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Autore: Sophie_moore    16/10/2018    2 recensioni
Questa storia appartiene alla serie "Writober - RWBY's Alternative Universes"
Modeling!AU
Non ci poteva fare niente, qualora vedesse delle labbra femminili non poteva fare a meno di incantarsi e rimanere a fissarle per un po’, fino a far manifesto del suo orientamento.
Per quel motivo aveva deciso, dopo anni di indecisione sofferta, di diventare una fotografa e di lavorare per un’agenzia pubblicitaria.

Spero che vi piaccia, un abbraccio!
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Coco Adel, Velvet Scarlatina
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'RWBY's Alternative Universes'
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Questa storia appartiene alla serie “Writober – RWBY’s Alternative Universe”

Prompt: Labbra
Personaggi: Velvet Scarlatina/Coco Adele

Tu chiamala se vuoi ossessione

Velvet aveva fatto pace con la propria sessualità già da molti anni, ormai. Era completamente e totalmente omosessuale, non riusciva a provare nessun tipo d’attrazione per il sesso maschile, mentre invece era inverosimilmente grata per il sesso femminile.
Aveva delle forme molto più belle, delicate, sinuose. Senza contare le parti del corpo che proprio le piacevano, il seno, i fianchi, le lineette dell’addome, il sedere, le gambe, la schiena, le braccia, le mani, le ciglia lunghe… ma la parte che amava di più in assoluto erano le labbra. Più di qualsiasi altra cosa, più di qualsiasi parte.
Non ci poteva fare niente, qualora vedesse delle labbra femminili non poteva fare a meno di incantarsi e rimanere a fissarle per un po’, fino a far manifesto del suo orientamento.
Per quel motivo aveva deciso, dopo anni di indecisione sofferta, di diventare una fotografa e di lavorare per un’agenzia pubblicitaria.
In quel modo avrebbe potuto vedere tante belle labbra, tante belle ragazze e sarebbe anche stata pagata! E poi poteva usare la macchina fotografica, che era la sua unica ragione di vita.
«Velvet? Ci sei?» domandò Yatsuhashi, sfiorandole delicatamente la spalla.
Velvet sorrise raggiante e strinse tra le mani la sua macchina fotografica personale. «Mi ero incantata!»
«Lo vedo. Guarda che dovremmo fare un servizio tra poco. Sei pronta?»
La giovane annuì, dondolando con il corpo. Era così felice di poter fare il lavoro che amava, che svegliarsi presto al mattino e andare a dormire tardi la sera non le dava alcun fastidio.
Si guardò intorno: lo studio era bianco, le persone dello staff iniziavano ad arrivare scusandosi del leggero ritardo. A lei non importava granché, comunque: il capo progetto era Fox Alistair, un giovane uomo dal temperamento silenzioso e quieto.
Yatsuhashi invece era l’addetto alle luci: le posizionava, le aumentava di intensità, le cambiava di colore.
«Ciao! Io sono Coco Adele, sono qui per il servizio!»
Velvet si voltò verso l’ingresso quando sentì quella voce e rimase incantata. Una ragazza dai corti capelli color del cioccolato, degli occhiali da sole a coprirle parte del viso e un basco nero.
Si diresse verso Velvet, sorridendo, e le porse la mano.
La fotografa la osservò fissa. Non stava notando nient’altro se non la curvatura delle labbra sottili, di un delicato rosa pesca e lucide, probabilmente dovuto al lucidalabbra. Erano bellissime.
«Tu devi essere Velvet, giusto?»
Coco le passò una mano davanti al volto, elegantemente. Velvet annuì senza rispondere, alzò la macchina fotografica e le scattò una foto alle labbra, lasciandola di sasso e interrompendo involontariamente qualsiasi altra azione nello studio.
«Sono Velvet, sì.» rispose poco dopo, sbucando da dietro il suo attrezzo del mestiere.
Coco alzò un angolo della bocca. «Molto piacere.»
  
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