Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Vanessa1995    24/12/2018    1 recensioni
Vent'anni dopo gli eventi di "Il segreto di Sansa", la regina del Nord vive felice insieme hai suoi figli e suo marito. In occasione del matrimonio di uno dei suoi figli maggiori Sansa riceve una visita speciale...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Nuovo personaggio, Sansa Stark
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il prezzo del tradimento'
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La neve che cadeva dal cielo non era un evento raro a Grande Inverno. Al principe Robb piaceva guardare i fiocchi di neve che cadevano fuori dalle finestre. Ricordava che da bambino a volte si era incantato addirittura a guardarli scendere dal cielo pieno di nuvole color grigio scuro. Il principe teneva le mani intrecciate dietro alla schiena. Vent'anni, ormai era un uomo. Gli sembrava soltanto ieri che il suo patrigno gli insegnava a combattere con una spada.
« Ho la sensazione che non capirò mai che cosa ci trovi di tanto bello nella neve che cade dal cielo. » disse una voce femminile alle sue spalle. Si voltò e sorrise in direzione di sua moglie. Olivia con la sua carnagione olivastra e i suoi lunghi riccioli scuri sarebbe potuta essere scambiata per una nobile del Nord; invece era originaria di Dorne. Era stata un’idea di Lord Tyrion, Primo Cavaliere della Regina Daenerys, che l’erede al Trono di Spade sposasse una dorniana. Contava che in questo modo finalmente le “incomprensioni” - come le chiamava lui - tra Dorne e il resto dei Sette Regni sarebbero cessate.
« Forse dipende dal fatto che sei nata in un posto caldo come Dorne. » ipotizzò, le labbra curvate in un tenero sorriso che la donna ricambiò. Il principe non aveva mai visto Dorne, ma la moglie gliela aveva descritto come un posto bellissimo, molto più caldo rispetto a Grande Inverno e dove gli abitanti non conoscevano il significato del termine “freddo”. Olivia era una cugina dei Martell, i principi che governavano lancia del Sole, e di conseguenza era pure imparentata con la moglie di suo nonno, il principe Rhaegar. Probabilmente avrebbe sposato una figlia legittima di Doran e Oberyn Martell se solo i fratelli di Elia ne avessero avuto una, ma era felice che così non fosse stato. Sua moglie era bellissima e nel giro di pochi mesi si era innamorato di lei. Il loro matrimonio prometteva di essere molto più felice e pieno d’amore rispetto a quello di Rhaegar ed Elia, fortunatamente.
« Può darsi. » rispose la nobile, abbassando gli occhi scuri sul pezzo di stoffa che stava ricamando. Il marito la fissò perplesso, era da qualche giorno che lo ricamava. Inizialmente aveva pensato che fosse un fazzoletto, però ben presto si era reso conto che era troppo grande.
« Olivia, mia adorata, cosa stai facendo? » chiese pieno di curiosità. L’altra sollevò gli occhi dal pezzo di stoffa. Il suo ricamo rappresentava una testa di lupo non ancora terminata, sebbene a giudicare dal disegno le mancasse poco.
« Una copertina. » rispose tranquillamente, riprendendo a ricamare.
« Una copertina? » chiese perplesso, non riuscendo a capire che cosa intendesse dire. La bruna alzò gli occhi al cielo e tirò un sospiro, scuotendo la testa.
« E poi dicono che sei tu quello più intelligente. » commentò. Poi le sue labbra si curvarono in un sorriso e si alzò dalla sedia, posò la stoffa sulla sedia e gli prese una mano, portandosela alla pancia. Indossava un vestito di colore blu dal collo alto e particolarmente pesante. Difficilmente avrebbe avuto freddo.
« Sei incinta? » la realizzazione lo colpì come un fiume a ciel sereno. Olivia annuì e lui l’afferrò per la vita, sollevandola in aria e facendola girare. La ragazza scoppiò a ridere divertita e dopo averla posata a terra il marito le diede un bacio passionale. « Ti amo! » esclamò, convinto di non essere mai stato felice come in quel momento. L’altra gli mise le braccia attorno al collo, intrecciando le dita dietro di esso.
« Anch'io ti amo e ti amerei anche se tu fossi il figlio di un mugnaio. » disse con tono dolce. Era una donna meravigliosa. A volte pensava che era troppo bella e troppo buona per lui. Le diede una carezza al ventre piatto e lei mise la mano sulla sua. « Nostro figlio - o nostra figlia - sarà un bambino fortunato. » affermò. « Secondo il maester sono passate soltanto due lune, però è fiducioso: il bambino cresce bene e io sono forte. È sicuro che non ci saranno problemi. » continuò. Robb diventò improvvisamente serio.
« Penso sia opportuno aspettare prima di dare l’annuncio, anche se nessuno ci impedisce di festeggiare. Domani potremmo dirlo a mia madre e ai miei fratelli. » propose, tirandola a sé.
« Robb, che cosa hai mente? » chiese con finta aria innocente, mentre il marito la sollevava nuovamente spingendola contro il materasso del letto. Rideva mentre le baciava il collo. Infilò le dita tra i suoi riccioli scuri.
« Presto lo scoprirai. » rispose. Non vedeva l’ora di scoprirlo, sebbene avesse già un'idea di cosa aveva in serbo per lei quella sera per festeggiare la sua gravidanza.
 
Il giorno dopo
 
La mattina seguente tutta la famiglia Stark era seduta a tavola. La regina Sansa era seduta a capotavola, vicino a suo marito. Suo figlio Eddard era seduto vicino a lei con la sua promessa sposa accanto. Merena era una cugina di Lady Mormont ed era nata nel Nord. Sua madre era del Sud e aveva ereditato i suoi capelli biondi e la sua pelle chiara, ma gli occhi grigi li aveva presi da suo padre.
« Madre, io e mia moglie abbiamo una notizia importante da darvi. » incominciò Robb, stringendo la mano che Olivia teneva sul tavolo e lanciandole un piccolo sorriso, che la donna ricambiò.
« Quale notizia? » a chiederlo era stata sua sorella Lyanna, che era seduta subito vicino al padre. Lyanna aveva quattordici anni e aveva ereditato i capelli ramati e gli occhi azzurri tipici dei Tully. Era una giovane solare, la cui massima aspirazione era sposare un bravo Lord e avere tanti bambini, come sua madre quando era stata una ragazzina. Sansa sperava con tutto il cuore che i sogni di sua figlia maggiore non sarebbero stati distrutti dalla crudeltà della gente; prima fra tutti la regina Daenerys, che con il passare degli anni assomigliava sempre di più a suo padre. Per fortuna suo marito Jon sembrava che riuscisse a gestirla senza particolari problemi.
« Lyanna, lasciate parlare vostro fratello e lo scopriremo. » la rimproverò sua madre, lanciandole uno sguardo severo. La giovane assunse un'espressione mortificata e piegò pentita la testa. Suo fratello Brandon di undici anni, invece, sembrava molto più interessato al cibo nel suo piatto che a quello che voleva dire. Al contrario di Rickon, di cinque anni, che ascoltava attentamente, come del resto la piccola e dolce Catelyn, una bella bambina dai capelli scuri che aveva da poco compiuto tre anni.
« Io e Olivia aspettiamo un bambino. » annunciò con la voce piena di gioia. Gli occhi chiari di sua madre si illuminarono a quella notizia e sorrise raggiante.
« Un bambino? Questa è una notizia meravigliosa! » esclamò sollevandosi dalla sedia. Fece il giro del tavolo e abbracciò il figlio, poi prese il viso della nuora tra le mani. Avevano sempre avuto un buon rapporto fin dal suo arrivo a Grande Inverno. La dorniana non aveva avuto problemi a conquistare gli abitanti del Nord, tutti l’adoravano. All'inizio non era stato semplice per lei abituarsi al clima freddo del Nord e il marito sospettava che non si sarebbe mai abituata del tutto, ma dopo un anno dal loro matrimonio aveva imparato a considerare Grande Inverno la sua casa. Sia chiaro, non erano state tutte rose e fiori, i problemi non erano mancati negli ultimi dodici mesi.
« Congratulazioni! Spero che sia un maschio. » l’augurio proveniva dal suo patrigno. Voleva bene a quell'uomo. Sapeva che non era suo padre e che il suo vero padre era re Jon, ma questo non gli impediva di considerarlo come il suo secondo padre e del resto in tutti quei anni gli era stato molto più vicino che il suo vero genitore. Non era colpa di Jon, gli impegni a corte occupavano gran parte del suo tempo, sebbene Robb pensava che se avesse voluto avrebbe potuto venire più di due volte all'anno a fargli visita.
 
 
-***-
 
 
La notte era calata sul castello e da diverse ore aveva smesso di nevicare. La Regina del Nord era nella sua stanza in compagnia del marito e di una serva che le stava pettinando i lunghi capelli ramati. Con i suoi trentacinque anni Sansa era tuttora una bellissima donna. Il suo corpo non era più magro e sottile come una volta per via delle gravidanze, ma invece che alterarne la bellezza questo l’aveva resa, se possibile, ancora più desiderabile agli occhi degli uomini.
« Pensate che vostro cugino il re verrà per il matrimonio di Eddard? » domandò il cavaliere, scendendo dal letto e dirigendosi verso la moglie. Gli aveva dato quattro figli, due maschi e due femmine, eppure non la sentiva sua e probabilmente non gli sarebbe appartenuta mai. Il suo corpo e i suoi figli avrebbero anche potuto esserli, ma il suo cuore, quello sarebbe appartenuto per sempre a Jon.
« Daenerys non penso che verrà, ma Jon sì. In fondo Eddard è suo figlio. » rispose la rossa, facendo segno alla serva di smettere e sollevandosi dalla sedia. « Puoi andare. » la fanciulla eseguì una riverenza e lasciò la camera.
« Suo figlio... » disse piano. Forse una parte di lui l’aveva sempre saputo, del resto era talmente ovvio: se ci pensava bene, Jon e i gemelli si assomigliavano talmente tanto... E nutriva il sospetto che Lyanna non fosse su figlia. Chissà quanti altri dei figli di Sansa che ufficialmente erano suoi in realtà non lo erano. Lyanna poi era nata esattamente nove mesi dopo la loro visita nella capitale in occasione del quinto anniversario di regno di Daenerys.
« Sì, suo figlio. Io non volevo questo, non ho mai voluto dargli due figli, però è successo. » disse Sansa sedendosi sul suo lato del letto, per poi coricarsi sotto le coperte a pancia in su. La imitò e intrecciò le mani sulla pancia. « Loro ti amano. Per i gemelli sei tu il loro padre, esattamente come Jon. » continuò avvicinandosi a lui.
« Lo so. » rispose. Gli faceva piacere, sapeva che gli volevano bene e lui ne voleva a loro con tutti i loro pregi e difetti. Erano uguali eppure così diversi: Eddard con il suo carattere indomabile e le sue puttane, Robb al contrario mite e fedele alla sua sposa, che non era mai stato con una donna probabilmente fino al giorno delle nozze.
« Ti andrebbe di divertirci un po’ prima di dormire? » propose la rossa con tono seducente. I brutti pensieri che gli frullavano per la testa parvero scomparire e abbassò gli occhi verso la moglie. Questa aveva slegato la parte superiore della sua camicia da notte e poteva vedere la parte superiore dei suoi seni e un pezzetto del capezzolo destro. Si chinò verso di lei e le diede un bacio passionale. La donna gli infilò le mani tra i riccioli scuri e il cavaliere fece scivolare lentamente la stoffa lungo le spalle, scoprendole.
 
Tre mesi dopo
 
Grande Inverno era in festa per il matrimonio tra il principe Eddard e Lady Merena. Il castello era pieno di ospiti importanti e la regina Sansa aveva dato ordine alle cucine di preparare un sontuoso bacchetto. I più bravi musicisti dei Sette Regni erano stati chiamati per l’occasione e si sarebbero occupati di allietare gli ospiti.
La Stark era nella sala principale intenta a parlare con il Maester di Grande Inverno per accertarsi che fosse tutto a posto. Nel frattempo degli uomini si stavano occupando di sistemare i tavoli.
« Mio figlio e sua moglie dovranno essere seduti al centro del tavolo principale. Io e la madre della sposa subito vicino a loro. » decretò. « Pensate che si possa fare? » domandò. In occasione del matrimonio di Robb avevano fatto così ed era andato tutto bene e contava che si potesse rifare.
« Non penso che ci saranno problemi, mia regina. » rispose il maester. « Ho fatto portare una decina di barili di vino. Ritengo che dovrebbero essere sufficienti. » proseguì con gli occhi grigi concentrati sulla pergamena che aveva in mano. Era semi pelato, i pochi capelli che aveva erano di colore bianco e il viso era pieno di rughe.
« Molto bene, sta facendo un buon lavoro. » si complimentò soddisfatta. Tirò un sospiro profondo, fermandosi in mezzo alla sala. « Non riesco a credere ancora che un altro dei miei figli stia per sposarsi. » le sembrava ieri che stringeva in braccio i gemelli per la prima volta e ora uno stava per diventare padre del suo primo figlio e l’altro stava per sposarsi. Gli anni erano passati troppo in fretta per i suoi gusti.
« Regina Sansa. » una voce familiare la fece girare e sorrise raggiante alla vista di Arya e Gendry in piedi davanti al portone dall'altra parte della sala. La attraversò a grandi passi.
« Arya, Gendry, sono felice di vedervi. » esclamò. Era passato un anno dall'ultima volta che li aveva visti, ovvero dal matrimonio di Robb. Erano sposati da una decina d’anni e appena possibile andavano a fare un giro da qualche parte nel regno alla ricerca di nuove avventure. Sospettava che a Gendry non interessasse una vita avventurosa e che l’accompagnasse soltanto per farla contenta. « Dov'è Alys? » chiese, cercando con lo sguardo la loro unica figlia, senza riuscirci.
« È andata a fare un giro nelle scuderie. Non vedeva l’ora di visitarle. » rispose sua sorella minore.
« Peccato, mi sarebbe piaciuto vedere quanto era cresciuta. Ma immagino che dovrò aspettare soltanto poche ore. » rispose la rossa. Era rimasta sorpresa nell'apprendere della gravidanza di Arya anni addietro, non se lo aspettava da parte di una donna che fin dalla più tenera età diceva di non voler figli, a parte che forse avrebbe dovuto immaginarselo siccome aveva sempre detto di non volersi sposare eppure l’aveva fatto. La ragazzina pelle e ossa che conosceva era stata sostituita da una giovane lady affascinante dal seno e i fianchi formosi. Incredibile come le persone potessero cambiare nel corso degli anni. Gendry non era cambiato tanto, era rimasto praticamente lo stesso, anche se con qualche muscolo e centimetro di altezza in più.
« Le vostre stanze sono state sistemate. Darò ordine ad una delle cameriere di accompagnarvi e di far portare su i vostri bagagli. » disse. Aveva perso il conto delle volte che aveva dovuto ripetere quella frase con tutti gli ospiti che stavano arrivando per le nozze e presto sarebbe dovuto arrivare pure Jon a cavallo di uno dei draghi di sua moglie. Udì un ruggito provenire da fuori l’edificio e, pensando che fosse Jon, si precipitò fuori: aveva ragione. Suo cugino era atterrato nel giardino di pietra davanti al castello circondato da mura. Era arrivato fino a lì con Rhaegal, il drago che sua moglie aveva chiamato in quella maniera proprio in onore del padre del nipote-marito. « Jon! » disse, dirigendosi verso di lui. Il bruno scese dal drago con un salto e le venne incontro.
« Sansa, è bello rivederti! Sono contento di rivederti. » disse con una punta di malinconia nella voce, sfregandole la spalla destra con una mano.
« Ti dispiace spostare Rhaegal e portarlo lontano da qua? Non vorrei che facesse danni o peggio che ferisse qualcuno. » esclamò ansiosa. L’ultima volta che erano venuti per poco non aveva incenerito un uomo. Non sapeva se era stata una cosa volontaria o meno, però preferiva non correre rischi.
« Nessun problema. » disse, salendo in groppa al drago e sollevandosi da terra. In breve sorvolarono le mura diretti chissà dove, e del resto nemmeno le importava. Non le erano mai piaciuti i draghi di Daenerys. Sapeva che grazie a loro Jon impiegava pochi giorni per arrivare al Nord o tornare al Sud, tuttavia non le piacevano. Si sentiva intimorita da loro e vederlo cavalcare uno di loro le ricordava che era un Targaryen, per quanto si sforzasse di dimenticarlo.
Mezz'ora dopo circa la regina del Nord era nel suo solare in compagnia del cugino e sorseggiava del tè da una tazza. Sapeva che a lui non piaceva il tè e che accettava di berlo soltanto per farle piacere, e lo apprezzava.
« Ti piace il tuo tè? » chiese curiosa di sentire la risposta.
« È buono. » la sua risposta le provocò un piccolo sorriso. « Cosa c’è? Ho detto qualcosa che non va? » domandò perplesso.
« Lo so che non ti piace il tè e lo bevi soltanto per farmi piacere. » confessò divertita. Jon strabuzzò gli occhi e posò la tazza semi vuota sul tavolo.
« Lo sapevi e me lo hai dato da bere lo stesso? » chiese incredulo e la rossa scoppiò a ridere, coprendosi la bocca con la mano.
« Beh, una parte di me sperava che avessi cambiato idea sul tè e che adesso ti piacesse. » rispose. A quanto sembrava invece la sua opinione non era mutata. Intrecciò le mani sulla pancia, sotto al tavolo.
« I gusti delle persone possono cambiare con il tempo. Ad esempio a te piacevano gli uomini con i capelli biondi, gli occhi chiari e la pelle chiara. Ora invece preferisci quelli con i capelli scuri, gli occhi grigi e la pelle olivastra. » osservò.
« Invece a te piacevano le donne con i capelli rossi e adesso sei sposato con una donna dai capelli biondi. Immagino che per te Daenerys sia l’ideale, siccome non hai mai voluto dei figli e lei purtroppo è sterile. » in realtà non era del tutto sicura che fosse una sfortuna, siccome se avesse avuto un figlio c’era il rischio che fosse pazzo come sua madre.
« Non volevo figli perché sarebbero stati dei bastardi e so bene cosa si prova a vivere con la... con la consapevolezza di essere “nati dalla parte sbagliata del letto”. » era così che a volte la gente definiva i bastardi, era un modo più gentile per definirli.
« Se le cose fossero andate diversamente ti avrei detto prima dei gemelli e dopo aver scoperto che eravamo cugini avremmo anche potuto sposarci. » la gioia sul suo viso era completamente sparita. Se non fosse stato per lui e Daenerys e se non si fosse inginocchiato… troppi se.
« Non sapremo mai come sarebbe andata altrimenti. » rispose tristemente Jon.
« Ti avevo detto di non andare. » gli ricordò. Lo aveva pregato di non andare, gli aveva ricordato cos'era successo quando suo padre era andato al Sud. « Non succedono cose belle quando i lupi vanno al Sud. » disse con aria cupa.
« Daenerys non sta bene. » le comunicò il bruno e lei si fece improvvisamente seria.
« Quanto è grave la situazione? » domandò, portandosi la tazza alle labbra e finendo il contenuto.
« Il maester non sa cosa sia, ma ritiene si tratti di qualcosa di grave e che potrebbe morire, sebbene non sappia dire quando. » spiegò. La rossa posò la tazza sul piattino.
« Vorrei dirti che mi dispiace, ma mentirei. » rispose sincera. « Questo significa che Robb dovrà andare al Sud? » l’idea non le piaceva. Aveva paura che potessero fare una brutta fine come suo nonno. Sarebbe stato il re dei Sette Regni, tecnicamente sei, eppure questo non la tranquillizzava.
« Mi dispiace Sansa, non ho intenzione di portarti via tuo figlio. » precisò. La rossa intrecciò nuovamente le mani sulla pancia.
« So che non è questa la tua intenzione. » non lo avrebbe mai fatto se poteva evitarlo. « Robb è il futuro erede al trono di Spade e questo l’ho accettato diversi anni fa. » rispose, sfregandosi la parte posteriore del collo.
« Lyanna? » disse all'improvviso. Lo fissò perplessa, non riuscendo a capire che cosa intendesse dire.
« Lyanna? » ripeté.
« È nata nove mesi dopo che siete venuti nella capitale per l’anniversario dei cinque anni di regno di Daenerys. » rispose. Capì subito che cosa intendeva dire, o per essere più precisi "insinuare".
« Non lo so, Jon. Non so se è tua figlia o di mio marito, ma Rickon è tuo figlio e di questo ne sono assolutamente sicura. » il suo piccolino di cinque anni, quello che aveva chiamato così in onore del suo dolce fratellino. A tutti i suoi figli aveva dato un nome per ricordare un parente morto.
 
« Se è sul serio mia figlia siamo stati bravi, abbiamo fatto l’ennesimo capolavoro. » le sue parole la fecero sorridere. Era vero, avevano creato un nuovo capolavoro della natura.
La cerimonia nel Parco degli Dei fu semplicemente splendida. Gli sposi erano bellissimi, in particolare la sposa nel suo lungo abito bianco, candido come la neve e come lei, siccome la verginità della sposa non era messa in dubbio. Sansa e il resto della sua famiglia avevano assistito alla cerimonia in prima fila e la rossa non poté evitare di provare una punta di orgoglio mentre guardava gli sposi. Una lacrima le scivolò lungo la guancia quando vennero dichiarati marito e moglie. Se l’asciugò commossa con la mano.
Poco dopo, seduta al tavolo principale vicino alla sedia vuota del figlio, siccome questi stava danzando con la sua neo-moglie, fissava gli invitati. Tutti si stavano divertendo, il cibo era delizioso e la musica splendida. Era tutto tutto perfetto e lei si sentiva una delle mamme più fiere del mondo.
« Merena è una splendida sposa. Sono sicuro che sarà pure una splendida moglie. » commentò una voce maschile alle sue spalle. Jon era in piedi dietro di lei con un calice di vino in mano.
« Le sono affezionata, è una fanciulla dolce e gentile. Mi ricorda Lyanna. » rispose la Regina del Nord, sorseggiando dell’acqua dal proprio calice.
« Pensi di avere altri figli? » la sua domanda la colse completamente impreparata.
« Non lo so. » rispose, alzando e abbassando le braccia. « Non mi interessa avere altri figli, però se gli Dei vorranno che diventi di nuovo madre chi sono io per andare contro alla loro volontà? » rispose. Senza contare che non le sarebbe dispiaciuto stringere un altro neonato tra le braccia.
« Io, invece, dubito che avrò altri figli. » disse, sedendosi sulla sedia vuota di Eddard.
« Dopo che Daenerys sarà morta potresti decidere di risposarti e la tua nuova moglie potrebbe darti altri figli. » suggerì la rossa. Sarebbe stato normale e giusto. Da tempo si era rassegnata al fatto che non sarebbe mai stato suo. La cosa le dispiaceva enormemente, tuttavia da tempo si era arresa al pensiero.
« No, non credo che potrei mai amare un’altra donna. » rispose. La rossa tirò un sospiro, fissando Eddard e Merena che ballavano poco distante sorridendosi a vicenda. Sembravano molto felici e augurava loro di esserlo per il resto della vita.
Non gli rispose, non sapeva che cosa dirgli. Una parte di lei sapeva che era la verità, in quanto era convinta che pure lei non avrebbe mai amato nessun altro al di fuori di lui. Era affezionata a suo marito, ma non lo amava e sentiva che non l’avrebbe mai amato.
Sansa e Merena rimasero entrambe incinta quella notte. Nove mesi dopo il matrimonio la prima diede alla luce una bambina dai capelli rosso ramato, gli occhi ametista e la pelle chiarissima, che tutti intuirono subito non essere di suo marito, bensì di Jon. Merena invece ebbe un maschietto dai capelli neri e ricci, gli occhi grigi e la pelle olivastra tipica degli Stark. Nel frattempo anche Olivia era diventata madre di una bambina dai capelli bianco-argentati e gli occhi azzurri della nonna.
Sansa Targaryen fu l’ultima figlia di Sansa Stark, in quanto la Regina del Nord morì dandola alla luce. La lupa venne tumultata nella cripta sotto a Grande Inverno, vicino a suo padre Eddard, sua madre e i suoi fratelli. Negli anni a venire chiunque avesse visitato quelle cripte giurava che c’era un perenne profumo di Rose Blu dell’Inverno che aleggiava nell'aria.
 
 
   
 
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