Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: ballerina 89    11/11/2018    4 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Amava scrivere, raccontare, disegnare... passava serate intere davanti al suo  blocco da disegno o semplicemente sulle pagine del suo diario dove raccontava tutto ciò che la accadeva quotidianamente. Era il suo piccolo modo... un mondo felice... un mondo che ora per lei non esiste più. Alla Emma del passato bastó dare un'occhiata a quegli ultimi disegni e a quelle ultime scritte per capire la gravità della situazione.

 

"14 maggio

è tutta colpa mia, anche se i miei familiari non vogliono farmelo pensare io lo so che anche loro a pensano così. Troverò una soluzione lo prometto... " te lo prometto" costi quel che costi!" 

 

"15 maggio 

non posso credere che sia successo di nuovo... prima a lei... ora a lui... ed è sempre colpa mia" 

 

" 18 maggio

sono arrivata ad una conclusione... erano tutte stronzate! Si, proprio così: tutti quei discorsi sull'amore, sulla speranza, sulla fede... erano tutte stronzate. Con la speranza non si riportano indietro le persone... e nenache l'amore, il vero amore, sembra  essere in grado di farlo.  Se voglio che qualcosa cambi devo cominciare a vedere l'altra faccia della medaglia. Quella fino ad ora proibita..."

 

" 21 maggio 

avevo ragione io...  che oscurità sia.."

 

- Ok, non voglio proseguire oltre... già questo mi mette i brividi! - disse Emma riconsegnando a Leila tutto il materiale.  - Cosa è successo di così grave? Mi sembra di aver capito che ha perso delle persone a cui teneva molto. 

- Non li ha proprio persi, stanno entrambi lottando per sopravvivere. È lei quella che a quanto pare a smesso di farlo...  sta  cercando scorciatoie. 

- Anche tu però, se posso permettermi, non sembra che te la stia passando tanto bene... e non credo sia solo a causa di quello che sta succedendo a tua sorella. 

- Perspicace come sempre mamma. 

- Posso fare di meglio sai?  Vuoi vedere! - la ragazza annuì - l'abbraccio che mi hai dato poco fa ad esempio... era un abbraccio decisamente troppo carico di sentimento per essere una cosa che fai tutti i giorni con la mia versione futura. dimmi la verità: una delle persone che Chloe scrive di aver perso sono io vero?  

- Si... - rispose dispiaciuta - In poche parole il suo fidanzato  non so cosa vuole da lei ma sta cercando modo e maniera di renderla vulnerabile. Il modo migliore? Annientare le persone che ama. Ti ha avvelenato mamma... non eri tu l'obbiettivo principale ma è riuscito comunque a farlo. Ora la zia sta cercando un antitodo per riportarti da noi ma il veleno a quanto pare  non sembra essere del nostro mondo. stai tranquilla però! Noi ti salveremo. 

 - Leila... cara, non importa quello che accadrà a me, di ai tuoi famigliari di interrompere le ricerche per quel veleno e pensate a Chloe. Ogni secondo che perdete per me lei rischia di ritrovarsi nei guai. Non voglio questo per lei. Non lo vorrei per nessuno di voi. 

- Sono venuta qui proprio perché non posso chiedere loro una cosa del genere. Mamma, oltre a papà, tu sei la cosa più importante che abbiamo io e i miei fratelli. Chloe sopratutto... è legata a te in una maniera particolare, non accetterebbe mai una cosa del genere anzi... la porterebbe solo a stare peggio. Poi c'è Liam... ha solo 11 anni quel ragazzino, non merita di crescere senza una guida. E sinceramente neanche io e Henry lo meritiamo. Per quanto possiamo essere diventati grandi abbiano ancora bisogno di te. Avremo sempre bisogno di te! Ecco perché non dirò a nessuno di loro di smettere le ricerche per aiutarti. Voi mi aiuterete con Chloe mentre loro penseranno a te.  - Emma e killian rimasero per qualche secondo senza parole, vedere la loro primogenita, che fino a qualche ora prima era nella sua cameretta a giocare con le bambole, così cresciuta e matura li rendeva davvero molto orgogliosi del lavoro che avrebbero fatto strada facendo.  - allora mi aiuterete vero?

Ci fu un qualche minuto di silenzio, non era cosa da tutti giorni ricedere una richiesta d'aiuto così, poi Killian prese la parola. 

- Io credo di poter parlare anche a nome della mia parte futura: non rinuncerò mai a trovare una cura per la mia Emma quindi si, ti aiuterò. Emma tesoro: tu cosa ne pensi? 

- Quando si tratta di voi figli non potrei mai rifiutarmi quindi sono d'accordo anche io ma prima di fare qualsiasi cosa devi spiegarci meglio come è andata la storia e come ci è arrivata tua sorella fino a questo punto. 

- Ok, avete ragione, ma forse è meglio che vi mettiate seduti:

 

***

Qualche giorno prima

Dopo la sua chiacchierata telefonica con Erik, Chloe si mise a letto e provò a prendere sonno. Fu tutto inutile: la preoccupazione per sua madre e il sentirsi in colpa per l'accaduto non l'aiutavano di certo. Si mise così a studiare, cosa che non aveva fatto in quegli ultimi giorni e alla fine, anche molto lentamente, il mattino arrivó. Nonostante fosse sfinita e suo padre le aveva dato il permesso di saltare la scuola, decise comunque di andarci. Aveva una cosa molto importante da fare, non avrebbe atteso oltre per quel chiarimento. Al contrario di come era abituata di solito, non curó molto il suo look, mise la divisa scolastica, prese il suo zaino e accompagnate da zio Neal, ormai ventiduenne, Leila e Chloe arrivarono a scuola un quarto d'ora prima del previsto. A differenza di Leila che rimase nel cortile a chiacchierare con i suoi compagni, la piccola Jones entró subito in classe nella speranza di trovare già il suo amico. Sapeva che avrebbe dovuto comunque aspettare la pausa pranzo per parlare con lui ma non le importava, le bastava averlo accanto come ai vecchi tempi.   Purtroppo il ragazzo le mando un sms qualche minuto dopo dicendole che non sarebbe potuto venire a scuola quella mattina ma di non preoccuparsi perché alle ore 13 in punto sarebbe stato lì davanti ai cancelli ad aspettarla per portarla a pranzo e poter parlare. Attese impazientemente  il suono dell'ultima campanella ma circa mezz'ora prima che questa suonasse un boato seguito da urla di terrore risuonò per tutto l'edificio pietrificando tutti. Il professore che era in classe con loro vide dalla finestra quanto accaduto e pur di non far vedere nulla ai suoi studenti e non farli allarmare li obbligó a rimanere seduti ai propri posti inventando sul momento un compito in classe.  Era concentrata nel testo del problema di fisica che aveva davanti quando il suo telefono vivró: le era appena arrivato un messaggio... due in realtà. Non aveva mai lasciato il telefono acceso in classe prima di allora ma con sua madre in quelle condizioni non potè fare altrimenti. Pensando quindi che l'sms riguardasse lei estrasse il cellulare dal suo zaino, prendendosi  un rimprovero dal professore, e non curante lesse i due mese che le erano appena arrivati. Il mittente era lo stesso per entrambi: Peter 

" ho una sorpresa per te tesoro mio! Affacciati" questo era il primo messaggio, seguito poi da: "ti avevo messo in guardia. Io non scherzo mai." 

Una brutta sensazione la invase e collegó immediatamente il boato di poco prima al messaggio appena ricevuto. Si alzò in piedi come una molla e corse nella direzione della finestra: vide un'auto verde fin troppo familiare contro uno dei cancelli della scuola, un mazzo di rose buttato a terra e un mucchio di persone attorno a quello che sembrava un corpo. 

- ERIKKKKKKKKKKK! NOOOOOOOOOO. - la prima reazione fu quella di gridare il nome del suo amico facendo così accorrete l'intera classe all finestra, dopodiché di corsa uscì dalla classe per poterlo  raggiungere. Milioni di pensieri si fecero spazio nella sua testa e nessuno di essi era positivo. La macchina la conosceva benissimo, vi era salita un milione di volte nell'ultimo periodo. Possibile che fosse arrivato fino a quel punto quel ragazzo? Si... possibilissimo. Quando arrivò in prossimità dei cancelli inizió a farsi spazio tra la folla per vedere se fosse realmente il suo amico il ragazzo coinvolto e ahimè era proprio lui. Giaceva a terra privo di sensi e con tagli e contusioni sparsi qua e là. Un urlo si spezzò nell'aria e un secondo dopo gli era già  addosso supplicandolo  di aprire gli occhi. Gridava, piangeva e chiedeva aiuto, era completamente fuori controllo. 

- Ti prego, ti prego, ti prego Erik svegliati.... ti supplico apri gli occhi! Non farmi questo... non puoi farmi questo ok? Non lasciarmi anche tuuuuuuuuu! Ti supplico tesoroooo! - I professori e alcuni passanti che erano accorsi per prestare soccorso al ragazzo provarono a toglierla da lì senza nessun risultato. 

 - Mi lasci! - disse bruscamente a uno di loro.

- Signorina Jones vada con il professor Smith per favore, dobbiamo iniziare le pratiche del primo soccorso in attesa dell'ambulanza.

- Po... posso guarirlo io! - disse improvvisamente in un barlume di lucidità. Aveva la magia, poteva guarirlo e salvarlo. Non ci pensò due volte: portò le mani su di lui e concentrandosi provò quella magia davanti a tutti, erano a Storybrooke, tutti erano a conoscenza della magia quindi non vi era nessun problema farlo in pubblico. Purtroppo però il salvataggio non ebbe buon esito: dalle mani della ragazza non uscirono altro che delle scintille.

- Cosaaa?!?! No no no no nooooo! Non ora... non ora! - provó una seconda volta ma anche questa fu senza successo. Più falliva più si agitava, più si agitava più le scintille erano accese e di conseguenza falliva. 

- Ei vieni qui! - due braccia familiari l'avvolsero  all'improvviso e la portarono lontana da lui permettendo ai professori di aiutare il ragazzo. Era Leila, aveva sentito il cuore di sua sorella cadere allo sconforto più totale così, capendo che qualcosa non andava, si precipitò a cercarla. - va tutto bene piccola, sono qui con te adesso. 

- Erik... Peter ha... Erik è.... oddio ti prego Leila aiutalo!!!! 

- shhhhhh..... andrà tutto bene! Guarda! C'è l'ambulanza è qui, Erik è in buone mani. 

- No no no. Aiutalo tu per favore! Ti prego sorellina.... per favoreee... fallo per me. - la

Stava letteralmente supplicando. 

- E va bene, ma resta qui ok? - Come precedentemente fatto da Chloe anche l'altra ragazza provò la procedura magica di guarigione ma come fu per sua sorella anche per Leila non funzionó. Nessuna magia sembrava avere effetto su di lui. Fortunatamente l'ambulanza era lì pronta a soccorrerlo altrimenti c'erano buone  possibilità di perderlo sul serio. 

- Mi dispiace tesoro ma non sono riuscita - provó a giustificarsi nei confronti di sua sorella ma quest'ultima era completamente fuori di se. 

- Me la pagherà! Giuro che me la pagherààà! - si riferiva a Peter naturalmente - la Mamma... Erik.... voglio morire... non voglio soffrire così... Voglio che tutto questo inferno finisca! Non ne posso più! 

- Tesoro ti prego non dirle neanche per scherzo queste cose, papà e gli altri stanno aiutando la mamma e i medici aiuteranno Erik. Andrà tutto bene vita mia te lo prometto! Non permetterò a nessuno di renderti infelice. - restarono abbracciare per un po', Leila voleva assicurarsi che sua sorella ritornasse padrona almeno della sua magia. Ci volle un po' prima che questo avvenne ma alla fine le scintille diminuirono e così anche i suoi singhiozzi.

- Brava, respira tesoro, così.... - aspettó che si calmasse del tutto dopodiché andó a raccogliere il mazzo di fiori buttato oltre la macchina incriminata e naturalmente priva di conducente. - credo che questi siano per te, c'è un biglietto, vuoi che te lo legga? - Chloe annuì " al mio fiore... alla mia amica strampalata... al mio tutto. Sapere di poter far parte ancora una volta della tua vita mi rende il ragazzo più felice e fortunato del mondo. Non permetterò più a nessuno di dividerci... puoi giurarci." 

- Erik... lui ha...

- Si... Ha fatto le cose in grande stile non trovi? Dai, Ti firmo un permesso per uscire prima e insieme andremo in ospedale a vedere come sta ok? Asciugati le lacrime. - si alzarono da terra e raggiunsero l'ingresso della scuola per prendere le loro cose. Prima Di entrare però Leila ci tenne a precisare ancora qualcosa:

- Te lo prometto Chloe? Hai la mia parola, il tuo amico  starà bene e tutto l'inferno che stai vivendo finirà! 

***

Leila spiegó ai suoi genitori del passato le dinamiche dell'incidente di Erik e le poche nozioni che avevano sull'avvelenamento di Emma, stava per spiegare a loro anche il cambiamento di Chloe ma Killian la interruppe prima del tempo:

- tralascerò il fatto che si sia fatta un fidanzato ma solo perché abbiamo cose più importanti da risolvere. Fammi capire: mi stai forse dicendo che questo Peter ha messo fuori combattimento la mia Emma e Erik per rendere mia figlia vulnerabile e farle chissà che cosa? Ma io lo ammazzo! - disse scattando in piedi. Presente, passato o futuro quella era pur sempre sua figlia e nessuno avrebbe mai dovuto permettersi di arrivare a tanto. 

- Papà non mi serve che anche tu perda la lucidità, ho bisogno di aiuto! 

- Ha ragione lei tesoro. - sentenziò Emma -  Dobbiamo aiutarle. Leila senti c'è ancora qualcosa che non mi è chiaro: ho capito cos' è successo a me e a quel ragazzo, ma cosa c'entra questo con tutto il cambiamento di tua sorella?

- Ci stavo arrivando... Diciamo che Chloe anche se fa vedere a tutti di essere una dura, una testarda, una ribelle... in realtà è una ragazza dolcissima, buona e ahimè tanto insicura. È solita mettere sempre il bene degli altri al primo posto e come spesso capita rimane fregata. Questa non è la prima delusione d'amore che vive e di certo non  è nenache la prima battaglia che è costretta a vedere. Siamo abituate a vedere ogni sorta di cattivo con voi due come genitori ma nonostante ciò Chloe è cambiata. Non ha mai fatto così prima, se qualcuno della famiglia era in pericolo lei non si è mai buttata giù anzi.... cercava sempre di dare una mano per tornare alla normalità. Ora mi sembra di non riconoscerla più. Ha passato la fase della rabbia, poi quella in cui non voleva far altro che passare le sue ore o in ospedale o da te ed ora siamo arrivati ad una nuova fase: si è isolata... non parla più con nessuno di noi e sta avendo atteggiamenti cattivelli con tutti quelli che provano a stargli vicino. Per questo motivo sono entrata in camera sua... volevo capire qualcosa di più e non parlando con nessuno la verità non poteva che essere scritta li, nel suo diario. Lei li scrive tutto e infatti... - lo apri ad una pagina specifica e iniziò a leggere:

 

"27 maggio 

non sono ancora sicura che lo tenga nel suo negozio ma una cosa è certa... il signore oscuro non si separa mai dal suo amato pugnale. Costi quel che costi presto sarà nelle mie mani e allora si che avrò finalmente la mia vendetta!" 

 

- Capire adesso quanto è grave? Vuole impossessarsi dei poteri del signore oscuro, vuole diventare cattiva! Non posso permetterlo... non possiamo permetterlo. Già adesso ha un potenziale al di fuori del normale. Se dovesse aggiungere altro potenziale, malvagio per giunta, sarebbe la fine: per lei e per noi. 

- Non pensi che queste righe potrebbero essere semplicemente uno sfogo? Qualcosa che non pensava seriamente? Era arrabbiata dopotutto.

- No, non credo. Non so come spiegarlo ma... beh molto probabilmente lo sapete già: io e Leila ci sentiamo, il nostro cuore in qualche modo è legato. Sento le sue emozioni e lei sente le mie. So quando è felice e so quando è triste. Ho cominciato a sentire in lei un cambiamento circa due settimane fa... era arrabbiata, molto arrabbiata, non l'avevo mai sentita così. La cosa che più mi fa paura però è che da ieri sera io non sento più nulla. Non la sento più. Non riesco a capire cosa prova e questo è l'esempio lampante che sta prendendo una strada differente dalla mia. Io sono a favore della magia di luce, lo so per certo, quindi....

- Quindi dobbiamo assolutamente trovare il modo di fermarla! 

- Venite  con me vi prego. Vi riporterò qui non appena si sarà risolto tutto.

- Vuoi... vuoi che veniamo nel futuro? - chiese Emma incredula. 

- Sarebbe questo il piano.. mamma sei l'unica che può aiutarla. 

- Io.. non lo so, non credo che... si insomma va bene aiutarvi e tutto ma... 

- Se è per i bimbi che dormono nella stanza accanto che sei preoccupata tranquilla. Il tempo qui si fermerà, riprenderà a scorrere solamente dopo che sarete tornati. - la guardarono come se fosse una cosa impossibile: il tempo si sarebbe congelato? - che c'è? Quando c'è da risolvere qualcosa tra i vari mondo voi lo fate sempre.... me lo avete insegnato voi. 

- Ne sei assolutamente sicura? 

- Più che sicura. Non per dirvi che siete arretrati mah la magia si è evoluta molto negli ultimi anni. Allora: mi aiuterete? 

Ci pensarono un po' su ma alla fine optarono per partire . Era  una scelta affrettata è vero ma non c'era tempo da perdere se davvero la situazione era così grave; inoltre non era di certo il primo viaggio nel tempo che affrontavano. Chiamarono Snow per controllare i bambini nel caso la teoria del blocco del tempo non avesse funzionato e a grande sorpresa portarono con loro anche regina la quale dopo essere stata messa al corrente della situazione volle partire con loro in quanto temeva per le sorti di sua nipote. Capiva cosa stava passano, a lei era successa la stessa cosa anni addietro quando il suo primo amore morì e non voleva che sia nipote passasse quell'inferno. L'avrebbe aiutata a qualsiasi costo. 

***

Storybrooke futuro.

 

Il portale utilizzato per raggiungere la loro destinazione si aprì nella camera di Leila.

- Benvenuti  nella mia stanza, ma soprattutto benvenuti nella mia epoca. Prima di iniziare vorrei chiedervi di restare un secondino qui in modo tale da poter spiegare ai vostri doppi la vostra presenza qui.  - indicó Killian e Regina - Non sanno nulla... non li ho informati della mia iniziativa del viaggio temporale ma credo che ora sia  arrivato il momento di dirglielo; sapete: vorrei evitare che vi scambiano per impostori mutaforme. 

- Hai affrontato un viaggio nel passato senza rendere partecipe nessuno della tua famiglia? Ma che diamine... Leila! 

- Mamma l'ho fatto per una buona causa! Non rimproverarmi per favore!  Pensiamo  prima alle cose importanti, ovvero Chloe, poi se vorrai continuare ad urlarmi contro potrai farlo tranquillamente.

- Wow... questa piccola Jones è in realtà un piccola Swan! - disse Regina - Sa essere irritante come te ai nostri inizi. - rise - D'accordo Leila, vai pure ad avvisarli, noi ti aspetteremo qui. 

Come facilmente intuibile anche i suoi parenti si arrabbiarono per quel viaggetto fuori programma,  ma una volta spiegato loro che la motivazione di tutto era il cercare di aiutare Chloe senza dover necessariamente interrompere le loro ricerche, allora lasciarono i rimproveri ad un secondo momento. Evitó di raccontare loro la storia del pugnale  e delle intenzioni di Chloe, disse solamente che voleva che fosse la sua mamma, versione passata, a cercare di tranquillizzarla visto che nessuno di loro era ancora riuscito. Killian si sciolse a quelle parole e dopo aver versato qualche lacrima per tutti i  casini che stava vivendo,  lasció sua figlia nelle mani del suo lui del passato e tornó alle sue ricerche. 

- Ok, tutto sistemato! Adesso possiamo mettere in atto il nostro piano. 

- E quale sarebbe il piano? Ne hai già uno? 

- Beh io tenterei prima la strada più facile. Mamma... vorrei che provassi a parlare con Chloe. Conoscendo il vostro rapporto potrebbe bastare anche un solo: "andrà tutto bene"

da parte tua. Le manchi da morire, forse vedendoti si tranquillizzerà un pochino e accantonerà queste malsane idee. 

- Potrebbe essere un inizio. Dove è ora? 

- Da Hopper... 

 - Dal grillo? - chiese Regina.

- È già! Papà ha insistito per mandarla da lui per un ulteriore aiutino ma a quanto pare non sembra funzionare. Il grillo parla e lei non lo degna neanche  di uno sguardo. Ho provato a spiegare a papà che per me è solo uno spreco di tempo ma lui dice che è importante. Sono le... 17:00 - continuò dopo aver visto l'orologio - Dovrebbe essere qui tra un'oretta. Nel mentre che arriva fate come se foste a casa vostra... in un certo sento lo è. 

- Leila ascolta, intanto che aspettiamo dimmi: Liam è qui? - chiese Emma - no perché pensavo che se  non abbiamo altro da fare che aspettare mi piacerebbe almeno vedere come è diventato il mio ometto.

- Mi dispiace ma purtroppo non è qui, zio Robin lo ha portato in campeggio con Ronald, zio Neal e Robin junior. Volevano portare anche noi per farci distrarre ma Chloe non ne voleva sapere e io non ho voluto lasciarla qui da sola nonostante avessi bisogno di staccare la spina. Comunque mamma tranquilla, Liam è tutto l'opposto di me e Chloe! Non ha deluso le tue aspettative. È un piccolo Killian a tutti gli effetti con l'unica  differenza che lui ha gli occhi verdi e non azzurri come papà. Ho delle foto, vuoi vederle? 

Così fecero, sfogliarono gli album  di quegli anni vedendo così  la crescita di tutti e quattro i loro ragazzi. Molte persone è bambini che erano ritratti in quelle foto  per loro erano a loro sconosciute ma evitarono di fare domande, avrebbero dimenticato presto quindi tanto valeva non sapere. Poco dopo il loro momento di relax venne interrotto dal cellulare di   di Leila che inizió a squillare. La ragazza rispose immediatamente e andò a parlare nella stanaza accanto. Quando tornò la sua espressione era completamente diversa da quella di poco prima: era  preoccupata.

- È successa una cosa... - esordì  tornado dentro. - Mi ha appena chiamato Gideon. Dice che Chloe è entrata nel negozio di suo padre  e ha iniziato a mettere tutto sotto sopra. Dice che sembrava completamente fuori di se. Non sa cosa cercasse esattamente ma sono certa che si trattasse del pugnale!

- Dov'è ora? Chloe intendo. 

- È con Gideon, la sta portando qui. 

Si spostarlno tutti nel salottino, tutti tranne Emma. Leila voleva preparare psicologicamente sua sorella prima di fargliela incontrare. Non voleva che la scambiasse per la sua vera mamma e credesse che tutto si fosse risolto; in quel caso sarebbe stato come illuderla e non era di certo la carta giusta per farla tornare in se. Quando Chloe entrò in casa, non guardò in faccia nessuno e tentò di raggiungere la sua camera, a metà scalinata però  tornò indietro e scrutò i presenti in soggiorno.

- Chi accidenti sono questi impostori! - chiese  senza mezzi termini guardando Leila. - Perché  hanno preso le sembianze di papà e zia? - non sapendo nulla di quella storia fece apparire per tutta evenienza una sfera di energia nel caso sarebbe servito difendersi. 

- Chloe loro so... ma che fai! Falla sparire immediatamente! 

- Non crederai che siano davvero loro? Che c'è non riconosci più papà per caso? 

- So che non sono loro, se mi lasci spiegare magari... sono il papà e la zia del passato, sono venuti qui per aiutart.... - si bloccó, non voleva che lo sapesse - sono venuti per aiutare gli altri con le ricerche per la mamma.

- Ah.... - senza aggiungere altro provó a salire di sopra 

- Aspetta un secondo... a  proposito di mamma... c'è... c'è anche la sua versione passata, non so... vorresti... vorresti parlare un po' con lei? - venne guardata in malo modo e senza rispondere la più piccola delle Jones le diede le spalle e giro e proseguì il suo cammino. - Visto? Che vi dicevo? - disse ai presenti mente Emma raggiungeva gli altri in salotto. - Voi non la conoscete in questa versione adolescenziale ma vi posso assicurare che quella che avete appena visto non è per nulla mia sorella. Non so più cosa fare per avere anche solo mezza conversazione amichevole. 

- Tranquilla tesoro, ora che sono qui proverò a farla parlare un pochino. Spero solo che i  trucchi  che uso con la mia piccola Chloe siano ancora valido se adattati ad un'adolescente. 

- Non hai bisogno di trucchi con lei, dai vieni ti accompagno. - salirono insieme verso il piano di sopra ma proprio mentre Emma stava per varcare la soglia di quella che era la stanza di Chloe, Leila la bloccò.

- Non è lì! È in questa stanza. 

- Ma quella non è...

- Si! È la camera tua e di papà... la mamma è qui e Chloe passa parte della giornata a tenerle compagnia... o a farsi del male, dipende dai punti di vista. Te la senti di vedere questa cosa? 

- Mi stai chiedendo se me la sento di vedermi stesa su di un letto mezza morta? Non ho tempo di pensare a me quindi tranquilla, vai pure giù dagli altri, penserò io a questa signorina. 

- Ok va bene, a dopo 

- Leila aspetta.... ancora una cosa: sono molto orgogliosa di te! Sei una sorella maggiore fantastica oltre che una ragazza eccezionale. - Leila sorrise e la lasciò proseguire. Una volta entrata nella stanza Emma perse un battito, non tanto per vedere la sua versione futura stesa a letto prima di sensi, quanto per il fatto che Chloe la teneva stretta in un abbraccio carico di disperazione. Quella creatura stava soffrendo terribilmente e Emma non poté far altro che soffrire con lei. Le si avvicinò piano per paura di spaventarla, si sedette sul letto e con delicatezza le poso una mano sulla spalla.

- Non avere paura, sono solo io... mamma! - a quelle parole la sentì irrigidirsi. - lo so... lo so che per te la tua mamma è lei - indico il suo clone - ma io sono stata lei, vuoi o non vuoi anche io sono un po' la tua mamma. - le diede il tempo di abituarsi a quella nuova presenza, poi tornò a parlare - Lo sai perché sono qui? Perché voglio fare due chiacchiere con te: Tua sorella, il tuo papà... tutti qui sono in pensiero per te sai? Dicono che non sei più la ragazza gioiosa e solare di un tempo e vorrebbero aiutarti a ritrovare il sorriso. Lo so, stai passando un brutto periodo sia in amore che in famiglia, ma questi piccoli ostacoli non devono oscurare la persona meravigliosa che sei anzi il contrario, dovresti viverti a pieno la tua famiglia e perché no anche i tuoi amici. Dovresti uscire di casa e provare a divertiti. Fai cose che ti  fanno stare bene, non crogiolarti... è peggio così. - alla parola “divertirti” Chloe si girò e guardò Emma in malo modo - Che c’è? Pensi  che divertendoti mancheresti di rispetto alla tua mamma? Sbagli... e io posso dirtelo con certezza. A casa ho tre bambini meravigliosi e un adolescente come te, non vorrei mai che smettessero di vivere la loro vita a causa mia. E nenanche lei lo vorrebbe - i dico la versione moribonda di Emma - fidati di me. Pensi che sia difficile? Forse lo è ma non devi fare tutto subito... parti dalle cose semplici: Leila ad esempio. Tua sorella sta cercando modo e maniera di avere un contatto con te per poterti dare un po' di forza, non respingerla, lasciati aiutate. So che vi volete bene e che avete un legame speciale, fate di questo la vostra forza. - improvvisamente Emma di sentì stringere la mano. Era Chloe che rimanendo comunque girata di spalle riusci a prendergliela e a stringerla. Forse avevano fatto un piccolissimo passo avanti: un punto per la squadra  dei buoni. - E poi  lasciatelo dire, non mi sono mai arresa e mai lo farò... la stessa cosa vale per lei. Tornerà da te più forte di prima. Posso abbracciarti adesso? - non passò nenache  un secondo da quella domanda che la ragazza le fu addosso. Forse non era la versione  l'originale della sua mamma ma come aveva detto anche poco prima era pur sempre la sua mamma. 

- Brava ragazza! Ora che abbiamo stabilito un legame ti andrebbe di dirmi cosa ci facevi nel negozio di Gold questo pomeriggio?  - scosse la testa. - Era una cosa di fondamentale importanza? - annuì - Devo  preoccuparmi? Stai facendo qualcosa che non andrebbe fatto? - la rimase a fissare offesa - Non saltare a conclusioni affrettate, ti faccio questa domanda solo perché non è molto legale irrompere nei negozi quando questi sono chiusi. - si senti bacchettata e abbassò il capo; stava sbagliando è vero, ne era consapevole, ma aveva i suoi valido motivo e sua madre, qualsiasi versione fosse, non avrebbe mai dovuto sapere cosa stava architettando. - Amore mio non voglio rimproverati, ma davvero: cerca di non metterti nei guai, le cose in quel caso potrebbero solo peggiorare. 

Restarono in quella stanza a tenersi strette per buone due ore dopodiché Emma scese al piano di sotto raggiungendo gli altri. 

 - Allora?  - chiese Leila in trepidante attesa.

- si è appena addormentata ma è voluta rimanere nella stanza dei vostri genitori. Non mi ha detto cosa stesse facendo da Gold ma ho potuto vederlo dai suoi occhi che è qualcosa di cui non andare fieri. È arrabbiata con il mondo intero e vorrebbe fare chissà che cosa pur di vendicare le persone che ama. Sono d’accordo con quello che hai detto poco fa: di sicuro cercava il pugnale. - sospiró - Non voglio nenache pensarci alla possibilità che riesca ad inpossessarsene. Ci sono passata ed è stato un inferno, non posso  permettere che lei cada in quell’abisso! 

- E non lo permetteremo Emma! A costo di mandare Gold fuori città. - provò a tranquillizzarla Killian vedendo che sua moglie iniziava anch’essa seriamente a preoccuparsi

- Scusate non vorrei farvi preoccupare ulteriormente ma vi sfugge una piccola cosa. C’è  un modo più semplice per cadere nel baratro dell’oscurità e non prevede necessariamente il pugnale. A Chloe basterebbe compiere magie destinate a distruggere e non a salvare per portarla dall'altro lato. Se ha fatto quello che ha fatto oggi non è detto che non lo rifarà prossimamente  o che non l’abbia già fatto. Se il suo cuore si macchia di nero sarà difficile riportarla da noi...

- Hai ragione, non ci avevo minimamente pensato. Il cuore di mamma si macchiò per aver ucciso Cora.... ODDIO! E se... - cadde a peso morto sul divanetto accanto a lei - Come facciamo a sapere se il suo cuore è ancora intatto?

- Possiamo estrarlo e controllare con i nostri occhi E poi per stare più tranquilli e per tenerlo  sicuro potremmo anche fare un incantesimo di protezione su di esso. Questa piccola magia la limiterà nelle scelte malvagie.

- Ok. sono d'accordo! Andiamo di sopra... adesso! - scattò prendendo la direzione delle scale. 

- Emma un attimo! - la fermò Killian - Pensi davvero di convincerla a farti vedere il suo cuore? Se sta tentando di nascondere qualcosa non credo che... 

- Lei non se ne accorgerà! Regina puoi farle un incantesimo per non farle sentire dolore?

- Certo che sì, mi sembra il minimo. 

- Bene. Allora approfittiamo che ora sta dormendo. 

Salirono tutti al piano di sopra e senza fare il ben che minimo rumore entrarono nella camera da letto. Killian e Regina sussultarono alla vista del corpo di Emma ma fortunatamente riuscirono ad andare avanti con il piano. A Chloe venne fatto un incantesimo di preparazione, un anestetico se così si può chiamare, dopodiché Regina inserì la mano nel suo petto! Rimase in quella posizione per una ventina di secondi dopodiché ritirò la mano. La sua faccia diventò seria, troppo seria e Emma capì che c'era qualcosa di sbagliato. Raggiunsero nuovamente il piano di sotto per non svegliare la ragazza e una volta preso un bicchiere d'acqua Emma cercó delucidazioni dalla sua amica. 

- Ha già il cuore macchiato vero? Per questo non l’hai estratto... Lo hai sentito semplicemente posando la mano non è così? 

- È peggio di così! Chloe... beh... Chloe  non ha il cuore nel petto! 

- COSAAAAAAA!!!!! Come è possibile? Gli hanno rubato il cuore? Pensi che la stanno manipolando? 

- Emma non lo so, so solo che senza cuore, anche se non controllata da qualcuno, potrebbe compiere gesti cattivi. Dobbiamo ritrovarlo e metterlo al suo giusto posto. Non abbiamo un minuto da perdere.

Cercarono di non perdere tempo e di essere lucidi: pensarono di tentare il loro solito incantesimo di localizzazione, quello delle magie affini; il cuore di Chloe era magicamente legato a quello di sua sorella quindi avevano una buona percentuale di riuscita nel trovarlo, ma prima di poter prendere la macchina per recarsi alla cripta la porta si aprì facendo entrare un Killian e una Regina completamente sopraffatti. 

- Papà ! Zia! Che.... - disse Leila vedendoli arrivare così, senza preavviso. 

- Abbiamo notizie.

- Scusate ma andiamo di fretta! - rispose Emma per poi prendere il braccio del suo Killian e tentando di trascinarlo fiori da lì. Immaginava che i due avevano capito qualcosa sulla situazione della sua versione futura ma al momento Chloe doveva avere la precedenza. 

- Aspettate! - di categorica la Regina del futuro - Abbiamo scoperto il veleno in questione... è il rubus noctis. 

- Il rubus noctis?  Ne siete sicuri? Non è possibile, quel veleno viene dall'.... 

- Come si chiamava il tizio che frequentava tua sorella? - dissero all'unisono i due Killian.

- Peter perché?  

- No! No no no no no! Non ci credo! - esclamó Emma sconvolta. 

- Cosa mamma?

- Non... non posso assolutamente crederci: Non può essere lui! Lui è....

-  Lui chi mamma? Di chi accidenti stai parlando!

- di Peter... Peter Pan. 

 

 

Note dell’autore: ciao a tutti ragazzi! Come avete potuto notare ho pubblicato rispettando i tempi 💪🏻 però  pur di farlo ho dovuto tagliare nuovamente il capitolo. Prossima settimana scopriremo se la teoria dei Pan è vera e tenteremo di capire cosa nasconde Chloe e  chi ha in mano il suo cuore. Buona lettura e alla prossima.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: ballerina 89