AFTERNOON TEA




- Sei molesto -  
- Io? Non mi sembra che tu ti sia tirato indietro o abbia preso le difese di quello nuovo! -  
- Ti sei praticamente autoinvitato nel suo appartamento! -  
- Oh no, no Hugo, nell'appartamento della proprietaria gnocca del locale! -  
- Hai ragione, non sei molesto: sei un coglione! - 
 
Ma intanto, tra i due, è Hugo a suonare il campanello, il fascino di Amelia è innegabile e poter avere la fotuna anche solo di intravederla mentre non è nella sua elegante quanto eccitante compostezza allo Stuzki vale tutto il rischio di presentarsi li ed inventarsi mille scuse perchè, in fin dei conti, non ha alcun senso la loro visita, le prove sono al locale dopodutto tra meno di un'ora. 
 
- AMICI IN TEMPO PER LA MERENDA! -  
 
Si, i sogni ad occhi aperti sulle forme morbide della bella Amelia sfumate in un attimo quando è Etan ad aprire la porta, ma cosa?! Ma perchè?! Che senso ha tutto questo?! Tornare indietro di un'azione è d'obbligo ora, pensa Hugo, solo per evitare l'abbraccio a sopresa dell'amico e mandargli in pasto J.Jay, traumi, traumi puri. 
 
- Etan vi ha leggermente anticipati, mi ha aiutato a... amh.. apparecchiare? -  
 
Dani è forse fin troppo gentile ed educato, dire che Etan gli è stato più di impiccio per questo pomeriggio improvvisato che, e mai lo dirà, non gli andava proprio di organizzare in quello spazio condiviso in cui è in affitto, gli sembra troppo rude, buon viso a cattivo gioco, li invita a sedersi, sorride, magari imparerà a conoscerli meglio, magari sono più simpatici dei Sons of Bastet (si, che ansia sociale però!). 
 
- Daaa..niel, Dani! Sei solo? Solissimo? Bella casa, quante stanze ha? -  
- Amelia è in doccia, tre, perchè? -  
-  Ah, niente, pura curiosità, potremmo scriverci una canzone su, non so, tre stanze e cose così! -  
- FIGHISSIMO! -  
- No, Etan, non ha senso, ignora J.Jay, anche tu, Dani, imparerai a capire le cose serie da quelle meno e quanto cazzo sei alto anche tu, scusa?! -  
 
Frase seguita da un teatrino in cui J.Jay, che continua a guardarsi intorno, va accanto al leader dei One Up per dargli dei colpettini sulla testa e far scatenare le ire di quest'ultimo mentre Etan non può far a meno di ridere fino ad avvicinarsi a Dani, poggiarsi a lui e spiegargli che sono cose davvero normali queste, prima o poi, davvero, si abituerà, e dovrebbe vedere quando c'è Simon, Skull, con loro, sono la band migliore del mondo (o lo diventeranno, Etan sembra davvero molto entusiasta e convinto su tutto ciò). 
 
- Davvero, Dani, scusa l'improvvisata, volevamo accoglierti per bene tra noi, è davvero questo lo scopo della visita, prima di avere gli strumenti in mezzo e il dovere e dei onnipotenti del cielo vi ringrazio! -  
 
Quando J.Jay vuole una cosa, non si sa come, riesce sempre ad ottenerla: Amelia è a pochi passi, il vestito con la zip non ancora tirata su, i capelli morbidi ancora leggermente umidi, lo sgaurdo da femme fatale e l'espressione di chi potrebbe ucciderti con solo un'alzata di sopracciglia. 
 
- Daniel?-  
 
E come fosse normale una cosa così, come se fosse abituato dall'alba dei tempi, Dani si avvicina a lei e le chiude il vestito che ora la fascia come un guanto in un silenzio quasi surreale calato in quel salottino. 
 
- Mi avvio allo Stuzki, chiudi bene le tende e nessun ritardo, d'accordo?- 
- Sicura non ti serva una mano almeno stasera?- 
- Pensa alla band e voi tre...- 
 
Fiati corti, è per caso una sirena? Deve esserlo per forza per mettere fuori gioco esagitati dal calibro di Etan, Hugo e J.Jay. 
 
- Massima serietà -  
 
Annuiscono in coro, lei esce, la magia è ancora nell'aria, sospiri, aria sognante, gli occhi del cantante che si posano sul nuovo tastierista e non perde tempo nell'andargli a mettere subito un braccio inotrno alle spalle. 
 
- Dani, amico mio, sappi ci aspettiamo grandi racconti da te in futuro, davvero grandi racconti -