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Autore: Roscoe24    06/11/2018    6 recensioni
"Alec vorrebbe piangere, a volte, ma anche in quel gesto ci vede un profondo egoismo: che diritto ha di lasciarsi andare alle lacrime, quando quello che ha perso più di tutti non è lui, tra i due?"
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“È un’occasione speciale?” Gli chiede, il groppo alla gola che tenta di salire, pieno di quelle lacrime che fa fatica a tenere, cariche di quel senso di colpa che cerca di spingere in fondo al suo cuore, ma che torna a galla non appena i suoi occhi si posano su di lui.
Come se ci fosse qualcosa di speciale nell’aver condannato l’amore della propria vita alla mortalità, privandolo della sua identità, che si portava dietro da secoli, o forse millenni. Chissà quanto era esteso il concetto di immortalità per Magnus, prima che conoscesse Alec, prima che lo coinvolgesse in una guerra che l’ha portato a sacrificare un’enorme parte di sé.
“È il tuo giorno libero. Pensavo di approfittarne.” Risponde Magnus e Alec non riesce nemmeno a guardarlo negli occhi tanto è pesante il senso di colpa che gli ottura le vie respiratorie.   Prova a non pensare al fatto che con ogni probabilità è in piedi da prima dell’alba, perché Magnus non riesce a dormire la notte. Alec lo sente rigirarsi nel loro letto, vittima dei suoi pensieri predatori, che affondano le loro zanne appuntite nella parte più sensibile e fragile della mente di Magnus.
Alec lo sa che Magnus non sta bene, anche se lui gli dice il contrario per non farlo preoccupare. Vorrebbe che gli urlasse contro tutta la rabbia che dovrebbe provare nei suoi confronti. Invece, gli ha preparato la colazione.
“È una cosa davvero dolce.” Perché lo è, ma Alec sente di non esserne degno. Non si merita la bontà di Magnus, il suo essere così premuroso nei suoi confronti. Si è occupato personalmente della sua ferita, nel modo più umano possibile, perché, ancora, per colpa di Alec non ha più quella parte di sé che il Cacciatore sa benissimo Magnus associava alla sua identità, alla parte più profonda della sua anima.
La cosa più dolorosa era stato vedere l’espressione affranta e ferita sul viso di Magnus quando aveva mosso le mani e dalle sue dita non era uscito nessun lampo verde di magia guaritrice.
Alec vorrebbe piangere, a volte, ma anche in quel gesto ci vede un profondo egoismo: che diritto ha di lasciarsi andare alle lacrime, quando quello che ha perso più di tutti non è lui, tra i due? Alec è sopravvissuto ad una ferita mortale, ha riavuto indietro suo fratello, ma è stato Magnus a pagare il prezzo altissimo di queste vittorie.
Alec guarda il vassoio che Magnus ha sistemato per lui sul loro letto ancora sfatto. È sicuro che il profumo delizioso dei toast si mischi con quello speziato di Magnus, che è ancora impresso nelle lenzuola. Gli ha persino portato una rosa. Magnus gli porta spesso le rose, da quando Izzy gli ha detto che tra ricevere profumi costosi e i fiori, Alec preferisce i fiori. Magnus è pieno di piccole accortezze, gesti fatti con il cuore che lo rendono una persona autentica e speciale, buono e affettuoso in un modo raro. Un diamante in mezzo ad un mucchio di bigiotteria.
“Solo per te.” Dice Magnus, un piccolo sorriso fa capolino sul suo viso, mentre allunga una mano verso una guancia di Alec.
E Alec lo sa che intende che solo per lui fa cose dolci, ma la sua mente non può fare a meno di pensare e di aggiungere significati nascosti dietro a quella frase, sebbene non sia intenzione di Magnus.
Solo per te ho combattuto in prima linea.
Solo per te sono sceso ad Edom.
Solo per te ho stretto patti con il mio padre abusivo, demone manipolatore, sovrano infernale.
Solo per te ho lasciato che prendesse ciò che mi rende ciò che sono. Ciò che, a causa tua, ero.
Solo per te ho accettato di essere destinato alla crudeltà del tempo, alla mortalità.
Alec chiude gli occhi, anche solo per provare a zittire la sua mente. La mano di Magnus inizia ad accarezzare delicatamente la sua guancia e lui si sente morire dentro. Perché Magnus lo ama, ma Alec non merita il suo amore.
Come potrebbe, dopotutto? Sarebbe come pretendere l’ascesa in Paradiso, dopo un’intera vita di peccati.





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Ciao a tutti a ben ritrovati! 
Allora, tutto ciò nasce dallo sneak peek che è stato pubblicato ieri e che ha letteralmente fatto risorgere il fandom dalle ceneri. Ho letto un sacco di commenti su Internet su quella scena – chi ha fatto notare che forse non sono nel loft, cosa che potrebbe essere plausibile, chi si è concentrato sull’espressione super soft che ha Magnus quando guarda Alec (<3) e chi invece ha avuto l’impressione che Alec fosse arrabbiato. Secondo me, più che arrabbiato, Alec si sente in colpa. La sua vocina affranta mi ha fatto un po’ viaggiare con la fantasia e ha fatto nascere questa piccolissima OS. Premetto che è una mia interpretazione, perché ho ripensato al fatto che quando è morta Jocelyn, Alec si sentiva così in colpa che, se Magnus non fosse intervenuto in tempo, si sarebbe buttato dal balcone. Ora, sempre con le parole di Magnus, la magia amplifica molto le cose, ma evidentemente Alec un po’ di rimorso lo provava. Quindi, niente, ho pensato che potrebbe provare rimorso anche in questo contesto. C’è anche da dire che quel video dura circa 20 secondi, quindi non possiamo sapere come andranno le cose finché non vedremo la puntata. In ogni caso, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, sia di questa OS, che dello sneek peak in generale, se ne avete voglia ovviamente!
Se siete arrivati a leggere fino alla fine, vi ringrazio tantissimo! Un abbraccio e alla prossima! <3


 
   
 
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