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Autore: Vera_D_Winters    24/10/2018    0 recensioni
"... Ad un tratto lo sfiorarsi delle nostre dita non era più un contatto casuale ed imbarazzante, ma qualcosa che desideravo con tutto il cuore che accadesse. E' stato in quel momento che ho odiato quegli stupidi guanti che mi impedivano di sentire il calore della sua mano sulla mia pelle... "
[...]
Fanfiction per Sabo ASL con tanto love e qualche madonna durante la stesura
Paring: SaboxKoala
Timing: Tra Dressrosa e il Reverie (possibili spoiler)
Rating: Giallo potenzialmente, ma è possibile che cambi in corso d'opera
Enjoy
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Koala, Rivoluzionari, Sabo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Mary Geosie era magnifica, almeno in apparenza.
Verdi cime che sembravano arrivare a sfiorare il cielo con le loro foglie, grandi statue il cui candore del marmo luccicava al riverbero del sole, ampi scaloni puliti e perfetti, e imponenti strutture a perdita d'occhio.
La magnificenza però, ad uno sguardo attento come quello del rivoluzionario, sarebbe apparsa semplicemente per quello che era: una placcatura.
Quel luogo infatti, possedeva una bellezza fredda e falsata, come lo era ognuno degli abitanti di quei palazzi eleganti ed esagerati.
Luccicanti come gioielli fuori, marci come la morte dentro.
Nel suo passo bardato dall'armatura in cui aveva trovato travestimento, il biondo accompagnò quel buono a nulla di Stelly come prestabilito sino alla piazza centrale, dopodichè si dileguò insieme alle altre guardie, così da sciogliersi del peso di quella farsa, per ricongiungersi ai propri veri compagni.
Il suo animo accusava il peso di una colpa mai realmente posseduta e al tempo stesso mai dimenticata. Sentiva il proprio sangue ribollire nell'odio verso quel mondo di sporchi nobili senza coscienza, e la consapevolezza di possedere lo stesso dna di quella categoria tanto detestata. E per quanto avesse promesso a Koala di tornare, per quanto la missione fosse più importante di qualsiasi altra cosa, l'ufficiale non riusciva a quietare le voci nella propria testa, le quali facevano a gara per mandarlo più in confusione che mai.
La tentazione di portarsi le mani alle tempie e colpire con forza era quasi opprimente, ma alla fine riuscì a sfuggire alle proprie ossessioni.
Non importava da chi fosse nato, in quale luogo e con quale sangue, contava solo ciò che aveva deciso di fare con la vita che gli era stata donata, quella vita che sarebbe stato disposto anche a perdere, pur di ottenere il cambiamento di cui il mondo aveva tanto bisogno.
Ritrovato se stesso perciò, Sabo finalmente raggiunse gli altri ufficiali, per fare un punto della situazione e cominciare a tessere relamente le azioni che avrebbero dato il via a quella pericolosa e folle missione.
Un nuovo colpo però giunse a mettere in pericolo la calma e la compostezza di cui avevano bisogno per poter agire. Una scena atroce si presentò infatti ai loro occhi atterriti: Kuma, il loro vecchio compagno d'armata, ridotto a mero giocattolino nelle mani dei draghi celesti, trattato come un mulo da soma, costretto a portare sulla sua fiera schiena quegli schifosi senza onore.
Una bestia privata di ogni dignità e libero arbitrio, sbeffeggiato oltre che usato biecamente, deriso nella sua impossibilità di ribellarsi.
Una scena che colpiva dritta allo stomaco, creando un misto di nausea, ribrezzo, rabbia e odio.
Un odio così viscerale e velenoso, che a Sabo quasi era mancato il fiato.
Non si era mai sentito tanto adirato in vita sua come in quel momento.
Richiamare la razionalità perciò fu molto difficile. Per sua fortuna non era solo, e le parole degli altri crearono una sorta di rete, di paracadute pronto a impedire qualsiasi colpo di testa.
Avrebbero vendicato e liberato anche il loro compagno. Ogni cosa a suo tempo.

 

 

A Kamabakka intanto, Koala e Belo Betty ingannavano il tempo nella mancanza di notizie dalle Sacre Terre, bevendo del tea e cercando di non pensare ai compagni intenti a compiere il loro dovere.
Entrambe avrebbero preferito essere laggiù, benché nessuna delle due lo avesse ammesso apertamente.
Un brivido però, giunse dal nulla e percorse la spina dorsale della giovane dai capelli ramati, costringendola a posare la tazza sul tavolo con occhi sgranati.
«Koala... ti senti bene?»
La voce della compagna giunse ovattata, mentre l'altra rivoluzionaria cercava di riprendere fiato.
Un presentimento, un presentimento orribile l'aveva appena scossa sin nel punto più profondo della sua anima.
Lo aveva sentito chiaramente, come se il mondo avesse trattenuto il fiato, mentre dall'altra parte del globo veniva emanata una sentenza inoppugnabile.

 

- Abbiamo solo due opzioni. Successo o morte. -

 

«Sabo...»
Portandosi una mano al cuore, Koala lasciò fluire quel nome a lei tanto caro in un sussurro flebile.
Quella sensazione... quella sensazione simile ad una nefasta certezza, che il compagno non sarebbe tornato mai più, che quel sorriso sghembo e impertinente, lei non lo avrebbe mai più visto.
La decisione fu immediata, e nessuno avrebbe potuto farle cambiare idea.
Con uno scatto repentino e deciso, tanto impetuoso che la sedia cadde all'indietro quando lei si fu alzata, Koala battè entrambi i palmi aperti sulla superficie liscia del tavolo, facendo tremare tutto ciò che vi era appoggiato sopra.
« Io vado da loro Betty. Io vado a prendere i nostri compagni.»
Annunciò inamovibile, le iridi accese di quel fuoco che accomunava tutti loro.
La donna nel frattempo si risistemò il cappello che quasi le era scivolato via per lo scatto fatto dalla compagna più giovane, e assunse la medesima posizione eretta, scrutando Koala con profonda attenzione, prima che una sola possibile risposta abbandonasse la bocca dell'ufficiale.
« Vengo con te. »

Questo era dopotutto l'armata rivoluzionaria: uomini liberi che combattevano per altri uomini liberi. Nessuno di loro si sarebbe risparmiato, non finché nel mondo sarebbe risuonato il grido di una schiavitù che andava debellata. Uniti fianco a fianco, avrebbero combattuto fino all'ultimo respiro.

- Fine -

 

// Angolo Autrice //

Questo capitolo era già pronto da un po', ma causa problemi di connessione ho potuto postarlo solo oggi.
Questa mini long comunque finalmente trova la sua conclusione in questo finale aperto. Ho ritenuto meglio così, in quanto non voglio fare "previsioni" su quanto accadrà in questo Reverie lasciato in sospeso.
(Grazie Oda...)
Grazie a tutti voi che mi avete seguita fino alla fine, nonostante la storia sia andata a rilento, grazie a chi si è preso la briga di lasciarmi un commento e un apprezzamento, e grazie sopratutto al fanciullo per cui questa storia ha preso vita, che ha avuto la pazienza di attendere i miei tempi biblici e di incoraggiarmi nel continuare, consapevole delle mie enormi paranoie nel muovermi nel mondo dei rivoluzionari, ed i cui chiarimenti e consigli sono stati indispensabili per arrivare a mettere la parola fine a questa SaboxKoala.
Finita questa e il Writober ho intenzione di riprendere in mano il crossover OnePiece-HungerGames, dunque state allerta che non vi siete ancora liberati di me u.u
Grazie ancora a tutti e a presto!
   
 
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