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Autore: TheHeartIsALonelyHunter    16/10/2018    1 recensioni
Non ha mai smesso di osservarlo, Bill, festività dopo festività, regalo dopo regalo, quel cuccioletto scalciante e guerriero che ha rifiutato ogni suo abbraccio e che si è sempre divincolato da qualsiasi scherzosa presa. La luna sembrava non aver ancora riscosso nessun pegno da lui, eppure non gli risultava difficile scorgere sulla pelle del Metamorfagus cicatrici ben più profonde di quelle che ogni notte Fleur carezza, prima di addormentarsi contro il suo petto.
C’era la luna piena, qualche notte, ed ogni notte era più difficile di quella che la precedeva.
Teddy aveva solo dieci anni.
[Terza classificata al contest All together Contest 2.0-VI Edizione" indetto da Mary Black sul forum di EFP]
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Titolo della storia: Figli della bestia
Pacchetto scelto: (da indicare per intero): Pacchetto 35: Coppia: Bill Weasley/Teddy Lupin.
Indicazione: La prima volta che lo aveva visto, era solo un fagottino di pochi mesi urlante.
Poi aveva imparato a conoscerlo come il cucciolo che giocava sempre con la maggiore delle sue figlie, durante i pranzi di Natale a casa di sua madre.
Aveva sempre provato per lui un forte senso di vicinanza e protezione, ma credeva che fosse solo per la sua condizione: Teddy era un cucciolo indifeso, un figlio della guerra, un bambino spezzato prima ancora che potesse comprendere che cosa vuole dire, essere spezzati.
Ora, però, qualcosa è cambiato. Teddy non è più un cucciolo, ma il senso di vicinanza è rimasto. Quello di protezione, no.
Perché Bill lo sa, ora, che cos’è che li unisce: non la guerra, non le perdite, no. Quello che li unisce sono i graffi sul viso di Bill, e l’odore pungente che l’uomo riesce ad avvertire attorno a quel cucciolo diventato ormai uomo.
Sono entrambi figli della bestia.
La stessa bestia che per anni Bill ha finto non esistesse, in lui, ma che ora minaccia di prendere il controllo di ogni sua azione. (blackjessamine)
Rating: Giallo
Contesto: Nuova Generazione
Genere: Introspettivo, Dark
Note/avvertimenti: Nessuno
Note dell'Autore: Ho dovuto tagliare molto di ciò che avevo pensato e di ciò che avrei voluto fare per questa storia, e spero che nonostante ciò le motivazioni dei personaggi siano abbastanza chiare. Ho cercato di essere il più fedele possibile alle indicazioni del pacchetto, e per questo mi sono attenuta al periodo di tempo descritto, e ho trovato in realtà molto più complesso di quanto pensassi esplicitare tutte le motivazioni che ho pensato ci fossero dietro il finale... Spero che non sia una cosa del tutto mal riuscita. Ho anche cercato, per provare a raccontare di più, ad utilizzare frasi più brevi e possibilmente ad effetto. 

Giusto per puntualizzare la temporalità, se non fosse del tutto chiara: nella prima parte della storia Teddy passa da pochi mesi a 10 anni, nella seconda passano altri dieci anni, per cui quando si arriva al finale lui ne ha venti.

 

Teddy gli è cresciuto davanti in quello che ora sembra un battito di ciglia. Ricorda ancora con affetto il primo incontro con quel fagottino pesante e piangente, bandolo intricato di ossa e nervi su cui svettavano i primordi di una folta chioma, affidato quasi per caso alle sue braccia ancora inesperte.
L’aveva stretto contro di sé, Bill, e lui s’era improvvisamente quietato, alzando gli occhi di un grigio indefinito (il primo dei tanti colori che avrebbero assunto) in quella che somigliava ad una cieca eppure attenta analisi.
L’aveva stretto contro di sé, Bill, ed era bastata quella semplice, straordinaria visione a riempirlo di una quiete sproporzionata e ormai da tempo non provata.
C’era stata la luna piena, quella notte. E quella notte, il viso immerso nella chioma bionda di Fleur, gli occhi pigramente socchiusi e le braccia ancora traboccanti di quel dolce peso, s’era accinto al grande passo in un unico sussurro:
“Facciamo un bambino”.

Teddy gli è cresciuto davanti, mano nella mano con Victoire, forse inconsciamente memore di quel lontano istante in cui un suo solo sguardo le ha regalato la vita.
Non ha mai smesso di osservarlo, Bill, festività dopo festività, regalo dopo regalo, quel cuccioletto scalciante e guerriero che ha rifiutato ogni suo abbraccio e che si è sempre divincolato da qualsiasi scherzosa presa. La luna sembrava non aver ancora riscosso nessun pegno da lui, eppure non gli risultava difficile scorgere sulla pelle del Metamorfagus cicatrici ben più profonde di quelle che ogni notte Fleur carezza, prima di addormentarsi contro il suo petto.
C’era la luna piena, qualche notte, ed ogni notte era più difficile di quella che la precedeva.
Teddy aveva solo dieci anni.

Teddy gli è cresciuto davanti in una lenta e devastante agonia, in quell’eterno decennio.
Non ha mai smesso di osservarlo, Bill, festività dopo festività, una pinta di Burrobirra offerta (e rifiutata) dopo l’altra, e non ha mai smesso di rispondere a quelle occhiate, Teddy, i capelli tinti di un cupo sanguigno e una strana, sospettosa consapevolezza negli occhi vermigli.
L’intruso istinto che l’aveva sempre legato al cucciolo aveva aumentato la sua presa. Il senso di protezione era andato scemando nelle sue braci ormai fredde.
C’era la luna piena, qualche notte. E il richiamo della bestia lo spingeva fuori dalla propria camera, i denti affondati nelle mani finché non si sentiva sazio del suo stesso sangue.
Teddy poteva dargli nuova calma.
Teddy aveva il suo stesso odore.

“Cosa vuoi che faccia, Bill?”
È il culmine di tutti quegli anni di silenziosa analisi reciproca, raggiunto nella rabbia e nell’esasperazione dell’ignoranza.
E Bill sa che non si può più tornare indietro, sa che l’indicibile è ormai inevitabile.
“Voglio solo… Stare bene, Ted”.
Voglio solo che qualcuno capisca.
Lui non dice nulla. Si limita ad afferrarlo per le guance, con una rabbia frettolosa che sa di desideri mai espressi, e con prepotenza se lo prende, corpo, cuore e anima.
C’è la luna piena, quella notte.
E per quella notte sola Teddy Lupin accetta il suo abbraccio.

  
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