Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Andromeda 5    12/10/2018    0 recensioni
Samuel è un angelo custode a cui viene affidata come prima missione quella di aiutare Hunter,un uomo distrutto,un artista che ha perso tutta la sua creatività. La convivenza dei due non sarà facile,ma chissà se finiranno per diventare amici o qualcosa di più,starà a voi lettori scegliere tra tre possibili finali.
Attenzione:la storia può contenere scene omosessuali,anche se molto velate,perché si tratta di una possibile relazione tra due uomini.
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Gender Bender
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Samuel aveva sempre sognato di andare sulla Terra e aveva studiato parecchio per riuscirci. Essendo un bambino morto dopo i primi mesi di vita in un'epoca lontana,Samuel non poteva aver visto altro che il soffitto bianco dell'ospedale in cui era nato ed esso gli ritornava sempre in sogno,ma non si lamentava di essere un angelo:una coppia di angeli si offrì subito di crescerlo non appena diventò un angelo e i suoi genitori adottivi gli hanno spiegato tutto fin da subito; era molto bravo a scuola ed era ben voluto da tutti. 
Samuel,appena finì gli studi,fece subito domanda per essere un angelo volontario sulla Terra perché aveva letto che gli angeli sulla Terra fanno cose straordinarie:ci sono angeli che vanno in Africa per aiutare i bambini;ci sono angeli che vanno nelle periferie delle grandi città ad aiutare chi non ha un tetto sulla testa;ecc. 
Samuel,però, sapeva che quei compiti erano destinati più facilmente agli arcangeli e ai serafini;a lui sarebbe capitato sicuramente di lavorare in archivio oppure gli sarebbe capitata una situazione meno grave dato che gli angeli di primo livello risolvono solo dispute e incomprensioni.
La risposta non si fece attendere e Samuel,dopo una settimana ricevette la raccomandata dove gli si diceva di preparare i bagagli e di recarsi all'ufficio di collocamento al centro della città degli angeli,Windy Town.

Il giorno seguente,Samuel fece i bagagli,salutò i suoi genitori adottivi promettendo loro che li avrebbe chiamati ogni sera su Wigs(quello che per noi è Skype),volò fino al centro della città ed entrò in un grande edificio di cristallo a forma di mappamondo con tante luci che lampeggiavano nei vari angoli della Terra.
Samuel arrivò e vide che gli uffici erano appena stati aperti,così prese il biglietto,ma non ce n'era bisogno perché fu subito ricevuto da un arcangelo. 
"Bene bene."disse l'arcangelo"Samuel Conrad...dal tuo curriculum si direbbe che sia la tua prima missione,ma al momento non ci sono missioni che può svolgere un angelo alle prime armi e...ci dispiace ma non abbiamo bisogno in archivio."
Samuel si stupì,poi arrabbiato disse:"COSA? Ho fatto domanda sei o sette volte e ieri mi è arrivata la raccomandata."
"Ci deve essere stato un errore."disse l'arcangelo,ma non fece in tempo a salutare Samuel che gli squillò il cellulare e l'arcangelo rispose.
Samuel rimase sulla soglia della porta perché aveva imparato che bisogna sempre rispettare i gradi superiori. 
Una vocina molto arrabbiata diceva cose incomprensibili dalla cornetta e l'arcangelo si lmitava ad annuire o a dire si o no. Quando la telefonata finì,l'arcangelo disse:"Aspetta Conrad,si è appena liberato un posto,anche se è più compito da un angelo che abbia almeno un po' di esperienza,ma consideralo come una sorta di prova del fuoco. Si tratta di un uomo che è appena stato lasciato dalla sua fidanzata, la quale era gelosa della coinquilina,che in realtà era un angelo in missione sotto copertura. Il tuo compito è quello di aiutarlo a rifarsi una vita dato che la sua fidanzata si è già trovata un altro. Accetti il lavoro?"
"Accetto."disse Samuel.
"Bene,"disse l'arcangelo"allora vai in archivio:ti verranno dati i documenti necessari."

Samuel prese l'ascensore e scese nel seminterrato,dove c'era l'archivio e là gli diedero i documenti: una carta d'identità,un passaporto(appena li toccò,le sue informazioni e la sua faccia comparvero su entrambi) e un libricino con tutte le informazioni sull'anima da aiutare,Hunter Raspberry. 
Appena passò il portale in fondo al corridoio principale dell'archivio,Samuel si ritrovò all'aeroporto e si accorse che le sue ali erano diventate invisibili e trasparenti. Si guardò intorno cercando di muoversi tra l'ondata di persone che correvano chi per prendere il prossimo aereo e chi per fare il checkin prima di uscire. Samuel riuscì ad uscire e si guardò intorno perché aveva letto che di solito qualcuno può anche trovare la persona che lo aspetta e di solito ha un cartello col nome di chi arriva. Samuel cercò e cercò,ma di questo Hunter nessuna traccia; allora aprì il libricino e cercò di raggiungere il numero 12 di Canal Street,nella Little Italy di Manhattan usando i mezzi pubblici perché aveva letto che a volte era meglio non fidarsi dei tassisti. Dopo aver sbagliato e cambiato pullmann un paio di volte,Samuel arrivò finalmente a Canal Street.
Suonò al campanello,ma nessuno rispose e così riprovò,ma questa volta una voce molto assonnata rispose:"Non sono interessato alla vendita di biscotti."
"Sono il nuovo coinquilino."disse subito Samuel.
La porta si aprì, Samuel entrò,prese l'ascensore e salì al primo piano del palazzo,che doveva essere un po' vecchiotto e leggermente trasandato. Samuel suonò il campanello e la stessa voce assonnata di prima disse:"Avanti! È aperto!"
Samuel aprì la porta e vide un salotto leggermente disordinato perché c'erano vestiti dappertutto e un uomo che poteva avere pressapoco la sua età era seduto sul divano,ancora in pigiama,con un gelato in mano e incantato a vedere lo schermo piatto del televisore spento. Ovunque in quella stanza si respirava aria di depressione,tristezza e dolore. 
L'uomo si alzò,sembrava un po' uno zombie, e avvicinandosi disse:"Sei tu Samuel Conrad,il mio nuovo coinquilino?"
"Sì."rispose Samuel confuso.
"Non dovevi venire lunedì alle 15:00?"
"Oggi è lunedì e sono arrivato in aeroporto alle 15:00 esatte."
"Beh,accomodati. La tua stanza è di fronte al bagno-lascia,porto io le valige-e non azzardarti ad entrare in camera mia perché ho bisogno di concentrarmi quando creo."
Appena entrò nella stanza,Samuel ne rimase un po' stupito:era più grande di quella di casa sua ed era forse l'unica stanza in ordine di tutto l'appartamento,ma era molto spoglia.
"Bene,ora puoi sistemarti."disse Hunter seccamente"Sarai stanco dopo il viaggio,quindi per stasera faccio tutto io,ma non prenderci la mano."
"Beh, posso aiutarti..."disse Samuel"non sono così stanco."

Quella sera,prima di andare a dormire,Samuel tirò fuori il suo portatile(un Angel di ultima generazione bianco e blu col simbolino dell'aureola dorata sul retro dello schermo),lo accese(la tastiera era formata da tasti blu per le consonanti e bianchi per le vocali,ma le lettere erano sempre dorate),cliccò subito  l'icona di Wigs(una busta con le ali) e parlò un po' con i suoi genitori adottivi fingendo che andava tutto bene.
"Questo umano è una causa persa."pensò Samuel tra sè e sè mentre cercava di dormire"Ora non lamentarti! È solo il primo giorno...Sei tu che volevi diventare un angelo custode e ora che lo sei,non devi fare il bambinone.Vediamo...come posso fare per farmelo amico? Come posso migliorargli l'esistenza?...Aspetta...cosa avevano detto ald una delle prime lezioni del corso per angeli custodi?....ah già!....Per prima cosa,l'ambiante deve essere accogliente...odio ammetterlo,ma qui bisogna fare le faccende di casa e mettere in ordine.Vedrai Samuel,che domani andrà tutto molto meglio."
   
 
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