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Autore: Fujiko91    20/10/2018    2 recensioni
Ciao!
Eccomi con questa nuova One Shot su Bilbo e sulla sua solitudine portata dall'anello del potere.
A Bilbo pian piano vengono portati via ogni amore della sua vita per poi infine rimanere solo!
Una buona lettura!
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Betato: ringrazio Ciuffettina per il suo aiuto nella correzione dei piccoli errori :*



 

I suoi genitori se ne erano andati entrambi.

L’avevano lasciato solo e ora lui si sentiva tradito da quell’affetto che entrambi avevano giurato fosse eterno.

 

Bilbo Baggins era uno hobbit molto sensibile non voleva dare a vederlo agli altri hobbit. Ma in quel determinato momento non gli importava di ciò che gli abitanti della Contea potessero dire su di lui…

 

Sua madre se ne era andata via per sempre non sarebbe più tornata da lui e questo non gli andava proprio giù!

 

Non poteva essere doveva essere per forza un incubo.

Si costrinse ad alzarsi dal letto. Si andò a vedere allo specchio ciò che vide non gli piaceva: un viso pallido segnato da occhiaie profonde.

I riccioli tutti scarmigliati e un po’ unti.

Gli abiti stropicciati.

 

Decise che non era in grado di mettersi almeno quel tanto che basta a posto per uscire, ma alla fine uscì lo stesso.

 

Camminò e camminò finché alla fine non giunse a Brea.

 

Era attratto dai maschi l’aveva sempre saputo e quella notte ne cercava uno con cui avrebbe potuto dimenticare la morte dell’adorata madre.

 

Così appena entrò nella taverna del Puledro Impennato si guardò immediatamente intorno alla ricerca del fortunato.

 

Il suo sguardo cadde su di uno hobbit a suo parere abbastanza dignitoso per poterci passare una notte.

 

Gli si avvicinò e disse senza mezzi termini: “Sono in cerca di un’avventura! È disposto per questa notte, eh?”

In quel momento si rese conto di non aver nemmeno chiesto se a quel hobbit piacessero gli uomini o almeno avergli chiesto il nome, si vergognò di una tale mancanza di rispetto che alla fine decise che se ne sarebbe andato subito.

Invece lo hobbit in questione si alzò dalla sedia e disse: “Signore, primo non vi conosco, secondo non siamo in un bordello! Terzo venite con me a quel tavolo, potremo parlare meglio!”

Bilbo lo seguì si forse parlare l’avrebbe aiutato forse anche meglio del sesso…

Andarono a sedersi nel tavolo più lontano dall’entrata e alla penombra.

In quel momento Bilbo si accorse della bellezza di quello Hobbit che gli si era seduto davanti: i capelli corti e biondi, gli occhi verdi tendente all’azzurro. E poi quella bocca…

L’altro si accorse immediatamente che i suoi occhi si erano soffermati un po’ troppo al lungo sulle sue labbra. “Vi piacciono così tanto?”

“C-cosa?”

“Le mie labbra! Le state fissando come fossero una gustosa mela!”

Quel paragone fece arrossire Bilbo era stato così dolce tanto da fargli leccare le labbra. “Oh sì! Qual è il vostro nome?”

L’altro si mise a ridere. “Questa è la sera più strana che abbia mai vissuto! Insomma, prima mi trattate come una prostituta e ora state sbavando per le mie labbra e ora mi chiedete il nome! Non so che cosa rispondervi, signor?”

“Baggins! Ma chiamatemi Bilbo!”

“Allora se stanno così le cose, cos’è che ti ha portato qui, Bilbo?”

Lui non sapeva cosa rispondere, non sapeva se davvero gli sarebbe interessato e poi chissà cos’avrebbe pensato… ma oramai era giunto fin lì non poteva tornare indietro. “Mia madre è morta sono rimasto solo!”

“E così hai deciso che far sesso con un perfetto sconosciuto fosse la soluzione perfetta?”

“Sì! Potrebbe essere andata così…”

“Oh! Io m’innamoro facilmente! E devo ammettere che tu sei carino Bilbo!”

Parlarono del più e del meno per molto tempo, alla fine Bilbo tornò a casa.

Erano passati moltissime lune e soli da quella notte tanto che Bilbo se ne era dimenticato, ora che oltre tutto si era fidanzato con un nano!

 

Thorin era geloso, ma al punto giusto adorava però che il suo fidanzato gli rimanesse accanto. Era sorprendente a quante persone piacesse poterlo aiutare…

 

Se Bilbo usciva da solo per Dale subito e magicamente Bard non aveva più alcun impegno e invece se Bilbo ci andava con Thorin, Bard era sempre occupato…

E non solo lui, anche per gli altri valeva sempre la stessa cosa!

 

Anche se Thorin era un nano e quindi non troppo sveglio, fin lì ci arrivava a capire che Bilbo piacesse a tutti! E che quindi andava controllato questo strano affetto.

 

Ma poi accadde il fatto che fece finire ogni cosa!

 

Era un giorno come tanti Thorin e Bilbo stavano camminando per strada quando…

“Bilbo! Sei tu?”

“Oh Blanco! Sei proprio tu?”

“Sì, sono proprio io! Ma non stiamo qui dai vieni con me!”

Thorin non fu nemmeno visto e così Fili domandò: “Zio, chi è quello che ho visto con Bilbo?”

“Non lo so! So solo che si chiama Blanco…” Seguirono vari minuti di silenzio tanto che Fili optò di lasciar perdere e andare via.

Thorin si sentiva umiliato e soprattutto dal suo stesso fidanzato, una cosa inaccettabile ne avrebbe parlato subito dopo con Bilbo.

 

Ma Bilbo rientrò tardi e fu Fili a fermarlo per primo: “Ho visto!”

Lo Hobbit capì immediatamente a cosa stava alludendo il giovane nano e capì anche le parole non dette che erano perché proprio ora? Perché l’hai baciato? Che cosa farai con lo zio? domande che per ora non trovavano una giusta risposta e alla fine Bilbo parlò tranquillamente: “È stato un amore passato… Blanco era stato il mio primo amore per dieci anni… un amore duraturo! Pareva esserlo non fu così e ora… non so cosa fare! Quel bacio, cosa dovrei dire, ho la bellezza di cinquantacinque anni e dovrei dire cosa? Sono stato io a baciarlo si è andata così… e ora non so cosa fare con Thorin!”

 

Thorin non chiese quando vide rientrare il suo compagno, il suo unico.

Ma la mattina dopo Bilbo scrisse una lettera a Gandalf invitandolo lì.

 

Appena il mago arrivò a Erebor Fili lo bloccò: “Oh Gandalf! Dimmi, un antico amore può rovinarne uno nuovo?”

“Non lo so! Nessuno delle mie vecchie fidanzate è mai tornata da me! Non fare quella faccia, anch’io sono stato giovane! Allora dov’è il mio buon amico Bilbo?”

“Lo troverai là!” e indicò i piedi della montagna e un prato.

Gandalf galoppò fin là, non scese nemmeno da cavallo che…

“Un amore è tornato da me! Era vecchio, ma io l’ho baciato, ora tu cosa faresti?”

“Uhm! Direi accendiamoci una pipa e parliamone, Bilbo!”

Gandalf scese dal cavallo e si andò a sedere su di un vecchio tronco e si accese la pipa, poi ne preparò una seconda per il suo piccolo amico e poi disse: “Ora parlami cos’è successo? Che cosa farebbe vacillare il tuo amore per Thorin?”

“Blanco! È uno hobbit conosciuto molti anni fa! L’ho baciato e non me ne pento…”

Un oh di fumo uscì dalla bocca del mago.

Bilbo continuò: “Questo posto non mi è mai piaciuto sì potrei dirti così, e anche io e Thorin siamo diversi lui è un nano! Sì anche questo e sarebbe la verità, ma la cosa più vera è che non lo amo più la scintilla è finita. Tornerò a casa e forse vivrò con Blanco o forse no non lo so poco m’importa so solo che…”

“Cosa?”

“Dei miei parenti sono morti e adotterò Frodo. Sì, gli farò a genitore! È giovane, merita una bella vita!”

“Thorin ne soffrirà, non te ne importa? Dov'è andato a finire lo hobbit che ha lasciato casa Baggins?”

Una scintilla uscì dagli occhi di Bilbo era una scintilla diversa, la sua mano era all’interno del suo taschino e Gandalf non poteva sapere dell’unico anello.

“Se l’amore è finito, non ci posso far nulla!”

“Fili è triste perché sa che lascerai suo zio!”

“Non m’importa! Sono nani, non sanno nulla, allora pensavo che fossi venuto per dirmi segui il tuo cuore o cose del genere, Gandalf!”

“Già… forse dovrei dirtelo, ma non me la sento… Thorin è così…”

“Cambiato o così debole. Allora niente, aspettami davanti al portone di Erebor vado a far su le mie cose e ha parlare con Thorin!”


Thorin era davvero felice quel giorno ogni cosa era andata nel verso giusto ancora un paio di giorni e sarebbe stato pronto per sposare il suo hobbit.

Appena lo vide, mise via l'anello che era appartenuto alla madre. “Bilbo! Ti devo parlare di quello Hobbit!”

“L’ho baciato!”

“Tu cosa?”

Rimise la mano sull’unico anello nel suo taschino e Bilbo ricominciò a parlare: “Me ne vado, torno a casa, questo luogo è saturo di polveri di ogni tipo e poi tornerò a casa Baggins sì e lì adotterò Frodo e magari non so se prenderò anche Blanco, ma sarebbe un buon marito! È inutile che parli, non ti amo più, è meglio così, credimi! Ora vado forse ci rivedremo, anche se preferirei proprio di no!”

Bilbo non senti il crac del cuore o la scatolina che scivolava dalle mani del suo Thorin, non vide quella lacrima solitaria che lasciava quegli occhi blu e non sentì quelle parole che come un sussurro lasciarono quelle labbra troppo strette tra loro per potersi muovere.

No, Bilbo era troppo preso a salire a cavallo e solo Gandalf si accorse di ogni attimo di sofferenza e solo lui vide Fili abbracciare forte lo zio per non fargli fare sciocchezze.

Bilbo tornò a casa e fece ogni cose oh sì si sposò con Blanco e adottò Frodo.

 

Però un giorno Blanco disse: “Non sei più tu… cosa ne è stato del mio dolce Bilbo?”

“Non so cosa stai dicendo!”

“Sì, che lo sai! Quell’anello… quello che indossi ogni volta e ogni sera quando pensi di non venir visto?”

“Un anello? Mai visto! Te lo dico io cos’è, la stanchezza!”

 

Blanco non se la sentì di continuare e alla fine lasciò perdere, però ogni mese o anno che passava Bilbo non invecchiava , ma la sua mente cominciava a vacillare e alla fine l’anello si portò via anche quell’amore…

 

A Bilbo ora rimaneva solo Frodo, ma alla fine anche quello se ne andò per distruggere quell’oggetto tanto malefico.

 

Altri anni passarono e ora Bilbo era lì sulla sua sedia a dondolo a guardare il camino. La casa non era cambiata, ma ora i suoi centoquattordici anni si stavano facendo sentire tutti.

 

A un certo punto sentì la porta aprirsi non si voltò e nemmeno si alzò disse solo: “Oh Gandalf, mio buon amico…”

“Sì, sono io mio caro Bilbo sono venuto per portarti via, dobbiamo salpare!”

“Lo so la nostra Era è giunta alla sua fine… io l’amavo, anzi li ho amati tutti! Sì da mia madre a Frodo, Blanco è morto da anni e Thorin… non oso nemmeno pensare, a ciò che un po’ di anni fa Fili mi è venuto a dire…”

“Che cosa ti ha detto?”

“Thorin è ricaduto nella malattia… forse era d’amore, forse sono stato io a riportarlo tra le braccia della pazzia! Oh Gandalf, l’anello! Quell’oggetto mi ha fatto fare cose… forse è stato lui, ma in realtà è stato il mio cuore o meglio il non voler affrontare la solitudine… è una bestia spietata!” Un colpo di tosse lo costrinse a fermarsi e poi ricominciò: “Ma alla fine sono rimasto solo! La solitudine è dentro di me è divenuta la mia fedele compagna. Lasciami qui vattene via, prenditi cura del mio Frodo, ma lasciami qui.”

Gandalf se ne andò non dopo aver baciato sulla guancia il suo miglior amico.

Poi se ne andò.

 

Bilbo rimase lì seduto a dondolarsi su quella sedia, rivide la sua vita rivide quel giovane Hobbit in cerca di quell'avventura di sesso a Brea, rivide quel più anziano hobbit con il suo fidanzato Thorin e poi rivide il patetico hobbit che era rimasto solo.

 

Le ultime sue parole andarono alla madre, l’unica che l’avesse amato e a Thorin l’unico compagno che doveva tenersi, sapendo che anche una volta morto non l’avrebbe più incontrato, avrebbe voluto andare al suo capezzale, ma sapeva di non averci potuto andare e alla fine al pensiero dell’abbraccio della madre morì e la solitudine se lo portò via con sé.





Angolo dell'autrice:

si lo sò è triste, ma che ci volete fare sono in vene di scrivere cose così!  Comunque l'idea mi è venuta perchè ho riguardato sia Lo Hobbit che il signore degli anelli e rivedendo come l'anello abbia cambiato Bilbo ;.;

Mi è venuta l'idea di scrivere questa storia! Perchè secondo me l'anello gli ha portato solo tanta solitudine T.T 
Spero che la mia idea vi sia piaciuta! Cosa ne pensate? Fatamelo sapere con una recensione grazie! E ringrazio anche chi solo la leggerà! :*

Alla prossima!
Fuji.
  
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