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Autore: Daerys the Drow    25/12/2018    0 recensioni
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Niente può fare così male come un Natale senza di te.
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Memories

 

Era l’unico di cui si fosse mai fidato e l’aveva trafitto come una spada nel cuore.

On lonely nights I start to fade

Her love's a thousand miles away

Memories made in the coldest winter

Goodbye my friend will I ever love again

 

Chissà da quanto tempo era abbandonato sul divano.

Etan non lo sapeva. Non aveva fatto caso all’orologio quando si era lasciato andare sui cuscini.

Ormai si sentiva svuotato da tutto. Guardava l’albero e gli sembrava di non essere più neanche vivo. Non da quel giorno, quando tutto era crollato.

Hugo.

Il suo cuore aveva perso un battito, vedendolo sulla soglia.

Era strano. Somigliava molto di più all’immagine del suo amico adesso che quando l’aveva visto l’ultima volta alla Unicorn Pony Record, quando aveva ancora addosso i vestiti dei photoshoot. Ora invece aveva i capelli raccolti nel suo solito codino alto, dei vestiti normalissimi, persino uno zainetto in spalla. Sarebbe potuto passare per il solito studente universitario.

Ma non lo era.

“Mica non la rivedi mai più” aveva detto poco prima che partissero. Ma lui che ne voleva sapere?! Per cosa era venuto lì? Per consolarlo? O per trovare una scusa e stare meglio con se stesso? Aveva anche avuto il coraggio di sventolargli sotto il naso quello stupido pezzo di carta…

Neanche Etan sapeva come avesse fatto a non saltargli addosso e strangolarlo. Semplicemente non ce la faceva più…

 

It's 4 am and I can't sleep

Her love is all that I can see

Memories made in the coldest winter

Goodbye my friend will I ever love again

 

Doveva essere il suo migliore amico. Avrebbe dovuto essere lì per lui come Etan stesso aveva fatto più volte in passato, sostenerlo, consolarlo. Ma poteva dire ancora che a Hugo importasse qualcosa?

Ovviamente no, a quel pezzo di merda non interessava un cazzo se non la sua vita, poco importava che ferisse tutti quelli che gli stavano accanto e l’avevano pure aiutato.

Prese un respiro profondo e guardò l’orologio debolmente illuminato: le 4. Era spossato, ma non sarebbe riuscito a dormire neanche dandosi una padellata per quanti pensieri gli turbinavano nella mente.

Centellinò pigramente lo spumante nel calice, mentre faceva vagare gli occhi per la stanza illuminata da tutte quelle lucine a intermittenza che si riflettevano su ogni superficie lucida, cercando di non soffermarsi in nessun punto particolare per evitare di evocare memorie, ma era inutile. I ricordi arrivavano prepotenti, dolorosamente tangibili, ma troppo lontani per poterli raggiungere di nuovo, e non solo quelli con sua madre…

 

If spring can take the snow away

Can it melt away all of our mistakes

Memories made in the coldest winter

 

Sentiva ancora il suo calore passando le dita su quei cuscini, ricordava ogni parola sussurrata, rivedeva davanti a sé tutti i momenti di quella notte di Natale, un anno prima.

Avevano bevuto, certo, ma Etan non era completamente andato e nonostante tutto aveva assecondato quel bacio sotto il vischio… e tutto il resto…

Sentì il cuore tremare per l’emozione mentre ricordava tutto quello che era successo quella notte.

All’inizio aveva pensato che Hugo fosse del tutto sbronzo, ma già a metà del primo bacio non ci pensava più e si era abbandonato tra le braccia di qualcuno che -da quel momento aveva dovuto ammetterlo- per lui era ben più del suo migliore amico. Avevano abbandonato il punto sotto il vischio in breve tempo, finendo ad accarezzarsi e chiamarsi sul divano, con sempre maggiore foga.

Gli appariva tutto così vivido eppure lontano anni luce. Lontano quanto erano loro due…

Si strinse la camicia al livello del cuore, tremando. Gli faceva male, terribilmente male. Ogni ombra, ogni angolo gli ricordavano qualcosa che avrebbe preferito abbandonare per sempre. Non aveva più lacrime da versare, non riusciva a far uscire la voce per scuotere il mondo con il suo dolore.

Aveva solo un profondo, pesante, buio vuoto e faceva male.

Si prese la testa tra le mani.

Mamma, non avrei dovuto lasciarti…

 

Goodbye my friend I won't ever love again

Memories made in the coldest winter…

   
 
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