Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: LeaDarco    18/11/2018    2 recensioni
CAPITOLO 10: La Fortezza Oscura - Parte 3 (compagni: Xigbar, Saïx & Axel)
--->
Missing Moments su come è nata la ribellione di Marluxia e della sua vita all'interno dell'Organizzazione XIII: ogni capitolo racconterà le missioni del numero XI insieme a un compagno, analizzando il suo rapporto con gli altri membri dell'Organizzazione (in particolare con Larxene)
Genere: Dark, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Larxene, Marluxia, Organizzazione XIII
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza | Contesto: Kingdom Hearts, KH Chain of Memories
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La Fortezza Oscura pt.3

(Compagni: Xigbar, Saïx & Axel)

Perché dovrei aver paura di diventare qualcun’altro? Io sono già per metà Xehanort

Xigbar
 

«Fa quello che ti dice, numero XI!» lo intimò Xigbar avanzando verso di lui. «Lascia andare subito il ragazzo».

Il tono non era mai stato così severo; Marluxia si sforzò di obbedire, si sforzò con tutto se stesso, ma nella sua mente riecheggiò solo quanto assurdo e totalmente illogico fosse l’ordine del suo compagno… l’ordine di un suo superiore.

Poi le dita gelide del Leggiadro Sicario si posarono sul collo di Riku. «Scordatevelo!».

 

Xigbar sorrise ma non sembrava affatto contento: muoveva nervosamente le dita, il riflesso incondizionato di un pistolero che vorrebbe impugnare la sua arma.

«Farsi scudo con un bambino, eh» commentò Xigbar. «Persino per uno come me è spregevole».

«No, io non credo» replicò Marluxia; la lama della Dalia sfiorò il collo di Riku. «Eppure tu e lo storpio siete interessati alla vita di questo ragazzo».

I Tiratori si materializzarono nella mano di Xigbar; lanciò un’occhiata alla creatura incappucciata, aspettava solo il suo ordine per sparare.

«Perché è così importante?» la voce del Leggiadro Sicario si fece fredda e crudele. «E ti conviene non prendermi in giro».

«Altrimenti?» lo provocò Xigbar.

Marluxia sorrise. «Gli apro la gola e la storia finisce qui».

Xigbar restò in silenzio.

«Avanti, rispondimi!» lo incalzò Marluxia. «O mi assicurerò di eliminare anche te come traditore dell’Organizzazione».

Xigbar scoppiò a ridere. L’eco della sua voce si sparse per tutto il Santuario. «In nome dell’Organizzazione, eh?» sollevò la sua pistola e puntò Marluxia, poi si voltò verso la creatura incappucciata. «Ansem» lo chiamò. «Mi sono annoiato. Ora lo faccio fuori».

Xigbar fu sul punto di premere il grilletto: lo capì dallo sguardo, dal suo unico occhio dorato farsi gelido e impassibile. Non esistono alleati o nemici, per un assassino. Non importa se tu sia o no un Nessuno: dopo un po’, non si prova più niente nell’uccidere qualcuno.

Marluxia fu sul punto di sparire, il proiettile avrebbe colpito una folata di petali o al massimo il ragazzo di nome Riku. Non gli interessava.

Poi la voce dello storpio si fece forte e potente.

Fermati, ordinò.

Non apriva bocca ma la sua a voce ti entrava in testa, ti parlava dentro al cervello.

Non ucciderlo.

«Cominci a stancarmi, vecchio. Te lo dico».

Se il piano di Xemnas dovesse fallire, continuò la creatura. Marluxia potrebbe tornarci utile.

Xigbar abbassò l’arma e sospirò.

Quello era il momento.

Marluxia scaraventò Riku a terra e si abbatté come una furia sul suo compagno: fu un attimo e la Dalia adesso era a un centimetro dalla sua gola.

Xigbar sorrise, toccò la falce e studiò Marluxia con il suo unico occhio giallo. «Il vecchio ha proprio ragione. Sei un contenitore perfetto».

Un boato scoppiò nella Fortezza Oscura: tutte le vetrate del Santuario esplosero all’unisono e un enorme drago nero piombò dal rosone centrale. Riku ne approfittò per aprire un varco oscuro e scappare.

«Diamine… » mormorò Xigbar. «Questo è un bel problema»

Un secondo portale si aprì accanto a loro. «Ma che diavolo state facendo?» ringhiò Saïx alla vista della falce di Marluxia puntata alla gola di Xigbar.

«Rilassati» commentò il numero II; spostò l’arma di Marluxia e lo fissò con complicità. «Io e il numero XI stavamo soltanto avendo una discussione molto accesa».

Malefica ruggì e una lunga striscia di fuoco infiammò il Santuario. Axel afferrò Marluxia per il cappotto e lo spinse via.

«Smettetela di giocare» tagliò corto Saïx; afferrò il Claymore e lo accostò per terra. «Il piano è saltato. Dobbiamo fuggire».

Un esercito di Shadow si materializzò attorno a loro: ormai erano circondati.

«E adesso?» domandò Marluxia.

«Secondo te?» Axel afferrò i suoi Chakram e si avvicinò al compagno. «Adesso bisogna combattere» .

Una cascata di fiori avvolse la mano di Marluxia, strinse a sé la falce, pronto ad attaccare; Xigbar si posizionò alle spalle di Saïx.

Ora i quattro membri si coprivano le spalle a vicenda.

«Siete pronti, principesse?» domandò Xigbar caricando i suoi tiratori.

 

«Malefica ha bloccato tutti gli accessi oscuri alla Fortezza. Non si può entrare o uscire da questo mondo» spiegò Saix.

«Quindi che si fa?» domandò Xigbar.

«Dobbiamo sconfiggere la strega» rispose Axel. «Solo così si riapriranno gli accessi oscuri».

«Fin qui c’ero arrivato anche io campione» mormorò il Tiratore Libero. «Avete un piano per sconfiggerla?».

Saïx fece cenno di sì e guardò il soffitto. «Faremo crollare il tetto della navata centrale».

Marluxia annuì. «E come facciamo?».

«Ci penserò io» disse Axel. «Voi preoccupatevi di tenere a bada il drago e gli heartless».

«Xigbar» Saïx indicò una sporgenza accanto al Rosone centrale. «Posizionati lì e uccidi tutti gli Shadow che si avvicinano a noi. Marluxia, io e te penseremo a combattere la strega».

«Ricevuto» rispose il Tiratore Libero, quindi saltò sull’altare e raggiunse il punto stabilito.

Gli Shadow approfittarono di quel buco per lanciarsi contro i tre membri.

Saïx ruggì e con un colpo di Claymore li spazzò via.

«Vado anche io» disse Axel, e corse in direzione opposta. Malefica provò a colpirlo con una fiammata, ma i chakram di Axel assorbirono il colpo.

Marluxia approfittò di quel momento per gettarsi contro Malefica e affondargli la falce nel collo: la pelle della strega era impenetrabile e la lama la ferì appena, stridendo in un contraccolpo metallico.

Malefica scaraventò Marluxia a terra e provò a colpirlo con la coda; Saïx parò il colpo con il suo Claymore.

«Vai» urlò.

Marluxia saltò sulla coda e corse sul dorso del drago; raggiunse il muso e lo colpì di nuovo con la sua falce; questa volta sentì la lama trapassare la carne con facilità.

Malefica lanciò un ruggito di dolore e provò a incenerire Marluxia con una bomba di fuoco; le fiamme bruciarono solo una manciata di fiori e Marluxia si preparò al contraccolpo.

In quel momento una decina di Shadow si gettò su di lui. Marluxia era scoperto, provò a difendersi facendo roteare la Dalia tra le mani; abbatté un paio di nemici, ma gli heartless erano troppi.

Poi una cascata di proiettili precipitò sulla testa degli heartless. Li vide cadere a peso morto davanti a lui, prima di scomparire in un fuoco nero; lanciò un’occhiata a Xigbar che gli sorrise dal suo trespolo.

Girati, gli indicò con le dita.

Marluxia si voltò e vide Malefica scagliargli una seconda bomba di fuoco; afferrò uno Shadow e lo scaraventò contro il colpo infuocato del drago; l’heartless si trasformò in una statua di cenere; Saïx si catapultò attraverso la polvere nera, roteando il Claymore e colpendo il drago in pieno muso.

Malefica accusò il colpo ma riuscì ad afferrare Saïx con le fauci. Un grido dolore si levò per tutto il Santuario.

«AXEL!» urlò.

Marluxia lanciò un’occhiata al soffitto; cercò di intravedere il numero VIII, ma non si vedeva ancora.

«Diamine!» si gettò per salvare il compagno, ma alcuni Shadow gli si gettarono sulle gambe, bloccando ogni movimento.

Xigbar cominciò a sparare sul dorso del drago: i proiettili scalfivano appena la pelle di Malefica ma sembravano infastidirla; per proteggersi, il drago volò verso l’ingresso del Santuario, proprio sotto la navata centrale. Una truppa di Shadow si sacrificò per permette alla loro regina di spostarsi, finendo trivellati dai colpi di Xigbar.

Ora il drago era nel punto stabilito: Axel doveva solo…

Malefica sputò il corpo di Saïx che rotolo al centro del Santuario.

«Pensate che non abbia capito il vostro piano?» ringhiò il drago.

Marluxia non riusciva crederci; quel mostro aveva davvero parlato. Anche Xigbar sollevò l’occhio dal mirino e smise di sparare.

«Pensate davvero che basti far crollare un soffitto per fermarmi?».

Il drago sbuffò una risata di fuoco e fumo, poi volò sopra l’altare mettendosi al sicuro: ora era Saïx a strisciare al centro della sala; se Axel non si fosse fermato, il soffitto del Santuario sarebbe precipitato addosso al loro compagno.

Marluxia doveva salvarlo.

Si concentrò per sprigionare tutte le sue forze: avrebbe fatto fuori metà degli Shadow che lo bloccavano, ma sarebbe bastato; una volta libero dalla stretta, sarebbe corso verso Saïx. Doveva sbrigarsi, altrimenti il soffitto avrebbe seppellito entrambi.

Poi la voce di Axel attraversò tutta la sala. Suonò come un monito di avvertimento.

«Spostati Marluxia!» urlò Xigbar.

Alcuni pezzi d’intonaco e soffitto caddero sul pavimento freddo del Santuario; i raggi lunari filtrarono dai buchi, creando delle grosse docce di luce.

Marluxia vide Saïx sollevarsi tra i detriti: aveva gli occhi chiusi e il volto e le braccia protese verso la notte.

Ci fu una breve pausa.

Un attimo di silenzio in cui tutti contemplarono la scena. Perfino gli heartless e Malefica.

Poi un ruggito.

Un fragore così mostruoso da riecheggiare per tutta la Fortezza Oscura.   

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: LeaDarco