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Autore: Jade Tisdale    28/12/2018    0 recensioni
[Post-Sara's death | Missing Moments]
Una settimana dopo aver visto mia sorella cadere da quel palazzo, avevo pianto così tanto che credevo di aver esaurito tutte le mie lacrime.
Illusa.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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She’s gone

 

 

 

Una settimana dopo aver visto mia sorella cadere da quel palazzo, avevo pianto così tanto che credevo di aver esaurito tutte le mie lacrime.
Illusa.
Era stata Nyssa a farmi capire che avrei versato lacrime ancora a lungo prima di accettare la morte di Sara. Si era presentata alla mia porta all’improvviso, cogliendomi alla sprovvista, e io non ne fui affatto felice.
Erano passati mesi dall’ultima volta che l’avevo vista, da quando era salita su quella stupida barca con Sara – viva, quando lei era ancora viva –, e ora non sapevo come comportarmi. Se n’era andata con mia sorella ancora in vita, e adesso era tornata solo perché lei era morta.
D’istinto, non riuscii a trattenere un singhiozzo a quel pensiero. Mi diedi mentalmente della stupida, ma ormai era tardi: Nyssa si era già avvicinata di qualche passo, pronta a consolarmi.
Mi abbracciò e mi strinse forte. Non sentivo nulla, a malapena riuscivo a percepire la sua pelle a contatto con la mia, e il solo pensiero di dover ammettere che Nyssa mi stesse abbracciando mi dava la nausea per la vergogna che provavo.
Volevo odiarla per aver rapito mia madre l’anno precedente, per non aver cercato di evitare che mia sorella morisse, e per il fatto che fosse lì in quel momento. Ma non ci riuscivo. Semplicemente, ero stanca.
Non avevo più odio nel cuore, solo un’immensa nostalgia, un senso di vuoto che in quel momento solo lei sarebbe stata in grado di colmare.
Appoggiai la fronte sulla sua spalla e iniziai a piangere come non mai. Nyssa pianse con me, ma in silenzio, permettendomi di sfogarmi e di lasciarmi andare. Poi strinsi la mano intorno al suo braccio, come se fossi in cerca di protezione, ma lei non si ritrasse. Se ne avessimo avuto occasione, entrambe saremmo rimaste in quella posizione per l’eternità, cullate l’una dal respiro dell’altra. Ne ero certa.
Non fu uno di quegli abbracci capaci di toglierti il fiato o di migliorare le cose. Entrambe avevamo solo voglia di lasciarci stringere un po’. Tutto il resto non contava più ormai. Nyssa era lì con me quando avrei avuto più bisogno di lei, e il passato e l’odio che avevo provato per quello che aveva fatto alla mia famiglia e le lacrime che avevo versato a causa sua non avevano più importanza. Lei era lì con me in quell’istante, e questo mi bastava.
Dopo qualche minuto, fui io a porre fine al contatto. Piangevo ancora e continuavo a singhiozzare. Lei mi accarezzò delicatamente le guance bagnate e strinse le mie mani tra le proprie. Poi mi guardò negli occhi.
Non disse una parola. Non ce n’era bisogno.
Ci eravamo capite perfettamente.



 

 

 

Chi mi conosce sa che non tradirei mai le mie Nyssara con le Lauryssa – anche se bisogna ammettere che i produttori erano riusciti a far nascere una bella chimica tra le due. Per me non c’è nulla di romantico tra Laurel e Nyssa in questa storia: si tratta semplicemente di un terribile momento condiviso da due donne che amavano la stessa persona, e che l’hanno persa. Tuttavia, ciò non vi vieta assolutamente di interpretare questo momento come meglio credete ^^ (metto la faccina felice ma in realtà sto morendo dentro per la storia angstosa che ho scritto).
Non ho altro da aggiungere, se non:
Merry Christmas, everybody!
Ma siccome – ovviamente – non sono riuscita a pubblicare questa storia prima di Natale come avevo programmato, ci riprovo giocando d’anticipo:
Happy New Year to eveyone! xD

   
 
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