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Autore: Sophie_moore    18/10/2018    3 recensioni
Questa storia fa parte della serie "Writober - RWBY's Alternative Universes"
Working!AU
“Buongiorno Principessa. Mi sono permesso di migliorare il tuo già splendido lavoro con l’orsetto.
Oggi andiamo a comprarne uno nuovo, che magari resista ai denti di Velvet.
Ti amo, Jaune”

Spero che questa storia vi piaccia!
Dedicata al mio prezioso fiocco di neve.
Un abbraccio!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaune Arc, Pyrrha Nikos
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'RWBY's Alternative Universes'
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Questa storia appartiene alla serie “Writober – RWBY’s Alternative Universe”

Prompt: Ago e filo
Personaggi: Phyrra Nikos/Jaune Arc

Ti amo, Jaune

Phyrra arricciò le labbra, guardando l’orsetto di peluches che Jaune le aveva regalato per il compleanno.
Era un classico orsetto marrone, con la pancia più chiara. Non era speciale, non aveva grandi caratteristiche, ma era il primo che Jaune le aveva regalato, il primo che lui avesse mai posseduto, effettivamente.
Era quello che aveva dall’infanzia, e aveva pensato di regalarglielo al primo compleanno che avevano passato insieme, poco prima che lei si dichiarasse a lui.
Era talmente affezionata a quell’orsetto, non poteva fare a meno di sentirsi triste e sconsolata perché, per qualche motivo, il peluches si era strappato.
Non aveva idea di come fosse stato possibile, non aveva animali abbastanza grossi che avrebbero potuto fare quel disastro…
Guardò la sua coniglietta, Velvet, con un sopracciglio inarcato. «Sei stata tu?» le domandò, puntandole contro la zampa del giocattolo.
La coniglietta marrone sembrò capire, arricciò il naso e corse a nascondersi sotto al divano.
«Velvet!» strillò, pestando i piedi per terra. Poi prese dei profondi respiri e si affacciò per vedere sotto al mobile. «Velvet. Non si fa. Non – si – fa. Mannaggia a te.» la sgridò, facendo quasi squittire la coniglietta. Si rimise in piedi, sbuffando scocciata. Abbracciò il giocattolo, guardando il soffitto. Come avrebbe fatto a dirlo a Jaune?
Per fortuna era fuori per lavoro, almeno avrebbe potuto arrabattarsi per risolvere la questione.
Perché era una questione da risolvere, sicuramente.

Jaune sbadigliò, mentre cercava di infilare la chiave nella toppa. Si massaggiò le tempie, abbandonando per un attimo l’idea di entrare in casa, ma poi ci riprovò.
Erano ormai le dieci di sera passate, in ufficio l’avevano tenuto a lavorare fino a quell’ora pensando che forse fosse un mulo da soma. Lui non vedeva l’ora di tornarsene nel suo appartamento e stare con la donna che amava, così spalancò la porta e lasciò la valigetta del lavoro a terra e cercò Phyrra per tutta la casa.
La trovò accoccolata al peluches di pezza, quell’orsetto martoriato e maltrattato dal tempo, che ora aveva una cucitura rossa che gli univa la zampa destra al resto del corpo.
«Velvet…» brontolò il ragazzo, sospirando.
Sfilò l’orsetto dalle mani della compagna e si mise in cucina, raccattando tutto quello che era necessario.
Quando viveva casa, era l’unico uomo in mezzo ad un gruppo quasi infinito di donne, donne che gli avevano insegnato tutto quello che sapevano, tra cui cucire.
Infilò il filò nella cruna dell’ago, e cucì quella zampa che se ne stava a penzoloni. Almeno Phyrra sarebbe stata contenta, il giorno dopo.

Phyrra Nikos si svegliò il mattino dopo che non aveva niente tra le mani, se non la mano del suo compagno.
La divertiva sempre scoprire come la notte quell’orsetto si trasformasse in Jaune.
Si stiracchiò, decidendo di andare a preparare la colazione per entrambi. Era sabato, l’ufficio della Schnee Industries dove lavorava Jaune era chiuso, e il manager di Phyrra non si era fatto sentire per proporle un lavoro, quindi dovevano approfittare del tempo che avevano.
Andò in cucina, stringendosi nella vestaglia di seta bianca, e rimase immobile sul ciglio della porta.
Il suo orsetto era lì, in piedi, con la zampa perfettamente attaccata e un biglietto appoggiato ad essa.

Buongiorno Principessa. Mi sono permesso di migliorare il tuo già splendido lavoro con l’orsetto.
Oggi andiamo a comprarne uno nuovo, che magari resista ai denti di Velvet.
Ti amo, Jaune
  
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