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Autore: Sandie    02/12/2018    0 recensioni
[https://it.m.wikipedia.org/wiki/Hello!_Sandybell]
"Hello! Sandybell!"
Kitty subisce il rifiuto di Mark, il fidanzamento con il giovane erede dei duchi di Wellington viene sciolto. È la sua sconfitta personale e di tutte le sue convinzioni.
Un apparentemente cinico giornalista le fa capire che non è la fine di tutto, ma un nuovo inizio, in cui lei è parte di un mondo in cui i soldi possono comprare quasi tutto, ma non i sentimenti delle persone.
Personaggi: Alec Peterson, Kitty Shearer.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Untitled  
 
 
 

La figlia della fortuna

 

 

 

 

Sotto la pioggia torrenziale che infradicia i miei capelli e il mio abito bianco, le gocce e le lacrime scorrono sul mio viso e si confondono.

Comincio a tirare pugni sul tuo petto, sempre più forte e tu rimani lì fermo, a ricevere ogni mio colpo. Continuo a colpire finché non riesco a sfogare tutto il mio dolore, tutto il mio senso d'umiliazione.

 

Avevo ricevuto una lettera da parte di Mark.

Abituata come sono sempre stata a ottenere tutto ciò che desideravo, non avevo dubbi che era tornato per ribadire l'impegno preso con me.

Del resto, il suo tono era estremamente cortese e diceva di volermi incontrare, perché aveva una cosa molto importante da dirmi. A cosa avrei potuto pensare, se non che dopo tanto tempo passato a scappare dal mondo e da sé stesso, aveva finalmente deciso che sposarmi era l'unico modo per garantirsi un futuro sereno?

 

Mi rivedo mentre sventolo il foglietto davanti agli occhi di Sandybelle e glielo porgo affinché anche lei lo legga e si convinca finalmente che per lei è finita ogni speranza. Mark è mio, e non poteva essere diversamente.

Certamente vorrà chiedermi di perdonarlo per il suo comportamento, per essere fuggito in quel modo, e di avere intenzione di onorare l'impegno preso con me.

Ho sempre ottenuto tutto quello che volevo e non poteva che essere così anche questa volta.

Sono bella, ricca, frequento l'alta società.

Era ovvio che Mark avrebbe capito quanto grave fosse l'errore che stava commettendo.

Ma ciò che è appena avvenuto è completamente diverso da quanto mi aspettavo.

Mark se n'è andato: ha detto che non mi ama e non vuole sposarmi.

Senza proferire altra parola si è voltato e si è diretto verso la porta. L'ho inseguito mentre la apriva ed usciva, ostinandomi nel cercare di fargli cambiare idea, di farlo ragionare.

È stato inutile. Non mi ha sentito, o comunque ha deciso di non darmi ascolto.

 

Non avrei mai creduto di poter soffrire così, di sentirmi sconfitta, umiliata e impotente.

I miei genitori facevano parte della cosiddetta working class, provengono da famiglie di umili origini e non hanno conosciuto il lusso e i divertimenti in cui io ho sempre vissuto fin da bambina, se non finché mio padre non ha fatto fortuna, creando un impero economico.

Non mi hanno mai fatto mancare nulla dal punto di vista materiale, mi hanno dato tutto quello che loro, alla mia età, non avevano potuto avere.

Tutto questo mi ha permesso di avere una vita facile e felice, o almeno così credevo.

La residenza estiva sugli splendidi laghi scozzesi, l’ultimo modello dell’auto più bella e lussuosa, la possibilità di partecipare a tutti gli eventi più importanti della mondanità londinese, andare a caccia d’anatre, cavalcare splendidi purosangue. Ero ammirata dai ragazzi dell’alta società e i miei genitori mi stavano preparando il terreno per il matrimonio con il figlio dei duchi di Wellington: Mark Branch Wellington. Ero destinata a diventare una delle donne più ricche e invidiate di tutto il Regno Unito.

Poi, una serie di eventi e di persone che mai avrei potuto immaginare avrebbero potuto mettersi di traverso ai miei progetti, a quella che per me non era altro che un’evoluzione naturale di ciò che doveva essere.

I soldi, la posizione sociale cui ormai gli Shearer appartenevano a pieno titolo, permettevano qualsiasi cosa, no? Qualsiasi cosa avessi voluto, l’avrei ottenuta senza fatica. Compreso un bellissimo ragazzo con un titolo nobiliare.

Tutte queste certezze avevano cominciato a vacillare, quando sulla mia strada era comparsa Sandybelle Christie.

Era inconcepibile che una ragazzina di tredici anni, un’orfanella adottata da un insegnante di scuola media, che oltretutto aveva l’aspetto e il modo di fare di una bambina di campagna, potesse risultare più interessante di me agli occhi di un futuro duca, soprattutto dopo che i genitori di Mark erano rimasti uccisi in un incidente, lasciandolo solo al mondo e privo di denaro e di mezzi.

Così come la fuga di Mark mi era parsa assurda. In giro per il mondo, da solo, senza un penny, guadagnandosi da vivere vendendo i suoi quadri di artista in erba nella speranza di attirare l’attenzione di qualche critico d’arte che l’avrebbe fatto conoscere al grande pubblico. Perché tutto questo, quando sposando me sarebbe entrato in possesso della fortuna che mio padre aveva costruito in anni di duro lavoro?

Già, perché? Me lo sono chiesta tante volte, sdraiata sul divano dell'ampio salotto della mia magnifica villa, oppure nella mia residenza sui Laghi, persino quando ero a Londra e mi divertivo nei locali più alla moda insieme ai miei amici, altolocati come me. E ovviamente, durante le missioni in cui venivo inviata dal giornale di proprietà di mio padre.

 

Mi sono ritrovata la verità sbattuta in faccia.

Sono solo la figlia di un ricco industriale che sta godendo della ricchezza costruita duramente da papà, e che era convinta che il valore delle persone si misurasse con la quantità di denaro che possedevano.

Ho sempre avuto tutto servito su un piatto d’argento. Io non ho mai saputo cosa significasse la conquista di un obiettivo. Ora che ci penso, ho mai avuto degli obiettivi? Dei sogni, non dei semplici capricci come un vestito nuovo confezionato da una raffinata sartoria, un gioiello, un’auto, che sapevo sarebbe bastato richiederli, per essere accontentata? No. Per questo non capivo né Mark né Sandybelle, e neppure te.

Tu così indipendente. Farcela con le tue forze non è una necessità, ma un tuo obiettivo. Ricorreresti a ogni mezzo pur di realizzare il tuo sogno: più di una volta hai giocato sporco pur di ottenere il posto alla London Press, eppure non accetteresti mai una raccomandazione. Quella che ha permesso a me, che di giornalismo non sapevo né mi era mai importato nulla, di essere assunta come reporter e poter così andare alla ricerca di Mark e trovarlo prima di Sandybelle.

Ho scoperto l'esistenza di realtà completamente diverse dall'ambiente agiato cui ero abituata.

Ho incontrato tante persone che consideravo inferiori perché non possedevano niente e vivevano ai margini della società, spesso a contatto con spietati criminali.

Mi sono trovata spesso in situazioni pericolose e più di una volta ho corso gravi rischi, per poi scoprire che mio padre aveva mandato dei poliziotti a coprire le spalle a me e a quell'imbranato di Scapan, scatenando la tua ira, tu che non hai mai avuto nessuno a proteggerti. Né tu né Sandybelle.

 

Non so perché sei qui e come sei riuscito a entrare, ma in questo momento non mi importa.

Sei qui a rimproverarmi, a provocarmi e poi inaspettatamente, a incoraggiarmi.

Mi dici che la mia vita non finisce con il rifiuto di Mark. Che una ragazza come me può trovare qualcuno che la ami.

Mi ritenevo la figlia della fortuna, ma questa esperienza mi ha insegnato che non posso avere tutto con i soldi e con il lusso … e io non sarò più la stessa di prima.

 

Ha smesso di piovere … il sole illumina la mia casa, il mio giardino.

Sollevo la testa e vedo mamma e papà che ci osservano dalla finestra. Te ne accorgi anche tu, e mi sorridi. Di nuovo.

«Rientra in casa, ora. Sei inzuppata d'acqua, rischi di prenderti un malanno.»

Mi scosti leggermente da te, guardandomi con occhi pieni di dolcezza e di premura, al punto che sento il mio viso accaldarsi. È come se il tuo sorriso stesse sciogliendo il gelo che mi ha invasa quando Mark mi ha detto che aveva intenzione di rompere il nostro fidanzamento ....

Le mie labbra si distendono in un timido sorriso e annuisco piano.

Te ne vai così come sei venuto, ma so che ricomparirai ancora sulla mia strada.

È una nuova Kitty quella che nasce oggi Alec, anche grazie a te, e io voglio che tu la conosca.

 

 

 

Disclaimer:

"Haro! Sandiberu" © 1981

I personaggi di quest'opera appartengono a Shiro Jinbo, che ne detiene tutti i diritti con la Toei Animation.

  
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