- Questa storia appartiene alla serie “Writober – RWBY’s Alternative Universe”
- Prompt: Futuro
- Personaggi: Lie Ren/Nora Valkyrie
- Dipendente modello
- Lie Ren era una persona tranquilla. Non c’era quasi nulla che lo facesse imbestialire, e non si faceva mai sopraffare dalle emozioni, anzi, era la persona da cui tutti andavano per calmarsi e sfogare i propri sentimenti negativi.
- A lui andava bene così, finché riusciva a far vivere la sua libreria poteva anche gestire l’essere una specie di psicologo.
- «Buongiorno Ren!»
- Il giovane uomo alzò gli occhi dal proprio libro e fece un sorriso educato alla donna che era entrata nel suo negozio come un uragano.
- «Ciao Nora.»
- «Hai visto che bei capelli?» la donna si mosse la chioma arancione quasi fluorescente, e rise come se fosse stata la cosa più divertente del mondo.
- «Ti stanno bene.»
- «Certo che mi stanno bene! Non li avrei fatti altrimenti!»
- «Questo è anche vero.»
- «Senti, Ren, hai pensato alla mia offerta?» domandò lei, appoggiandosi al bancone e fissandolo intensamente negli occhi.
- «Quale proposta?» Lie Ren alzò gli occhi, facendo finta di essersi dimenticato di cosa stessero parlando.
- Nora sgranò lo sguardo, profondamente offesa. «Vedi che non mi ascolti mai? Oh andiamo, Ren! La mia offerta di matrimonio!»
- Ren rise, poggiandole una mano sulla testa. «Lo sai che non ci conosciamo abbastanza.»
- «Ma a me non interessa! Tu sei qui, io sono qui, mi piaci molto e sei molto bello.»
- «Nora, ci conosciamo da due mesi.»
- «Non è vero, ci conosciamo da molto più tempo! Mi stai dicendo che non ti piaccio, forse?» arricciò le labbra, sporgendosi in avanti e mettendo in mostra la scollatura provocatrice del vestito.
- Lui socchiuse gli occhi. «Nora… lo sai benissimo che non è questo il problema.»
- «E allora dimmelo.»
- «Ma è lo stesso di tutte le altre volte che me l’hai chiesto.»
- Nora si sedette sul bancone e lo incitò ad andare avanti, guardandolo dall’alto.
- Ren non poté fare a meno di pensare che Nora fosse una delle donne più belle e strampalate che avesse mai conosciuto. Ad essere del tutto onesti, erano amici d’infanzia, vivevano nello stesso paese quando erano bambini ed erano stati estremamente legati; poi avevano preso strade diverse, andando a studiare in posti diversi, e ora si erano ritrovati da pochi mesi nella stessa città. Era come se il legame che avevano in passato non avesse subito variazioni, almeno per Nora.
- Era sempre stata così elettrica, come se avesse avuto l’argento vivo addosso, e aveva sempre detto che si sarebbero sposati un giorno. Ren non l’aveva mai presa sul serio, chiaramente, ma da quando si erano ritrovati, lei non faceva che ricordarglielo.
- «Sei molto bella, e io ti voglio molto bene, però non sono pronto a sposarmi. Si parla del mio futuro…»
- «Del nostro futuro, non pensi?» lo corresse lei, con un sorriso smagliante. «Ma va bene. Non sei pronto. Passerò domani.» saltò giù e lo salutò con la mano.
- Ren però, contrariamente a tutti i giorni precedenti, la afferrò per il polso e la tirò piano a sé, con la solita delicatezza che lo contraddistingueva. La baciò piano, appoggiando le labbra sulle sue. «Potremmo vederci questa sera, dopo il lavoro. Se vuoi sposarmi, devi essere convincente.»
- Nora avvampò, cosa che la rese ancora più carina, e uscì dalla libreria di gran carriera.
- Lui la guardò andarsene e sorrise.
- Dopotutto, stava parlando del suo futuro. Stava solo testando la sua convinzione, perché sapeva che da quando erano bambini lui avrebbe voluto passare la sua vita con lei.