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Autore: fenris    24/11/2018    8 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era sera in un semplice villaggio di Mistral, lo stesso nel cui ospedale era ricoverato il grande Qrow Branwen, uno dei migliori Cacciatori della sua generazione... che aveva appena ricevuto la batosta della sua vita. Ora era costretto a letto, con un braccio rotto, diversi tagli e soprattutto non poteva toccare un goccio d'alcool. Avrebbe voluto addormentarsi, ma aveva già dormito tutto il giorno e poi aspettava una visita. Finalmente la porta si aprì lasciando entrare una faccia conosciuta.

“ Ehi, Qrow, meglio?”, chiese il visitatore.

“ Ciao, Tai. Umh, insomma, andrebbe meglio con un po' di brandy.”, rispose il Cacciatore salutando suo cognato. Questi era un uomo dalla pelle scura, una leggera barbetta, occhi azzurri e una zazzera bionda dal colore leggermente più spento di Yang, con un tatuaggio sul braccio destro. Per tutta risposta prese una lattina di birra e gliela passò.

“ Spero vada bene,”, scherzò l'insegnante di Signal.

“ Tai, ricordami di proporti come santo.”, commentò il Branwen scolandosi la birra in un solo sorso.

“ Già, già, me lo merito per sopportarti così tanto... e merito anche di sapere chi ti ha salvato veramente e contro cosa stavi combattendo.”, rispose Tai con un tono leggermente autoritario. Anche se non era mai stato leader del team STRQ, anni a crescere due ragazze iperattive insieme a Qrow( che a volte doveva essere a sua volta cresciuto) lasciavano il loro segno.

“ Vuoi proprio saperlo?”, domandò l'altro, un po' preoccupato.

“ Non lascerò questa stanza a meno che tu non mi dica la verità.”.

“ Sei sempre il solito, Tai. Ok, stavo combattendo contro... una sorta di Grimm umanoide che mi aveva inseguito per giorni, continuava a evocare ogni genere di arma contro di me, sono sopravvissuto per miracolo. E a salvarmi è stato King Hassan, ma quel tipo, Archer, è scappato.”.

“ E' ancora fissato col fare su di te il suo successore, braccio destro o quello che è?”, chiese Tai, cercando di nascondere lo sconcerto nella voce. Con un'unica eccezione non aveva mai sentito parlare di Grimm umanoidi, e se uno di loro era davvero capace di ridurre Qrow in quelle condizioni, erano in guai seri.

“ Sì, gli ho chiesto perchè non prende solo qualcuno dei suoi discepoli, ma ha fatto un discorso confuso quasi quanto quelli di Oz. Ha detto che i due più promettenti meritano il titolo, ma non ne hanno bisogno.”. Tai si mise una mano in faccia, perchè la sua famiglia attirava sempre le persone più pericolose?

“ Non puoi accettare. Ci avrà anche detto quella... cosa, su Raven, ma non mi fido di lui.”, gli disse con la voce di chi non accetta discussioni. Aveva già perso troppe persone in quella guerra, e non avrebbe lasciato che anche Yang e Ruby lo lasciassero.

“ Lo so, Tai, neanch'io mi fido, ma ultimamente sta ottenendo molti più risultati di Oz.”, notò il Branwen. Lavorava da anni in incognito per il preside di Beacon nel conflitto che stavano combattendo in segreto, ma non poteva fare a meno di notare come la loro fazione ormai stesse cercando più che altro di mantenere una situazione di stallo, specie dalla morte di Summer.

“ Qrow, ricordati cosa abbiamo promesso...”, disse Tai, iniziando un discorso che avevano già fatto diverse volte.

“ Già una delle nostre promesse è stata infranta, Tai. Che Ruby e Yang lo vogliano o no sono già state trascinate in questa lotta, già da quando hanno deciso di diventare Cacciatrici.”, contrabattè Qrow, triste, ma purtroppo corretto.

“ Pensi sia il caso di rompere anche l'altra?”.

“ No, non ce la farei mai, come mi guarderebbe Ruby sapendo sono in parte responsabile per quanto successo.”, rispose nuovamente il moro, con sguardo mesto, l'animo colmo di rimpianto.

“ Qrow, la merda succede anche senza che la tua semblance faccia casini. E grazie a quel regalino di Medea non è più un problema così grande. Ci sei potuto rimanere accanto senza incidenti che capitino ogni settimana come ai tempi di Beacon.”.

“ Io... ah, dopo il Vytal festival.”, concluse Qrow, rassegnato.

“ Bene, ci vediamo domani.”, lo salutò Tai tornando dalle ragazze e lasciando il moro solo.

                                                                                                                                                  *****

Sarebbe stata una serata tranquilla nei dormitori di Beacon per gli studenti stranieri, se non fosse stato per un litigio nell'appartamento del team SESP dovuto all'attitudine di uno dei membri. La stanza, arredata in maniera semplice con giusto qualche foto qua e là e un altarino per Emil( che come diversi fauni praticava un culto privato dei propri antenati), era stata disturbata dalla lunga conversazione iniziata quasi un'ora prima.

“ Ciel, ti darò il posto di seconda in comando quando imparerai a rispettare gli ordini.”, disse il leader del gruppo, quasi sull'orlo di perdere la pazienza. Fortunatamente anni di convivenza con Medea e altri scienzieti piuttosto 'eccentrici' lo avevano reso capace di sopportare parecchio.

“ Lo sto già facendo!”, gridò la mora, che non potendo essere la leader voleva a tutti i costi il ruolo di vice. Nella maggior parte dei casi quel ruolo(che in ogni caso era una cosa totalmente non ufficiale) spettava al partner del capogruppo, ma c'erano diverse eccezioni.

“ Balle, durante la nostra ultima caccia prima di partire Soichiro ti aveva ordinato di salvare Penny da quegli Ursa, ma invece hai provato a uccidere il Bk di cui ci stavamo occupando.”, le rispose Emil, intento a praticare una delle sue pose. Le braccia erano tenute accanto ai fanchi, pronte a scattare contro qualsiasi cosa si mettesse davanti a lui, le gambe divaricate e atte a difendere il bacino.

“ Se la sarebbe cavata senza problemi, voi dovevate arrivare alla testa. Considerando poi che Soichiro non usa quasi mai le sue armi.”, ribattè ancora la ragazza. Soichiro si morse le labbra fino a sanguinare( fortunatamente era immune al proprio veleno).

“ Solo perchè non le uso troppo spesso quando ci sono molte persone intorno, non vuol dire che non le sappia usare.”, disse mentre Ciel si gonfiò e guardò Emil.

“ Ed è una coincidenza che tu voglia dare il ruolo ad un altro fauno ?”.

“ Non è colpa mia se ho fatto coppia con lui.”, commentò l'artista marziale. Penny guardava i compagni con uno sguardo triste, non gliene fregava niente di essere il secondo in comando, ma non voleva loro litigassero così.

“ Non potete parlarne dopo il torneo?”, chiese leggermente spaventata da quella situazione. Soichiro si girò verso di lei, sospirando.

“ No, meglio risolvere subito, con un duello. Tu ci stai, Emil?”.

“ Se è per mettere un po' di umiltà in testa a Ciel, mi va benissimo.”, rispose lui contento di fare un po' di vera pratica. Ciel annuì leggermente irritata e andarono verso gli armadietti delle armi, dove trovarono a sorpresa Medea, che stava controllando un contatore, prima di notarli.

“ Oh, ciao, ragazzi. Allenamento?”, chiese la scienziata, felice di vedere il figlio.

“ Un piccolo duello tra Emil e Ciel, mamma, tu che stai facendo?”.

“ Il governo di Vale mi ha chiesto di aumentare le difese di Beacon prima del torneo. Anche se dalla sua fondazione non ci sono mai stati attacchi, preferiscono aumentare la sicurezza. Controllavo il sistema elettrico per assicurarmi di non creare problemi. Domani ci sarà l'annuncio di inizio lavori.”, rispose la donna dai capelli color lilla. In realtà stava dicendo una mezza verità, era stata lei stessa a convincere il consiglio della necessità di nuove fortificazioni e armamenti, giustificandosi con le azioni sempre più ardite della White Fang e con l'aumento di alcuni branchi di Grimm. C'era anche altro dietro, ma le argomentazioni ufficiali della scienziata erano state più che sufficienti e le avevano dato un piccolo budget per i materiali e per lo stipendio degli operai.

“ Capito, signora, vuole assistere?”, chiese Emil, che rispettava la donna per le sue scoperte(più volte tornate utili a lui stesso) e la sua forza.

" Ovvio!", rispose lei, ansiosa di vedere cos'era capace uno degli allievi del Vecchio della montagna.

                                                                                                                                   *****

Il Trono degli eroi, così si chiamava il luogo di eterno riposo di quelle anime che, nel bene o nel male avevano reso grandi i propri nomi. Un luogo che trascendeva la comprensione umana, una mistica realtà esistente in una dimensione a se stante, una dimensione di infinita belllezza dove tutto rifulgeva di gloria e grandezza. Diarmuid Ua Duibhne , ex miglior combattente dei cavalieri di Fianna, era uno dei tanti residenti di questa dimensione mistica, di cui a volte veniva evocata una frazione nel mondo materiale, detta Servant. Una pratica comune soprattutto alle cosiddette guerre del Santo Graal, il cui scopo dovrebbe essere concedere ogni desiderio, ma in sostanza era una grandissima truffa. Diversi suoi frammenti avevano già partecipato a quella battaglia, in genere agli ordini di un master un po' troppo... acido.

Anche se poteva ritenersi fortunato, diversi suoi colleghi si erano ritrovati padroni a dir poco sadici e incompetenti(* cough* Shiji Matou*cough*). Comunque era diverso tempo che se ne stava tranquillo nella rappresentazione della sua leggenda... fino a quel momento. Sentì una sorta di presa e come al solito una piccola parte di lui venne strappata al suo intero essere ed evocata nel mondo dei vivi. In pochi minuti, la sua essenza prese finalmente la sua forma, quella di un cavaliere dal volto bellissimo e i capelli neri, un'armatura dello stesso colore che lasciava scoperte spalle e bicipiti, con una lancia per mano, una rossa e l'altra dorata, con una decorazione blu alla sommità di entrambe. Per il momento era ancora avvolto dal fumo e non vedeva niente, se non una figura indistinta a cui si rivolse.

“ Io ti chiedo, sei tu il mio master?”.

“ Senza alcun dubbio, nobile guerriero. Posso conoscere il vosto nome?”, pronunciò una voce femminile rivelandosi al cavaliere, che ebbe un vago sussulto. Il suo nuovo master era una donna sulla trentina vestita con una vestaglia color notte, da un viso bellissimo e un corpo invidiabile, ma le sue fattezze erano a dir poco inquietanti. La sclera degli occhi era nera, con iridi rosse, la pelle e i capelli raccolti in maniera simile a un ragno erano totalmente bianchi, così come la pelle, a sua volta ricoperta da diverse linee rosse e nere. Il potere che emanava era immenso, ricordò al cavaliere di alcuni dei Servant malvagi più potenti che conosceva, uno in particolare. In ogni caso se possedeva gli incantesimi di comando, Diarmuid era tenuto ad ubbidirgli, pensò che forse l'aura che emanava non era veramente malvagia, solo legata alle tenebre. Probabilmente era un homunculus, un umano artificiale. In ogni caso, da galantuomo qual'era s'inchinò posando le armi a terra.

“ Sono Diarmuid Ua Duibhne, antico membro dei cavalieri di Fianna, mia signora. Posso sapere chi è a darmi gli ordini, invece?”, chiese con grande educazione.

“ Il mio nome è Salem, regina dei Grimm. Ora seguimi, ti mostrerò cosa dovrai fare.”, in quel momento il fumo si diradò, mostrando al Servant una stanza dalle pareti rosse e drappi viola alle finestre. Una sensazione inquietante si fece strada nell'animo di Diarmuid, aiutata ulteriormente dal fatto che non aveva ancora ricevuto le informazioni relative a quell'epoca, altra caratteristica dell'evocazione. Uscendo dal palazzo in stile gotico della donna, il Lancer credette di essere finito in un autentico incubo. La terra e il cielo erano dello stesso colore dell'edificio in cui era stato evocato con cristalli neri attorno, metà della luna era ridotta in frantumi e bestie orribili si aggiravano ovunque. Per lo più ricordavano animali normali, ma erano totalmente nere, con occhi giallie placche osse a ricoprirli, oltre ad emanare un potere molto simile a quello di Salem.

“ Mia signora, cosa sono quelle creture? Mi avete forse chiamato per combatterle?”, chiese, tenendo le sue armi in posizione. La master per tutta risposta gli rivolse un sorriso divertito.

“ Al contrario, Diarmuid, ti ho chiamato per comandarli. Ma per farlo devi diventare come loro.”, disse indicando poi una pozza nera da cui stava emergendo un enorme orso. Diarmuid per tutta risposta si mise in posizione di guardia, avendo perso ogni fiducia in quella donna.

“ Per quale motivo?”.

“ L'umanità è un cancro, Diarmuid, che sta affliggendo il mondo da troppo tempo. Io mi sto cercando di ripulire il mondo da questa piaga. Ma per farlo ho bisogno del vostro aiuto”, rispose girando intorno alla pozza e accarezzando la nuova creatura. Nonostante l'aspetto e le intenzioni, c'era una certa grazia nei suoi movimenti, e una nota dolce nella sua voce. Quell'essere, umana o altro che fosse, aveva sicuramente perfezionato per anni la capacità di portare persone dalla sua parte... ma Diarmuid Ua Duibhne era un altro discorso.

“ Allora non c'è nessun incantesimo di comando che possa costringermi a fare ciò che vuoi. Difenditi!”, si mosse all'attacco contro di lei colpendola con la sua lancia dorata,Gáe Buidhe , che causava ferite impossibili da guarire. L'onda d'urto fu talmente potente da scagliare alcuni dei Grimm che non avevano fatto in tempo ad allontanarsi e scatenare un terribile polverone, che una volta dissolto spiazzò il povero Servant. La sua Master aveva parato il fendente semplicemente alzando un braccio, senza danno apparente.

Diarmuid comunque non demorse e muovendosi a una velocità impressionante persino per un Cacciatore colpì continuamente la strega con entrambe la sue armi, ma ogni colpo venne parato con la stessa facilità, usando o le sue mani con incredibile destrezza o con ombre che sembravano provenire da sotto il suo vestito. Infine riuscì ad afferrarlo per il collo e a portarlo davanti al suo viso.

“ Tutto qui? Dal più grande dei cavalieri di Fianna mi aspettavo di più.”, commentò lei atona prima di mettere un palmo sul suo stomaco e canalizzare un flusso d'energia che scaraventò il povero guerriero contro una parete del palazzo. Prima che potesse riprendersi, una morsa telecinetica lo prese e lo riportò davanti a Salem.

“ Non seguirò... i tuoi ordini...”, disse debolmente, prima che la donna lo alzasse sopra la pozza di liquido nero.

“ Infatti non seguirai i miei.”, commentò prima di lasciarlo cadere e fargli provare la più grande sofferenza che avesse mai sentito. Il liquido entrò in ogni orifizio del suo corpo, bruciando come catrame bollente, ma non solo, sembrava stesse stesse raschiando e scottando contemporaneamente la sua pelle e gli organi interni, le sue stesse ossa stavano cambiando(e in quel momento non aveva neanche un vero corpo!). Ma il vero dolore veniva da qualcos'altro, come se forzatamente qualcuno gli stesse strappando un pezzo d'anima. Dopo minuti che sembravano interminabili Diarmuid riuscì finalmente a riaggrapparsi alla riva della pozza e uscire, ma lì ebbe lo shock più grande da quando era stato evocato. La sua pelle era diventata bianca proprio come quella di Salem e strappandosi una ciocca di capelli vide che anche anch'essa aveva subito lo stesso trattamento.

“ C- che cosa mi hai fatto, maledetta?”, le chiese il Fianna, ormai ridotto a una parodia dell'uomo che era fino a pochi minuti prima e rievocando le sue lance.

“ Ti ho trasformato in un nuovo generale delle armate dei Grimm. E ti assicuro che la cosa ha i suoi benefici, ora hai un corpo in carne e ossa superiore al semplice costrutto di mana di prima e possiedi anche l'Aura, il potere degli abitanti di questo mondo. Con esso non dovrai dipendere da me per usare i tuoi poteri o restare nel mondo materiale.”.

“ Insomma, mi hai dato i mezzi per restare qui quanto voglio, ma sono sempre costretto ad obbedire a te?!”, urlò Diarmuid, inferocito per l'abominazione a cui era stato ridotto. Però un fulmine nero che lo ridusse in ginocchio fu abbastanza a zittirlo. Era stata forse anche più rapido delle parate di prima, e fece comprendere allo spirito eroico cos'aveva davanti. Grazie al suo alto livello di resistenza magica, solo incantesimi d'alto livello potevano ferirlo, e quell'attacco era forse alla pari con certe magie dell'Età degli dei.

“ Come ho detto non obbedirai a me, ma a qualcuno molto più in alto. Tra poco uno dei miei sottoposti ti porterà in una certa città dove già ci sono altri Servant sotto il mio comando. Ti spiegheranno tutto.”, concluse la strega andandosene via con passo elegante, mentre il suo nuovo burattino spaccava il terreno maledicendo il destino avverso.

                                                                                                                                 *****

“ ZIO QROOOOOOW!”, gridò Ruby entrando nella stanza d'ospedale e correndo ad abbracciare il Cacciatore, che emise un urletto di dolore.

“ Calma, calma, soldo di cacio. Sono ancora un po' rattoppato”, disse lui ridacchiando e allontanandola un po'.

“ E capiscila, quando Ozpin ci ha detto cos'era successo ci siamo preoccupate a morte.”, commentò Yang, che aveva filmato tutto.

“ Ciao, Qrow.”, salutò a sua volta Tai, fingendo che la discussione della sera prima non fosse avvenuta, ovviamente il Branwen era d'accordo.

“ Bella, Tai. Allora, come va a scuola?”, chiese alle due nipoti.

“ Va benissimo. Le nostre due compagne, Blake e Weiss sono fantastiche e ci siamo fatte tanti altri amici.”, gli rispose Ruby mostrandole una foto del gruppo.

“ L'erede degli Schnee, sul serio?”, chiese Qrow un pò dubbioso notando l'albina sorridente.

“ Oh, non è male come sembra. E' la mia partner e mi sta aiutando parecchio, specie con lo studio.”, commentò Yang, consapevole della minifaida tra lo zio e la figlia maggiore di casa Schnee... beh, a dire il vero, tra Qrow e quasi tutta l'alta società di Atlas, esercito incluso.

“ Anche Blake è simpatica, solo un po' solitaria.”.

“ E Oz mi ha detto hce avete fatto un bel macello al porto.”.

“ Eh, sì, avevamo ottenuto una pista su Torchwick, quel ladro che ho incontrato prima di entrare a Beacon.”, rispose Ruby, omettendo ovviamente la presenza di Jack.

“ Dovete imparare a essere più pazienti, ora quel tipo ora sarà molto più attento.”.

“ Riusciremo a prenderlo.”, disse certa Yang.

“ Ah, dovete imparare a pensare come vere Cacciatrici- suggerì Tai, mettendo una mano sulla spalla della figlia- dev'essersi rintanato nel suo miglior rifugio, con i suoi alleati a difenderlo e un intero arsenale.”.

“ Ma- s'intromise Qrow- a un certo punto dovrà venire fuori, specie se sta collaborando con la White Fang. Aspettate quel momento per colpire.”, disse indicandole, prima che la porta si aprisse, lasciando entrare un dottore. Era piuttosto anziano, ma aveva ancora una bella chioma albina, baffetti importanti, pelle abbronzata, occhiali da sole e un'aria giovanile.

“ Scusate, signorine, ma l'orario di visita è conclusa. Il signor Branwen deve riposare.”.

“ E non mi chiami signor Branwen. Mi fai sentire più vecchio di te e Oz messi assieme.”, commentò il mietitore ridendo insieme agli altri. Il primario era un Cacciatore ritirato che aveva già avuto più volte a che fare con i membri del team STRQ.

“ Va bene, Stan, ora andiamo. Ragazze, salutate vostro zio.”, disse Tai prima di dare una stretta di mano al cognato. Yang gli diede una pacca, mentre Ruby gli diede un bacetto sulla guancia, prima di fargli un'ultima domanda.

“ Ah, scusa, zio Qrow, ma chi è stato a salvarti? Gli dobbiamo tutti un favore enorme.”. Lo sguardo dell'uomo si rabbuiò leggermente. Non voleva che Ruby incontrasse quell'uomo...non ancora almeno.

“ Eh, lui preferisce stare in disparte. Ma sono certo a breve lo incontrerai, ha la tendenza a riapparire nei momenti più interessanti.”.

“ Va bene, riposati e stammi bene.”, concluse la rossa uscendo, lasciando Qrow ancora una volta a riposare.

“ Stammi bene anche tu... petalo.”.

Salve a tutti, spero di non essere troppo in ritardo, ma una piccola mancanza d'ispirazione e impegni vari mi hanno bloccato dallo scrivere, tra cui la tristezza per la morte del grande Stan Lee. L'uomo che ha fatto una buona parte dell'infanzia di noi tutti è asceso a un'esistenza superiore, spero che il mio omaggio sia stato apprezzato. Mi auguro anche che i momenti con Qrow abbiano avuto il giusto equilibrio di angst e fluff, mentre la parte con Diarmuid e Salem sia stata sufficientemente inquietante, anche perchè ora sapete come sono arrivati i Servant ridotti in quel modo. Cercherò di tornare con un nuovo capitolo prima dell'anno nuovo, a presto, se avete il tempo recensite anche Super Hero Taisen. Ah, e ringrazio anche Rose Du Rembrandt/Elara Vlad Tepes, due account per la stessa persona, che mi ha consigliato di usare il bel Lancer e che ha scritto l'introduzione al trono degli eroi, se avete tempo passate sulle sue fic con una bella recensione, se le merita. P.s. Per quelli che stanno vedendo il volume 6(no spoiler nelle recensioni, per favore), personalmente lo sto adorando, ma ho già deciso prima di cominciare a scrivere come questa storia sarebbe proseguita, inclusa la lore che c'è dietro. Ergo, da quel punto di vista il passato di Remnant della mia fic sarà un Au totale rispetto al canon.
  
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