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Autore: AlekHiwatari14    20/11/2018    1 recensioni
Sequel di Iris Harlock - una storia perduta nel tempo…
Margaret, avendo cambiato il corso dei tempi e impedito ai diavoli di impossessarsi del suo mondo, continua il suo ruolo da eroe mascherato, ma stavolta sotto un altro nome e con un aiuto in più.
Una nuova avventura l'attende e nuove sfide con nuove e vecchie conoscenze, oltre ad una novità in più.
Il suo cuore ormai è stato preso da qualcuno.
Non è più la Margaret di prima. È cresciuta e innamorata, ma quell'amore è destinato a non reggere per molto.
Il risveglio del Signore degli inferi fa tremare cielo e terra e la nostra Iris Nube deve mettersi all'opera per cessare l'inferno del suo mondo.
[La storia contiene: Gender Bender/ Tematiche delicate come il bullismo e il razzismo/ Possibile FemSplash e/o Splash]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: Gender Bender, Tematiche delicate
Capitoli:
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Prologo.

Sono passati quasi due lunghi anni da quando sono diventata l'eroe di Detroit, ma è anche un anno che l'ho perso. Che ho perso lui, Tenebra. Colui che era il mio padre adottivo e che io non ho mai compreso.
Gli volevo molto bene.
Avrei voluto salvarlo, ma ha rinunciato a vivere per proteggermi.
L'intervento di Chrono, il Dio Tempo, ha salvato tutti, compresa me, cancellando parzialmente la memoria degli umani.
Tsk...sono stata totalmente inutile.
Non sono stata l'eroe che volevo essere.
Per questo ogni giorno veglio sulla città, ma sono cambiate un bel po' di cose da allora.
Non controllo più le cose da sola, perchè è impossibile riuscire a conciliare molte cose. La città è enorme e quindi ho bisogno d'aiuto.
Mi sto facendo aiutare da Fairy e Morgan nell'intercettazione del pericolo e delle cose da fare.
Si, Morgan aveva dimenticato tutto, ma è mio amico e non ho potuto non dirgli la verità.
Raven ha percepito che già ci conoscevamo e, con l'aiuto di Francise, ha riacquistato consapevolezza di ciò che è successo.
Per quanto riguarda Jena e Luis, beh... la storia è leggermente diversa.
Jena ed io siamo diventate grandi amiche e adesso lei gestisce il blog di Iris e Nube.
Si, avete capito bene.
Iris e Nube.
La gente è talmente stupida che non ha compreso che Iris Nube è una sola persona e, vedendo questo eroe che si alterna tra maschio e femmina a seconda della situazione, ha deciso di dividere il nome e cognome dell'eroe mascherato, dando il nome di Iris alla mia parte femminile, mentre Nube a quella maschile.
Patetico, vero?
Per quanto riguarda Luis, beh... ci vediamo raramente. Ha completamente dimenticato di conoscermi già, ma a quanto pare c'è qualcosa lo spinge verso me e questo qualcosa è Demy.
Si, Demy, il dottor vampiro.
Sembra che lui gli abbia detto tutta la verità.
Che gli abbia detto che l'ho aiutato a superare la sua malattia grazie ad un antidoto, ma ha capito tutt'altro.
Pensa che io sia stata la donatrice di sangue durante il suo coma, perchè lui non ricorda nulla e l'ha associato ad un coma.
Il vampiro ha insistito dicendogli che sono come lui. Che sono un'anima speciale e questo lo ha reso più docile nei miei confronti.
In fondo abbiamo lo stesso stile di vita, più o meno.
Inoltre pare che abbia un altro shinigami protettore con sé, ma non sono mai riuscita a vederlo o a conoscerlo quanto meno.
Anche perchè, come ho già detto, ci vediamo molto poco io e Luis.
Per quanto riguarda Deamon, dopo lo scherzetto delle fiale, non si è più visto in giro. In compenso mi ha lasciato quel demone rompiscatole di Red attaccato addosso.
Non so che razza di contratto abbiano fatto lui e quel diavolo, ma sembra che sia qualcosa legato alla sua famiglia.
Probabilmente avrà chiesto di trovare le persone scomparse, ma dubito che Deamon le troverà.
So come agisce.
Non è un angelo. Insomma, è solo un diavolo rompiscatole e seduttore, no?
Gli angeli sono altri.
Ah, si... non vi ho informato sulle notizie. Quelle belle.
A quanto pare, da quando Violet e Jeremy se ne sono andati a Glasgow, tutto fila liscio.
Si, avete capito bene. Violet e Jeremy sono andati a Glasgow.
La cosa buffa è che Violet non voleva andarci. Ha ceduto il posto a Jeremy, ma il padre ha fatto di tutto per farla andare anche a lei, credendo che il nostro compagno di classe le avesse rubato il posto. Non so come diamine abbia fatto quell'uomo, ma è il mio idolo. La faccia di Violet mentre sentiva la notizia del doppio gemellaggio è stata esilarante. Ha dato di matto ed è finita anche in presidenza per le sue continue lamentele.
Assurdo, vero?
Come vi dicevo, molte cose sono cambiate, così come sono cambiata anche io.
Eccomi qui, a camminare tra i corridoi della scuola.
I miei occhi azzurro-verdastri hanno tutt'altra luce. Me ne rendo conto. Forse è per il colore dei capelli che ho adesso.
Si, li ho scuriti un po'. Li ho tinti di nero.
Sapete, avevo voglia di cambiare un po'. Sono cresciuta in fondo. Non sono più la ragazzina di due anni fa e lo dimostra anche il mio abbigliamento ribelle.
Insomma, il giubbino in pelle nero, la canotta bianca sotto e skinny neri con stivali neri borchiati in pelle dovrebbero dare l'idea che sono cresciuta, no?
So che assomiglia un po' all'abbigliamento di Jena, infatti ho tratto aspirazione da lei.
Inoltre scoperto anche un'altra cosa su di lei e sui miei sentimenti da quando siamo diventate grandi amiche.
"Buongiorno, amore." Sento la voce di Angel chiamarmi da dietro, mentre sono appena arrivata vicino al mio armadietto.
Mi volto e ciò che vedo è un bouquet di rose rosse che mi viene piazzato davanti alla faccia.
"Ma cos...?"
"Buon compleanno, cara."
Ah, già. Quasi dimenticavo di dirvelo.
Oggi è il mio compleanno.
Compio diciott'anni e non è l'unica cosa che ho dimenticato di dirvi.
Angel è diventato un angelo caduto e terreno. Purtroppo, finchè non avrà un nuovo paio di ali e non verrà promosso ad arcangelo non potrà tornare nel suo mondo ed è costretto a starsene qui.
Si, sembra essersi ambientato molto bene.
Ha tagliato anche i capelli e li ha resi più corti dietro, lasciando il ciuffo leggermente più lungo rispetto al resto dei capelli. Ha uno stile più mascolino. Forse è per causa del fatto che è costretto a rimanere nella sua forma maschile e non può diventare femmina da quando ha perso le sue ali.
Comunque è migliorato molto in fatto di stile.
Sta bene, direi.
Inoltre, non è l'unica cosa che non ho detto.
Come stavo dicendo, ho scoperto una cosa su Jena e sui miei sentimenti per lei in questo periodo.
Quei sentimenti che ho confuso con amore, in realtà erano solo sentimenti di ammirazione per il suo modo di fare e per il suo abbigliamento.
Ho scoperto che non solo che non amavo lei, ma che amavo un'altra persona e questa persona è colui che ho davanti.
Si, mi sono innamorata di Angel senza nemmeno accorgermene ed è assurdo anche per me. Non avrei mai immaginato di innamorarmi di questo angelo fissato con gli unicorni e gli arcobaleni, antipatico e intromettente.
Sinceramente non avevo neanche mai pensato a questa opzione.
Quanto è strana la vita alle volte.
Se non l'avessi visto rischiare la vita per me, se non l'avessi visto morire, forse non me ne sarei mai accorta di quest'amore che ho dentro per lui.
"Cos'è questa novità?!" Chiedo, fingendomi diffidente davanti a quel gesto e aprendo il mio armadietto.
La mia diffidenza lo fa avvicinare sempre di più, per poi dire:"Che domande sono?! È il tuo compleanno. Non potevo starmene con le mani in mano."
"Angel, ti ho detto mille volte che non voglio regali a scuola!" Mi lamento, arrossendo di colpo e scavando nell'armadietto, mentre lui continua:"Ma pensavo ti piacessero..."
Ha quel tono triste e per nulla sospettoso.
Quanto diamine sono emotivi gli angeli.
Si vede che non si aspetta nulla.
Sorrido e comprendo che è il momento giusto.
"Buon compleanno!" Esclamo, voltandomi verso di lui e tirando dall'armadietto un pacchetto regalo che lo interrompe.
In fondo, come potevo dimenticarmi di lui?
Siamo nati lo stesso giorno e sarebbe da ipocriti dimenticarsi una cosa del genere.
"Maggy, te lo sei ricordata!"
"Certo che me lo sono ricordata, stupido!"
Così ci scambiamo i regali.
Vedo i suoi occhi diventare sempre più lucidi mentre lo spacchetta dall'emozione.
Trema.
Gli angeli sono un po' troppo emotivi alle volte.
I suoi occhi, nel vedere l'oggetto all'interno del pacchetto, si illuminano di colpo, lasciando che l'euforia prendesse il posto alla commozione.
Tira l'oggetto dal pacco, mostrando quella collana color arcobaleno con quel ciondolo a forma di unicorno.
"Oh, Maggy..." Farfuglia, cominciando a piangere disperatamente e buttandosi tra le mie braccia urlando:"È bellissimo!! Come facevi a sapere che era quello che volevo?!"
Beh, non ci vuole un mago per capire i gusti di quest'angelo. Inutile chiedermelo.
Quel mio pensiero, arriva nella mente dell'angelo che avvicina la fronte alla mia, guardandomi diritto negli occhi.
"Grazie, amore..." Mi sussurra, per poi baciarmi sulle labbra.
Eh si...
Neanche questo ho detto...
Io e Angel stiamo insieme da quasi un anno, ormai, ma la nostra relazione non è vista di buon occhio.
"Siete davvero rivoltanti." Interrompe Red, vedendoci vicino all'armadietto.
Egli si avvicina per prendere i libri che sono all'armadietto accanto al mio.
Che guastafeste!
Mi sembrava strano che ancora dovesse dir nulla.
"Buongiorno, Red. Ci siamo svegliati storti stamattina?!" Chiedo, voltandomi verso di lui e lasciando l'angelo dall'abbraccio.
Red è decisamente nervoso e comincia a sbraitare:"Ogni giorno mi sveglio storto e sai perchè? Perchè quel demente di Deamon non si è ancora fatto vedere! Aveva detto che avrebbe trovato la mia famiglia scomparsa nel frattempo che sarei stato qui a tenere d'occhio te e quest'angelo e non si è fatto ancora vedere. Inoltre la scuola non è il mio forte. Preferisco lavorare piuttosto che prendere appunti e fare da semplice liceale. Ed io che pensavo che una volta finito le superiori agli inferi non avrei più visto scuola, bleach..."
L'angelo, per sdrammatizzare e calare la tensione, prende dal suo zaino arcobaleno con tanto di unicorno dalla serie my little pony, uno stick di caramelle di color arcobaleno.
"Vuoi una caramella? Sai, il dolce allevia ogni dolore."
"Se stai cercando di comprarmi, hai sbagliato persona!" Continua ad urlare, sbattendo l'armadietto e andandosene via.
"Beh, non lo vuoi. Tanto meglio. Me le mangio da solo." Gli risponde, poi si volta verso di me e me le tende:"Ne vuoi una tu, Maggy?!"
Sorrido e ne prendo un po'. La campanella suona e noi decidiamo di andare in classe.
Le cose anche in classe sono cambiate e adesso la mia compagna di banco è lei, Raven.
È sempre la stessa, ha sempre quell'abbigliamento gotico che da i brividi a chiunque.
"Ciao, Raven." Saluto, sedendomi al mio banco.
La professoressa entra e la lezione inizia.
Nel frattempo, a nostra insaputa, sta accadendo qualcosa negli inferi.
Un uomo, avvolto nel mistero, sta cercando Satana e ha tra le mani un crocifisso, tenuto da dei guanti in pelle spessa. Ha degli occhiali completamente neri che non gli permettono di vedere, per proteggersi dal sacro emanato dall'oggetto.
Ha una cappa nera addosso e si trova a gironzolare nell'abitazione di Satana. Quest'ultimo non se la sta cavando per nulla bene contro quel tipo misterioso, tant'è che si è nascosto per non farsi trovare.
La casa è stata messa sottosopra e ad ogni passo scaraventa tutto per aria.
Non percepisce la presenza del diavolo e il tipo misterioso, dunque, lo chiama:"Qui, fratellino caro. Dove sei?! Esci fuori."
La sua voce profonda e autoritaria rimbomba all'interno della stanza, quando il diavolo lo attacca alle spalle.
L'uomo riesce a proteggersi, accecandolo con la luce emanata dal crocifisso che ha tra le mani, per poi prenderlo per la gola e urlandogli in faccia:"Dove sono?!"
"Che?!"
"Dimmi dove li hai messi!"
"Non so di cosa stai parlando."
"Non fare il finto tonto. Dimmi dove sono i miei figli." Sbraita, puntandogli la croce sempre più vicina alla sua faccia, ma egli non demorde.
"Non te lo dirò mai, Lucifero. Non li troverai mai." Provoca il diavolo e l'uomo che lo tiene tra le mani comincia a menarlo con quella stessa croce fatta di argento.
Lo scaraventa contro a dei mobili per poi riprenderlo e continuare:"Parla, lurido schifoso! Che n'è stato di Marte?! Dove sono i miei figli?!"
Purtroppo nella stanza non sono da soli.
Satana è furbo e ha escogitato un piano insieme a Belzebub e Ade.
I due, vedendo il padre in difficoltà e Lucifero di spalle, decidono di intervenire.
"Ehi, tu!" Urla Belzebub, andandogli incontro.
Il tipo non molla la presa e combatte con il diavolo tra le mani. Quell'uomo misterioso, però, è molto più agile e forte di quanto pensava. Ade lo attacca alle spalle, proprio per aiutare il fratello ad uscire da quella situazione e prenderlo di sorpresa, ma entrambi vengono scaraventati per aria da una luce oscura che avvolge l'uomo.
Quella luce nera fa alzare il cappuccio della cappa che il tipo ha in testa, mostrando il suo volto.
Gli occhiali si spostano, mostrando quegli occhi azzurri che si illuminano di rosso, capelli color corvino, lunghi fino a metà schiena e con ciuffo lungo. Sembra avere trent'anni, ma è molto più vecchio di quanto si pensa.
Carnagione pallida, occhi truccati da un ombretto pesante e unghia smaltate di nero. Sotto quella cappa ha dei vestiti in stile metallaro dark delineata da skinny in pelle nera, anfibi neri anch'essi neri, ma diversamente dagli altri diavoli, egli ha una t-shirt completamente bianca.
L'impatto fa perdere i sensi ai due e Lucifero, con ancora in mano i capelli del diavolo, si ricompone, mettendo meglio quegli occhiali leggermente spostati dagli occhi, per poi far vedere lo strazio fatto.
"Guarda! Guarda cosa è stato fatto a causa tua!"
"Bel..." Farfuglia, vedendolo completamente ricoperto di sangue dalla testa ai piedi proprio come Ade.
L'uomo scaraventa sulla poltrona lì vicino Satana, per poi mettersi su di lui. Gli imprime le mani alla gola per soffocarlo.
"Te lo chiederò ancora una volta, dimmi dove sono i miei figli!"
"Scordatelo, fratello! Non te lo dirò mai!" Con queste parole, gli sputa addosso e il fratello, ormai stanco, comincia a menarlo con la croce che ha tra le mani fino allo sfinimento.
Il sangue scorre lungo la sedia, mentre il diavolo perde i sensi.
Lucifero non intende demordere.
Lo prende per i capelli, prendendo anche gli altri due e trascinarli nelle segrete di quel luogo.
Cerbero, il cane di guardia, non fa resistenza.
Anzi, sembra felice nel vederlo.
Scodinzola e lo lascia passare per entrare in quel luogo scuro e tetro. Decide di legarli tutti in una cella con una catena spessa che limita i poteri dei diavoli.
Lega prima Satana, poi Belzebub e appena arriva il momento di Ade si ferma.
La guarda attentamente. Le prende il volto tra le mani, per poi volgere lo sguardo verso il fratello.
"Chi sei tu? Possibile che...?" Mormora tra se e se, rivolgendo gli occhi alla ragazza.
La prende delicatamente in braccio per condurla in una cella a parte.
Non sa le sue origini di Ade e il suo volto gli ricorda molto quello di Marte, ma non ne è del tutto sicuro.
La lega a delle catene molto spesse, per poi uscire da quelle segrete e alzando il volto al cielo farfuglia:"Deamon, dove sei...?"
Nello stesso istante, Deamon si trova poco distante dal diavolo aggressore della sua famiglia. Infatti egli è alla ricerca dei dispersi della famiglia di Red.
È cambiato. Non è più il diavolo di un tempo.
Ha cambiato il suo stile, ma il suo volto è sempre lo stesso. Manca di barba e i capelli sono leggermente più lunghi e ricordano molto il taglio di capelli del demone Sebastian dell'anime Kuroshitsuji.
Ha una cappa nera con cappuccio in testa, per non farsi riconoscere.
Si trova proprio lì, nei pressi delle legioni degli inferi, dove sono situati tutti i demoni.
È alla ricerca da mesi, se non anni, ormai.
Sembra stanco, mentre si dirige in un bar del posto per poi ordinare da bere e riposare un po'.
"Ehi, dammi della vodka."
Il demone, dietro al bancone, gli passa la bottiglia e il diavolo se la scola tutta ad un fiato per poi sbatterla sul tavolo.
"Dammi della vodka anche a me." Ordina Ombra, entrando e mettendosi di fianco a Deamon.
Sorseggia la bevanda non appena gli arriva tra le mani, per poi voltarsi verso il diavolo e dire:"Ti stanno cercando."
"Oh, ma davvero? Non l'avrei mai detto." Ironizza il Deamon, avendo già notato i vari annunci e taglie sulla sua testa esposti in bella vista in quel luogo.
A quanto pare, il padre lo sta cercando e intende ritrovarlo in un solo modo. Morto.
"C'è un altro problema riguardante tuo padre. Ho sentito dire che è stato preso a botte da un tipo che si è ripreso il trono e il nome del signore degli inferi."
Sentendo quelle parole, il corvino si alza, dicendo la sua:"Gli sta bene. La prossima volta impara a mettere una taglia sulla mia testa. Ho ammazzato non so quanti demoni e diavoli per questo."
"Deamon, è una cosa seria. C'è una cosa che non ti ho detto ed è..."
Prima che Ombra potesse dirgli della situazione e informarlo sull'arrivo di Lucifero, dei demoni lo riconoscono e interrompono le parole di Ombra.
"Ragazzi, è lui! È Deamon!"
"Prendiamolo!" Esclamano, correndo verso il diavolo.
"Maledizione!" Mormora Deamon, comprendendo il pericolo e uscendo fuori di tutta fretta.
I demoni gli stanno alle calcagna, ma il diavolo è stufo di uccidere e fare spargimenti di sangue, così di decide di fare la cosa più sensata.
Si nasconde nell'ombra di un masso, sentendo qualcosa che lo incuriosisce e non poco.
"Mi raccomando, Lucifero lo vuole vivo!" Raccomanda uno dei demoni, mentre Deamon si affaccia pronunciando nuovamente quel nome:"Lucifero?!"
Sa molto bene la storia di Lucifero e non comprende il motivo per cui lui sia tornato in terra.
Decide di indagare, lasciando il caso Red ad un altro giorno.
Nel frattempo, un altro evento accade a mia insaputa.
Chrono, il Dio Tempo, ha accolto le parole e il volere di Tenebra, convocando a sé il fratello dello shinigami.
La porta della sua abitazione viene aperta da Ciel annunciando:"È arrivato."
"Fallo entrare, Ciel."
Il drago, sotto forma di umano con scaglie ricoperte per tutto il corpo e capelli corti e biondi, esce dalla stanza andando dal tipo e dicendogli:"Puoi entrare."
Il tipo si alza, andando diritto nella stanza del Dio.
"Mi ha chiamato, mio Dio?"
Il Dio Tempo si volta e vede un uomo vestito con abiti egiziani e con una maschera di cane completamente nera. Il Chrono sorride e gli va incontro.
"Anubi, benvenuto."
"A che devo questa chiamata?" Cerca di andare direttamente al dunque, quando quel Dio gli rivela:"Devo affidarti una cosa. Sai molto bene della scomparsa di tuo fratello, vero?"
"Si, ho dovuto prendere anche con me quello stupido serpente. Non riesco a capire perchè si prendesse cura di bestie così inutili. Piuttosto...ha per caso qualche altro oggetto da darmi?" Comprende lo shinigami, facendo annuire quel Dio che lo mette al corrente della situazione:"Si, ma è un po' diverso da quello che ti aspetti."
"Spero che non debba prendermi cura di nessuno."
"In realtà, uno dei voleri di Tenebra era che l'anima che aveva in custodia non venisse lasciata in pasto ai diavoli."
"Cosa?!"
"Siediti, che ne parliamo con calma."
Chrono lo fa accomodare alla sua scrivania, per poi cominciare a parlare. Gli racconta di me e del rapporto che avevo con Tenebra.
Praticamente sono stata tramandata come un bene materiale. Sono stata data al fratello di Tenebra solo per farmi avere una protezione dagli attacchi dei diavoli.
"Cosa? Devo badare ad una mocciosa?!" Si altera Anubi e il Dio Tempo cerca di farlo ragionare:"Nessuno può farlo meglio di te. E poi era la volontà di Tenebra."
Lo shinigami si alza di scatto, sbattendo le mani sulla scrivania e urlando:"Quello sciocco! Sapeva che sarebbe morto e ha dato l'incarico a me? Tsk...che insolente! L'ho sempre detto che era un incapace."
"Comunque sia era tuo fratello e ha lasciato a te il compito di difenderla in sua assenza."
"Tsk...scordatevelo. Io mi rifiuto. Io, Anubi Nube, non scenderò mai a patto con degli essere inferiori. Figuriamoci degli umani!"
Alterato dalla notizia, lo shinigami si dirige verso la porta, mentre Chrono lo ferma dicendogli:"Non puoi farlo."
"E perchè mai?!"Sbraita nervoso e voltandosi verso il Dio che continua ad affermare:"Perchè non è Tenebra a dirtelo, ma io."
"C-Chrono..."Farfuglia Anubi vedendosi alle strette.
Sa che il volere di Chrono deve essere rispettato e non può più tirarsi indietro.
È il suo Dio e lui è obbligato a prendersi cura di me.
Nel frattempo, le lezioni sono finite ed io esco insieme a Jena e a Angel.
Come potete notare, anche Jena ha cambiato un po' i suoi capelli, sostituendo quei fili viola che aveva tra i capelli, con delle meches bianche, pur mantenendo il suo stile.
"Allora stasera farai una festa?!" Chiede la corvina sapendo del mio compleanno.
Sinceramente non ne ho per nulla voglia.
Inoltre la vita da eroe non si risparmia nemmeno al compleanno, così scuoto la testa, rispondendo:"Non penso proprio. Lo sai com'è Angel. Mi invaderebbe la casa con pony e unicorni color arcobaleno, quindi passo."
"Ehi, cos'hai contro gli unicorni e gli arcobaleni?" Si introduce l'angelo nel discorso e non posso fare almeno di ribattere:"Nulla, ma i tuoi decori sono sempre molto esagerati."
In quell'istante vedo passare un tipo abbastanza strano.
Non riesco a vedergli il viso. Ha mano al petto e felpa con cappuccio nero messo sulla testa che mi impediscono di vedergli il volto. È alto circa un metro e ottanta, snello e slanciato, ma non riesco a percepire i suoi tratti del viso.
"Ehi, ma chi diamine è quello?" Domando vedendo il tipo un po' troppo strano.
Jena lo osserva con attenzione e sembra cambiare completamente espressione del viso, ma la sua faccia diventa anche peggio quando arriva Morgan.
"È Lorence Moon. La scorsa settimana è venuto in classe nostra. Pare che venga dalla Transilvania."Ci informa, lasciandoci senza fiato.
"Lorence Moon? Quindi è un parente di Demy?"
Jena, sentendo il mio entusiasmo e il nome del tipo, si allontana da noi.
"Jena, dove vai?!"Chiede Angel vedendola allontanarsi.
"Ehm... ho dimenticato che ho delle faccende da fare. Ci vediamo."Balbetta indecisa, per poi andarsene.
"Che strano. Non è un comportamento da lei."
"Comunque sia è meglio sbrigarci. Fairy è già andata al quartier generale. Pare che ci sia un problema."Rivela Morgan, facendomi annuire e andare nel nostro nascondiglio.
Ebbene si, non mi trasformo più a casa.
Sarebbe assurdo e inusuale per un eroe secondo il punto di vista di Morgan. Così Fairy, insieme a Morgan, è riuscita a costruire una casa nel parco di Detroit. È fatta così bene che chiunque la scambierebbe per un semplice albero un po' troppo spesso.
Arriviamo lì, bussando sul tronco dov'è messa la porta e lei ci apre.
Lo so. È cambiata anche lei.
Non ha più i capelli lunghi, ma li ha accorciati in un caschetto mosso con fila centrale e due trecce laterali.
"Finalmente. La polizia è sulle tracce di un malvivente. Pare che abbiano rapinato una banca." Riferisce, mentre entriamo all'interno e ci affrettiamo per metterci in posizione.
Eh si. Siamo riusciti a creare un vero e proprio covo con tanto di brandine per riposare.
Ci sono due grandi schermi che controllano quattro computer costantemente posizionati su vari siti.
Uno sulla radio della polizia, uno nel deep web, uno nel dark web e l'altro sull'albero per vedere all'entrata chi c'è.
"Morgan, dammi i dati del luogo." Dico, vedendolo piazzarsi davanti ai monitor, mentre io mi spoglio, facendo uscire fuori i miei vestiti da Iris Nube che mi proteggono dalla furia delle falci.
"È avvenuto vicino alla banca posizionata vicino metropolitana centrale. La rapina è stata fatta circa un'ora fa."
"D'accordo."Affermo, prendendo la bacchetta in una mano, mentre nell'altra prendo la maschera e me la metto.
Afferro la penna nera che ho nella giacca del giubbino di pelle per poi trasformare entrambe in falci.
"Siete pronti?!" Chiedo alle due entità all'interno delle rispettive falci e sento perfettamente le loro voci dirmi:"Certo. Noi siamo sempre pronti."
Sono le voci di Smoky e Tenebra che mi incoraggiano e mi spingono ad andare in missione.
Porto indietro il tempo urlando:"Fermo!"
Il tempo si blocca ed io mi avvio verso la zona che mi è stata detta, per poi mettermi proprio davanti alla banca.
"Smoky, è il tuo momento."Dico ed egli annuisce, prendendo il posto mio e possedendomi:"D'accordo, cara."
Stringe la sua falce tra le sue mani, sbraitando:"Riavvolgi!"
In un attimo tutto torna indietro e posso vedere esattamente con i miei occhi ciò che è successo.
Ci sono state delle vittime e non posso stare lì ferma a guardare.
"Fermo!"Mi ribello al riavvolgimento, mentre Tenebra intuisce:"Qualcosa non va?!"
"Loro... Dimmi, Tenebra. Vedi qualche shinigami nei paraggi? Erano destinati a morire oppure no?"
"Lascia fare a me, figlia mia."Lo sento dire, per poi prendere possesso del mio corpo.
Guarda in ogni angolo e di shinigami neanche l'ombra.
"No, sono stati uccisi per sacrificarli ai diavoli, probabilmente."Afferma convinto.
Stringe la sua falce nella mano e continua:"Lascia fare a me."
Chiude gli occhi e percepisce il mio essere d'accordo, così li riapre bruscamente, sbraitando:"Tempo!"
Il tempo continua a scorrere e i ladri escono dalla banca con le pistole tra le mani, puntando le armi sulla folla.
Tenebra, ormai in possesso del mio corpo, mi fa correre verso quei malviventi, afferrando le loro armi e dandogliele dietro alla testa uno ad uno e salvando gli innocenti da una morte che non meritavano.
"Ma... è Iris!"Urla un ragazzo tra la folla, mentre un altro ancora continua:"Iris ci ha salvati!"
La gente comincia ad urlare, venendomi vicino.
"Non abbiamo tempo per voi."Mormora Tenebra, per poi lasciare il mio corpo e dare a me la possibilità di uscire dalla situazione in cui mi trovo.
"Fermo!"Esclamo, sbattendo entrambe le falci e uscendo tranquillamente per poi ritornare nel covo.
"Smoky, va avanti al punto di partenza."
"Agli ordini."Risponde Smoky, riprendendo il mio corpo per poi urlare:"Riavvolgi!"
Sbatte la sua falce a terra fino ad arrivare al momento in cui mi è stata data la notizia e continuare:"Tempo!"
Con questa semplice parola, lascia il possesso che ha su di me, per dare spazio alla mia opinione.
"La rapina è stata fatta circa un'ora fa..." Dice nuovamente Morgan, continuando a battere su quella tastiera del pc, quando io lo interrompo:"Risolto."
Il mio amico alza lo sguardo verso lo schermo e vede la news cambiata.
"Ottimo."
"È un gioco da ragazzi con Tenebra e Smoky al mio fianco." Rivelo, sorridendo.
Nel frattempo, Red si trova a camminare per le strade di Detroit, notando una ragazza seduta a terra.
Ha occhi azzurri e capelli castani che arrivano alle spalle. Non è per nulla truccata. Fisico nella norma.
Ha addosso un jeans e una t-shirt nera con uno stemma di un teschio bianco sopra.
Ha la mano al braccio. È ferita. Perde sangue e non può fare a meno di avvicinarsi a lei.
"Ehi, va tutto bene?!"
"È stato attaccato..."Mormora incredula la tipa, tenendosi il braccio.
Il demone si inginocchia per guardare da vicino la ferita.
Sa perfettamente che non è una ferita normale. Deve essere stato un diavolo a fargliela:"Come ti sei fatta questa ferita?"
La ragazza sembra impazzire.
È traumatizzata, tanto che ha gli occhi sbarrati dalla paura e il volto bianco.
Sta male.
"Sto impazzendo. Nessuno mi crederà se lo dico, ma Satana mi ha presa. Ero una sua vittima. Voleva schiavizzarmi per prendere l'anima di una certa Noiren Margaret, ma prima che potesse imprimermi il suo sigillo è stato attaccato."
"Attaccato? Da chi?!"
"Era un uomo alto e aveva una croce con sé. Ho pensato a fuggire, ma..." Farfuglia spostando lo sguardo sulla ferita.
Red sorride e afferma:"Quindi si è messo all'opera."
"Che?!"
"Sai, sono stato io a risvegliare il signore degli inferi. Belzebub aveva bisogno di una bella lezione, proprio come il padre e quindi io e un altro demone lo abbiamo liberato. Mi sorprendo che si sia ripreso così velocemente. Non è facile per un diavolo riprendersi da una criogenesi. Era messo proprio male. Se non fosse stato per me e Ombra, adesso sarebbe ancora rinchiuso in quel sarcofago." Spiega, mandando in tilt la tipa che gli urla:"Cosa?! Sei stato tu a risvegliare quel mostro?! Non ho mai visto una luce così nera e accecante. Perchè diamine l'hai fatto? Quello ci ucciderà tutti! Sei un pazzo!"
"Tranquilla, cara. Lui è esattamente come me. Vuole solamente la sua vendetta e finalmente è arrivato il momento! Ci vendicherà tutti." Afferma, imprimendo terrore negli occhi della ragazza che urla dal terrore, tenendosi il braccio.
"Via, demone! Spostati! Non ci serve il tuo aiuto!"Interviene Demy, avvicinandosi alla ragazza ferita e mettendosi tra lei e Red.
Purtroppo, il demone è sicuro di sé e continua:"Non temere. Una nuova era sta arrivando. Il cielo si oscurerà nuovamente e il padrone degli inferi regnerà su questa terra com'è sempre stato. Così, ci riprenderemo tutto ciò che è nostro."
Con queste parole e una risata isterica, il demone si allontana, lasciando Demy da solo con la ragazza.
"Non pensarlo. Pensiamo alla tua ferita adesso. Qual è il tuo nome?" Gli chiede, mentre prende delle bende alla borsa.
"Age. Il mio nome è Age Brown." Rivela la ragazza facendo sorridere il vampiro che rassicura:"Andrà tutto bene, Age."
Comincia a fasciarle il braccio, anche se la sua preoccupazione ne è solo una.
Perchè un demone dovrebbe risvegliare un diavolo?
Cosa significano le parole di Red?
Ciò nonostante è più che ovvio che una nuova era e una nuova avventura si sta per abbattere su di noi e soprattutto su di me. Su Iris Nube.
   
 
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