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Autore: HikariRin    01/11/2018    1 recensioni
Nell’Era delle Fiabe, ci furono diversi che si interrogarono sulla verità che era stata loro nascosta.
C’era una ragazza, con la quale la natura era stata estremamente generosa.
Era aggraziata, umile e delicata. Portava il nome di un fiore.
E poi lui. Il ragazzo della rosa bianca.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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AVVERTIMENTO 27/12/18: Questa storia ha come protagonisti Lauriam e Strelitzia. I due sono fratelli.
In questa storia, che è stata scritta prima della rivelazione di cui sopra, li si intende come una coppia.
E nemmeno si conoscevano.
Mi sono informata, la storia non viola il regolamento di EFP. Può benissimo essere letta come una 'What If?'.
("Se Lauriam e Strelitzia non fossero stati fratelli, ma lui l'avesse approcciata diversamente?")
Quindi ho deciso di non cancellarla; ho speso tempo e fatica su questa storia; in più, li shippavo tantissimo.
Sicuramente in seguito a questa rivelazione scriverò altro su di lui, e magari anche su di lei.
Ma questa, prendetela come viene. Grazie.





Nell’Era delle Fiabe, il Libro delle Profezie conteneva gli eventi destinati ad accadere.
Ai sei apprendisti del Maestro dei Maestri era stato affidato il compito di custodire quei segreti.

I custodi del Keyblade si dividevano in cinque Unioni, ma sarebbero presto scomparse.

La Maestra Ava aveva il compito di creare un’Unione sopra alle altre.

Diede ai suoi custodi il nome di Dandelions.
Sarebbero stati l’unica speranza per il futuro.

Avrebbero dovuto plasmare un nuovo mondo, libero dai ricordi dell’Oscurità.
Tra di essi, ci furono diversi che si interrogarono sulla verità che era stata loro nascosta.

C’era una ragazza, con la quale la natura era stata estremamente generosa.
Era aggraziata, umile e delicata. Portava il nome di un fiore.

E poi lui. Il ragazzo della rosa bianca.
La ragazza lo conobbe all’alba, mentre dall’alto dei tetti della città ammirava la torre dell’orologio.



Elegance

~1 Il ragazzo della rosa bianca


Quella notte era stata agitata per lei.
Si era svegliata di soprassalto, come se avesse avuto un incubo.

La ragazza aveva un sogno: desiderava essere più forte.
Avere il coraggio di dubitare della propria missione, come un custode che tanto ammirava.

Appartenevano a Unioni differenti, ma lei sperava di poterlo avvicinare, un giorno.
Lo ripeteva ogni sera, mentre i suoi occhi color smeraldo speravano sulla stella più distante.

Quella mattina, aveva indossato i suoi vestiti ed era uscita perché l’aria del mattino la rinvigorisse.
Osservava sempre la piazza da un punto molto alto, in attesa di scorgerlo in lontananza.

Ma quando i suoi passi la condussero di nuovo lassù, di fronte a lei c’era un’altra persona.
La ragazza portò le mani al petto, e si fermò a seguire lo sguardo di lui che si perdeva nel vuoto.

Aveva i capelli del colore dei ciliegi, e fra le dita stringeva una rosa candida come la neve.
Quando si volse verso di lei, poté scorgere le sue iridi intense come zaffiri, e il suo cuore sobbalzò.


“Buongiorno.”

Il ragazzo la salutò con un lieve sorriso, porgendole l’emblema del suo cuore vuoto.
Lei rimase immobile ad osservare prima lui, poi quel fiore.

Come se non si attendesse di trovarlo lì, ma nel contempo fosse una piacevole sorpresa.
Sorrise timidamente, ma non allungò la mano verso la rosa. Si ritrasse invece, un poco.


“Buongiorno...”

“Sono inopportuno? Ah, scusami. È la prima volta che capito qui.
Volevo ammirare la torre. È così bella…”

Disse lui, portando indietro i suoi capelli con un gesto della mano, voltandosi ancora verso di essa.
La ragazza allora gli si appressò, chinando il capo con curiosità. E la guardò con lui.


“Sì. È davvero bella... Vengo sempre qui, per me ormai non è più uno spettacolo.”

Quando il ragazzo si voltò di nuovo e le sorrise con dolcezza, le sue gote si colorarono.
Tentò di dissimulare l’imbarazzo abbassando lo sguardo, ed esso cadde sui quei petali bianchi.


“Ah, come mai la rosa?”

Il ragazzo s’insinuò in lei con lo sguardo e si sollevò, andandole vicino.
Con delicatezza le fece annusare quel fiore, e la ragazza lo prese finalmente tra le mani.


“Amo i fiori. Sono sempre sinceri. La rosa bianca è il simbolo di un cuore che non conosce l’amore.
Ma è insieme pura ed innocente, come te. Per questo ho voluto donartela.”

La ragazza gli sorrise, mentre lui le sfiorava le mani con le sue.
Per un momento, la rosa parve tingersi del colore dei loro cuori.


“Come fai a dire che sono così? Non mi conosci.”

Il ragazzo rise, e per il cuore della ragazza fu un altro battito perduto.
Strinse le dita attorno allo stelo del suo fiore, ma lui non se ne avvide.


“Mentivo. Non è la prima volta che vengo qui; ti ho notata da diverso tempo.
Non ho mai avuto modo di parlarti, ma ti osservo sempre da un posto molto più alto.”

La ragazza portò una mano a coprire le sue labbra. Aveva agito esattamente come lei.
Ma infine aveva trovato il coraggio. Spalancò gli occhi, mentre il sole sorgeva in lontananza.


“Io sono Lauriam.”

Si presentò, porgendole la mano.
La ragazza si fece forza, imprimendo nella stretta tutto il suo ardimento.


“Strelitzia.”

“Come il fiore della magnificenza.”

Al dischiudersi delle sue labbra nel sorriso più dolce, gli occhi della ragazza brillarono;
mentre una brezza leggera le smuoveva i ciuffi del color del tramonto, divenivano come stelle al mattino.

 

 

Note dell’autrice:

Salve a tutti, e bentornati (o bentrovati!) sul mio profilo!

Questa è la storia di come Lauriam inganna e uccide Strelitzia. Oh, vi ho spoilerato il finale? In realtà non troppo. Mi serve che voi leggiate questa storia avendo in mente come finirà. Non illudetevi, lei non sopravvivrà. Purtroppo per adesso non posso svelarvi niente di più …

In realtà, io non credo sia stato davvero lui. Potrebbe essere, ma potrebbe anche non essere. Abbiamo troppi pochi elementi per capirlo allo stato attuale delle cose, ma anche Ventus e Brain sono alquanto sospetti. Ciò che abbiamo visto mi ha ispirato queste poche righe, comunque.

Per quei pochi attimi in cui l’abbiamo conosciuta, ho amato tanto Strelitzia… e allo stesso modo mi piace il personaggio di Lauriam. Sospetto, ma scaltro abbastanza da risultare intoccabile.

Questa storia non sarà molto lunga; prevedo tre capitoli più o meno di questa lunghezza, salvo idee dell’ultimo minuto tanto importanti da cambiare tutto. Per ora vi ringrazio di aver letto il primo.

Fatemi sapere qual è il vostro parere <3!

   
 
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