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Autore: Cipollina    02/12/2018    4 recensioni
Draco è in viaggio e Harry è restato a casa... non è un grosso problema, non è la prima volta che devono separarsi per un po', certo è la prima volta che è Harry quello che deve restare a casa, ma non fa poi molta differenza, giusto?
...in cui Harry decide di prendersi un momento prima di andare a dormire per prendere nota del momento della giornata in cui Draco gli è mancato di più...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Ho lo stomaco chiuso, mi sono appena svegliato, ma avrei voglia di prendere a schiaffi il mondo intero. Non mi sembra di aver chiuso occhio in tutta la notte. Stasera arrivi e non posso fare a meno di sentirmi un po’ disgustoso e triste. Ieri ho pulito tutta la casa e ho cambiato le lenzuola, adesso mi sembra una cosa stupida. Sono patetico. Sono stato via per ben più dei  34 giorni in cui sei stato via tu, eppure tu non ti sei mai lamentato, non hai mai piagnucolato, quando tornavo a casa eri sempre, non lo so, perfetto. Dovrei essere felice per l’opportunità che hai avuto e se dovesse ripetersi non voglio che tu ti senta in colpa a lasciarmi da solo. Non credo che ti darò queste pagine.

 

Draco prese un respiro profondo prima di entrare a casa. Harry gli aveva mandato un messaggio scusandosi perché non sarebbe riuscito a venirlo a prendere in stazione, c’era stata un’emergenza sul lavoro. Sorrise, sentendosi emozionato ed elettrizzato alla sola idea di poterlo vedere di nuovo. Chissà come era stato per lui trovarsi da solo a casa. Era sempre il contrario, era sempre lui quello che aspettava il ritorno di Harry. Ricordava quanto era stato difficile le prime volte, beh, in realtà non era mai stato nient’altro che spiacevole. Ma era sicuro che per Harry era stato diverso, lui aveva i suoi amici, il suo lavoro, era sempre così tanto impegnato che probabilmente si era appena reso conto della sua assenza.

Sorrise, abbandonando le valigie nell’ingresso per godersi la sensazione di essere di nuovo a casa. Gli era mancata, si guardò attorno e quasi scoppiò a ridere, era felice di essere lì… ma senza Harry non era davvero completa, non era magico come riusciva ad essere. Si sfregò la nuca, imbarazzato dai propri pensieri, poi portò le valigie in camera. Si allungò per tirare il piccolo angolo di coperta che era restato incastrato nello scomparto sotto al letto, ma non appena sentì il leggero tonfo del cassetto che si chiudeva si fermò. Perché Harry avrebbe dovuto aprirlo? Ci tenevano solo i vestiti estivi, allora perché era aperto?

Con un sorriso malizioso tornò ad aprire il cassetto, possibile che Harry ci tenesse qualche rivista zozza? Fu innocentemente che cominciò a leggere, sicuro che il compagno non gli avrebbe nascosto nulla… e quando cominciò non riuscì più a fermarsi.

 

***

Harry entrò lentamente in casa, ancora timoroso di incontrarlo, stupidamente spaventato dall’averlo finalmente di nuovo con sé, forse aveva ragione Hermione ed era stata la sua autoindulgenza a farlo tanto soffrire, forse nel vederlo si sarebbe reso conto che sì, era felice di vederlo, ma che il peso che aveva sul petto non era dovuto alla sua assenza e non sarebbe magicamente sparito, forse era solo bisogno di dormire.

Quando vide la luce accesa in cucina sentì il cuore picchiettare furiosamente nelle sue tempie stanche.

“Draco?”

Entrò con un sorriso ancora un po’ cauto, ma quando lo trovò davvero davanti a lui, i suoi occhi limpidi fissi nei propri, i suoi capelli così perfettamente biondi impeccabilmente pettinati e la sua posa irreprensibile, malgrado fosse semplicemente a casa… quando lo vide il suo sorriso si allargò in quella che poteva solo essere una risata e i suoi occhi sprizzarono pura gioia.

“Sei tornato”

Draco dimenticò tutti i pensieri che gli vorticavano nel cervello e si mise a ridacchiare, imbarazzato e altrettanto felice.

“Sono a casa”

Harry arrossì furiosamente, poi scoppiò a ridere e attraversò la stanza trovando le braccia del compagno pronte a riceverlo. Un attimo dopo lo stava baciando e il suo cuore minacciò sul serio di evadere dalla cassa toracica. Dovette allontanare Draco da sé per prendere un respiro profondo. E poterlo guardare di nuovo, gli occhi spalancati dalla meraviglia: Draco era tornato, Draco lo amava, Draco era finalmente fra le sue braccia. Come poteva essere davvero tanto fortunato?

“Credo… credo di essere un pochino emozionato… non hai idea di quanto… io… Merlino, sono felice che tu sia qui, dannatamente felice!”

Draco gli accarezzò il viso, scrutando i suoi occhi con attenzione improvvisamente seria mentre i pensieri tornavano a ronzargli fra le orecchie.

“Credo di saperlo…devo… ma non so se ti arrabbierai…”

“Non credo di essere in grado di arrabbiarmi, sono troppo felice di averti qui”

Draco gli baciò il viso, una volta, poi un’altra, infine una terza e Harry sorrise, sapeva che era un modo per prendere tempo, ma gli piaceva da matti:

“Hai lasciato il cassetto socchiuso e ho trovato la lista”

Harry ammutolì mentre il sorriso gli moriva sulle labbra. Fece un passo indietro, gli occhi che saettavano fra i suoi. Un paio di secondi in cui Draco trattenne il fiato, poi arrossì furiosamente e abbassò gli occhi:

“Beh… in realtà all’inizio pensavo di fartela leggere… io… credo di essermi fatto prendere la mano… è stato un periodo un po’ strano… ero un pochino giù di morale”

Alzò gli occhi su di lui, le guance ancora in fiamme, ma un’aria interrogativa sostava nei suoi occhi.

Draco sorrise, dolce, emozionato:

“E così hai bevuto il mio the…”

Per un attimo Harry non poté fare altro che spalancare gli occhi dalla sorpresa, poi un guizzo di sollievo illuminò il suo sguardo.

“… solo una volta…”

“E hai mangiato i miei dolcetti…”

“Però poi ho riempito di nuovo il nascondiglio… e tu hai mangiato tutte le caramelle mou!”

Si misero a ridere entrambi, mordendosi le labbra per trattenere la felicità scoppiettante, confusi e scossi da quella reazione esagerata.

“Anche tu mi sei mancato, non ho nessuna lista per provartelo, ma mi sei mancato…”

Harry tornò ad arrossire, spostando imbarazzato il peso da un piede all’altro e Draco prese un respiro profondo:

“Senti Potty, devi smetterla di farmi innamorare di te, c’è un limite oltre il quale il mio cuore non riuscirà più a farcela”

Harry arrossì ancora di più, ma un sorrisone felice gli piegò le labbra e tornò ad abbracciarlo, godendosi il suo calore, il suo profumo, la familiarità del suo corpo contro il proprio, c’erano così tante cose che gli erano mancate, così tante cose la cui esistenza doveva ringraziare:

“Mai”

Draco chiuse gli occhi e gli occhi gli si inumidirono dal sollievo di averlo accanto: sì, era tornato a casa.

“A proposito di farsi prendere la mano… dobbiamo lavorarci un po’ su, è un campo che abbiamo decisamente trascurato e in cui ti scopro tragicamente mancante… stai indossando le mie mutande?”

Harry si morse le labbra per trattenere il sorrisone, ma le sue guance avevano raggiunto un bel colore rosato:

“… forse?”

 

  
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