tutti questi pensieri quando Hiccup la richiamò alla realtà.

“Hey, ci sei?” domandò lui trovandola assorta.

“Pensavo a Judy” rispose lei tornando con i piedi per terra.

“Beh ci stiamo chiedendo tutti come mai sia sparita. Come mai è così strana secondo te?” domandò il ragazzo incuriosito.

Merida non rispose subito. Lei aveva capito una cosa: voleva essere sincera con Hiccup. Solo Merida era a conoscenza del fatto che, forse, l’incidente alla gamba del suo ragazzo fosse stato provocato dai criminali di Judy e non era giusto tenere Hiccup all’oscuro.

Per questo motivo la ragazza svuotò il sacco e raccontò ogni singolo particolare della vicenda Hopps al suo fidanzato.

Hiccup rimase senza parole, scioccato specialmente per la vicenda della sua perdita fisica ma c’era qualcosa che lo emozionava ancora di più.

“Tu hai tenuto tutto questo nascosto per proteggerci” disse lui prendendole il viso tra le mani.

“Non sei arrabbiato? Forse è per colpa di quella faccenda se hai perso la gamba!” rispose Merida colpita dal gesto di lui.

“Non mi importa. Sono stato fortunato e quello che mi è successo mi ha cambiato la vita. Sono maturato e ho imparato ad apprezzare molti particolari della vita. Quell’evento mi ha anche fatto guadagnare la ragazza! A parte gli scherzi…sono fiero di te Meri. Hai saputo capire e aiutare Judy.
Sicuramente le deve essere successo qualcosa di brutto questa settimana e tu sei l’unica a poterla aiutare, quindi dopo vai a casa sua e parlale”


Le sue parole toccarono profondamente il cuore della giovane alla quale si inumidirono gli occhi. Al bel discorso seguì un bacio focoso che costrinse i due a sdraiarsi a letto. L’atmosfera diventava sempre più bollente e si sentiva l’affanno nei loro respiri. Merida, presa dalla foga del momento, si tolse la maglietta e fece lo stesso al giovane. Quel gesto costò caro ad entrambi perché, in pochi minuti, tutti i loro vestiti finirono sul pavimento. La coppia si trovò nuda, l’uno vestito del corpo dell’altra. I due assaporarono il calore dovuto al contatto, alle carezze, ai baci e capirono che non ne avrebbero più fatto a meno.

“Meri è meglio se ci fermiamo, non mi controllo più” interruppe lui staccandosi dalle sue labbra.

“E’ ciò che voglio”

“Che cosa?!” domandò lui confuso spostandosi il ciuffo bruno dagli occhi.

“Voglio tutto di te” sussurrò lei alludendo al desiderio di diventare un solo corpo.

Hiccup si sentì leggermente in imbarazzo. Non per il gesto in sé ma per la sua disabilità. La gamba che non aveva non lo avrebbe aiutato molto nei movimenti.

“Hiccup, ho già capito a cosa pensi” iniziò lei notando il suo disagio. “Non devi essere un laureato per farlo! Non mi importa se farai dei movimenti strani e poco romantici. Ti conosco e conosco anche il tuo corpo, sarà tutto perfetto” concluse la ragazza dandogli un bacio sulla guancia.

Quel discorso bastò per caricare il ragazzo che, non curandosi della propria condizione, riuscì a far leva su entrambe le gambe ed iniziare l’atto. Fu così che anche per loro quel giorno diventò particolarmente importante.

La sera a casa di Judy…


“Aiutooooo!” urlò Nick ancora chiuso dentro la stanza della ragazza. Le aveva provate tutte: scassinare la serratura, uscire dalla finestra, chiamare tutti i numeri che conosceva ma niente…tutto inutile. Gli zii avevano trascorso il pomeriggio fuori con le squadre speciali e rientrarono solo in quel momento. Sentendo le urla del giovane i due accorsero e aprirono la porta.

“Nick, ma che succede? Dov’è Judy? Senti…abbiamo una grande notizia: sappiamo dov’è Oliver! Stanno andando a prenderlo! Moriarty è scomparso, bisogna trovare lui ora!” dissero loro entusiasti.

Il ragazzo, però, non fece a tempo a rispondere. Moriarty era là fuori e avrebbe ucciso Judy! Era tutto voluto e programmato! Lui ha sempre desiderato lei! Fu così che il ragazzo prese fiato e si mise a correre: doveva trovare Judy prima del nemico.

Nel frattempo…


Judy aveva trascorso il pomeriggio per strada setacciando ogni angolo della città finché non si fermò esausta vicino al parco. Moriarty era veramente fuggito e con lui Oliver! La ragazza capì di essere stata una stupida e di non avere usato la sua intelligenza ma, forse, era stato quello il bello: per una volta Judy aveva usato l’istinto, ossia un puro tratto umano.

Judy si alzò e si incamminò verso casa quando un fruscio catturò la sua attenzione. La ragazza si voltò di scatto ed ecco una figura nera comparire alle sue spalle.

“Ciao Judy” gracchiò la voce dello sconosciuto.

“Moriarty” constatò la giovane sorridendo per non mostrare la paura.

“Finalmente ci conosciamo!” continuò il losco individuo avvicinandosi alla ragazza.

“Ti facevo più affascinante! Sembri Voldemort, che fantasia che hai avuto con il travestimento” sbuffò la ragazza tirando fuori gli artigli.

“Sei sempre stata coraggiosa” rise lui mostrando la sua collezione di denti bianchi e scintillanti.

“Dov’è Oliver?” domandò poi la giovane.

“Il tuo fratellino è chiuso in una delle mie basi. La cura che ho creato sta per essere ultimata, ma a me non importa più di lui. Il mio obbiettivo, infatti, sei sempre stata tu. Il veleno che ho creato contiene alcune proprietà della cura creata da tuo padre, con la differenza che la mia è ancora più potente.
Non mi rimane che testarla… e su chi farlo se non sulla la ragazza che potrebbe trovare un antidoto data la sua anormale intelligenza?”
ringhiò lui procedendo verso Judy ed estraendo una siringa contenente un liquido dal colore poco invitante.

A Judy iniziò a battere il cuore all’impazzata. Stava veramente per finire così? Se si fosse messa a correre avrebbe solo peggiorato la situazione. Doveva agire ed evitare che quello stronzo la toccasse e le iniettasse il veleno!

“Hey! Fermo!” urlò una voce dietro di loro, chi mai poteva salvarla? Chi poteva saperlo?

“Oh, guarda chi si vede, il primo dei miei traditori” constatò Moriarty rivolgendosi al ragazzo.

Fu allora che Judy capì. C’era buio e non si vedeva bene ma la voce di Nick l’avrebbe riconosciuta tra mille voci.

“Devo ammettere che sei stato furbo. All’inizio non avevo capito il tuo piano, poi farti controllare Oliver è stata la prova. Il ragazzo non aveva paura di te, a differenza di tutti gli altri miei servitori quindi ho avuto la conferma: mi stavi fregando ed era aiutante degli Hopps” continuò l’uomo con il diavolo in corpo non mostrando il viso.

“Ora, però, non mi importi più. Sto per uccidere la ragazza che odio di più al mondo e avrò la mia rivincita.”

Moriarty si rivolse di nuovo a Judy ed avanzò con la siringa bene in vista. Era ormai a due passi da lei quando Nick lo afferrò da dietro e lo scaraventò per terra. I due iniziarono a combattere e a picchiarsi. Nick scagliò un pugno in faccia al nemico togliendogli il cappuccio. Sembrava averlo frastornato ma fu allora che Moriarty, dopo avergli insaccato una ginocchiata in pancia, gli conficcò la siringa nel braccio ed iniettò il liquido.

“No, no, no!” gridò Nick guardandosi il braccio ed iniziando a spaventarsi.

“Incredibile vero? Sei stato la mia prima cavia, ora vediamo quanto ci metterai a morire” constatò l’uomo alzandosi ed allontanandosi leggermente da lui.

Judy, colma di ira e rabbia per ciò a cui aveva appena assistito, corse verso Nick e, una volta estratta la siringa, la caricò d’aria senza dare il tempo al nemico per valutare la pericolosità di quel gesto.

“Stupida ragazzina…ora vedrai il tuo amico morire. Questa volta la tua intelligenza non ti ha salvata” la schernì lui avvicinandosi al suo volto.

“Oh forse, questa volta sei tu che non hai ragionato” concluse la ragazza impugnando saldamente la siringa e conficcandola, con uno scatto fulmineo, nel collo del nemico.

“Pensi che questo possa fermarmi? Guardati! Fai pena! Pensi che uccidendomi potrai dare giustizia ai tuoi genitori?!” sbuffò lui preoccupato ma mostrandosi sempre una persona malvagia.

“No, ma senza di te nei paraggi, potrò rendere il mondo un posto migliore” affermò la giovane bloccandogli le mani. La ragazza stava poi per concludere l’opera quando, da lontano, avvertì uno sparo che colpì in pieno petto il malvivente. Del sangue iniziò a sgorgare dal torace dell’uomo che si accasciò a terra, morto.

“Non avremmo mai permesso che ti sporcassi le mani” constatò il poliziotto che aveva sparato, avvicinandosi alla ragazza. In lontananza Judy scorse anche Craig ed Holly con tutte le squadre speciali ma non aveva tempo per loro.

Scossa da tutta l’adrenalina e la paura di quei momenti, la ragazza si alzò in piedi seppur con le gambe tremanti e corse da Nick. Il ragazzo era diventato pallido e respirava male.

“Nick te lo prometto andrà tutto bene” disse lei prendendolo tra le sue braccia e accarezzandogli il viso.

“Judy, è tutto finito. Ce l’hai fatta!” riuscì a sussurrare lui guardandola negli occhi.

“No, no, non può finire così! Ti prego Nick, resta sveglio! Ora arriveranno i soccorsi e troverò un modo per curarti! Moriarty ha detto che io potrei conoscere un antidoto, vedrai che studierò e ti salverò!” cercò di dire lei iniziando a piangere e prendendosi una pausa di silenzio per poi ricominciare.
“Sei diventato tutto per me! Un amico, un fratello, un posto sicuro! Con te mi sono sentita protetta dopo tanto tempo! Non posso permettere che tu te ne vada! Io…io sono innamorata di te Nick!”

La dichiarazione scioccò i presenti che, ancora una volta, soffrirono per le sventure di quella piccola detective.

“Ricordi quando mi chiedevi che cosa ci guadagnassi? Ecco… ti sei risposta: lo facevo per te” concluse lui con un fil di voce e, dopo averle sorriso, socchiuse gli occhi per poi non riaprili più.
  
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