Il principe principesco
Parole : 1655
Promit/Traccia : Promessa/Patto
C'erano una volta un regno dove un giorno un re e una regina ebbero un bellissimo bambino.Tanto fù grande la gioia per questa nascita che i festeggiamenti durarono più di una settimana con musica, saltimbanchi,fuochi d'artificio e vino a fiumi.
Fin qui non sembrava nulla di strano, di principi ne nascevano tanti ogni giorno , tuttavia fin da piccolo il principe Yuga Aoyama -solo Aoyama chan per gli amici- si rivelò esssere un principe moto particolare rispetto a tanti altri principi : Dimostrò sin dal infanzia un innata classe ed eleganza nel parlare , dando prova di uno spiccato senso artistico:ai giocattoli preferiva l'arcolaio, alla lotta la cucina, alla trombetta l’arpa,e alla spada la danza.Crescendo,la sua raffinatezza andò sempre più definendosi: Amava i colori brillanti , i lustrini e le paiette, mentre detestava i colori non abbinati,aveva creato una linea di abiti esclusivi per il balletto classico, e ogni giorno passava lunghe ore a interrogare lo specchio magico come faceva il suo mito, la strega di Biancaneve.
- Una madamoiselle straordinaria di grande autorità e talento,quella sciaquetta di Biancaneve non regge il confronto,la adooooro, oui ! - Come soleva dire spesso chiedendo allo specchio se i suoi sogni per il futuro si sarebbero avverati:
- Diventerò uno stilista? Un cantante? Un ballerino? Andrò mai sul l'isola degli Okama? Dovrei depilarmi anche il petto oltre le gambe? Dimmelo dai! -
Lo specchio, che essendo magico aveva anche un nome, Aizawa, che era un manufatto magico vecchio stile, rimaneva ogni volta spiazzato dai quesiti a dir poco bizzarri del giovane e irrequieto principe.
Un tempo il lavoro si specchio parlante era più semplice , i principi e le principesse volevano solo sentirsi dire quanto erano belli, era facile, un pò ripetitivo, ma semplice e sopratutto non così stancante .
"Ah questi giovani d'oggi..." pensava ogni volta sconsolato per poi rispondergli con la sua solita voce monotona solo quello che vedeva:
"Ti sposerai con la principessa che ti è stata promessa ...altro non so." dopodichè spariva tornando a dormire sperando che avesse abbastanza tempo per fare un pisolino prima che tornasse di nuovo a seccarlo con le sue assurde richeste.
Il principe ogni volta si disperava: - Ma io non mi voglio sposare! - Si lamentava.
- Voglio viaggiare, vedere il mondo, combattere il cattivo gusto nel vestire ed essere felice! Il matrimonio non fà per me! -
Tutti i giorni interrogava il povero specchio nella speranza che gli desse una risposta diversa ma ma niente da fare, la risposta era sempre e solo quella.
Un giorno sua madre la Regina Jiro entrò trionfante nella camera del principe, mentre questi dopo essersi steso un rossetto rosso fuoco era intento a provarsi un ombretto color verde muschio.
- Principe! - Esclamò - Ho una notizia meravigliosa da darti! -
- Mamer - la interruppe il principe sempre guardandosi allo specchio - D'ora in poi il mio nome sarà Prince -
- Prince? - Domandò perplessa la Regina
- Prince! -
- Be...Prince - riprese - sai chi verrà oggi al castello per conoscerti? -
Chiese gongolando la regina
- Madonna? Evril Lavigne? - Chiese speranzoso Prince.
- Chi caro? No,la tua promessa sposa, la principessa.-
-Ah-disse lui indifferente,girandosi di nuovo verso la specchio tornando alla sua occupazione
- Non hai altro da aggiungere?Solo «ah»? - Chiese perplessa la regina.
- Cosa dovrei dire madre? Evviva evviva e saltare di gioia? Non posso, non c'è la faccio, è più forte di me! -
- Non capisco questo rifiuto verso il matrimonio, io alla tua età non pensavo ad altro, ma perchè non ti vuoi sposare? -
- Perchè ho una vita da vivere, un sacco di cose da fare, non posso sposarmi e mettere le scarpette al chiodo, madre, nessuno può mettere Baby in un angolo -
- Figliolo, abbi pazienza, sarà che sto invecchiando ma io non ti capisco! -
- Madre dovete capire che la vera autenticità non sta nel essere come si è, ma nel riuscire a somigliare il più possibile al sogno che si ha di se stessi. -
All' improvviso uno squillo di trombe annunciò l'arrivo della futura sposa.
- E adesso che facciamo? Tuo padre non accetterà mai, ne va della rovina del regno ci sono interessi politici che neanche ti puoi immaginare, figliolo -
- Mamer, ormai ho deciso, piuttosto la morte! -procramò portandosi una mano allla fronte con faare drammatico
- La morte te la darà tuo padre appena lo saprà, questo è garantito! Sempre se non gli viene prima un infarto! -
Non finì la frase che il Re Denki entrò accompagnato dalla furuea sposa, la principessa Uraraka Ochaco .
- Bene figliolo, questa è la fanciulla che ti è stata promessa molto prima che tu nascessi, in modo da unire i nostri regni e poter governare in pace per il prossimo millennio. Adesso noi vi lasciamo soli così che possiate «fare conoscenza» - Concluse ridacchiando sul ultima parola e strizzò l'occhio alla regina che tentò di obbiettare.
- Ma che thè e thè, è una cosa da vecchi, lasciamo i «piccioncini» nel loro nido d'amore - Suggerì il re agitando le sopracciglia in modo suggestivo verso il principe che, a quest ultima frase contrasse un occhio sentendo istantaneamente un conato di vomito che cercò di reprimere.
Una volta usciti il Re e la Regina i due rimasero soli.La principessa Ochaco tentò di rompere il ghiaccio parlando per prima:
-Bella la tua stola. -
-E' un Pashmina - rispose secco. -Tu però hai delle belle unghie. -
-Trovi?-Si illuminò la principessa-E'una ricostruzione fatta con un nuovo prodotto magico, estratto dalla coda di topo.E cosa ne pensi del mio taglio di capelli non è un pò... -
-Un pò da battona? -
-Vedi che avevo ragione! quella strega non mi ha voluto dare ascolto,tu che faresti per sistemarli?-
-Riflessi tesoro, più riflessi e un taglio grintoso e stiloso ovviamente -
-Che idea, sei un genio! Se solo ti avessi conosciuto prima! Ascoltami Principe Aoyama ...-
-Chiamami Prince. -
-Okey Prince... Aoyama senti c'è un problema, io non so come dirtelo, ma io...ecco,anche se siamo promessi, non sono innamorata di te -
- E questo lo chiami problema? - Fece il Principe tirando un sospiro di sollievo.
- Tranquilla, neanch'io sono innamorato di te, ci mancherebbe, a me neanche piacciono le donne! -
- No! davvero? -
- Buffo! E' la prima volta che lo dico! -
- E chi ti piace? -
- Non so,non ci ho mai pensato,ma in linea di massima direi tutti gli uomini belli e affascinati -
-Anche a me!Aspetta che lo racconti alle mie colleghe principesse,moriranno dal ridere! -
-No, mi sembra una pessima idea,direi che è meglio se questo rimane un nostro segreto -
-Si è vero,non ci avevo pensato,certo che siamo una bella coppia,io non amo te, tu non ami me e a entrambi piacciono gli uomini che facciamo? -
- Io una soluzione c'è l'avrei, visto che comunque dobbiamo sposarci per forza, facciamo un patto: Manteniamo una decorosa facciata quando andremo a pranzo dai miei o dai tuoi, e per il resto libertà assoluta! -
- Mi sembra perfetto direi! Ma se poi ci piace lo stesso uomo? -
- Vediamo da che parte sta e c'è lo giochiamo a testa o croce! -
- Okey...ma se i nostri genitori un giorno volessero un erede? -
- Tesoro...ci penseremo domani.Dopotutto...domani è un altro giorno! -
E così dicendo sigilarono il patto una stretta di mano scendendo poi in salone a prendere il thè. Attualmente il principe e la principessa non hanno ancora trovato un fidanzato ma entrambi hanno guadagnato una grande amica e vivono ancora felici e contenti.
Compreso Aizawa che potè finalmente dormire in pace.