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Autore: Fujiko91    05/10/2018    5 recensioni
Questa è una mini raccolta  di One Shot Originali! 
Di genere Fantasy con protagonisti animali, streghe, fate, gnomi e moltissimi altri abitanti del bosco!
- Una notte D'Ottobre. (La strega Lucinda, il gatto Salem e il corvo Jinger)
- Una tazza di Tè. (La gnoma Fanny e il pettirosso Mr.Robin)
-Un fungo e i suoi ospiti.(un fungo , una fata d'autunno e un gufo / una fata d'inverno e una coppia di uccellini bianchi)
- Mr. Renard.( Mr Renard la volpe e gli gnomi)
-La notte di Halloween. (Lucinda la strega, il gatto nero Salem, il corvo Jinger, una Banshee, un Capro e moltissimi altri personaggi del bosco!)
L'avvertimento Furry è solo perché in ogni storia sono presenti animali! Non mettevi strane idee in testa! Perché queste sono solo delle normalissime storie di genere fantasy da leggere per rilassarvi! Non ci sono coppie di nessun genere o altre cose del genere c'è solo tantissima fantasia! 
Auguro una buona lettura a tutti!
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Lucinda, Salem e Jinger.'
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Note: ho inserito Furry perchè in tutti i racconti sono presenti animali parlanti!
Salem è davvero esistita ed è stata data alle fiamme perchè abitata da presunte streghe... ci vediamo giù! :*

Betato: ringrazio Ciuffettina per la correzione dei piccoli errori! :*





 

Era una notte d’autunno il vento ululava attraverso i vicoli bui.

Le vie del paese erano deserte.

Gli abitanti se ne stavano al caldo nelle loro case.

 

In una casa situata su di una collina, invece qualcuno si stava preparando per uscire.

“Mamma! Sai che notte è?”

“Sì cara, è la notte di Salem. Ma fa attenzione cara… sai cos’è successo alla tua prozia, vero?”

“Sì! L’hanno messa al rogo! Ma tranquilla io non farò la sua stessa fine, i tempi sono cambiati e poi con me porto Jinger”

“Non mi sento per nulla più sicura, in fondo lui è solo un corvo!”

 

Infatti Jinger era un corvo, ma non uno qualunque, infatti indossava un bellissimo panciotto di seta rigorosamente nero con delle sottili linee verticali grigie. E con sé nella tasca destra vi era appeso un bellissimo orologio da taschino. E sapeva pure parlare!

“Signora! Mi lasci dire che io non sono un semplice corvo! Ma sono un vostro servo da generazioni! Quindi mi occuperò della piccola  Lucinda!”

“Se la metti così, allora mi fiderò, ma bada! Se capiterà qualcosa di male alla mia piccola ti ucciderò!”

 

Lucinda era una giovanissima strega di appena dodici anni, i capelli erano lunghi bruni e sottili.

Un naso all'insù e due occhi grandi di colore nero. La pelle era pallida, ma al punto giusto se la si metteva vicino a dei bambini normali non vi era alcuna differenza.

Indossava sempre una camicetta bianca con un fiocchetto e un vestitino rigorosamente nero.

Portava sempre con sé il cappello da strega e la sua fedele scopa. Ma sulla testa in molte occasioni al posto del tipico cappello da strega aveva Jinger.

Il quale al minimo sentore di pericolo gracchiava a perdifiato, così che Lucinda potesse mettersi in salvo prima di finire sul rogo.

Anche se quest’ultima cosa sarebbe stata assai improbabile visto che i tempi erano ben diversi da quelli medievali.

Ma in fondo Jinger era solo un corvo…


Lucinda preparò la sua scopa e dopo aver salutato la madre, se ne volò via.

Mentre erano in volo, disse: “Jinger, prima dobbiamo passare a prendere un gatto…”

“Un gatto!? Non mi piacciono i gatti…”

“Lo so! Ma non possiamo non prenderlo in fondo questa notte è la sua festa!”

Per poco il corvo non svenne, il solo pensare che quel gatto altri non era che Salem…

“Ma tu sai di chi stai parlando vero?”

“Ma certo! Sto parlando di un gatto nero!”

“No, stai parlando di Salem! Lui non è un gatto qualunque…”

“Per me è solo un gatto nero un po’ buffo.”

 

Alcune volte la semplicità di quella giovane strega lo lasciava senza parole.

 

I due arrivarono in una radura al centro di un bosco in cui sorgeva una graziosa casetta.

Davanti a essa c’era un gatto nero vestito di tutto punto. Indossava una specie di vestaglia nera con un colletto bianco. Portava con sé un ombrello nero.

“Signorina! È in ritardo, l’aspettavo una mezzora fa!”

“Mi scusi… ma mia madre non era molto convinta di lasciarmi uscire…”

“Sei o non sei una strega?”

“Sì lo sono, signor Salem!”

“Allora non vedo dove stia il problema, ora fammi posto che dobbiamo andare in città, le altre streghe ci attendono!”

Lucinda sospirò. Dopo un paio di minuti di volo lo sentì tossire. “Sta bene?”

“Sì tranquilla, è solo una palla di pelo.”

In quel momento Jinger gracchiò: “Cra cra aveva ragione Lucinda, è solo un gatto!”

Il gatto nero alzò lo sguardo. “Curioso il suo copricapo, signorina.”

“Non è un copricapo, lui è Jinger!”

“Un corvo che si chiama Jinger? Quando si vede benissimo che è tutto nero!”

“Lo so… ma a lui piace !”

Jinger aveva tutte le intenzioni di beccare quel maleducato di un gatto nero. Ma non lo fece perché Lucinda lo trattenne facendogli una delicata carezza sulle penne.

 

Per fortuna arrivarono a destinazione.

Dopo essere scesi dalla scopa, Lucinda si avvicinò a un portone di legno con due enormi maniglioni con la forma di due leoni.

“Bussa! Sono sicuro che siamo in ritardo…”

La giovane strega bussò e dopo un paio di minuti le venne ad aprire la porta una capra nera…

Si avvicinò a Jinger. “Hai visto, è una capra!”

“No non lo è! Ma lei è davvero una strega?” chiese Salem.

“Sì che la sono! Ma allora cos'è?”

“È un capro! Sarà lui a dirigere la grande danza intorno al falò!”

“Oh! Jinger forse aveva ragione la mamma… non sono ancora pronta per questa iniziazione…”

“Allora vai a casa! Io non ho tempo per queste cose!” esclamò Salem irritato da tutte quelle chiacchiere.

Jinger non ne poteva più, ma Lucinda disse: “Però ora sono curiosa, chissà quanti altri strani esseri ci saranno lì dentro! Su vieni con me!” E si prese in braccio il corvo e seguirono il Capro all’interno della casa.

 

In effetti aveva proprio ragione all’interno dopo aver camminato per un bel po’ in uno stretto e oscuro corridoio giunsero in un gran salone le cui pareti erano decorate con dipinti che raffiguravano antiche danze e giovani fanciulle vestite di bianco. Al centro di ogni quadro c’era un Capro nero e un gatto. Quel gatto era sicuramente Salem non vi erano dubbi!

 

Sul pavimento vi era disegnata una stella a cinque punte e seduta al centro un'anziana strega che appena sentì un rumore smise di cantare alcune antiche litanie e si voltò verso di loro: “Ben arrivato Salem! Ma non è da te questo ritardo, cos'è capitato?”

“Mi è capitata questa strega il suo nome è Lucinda! Dice di essere una di noi, ma non sa nulla… non farci caso pensiamo alla cerimonia!” Si tolse il mantello e indossò solo la sua veste nera e un cappello da stregone.

Il capro si mise in piedi e iniziò a muoversi.

“Lucinda… andiamocene via ho paura!” le disse Jinger.

“Sì… ma come… la porta è chiusa… uffa aveva ragione la mamma!”

Dal cerchio magico vennero fuori altre streghe che iniziarono a cantare quella strana litania.

Poi giunsero delle alte fiamme e delle urla.

Urla di streghe bruciate al rogo e infine un intero villaggio.

“Questo, mia cara, era Salem! Era la mia casa. Un giorno coloro che non hanno poteri lo bruciarono. La mia padrona morì, ma io mi salvai, quelle che vedi, sono le loro anime. Questa notte loro risorgeranno. Devi rimanere qui non aprire la porta!” disse il gatto nero.

Lucinda si andò a rannicchiare in un angolo che le pareva sicuro.

A tener lontano gli spettri ci pensò Jinger il quale disegnò un cerchio di protezione intorno alla sua giovane padroncina. “Domani sera stiamo a casa!”

“Sì! Per un po’ non ho più voglia di vedere Salem… uffa doveva dircelo che c’erano ‘sti spettri…”

A un certo punto il capro ritornò sulle quattro zampe, il gatto si tolse il cappello e si rivestì e gli spettri si dissolsero in una nube nera.

La strega anziana smise di cantare e tutto tornò alla normalità.

Il gatto nero si avvicinò alla giovane strega e disse: “Portami a casa, sono stanco!”

“Cosa!? Ma se non hai fatto nulla di che!”

“Nulla di che? Ho aperto un varco tra questo e il mondo dei morti! Ho riportato in vita una decina di quelle streghe! Rinasceranno in nuovi corpi e ora, se permetti, voglio tornarmene a casa mia!”

“Uhm… sì ti riporterò a casa…”

Se ne andarono via e una volta giunti davanti alla casetta del gatto quest’ultimo disse: “Ah! Da domani sarai la mia allieva!”

“Cosa?”

“Sì! Non ti preoccupare, ho già scritto una lettera a sua madre. Lei è d’accordo, quindi a domani. Mi raccomando, venga presto”

Lucinda non ne era per nulla felice.

Ma quando arrivò a casa, la madre esclamò: “Salem era entusiasta di te, cara! Tanto da dirmi che ora sei la sua allieva!”

Lucinda era troppo stanca e così mentre si dirigeva nella sua stanza, disse solo: “Ma è solo uno stupido gatto nero!”

E Jinger gracchiò in assenso.



Angolo dell'autrice:

allora io adoro questo tipo di racconti! E adoro il mondo fantasy! E così in questa raccolta o voluto mischiare ogni cosa! *-*

Sono originali ogni cosa è inventata da me! Tranne Salem è davvero esistita ed è stata davvero bruciata ;w;
La trovate su wikipedia! u.u

Ne uscirà una alla settimana! *^*

Ringrazio chi la recensirà e chi la leggerà solo ecc. grazie! :*

A presto! ;3
Fuji.

 
  
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