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Autore: summer_moon    15/11/2018    15 recensioni
| storia partecipante al contest "C'era una volta... un gatto" indetto da Nuel2 sul forum di efp |
Una storiella leggera, con degli animali come protagonisti assoluti.
Quattro gatti.
Un panino.
Una confezione di prosciutto.
Una persona che commetterà il terribile errore di andare a rispondere al campanello lasciando tutto incustodito.
Cosa potrebbe accadere, in un caso simile?
Dal testo:
I quattro felini erano stati raccolti dalla strada dalla loro padrona attuale, una donna di media altezza dai capelli ed occhi scuri, e donavano alla stessa tantissimo amore.
La loro vita procedeva tranquilla, tra giochi, sani pisolini, coccole ricevute dalla loro mamma umana, e, naturalmente, l'antica arte del mangiare.
E fu proprio quest'ultima voce citata, a fare vivere ai quattro animali, durante una sera d'inverno, una piccola avventura...
Buona lettura!
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Cogli l'attimo (di distrazione)
• Nick autore EFP: summer_moon
• Nick autore forum: summer_moon
• Genere: commedia, slice of life
• Rating: verde
• Avvertimenti/Note: nessuno
• Coppia [eventuale]: nessuna




 

Cogli l'attimo (di distrazione)







In un appartamento distribuito su due piani, vivevano quattro adorabili gatti: Luna, Stella, Nerone e Miele.
Luna era la più minuta del quartetto: aveva un morbido pelo corto tigrato, di colore marrone, e due grandi e vivaci occhi verdi; era anche la più tranquilla di carattere, sempre quando non succedeva qualcosa che la facesse seriamente arrabbiare.
Stella era una gatta bianca e nera, anche lei a pelo corto, i suoi occhi avevano una forma vagamente allungata, di colore verde chiaro, e molto espressivi; aveva un carattere riservato, ma, allo stesso tempo, sapeva essere intraprendente.
Nerone, chiamato affettuosamente Nero, somigliava molto a Luna: dal pelo corto e tigrato come lei, era però di colore grigio, con gli occhi di un verde chiaro intenso; il suo carattere intraprendente, oltre al suo grande carisma, lo rendevano a tutti gli effetti il leader del gruppo.
Miele era il più giovane dei quattro, aveva il pelo semilungo di un vivace colore rosso, e gli occhi di un colore tendente all'arancio; proprio perché era il più piccolo, era anche il più vivace ed esuberante.
I quattro felini erano stati raccolti dalla strada dalla loro padrona attuale, una donna di media altezza dai capelli ed occhi scuri, e donavano alla stessa tantissimo amore.
La loro vita procedeva tranquilla, tra giochi, sani pisolini, coccole ricevute dalla loro mamma umana, e, naturalmente, l'antica arte del mangiare. 
E fu proprio quest'ultima voce citata, a fare vivere ai quattro animali, durante una sera d'inverno, una piccola avventura...




I quattro micetti, una sera, si stavano dedicando alle attività più disparate: Luna e Stella pisolavano, occupando, ognuna, un lato del divano posto nel salotto, costringendo la loro padrona ad accontentarsi della parte centrale per guardare la televisione; Nerone, naturalmente, riposava anche lui, ma aveva optato per il mettersi sotto il termosifone, così da godersi il calduccio proveniente dallo stesso.
Miele, al contrario degli altri tre, stava giocando con una pallina di lana: nella foga, il rosso finì con lo srotolare la stessa, ingarbugliandosi comicamente nel filo con tutto il suo corpo.
- Miele! - lo chiamò la donna, nel sentire il gatto miagolare - Sei sempre il solito! - ridacchiò, mentre lo liberava.
Poco dopo l'umana, colta da un improvviso languorino, si diresse in cucina, lasciando il cucciolo a giocare.
Nerone, nel vedere la padrona diretta nell'altra stanza, pensò "Mamma più cucina, uguale pappa!" decidendo così di seguirla.



Nella piccola, ma ben arredata, cucina, la donna aveva tirato fuori un bel panino ed una confezione di prosciutto, decisa a prepararsi un sostanzioso, e gustoso, spuntino.
Il grigio, sperando forse di ottenerne un pochino, iniziò, così, a strofinarsi contro le gambe della sua padrona.
- Hai la tua pappa, Nero. - asserì la mora, in maniera pacata - Il panino è per me, tesoro. - gli disse.
Poco dopo, con un coltello preso dal cassetto, la donna tagliò in due il panino, per poi aprire la confezione di prosciutto, il cui profumo attirò inevitabilmente gli altri tre.
- Miao, miao, miao! - dissero i felini all'unisono.
- Ok, avete vinto! - rispose l'umana, riempiendo di cibo le loro ciotole.
I quattro la guardarono delusi: avrebbero voluto il prosciutto, al posto della scatoletta!
Tuttavia, facendo buon viso a cattivo gioco, andarono a mangiare.
Poco dopo si sentì suonare il campanello.
- Ma chi può essere, a quest'ora? - mormorò la donna, andando a vedere; - Fate i bravi, torno subito. - disse poi, lasciando il tutto (panino e prosciutto) incustodito.
Quella fu, decisamente, una pessima idea!




Nerone, vedendo la loro mamma umana uscire dalla cucina, lanciò come un segnale agli altri tre:
- È il nostro momento, ora! -
Non l'avesse mai detto!
Luna e Stella, nella foga, saltarono in contemporanea sul tavolo, evitando per miracolo di finire una addosso all'altra, mentre Miele, usando la sedia come appoggio, era salito a sua volta sul tavolo, per poi andare ad annusare il panino; gli diede anche un bel morso, rimanendo, però, deluso dal suo sapore.
Le due femmine, nel frattempo, stavano litigando per accaparrarsi il prosciutto, a suon di miagolii talmente acuti da fare pensare al povero gatto grigio che fosse un miracolo il non avere ancora visto la loro padrona fare improvvisamente ritorno in cucina.
Poco dopo, le gatte videro il più piccolo di loro, in pieno stile Tra i due litiganti, il terzo gode, afferrare una bella fetta dell'invitante salume da sotto il loro naso, per poi saltare giù soddisfatto a mangiarsi il suo premio.
- Ma l'hai visto, il furbastro! - si dissero.
Una volta che Miele se ne fu andato, Luna, Stella, e Nerone fecero in tempo a spazzolarsi sia il panino, sia il prosciutto rimasto, prima del ritorno della loro mamma umana.




- Non mi interessa la sua serie di enciclopedie, non importa quanto possa essere interessante... Arrivederci! -
La padrona dei quattro micetti, pur avendo sentito il gran pandemonio provenire dalla cucina, non aveva potuto andare a vederne la causa, per colpa di un venditore porta a porta rivelatosi un po' troppo invadente.
Poco dopo avere sbattuto la porta in faccia allo sventurato, la donna corse in cucina, e...
- Oddio mio! - urlò, sbalordita - Ma qua è sparito tutto! -
Nella stanza, infatti, non c'era nulla che non fosse fuori posto: una delle sedie era stata rovesciata a terra, probabilmente da Miele durante il suo salto; come se non bastasse, sia il prosciutto, sia il panino, si erano praticamente come volatizzati.
- Altro che quattro gatti, ho quattro ladri, in casa mia! - mormorò l'umana, irritata.
Dopo avere ripulito l'intera cucina, decise perciò di andare a cercare i felini, decisa a punirli; ritrovandoli, poco dopo, al piano superiore, nella sua camera da letto.
Nel vederli, però, addormentati serenamente sul letto l'uno accanto all'altra, la sua rabbia scemò; erano troppo carini insieme!
I quattro, così, nonostante l'evidente marachella, la fecero franca.



Morale della storia: mai abbassare la guardia, soprattutto quando, nella tua stessa casa, hai a che fare con degli animali domestici un po' troppo intraprendenti.


 

FINE

   
 
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