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Autore: Fiulopis    01/01/2019    2 recensioni
Gray e Natsu in alcuni missing moments che sarebbero potuti succedere se tra i due ci fosse piu che una profonda amicizia. Spoiler sul manga, quindi se non siete in pari sappiate che sono spoiler abbastanza importanti. GrayxNatsu.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Gray Fullbuster, Happy, Natsu
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Story of ice and fire


Natsu e Happy stavano preparando i bagagli per partire per il continente occidentale, quando il Dragon Slayer sospirò profondamente, rassegnato, e poi il rimbombo di qualcuno che bussava alla loro porta riverberò per la piccola casa. Il viso di Natsu si distorse in una smorfia di angoscia ma andò ad aprire, Happy al seguito. Sulla soglia c’era Gray, ancora con il pugno sollevato nell’atto di bussare. – Natsu... – e il mago di fuoco si scostò per farlo entrare. Il gatto, avvertendo l’aria tesa, informò il suo partner che sarebbe andato a trovare Charle e volò via, lasciandoli soli.

Natsu non lo guardava negli occhi, ma Gray lo seguì fino al piccolo tavolo e gli si sedette di fianco. Visto che Natsu non accennava fiatare, Gray decise che doveva trovare il coraggio di parlare per primo. – Come sei stato in questo anno? Sei diventato molto più forte e… - ma fu fermato da Natsu, che sussurrò senza neanche guardarlo - Perché? – e quell’unica parola ricolma di dolore fu abbastanza per far decidere a Gray di gettare al vento tutte le ciance inutili e con tono disperato si affrettò a dire – Natsu, non è successo nulla con lei, non l’ho sfiorata ti giuro. Non so che cosa ti abbia raccontato Lluvia, ma non è successo davvero nulla. Per me… - ma ancora una volta fu interrotto – Ma hai vissuto con lei. Ha condiviso spazi, cibo, giornate. Ti sei allenato con lei. Lei ti ha visto nell’intimità delle mura domestiche. Lo so che io me ne sono andato, senza dire nulla, ma ero con Happy. Non ho mai tradito la tua memoria. Tu invece hai cercato di rimpiazzarmi con lei. Perché Gray, perché? – e ora gli occhi di Natsu erano pieni di lacrime e la sola vista fece stringere il cuore del mago di ghiaccio che si slanciò a prendere le mani di Natsu tra le sue, ma questo le ritrasse.

- Natsu, ti giuro, non è successo nulla. Lei mi ha seguito e detto che non aveva un posto dove stare. La prima cosa che ho messo in chiaro è stata che non sarebbe successo nulla tra di noi, che non provavo nulla per lei e che non lo avrei mai fatto. Ma lo sai com’è Lluvia, non mi ha ascoltato e si è fatta mille film mentali. Ma il mio cuore batte solo per te. Ha sempre battuto solo per te. Mi sei mancato così tanto ma sapevo che era quello di cui avevi bisogno e ti ho lasciato il tuo spazio. Ma ti giuro che non è passato un solo giorno in cui non abbia desiderato raggiungerti. Ti prego, devi credermi. – anche Gray, disperato nel cercare di convincere il suo amore, aveva le lacrime agli occhi. – Natsu, ti scongiuro, non voglio perderti per qualcosa che non è successo. So che non è stato giusto nei tuoi confronti ma ho solo aiutato una compagna di gilda. Se avessi avuto altra scelta non l’avrei fatta stare con me. Mi ha seguito fino al mio villaggio di origine quando sono andato a porgere un saluto alla tomba dei miei, dopo la battaglia con Tartaros e mi ha detto che è stata lei ad eliminare il negromante che teneva soggiogato mio padre e quindi quando mi ha detto che non aveva dove andare, dopo che aveva salvato mio padre, non potevo abbandonarla a se stessa.Però ti giuro, nei miei pensieri ci sei stato tu, ogni giorno. Ti prego, Natsu, io ti amo. –

- Non hai idea di cosa ho provato quando ho avvertito il tuo odore ma invece di te ho trovato lei. Quando ci ha detto che vivevate insieme mi è crollato il mondo addosso e quando le ho promesso che ti avrei riportato da lei mi sono sentito morire. Poi ti ho trovato in quella chiesa e hai detto quelle cose. Lo so che erano finte, una messa in scena, ma il solo sentirtele pronunciare mi ha spezzato il cuore. Nel giro di un paio di giorni sei riuscito a spezzarmi il cuore quattro volte. Gray, anche io ho dei limiti di sopportazione e non ho la sicurezza che non continuerai a spezzarmelo. –

Poi guardando Gray negli occhi, che lo guardavano terrorizzati e imploranti di non finire quella frase che sembrava dover porre fine a quell’ amore che Gray era sicuro fosse quello vero, fece un profondo respiro – Quindi ti prego, dammi la sicurezza di cui ho bisogno perché se non sarò tra le tue braccia nei prossimi trenta secondi potrei davvero andare in pezzi. – e quelle parole, che Gray voleva disperatamente sentire ma che nelle quali non aveva sperato, furono tutto quello che servì al mago del ghiaccio. In un secondo si era lanciato giù dalla sedia e aveva stretto Natsu a sè.

- Natsu, oh dio Natsu. Scusa, scusa e scusa ma giuro che questa sarà l’ultima volta che qualcosa ci terrà lontani amore mio, te lo prometto. – e Natsu si lasciò andare al rassicurante abbraccio di quell’uomo che gli era mancato come l’aria in quel suo anno di allenamento. Quante notti ad immaginare che fossero quelle stesse braccia ad avvolgerlo e non la misera coperta che si era portato dietro. Quante volte aveva avuto la tentazione di tornare a casa, da Gray. Ma l’immagine di Igneel che cadeva al suolo, sconfitto da quel maledetto drago nero, era troppo vivida nella sua mente per poter desistere. Nei suoi sogni poi quell’immagine tornava a tormentarlo ma al posto del corpo gigantesco di suo padre c’erano i suoi compagni di gilda, Gray il più ricorrente e questo gli dava la motivazione necessaria per tenere duro e imporsi quell’esilio forzato che lo stava tenendo lontano dalla sua famiglia e dall’uomo con cui aveva deciso che avrebbe trascorso il resto della sua vita. Il suo drago interiore riconosceva Gray come essenza stessa del suo stesso animo e quindi Natsu non poteva che ascoltare la sua parte più ferina e accettare che la sua vita e il suo cuore fossero indissolubilmente legati a quelli del ghiacciolo spogliarellista. Quindi quando aveva saputo che aveva vissuto con Lluvia una parte di lui si era strappata e il mago di fuoco non poteva che lasciare che Gray stesso ricucisse quello squarcio, dandogli fiducia e credendo nel legame che gli univa da ormai diversi anni. Quindi lasciò che l’armonico battito del cuore del sua innamorato lo tranquillizzasse.

- Gray, va bene, smettila di scusarti. Ti amo anche io, da morire e forse dovrei scusarmi altrettanto per essermene andato. Anche tu stavi attraversando un momento doloroso e forse non sono riuscito a starti accanto al meglio ma il mio pensiero non è mai stato rivolto ad altri che te ed è anche per questo che sono dovuto andare. Come il tuo compito finale è distruggere E.N.D. il mio è vendicare Igneel e sconfiggere Acnologia e col poter che avevo non sarei mi stato in grado di farlo e di proteggervi. Io sono un Dragon Slayer e quindi l’unico che può affrontare quel mostro. Ma dovevo diventare più forte così da essere in grado di proteggervi, come non sono riuscito a fare con mio padre. Ma questo non cambia il fatto che e ne sia andato, lasciandoti solo e per questo mi dispiace da morire Gray. –

Gray gli rivolse uno sguardo così adorante che Natsu si sentì arrossire ma sorrise al suo ghiacciolo ugualmente. – Io andrei anche a letto, se ti va di farmi compagnia… - disse con fare languido, staccandosi dal corpo solido dell’altro, che nel frattempo aveva perso la maglietta, e dirigendosi verso la sua camera da letto -… ma se preferisci andare da Lluvia… - ma non fu in grado di finire quella maliziosa presa in giro che Gray aveva caricato su di lui afferrandolo per la vita e caricandoselo in spalla si avviò verso il letto dove depositò Natsu con ben poca grazia. Il Dragon Slayer rise gioiosamente e strinse le braccia intorno al collo del suo amante.

Gray, cogliendo al volo l'intenzione del ragazzo con capelli rosa, assaltò la sua bocca strappandogli i primi gemiti dalle labbra. - Non hai neache idea di quanto mi sei mancato. Quanto sia stato difficile masturbarmi pensando a te, con Lluvia li vicino sempre nascosta per spiarmi. Non sai quante notti sono dovuto sgattaiolare nel bosco. Ho sognato di riaverti tra le mie braccia ogni notte. Ti posso assicurare che non ho nessuna intenzione di farti alzare da questo letto per i prossimi tre giorni. Ti scoperò così a fondo e con così tanta dovizia, fino quasi a farti impazzire, che quando ti lascerò andare mi implorerai di continuare a prenderti, ancora e ancora. - e Natsu, a quele parole, perse ogni restrizione che poteva ancora trattenere le sue urla e si lasciò andare completamente alle attenzioni del suo compagno. Lasciò le grida sfuggire libere, strusciando il bacino, ancora completamente vestito, contro quello coperto dai soli boxer del compagno.

- Gray, ti prego. Ho sognato di essere di nuovo tra le tue braccia, ogni notte per un anno. Non farmi aspettare, ti scongiuro. - e Gray non ebbe bisogno di farselo ripetere e finalmente i due amanti colmarono la distanza di un anno. Tutte le parole non dette si soffocarono nei loro baci e le notti solitarie e fredde che li avevano afflitti furono cancellate dal calore dei loro abbracci. Si strinsero e si giurarono che nulla li avrebbe più divisi. La notte passò così, i corpi caldi che sembravano fondersi insieme. E così anche la gran parte del giorno successivo e poi rimasero comunque stretti, nudi ed ansanti, rincuorati dalla sola presenza dell'altro.

[Time skip]

Non passò molto che la gilda fu coinvolta in una nuova guerra, quella che sembrava una guerra impossibile da vincere, contro un intero impero, contro Zeref e i suoi generali più potente. Natsu sapeva bene che Gray, sebbene stesse combattendo come un leone, aveva il solo obiettivo di trovare e sconfiggere E.N.D.

Quando Natsu, dopo aver attaccato Zeref aveva scoperto la verità sui suoi natali e la vera identità del demone più potente dei libri di Zeref, non aveva avuto il coraggio di dirlo a Gray e aveva continuato a fare come se nulla fosse successo. Poi lui e Gray si trovarono faccia a faccia con Zeref e Gray venne a conoscenza della verità su Natsu. Quando realizzò che Natsu era la forma umana dello stesso demone che aveva giurato a suo padre di uccidere, il suo mondo gli crollò addosso e una rabbia cieca lo pervase, verso il mondo, verso se stesso e Zeref. E quella rabbia la riversò sulla persona che aveva giurato di proteggere.

Attaccò Natsu con tutto quello che aveva, con tutta la sua magia di Demon Slayer, come se davvero lo volesse uccidere. Natsu ovviamente rispose, si difese ma a Gray fu chiaro come il sole che lo aveva ferito, forse irrimediabilmente. Aveva visto la sua espressione spezzata e tradita ma la rabbia in corpo era troppo grande e non riuscì a fermarsi. Continuava, ancora e ancora a colpirlo quando il suo cuore gli gridava a piena voce di smetterla, di stringerlo tra le braccia come aveva fatto tanto volte e dirgli che serebbe andato tutto bene. Ma invece di ascoltare la sua voce decise di ignorarla e continuò ad infierire colpi su colpi, fino a che Erza non si mise in mezzo e li fermò. Li rimproverò come faceva sempre ma stavolta il tono era diverso, più affranto e spaventato e questo lo scosse.

Finalmente capì cosa avese realmente fatto e rivolse uno sguardo sgomento all'amore dela sua vita che neanche riusciva a guardarlo negli occhi. Tutto quello che aveva fatto gli si ritorsse contro e il peso delle sue azioni lo schiacciò a terra. Aveva attaccato la persona che amava più di tutte, gli si era scagliato contro come se lo volesse davvero uccidere e se Erza non lo avesse fermato probabilmente ci sarebbe anche riuscito. Ora vedeva con chiarezza che Natsu, durante il loro scontro, si era per lo più difeso e aveva scagliato pochi colpi e senza reale intenzione di ferirlo. Natsu aveva cercato di proteggerlo anche quando lui stava cercando di fargli del male. Natsu lo aveva amato anche quando lui aveva perso ogni diritto di ricevere quel sentimento soverchiante. Con gli occhi spalancati aveva cercato di afferrare la mano di Natsu ma lui si scostò prima che Gray potesse raggiungerlo. Si scusò con voce sommessa e disse che avrebbe sconfitto Zeref e se ne andò. Gray lo guardò allontanarsi con espressione persa, teneva gli occhi fissi su quella cara schiena che ad ogni passo si allontanava da lui, in tutti sensi, sempre di più.

Si girò verso Erza che lo guardava con sguardo deluso e dispiaciuto e si sentì soffocare dal dolore – Erza...io non volevo, cioè... non ero in me, non avrei mai attaccato Natsu, io lo amo. Erza ti prego devi credermi. Puoi parlarci tu, digli che non volevo... anzi devo dirglielo subito. Erza non voglio perderlo. Io,io... - e si alzò velocemente, correndo dietro a Natsu. Aveva fato di nuovo un macello, di nuovo. Come dopo l'anno di separazione, dopo neanche pochi mesi era riuscito di nuovo a ferire Natsu. Era intenzionato a chiedere scusa ma questa volta era più che sicuro che non avrebbe ottenuto il perdono. Non poteva neanche pensare a vivere la sua vita, sempre se gli sarebbe rimasto qualcosa da vivere dopo questa guerra, senza Natsu al suo fianco e il sapere di essere l'unico da incolpare gli faceva salire un senso di nausea che quasi lo soffocava.

Ma non fece che pochi passi che la mano forte di Erza lo fermò – Ora non abbiamo tempo, implorerai il suo perdono dopo che avremo vinto questa guerra. Non possiamo permetterci di aver fuori combattimento uno dei nostri maghi più forti. Hai giurato che avresti distrutto E.N.D.? L'unica cosa che puoi fare è fermare Zeref, quindi ritorna in te e combatti, anche per il bene di Natsu. - e quelle parole, pronunciate con tono severo e perentorio, scossero profondamente il mago di ghiaccio che fece un profondo respiro e, con rinnovata determinazione, si affrettò a ricongiungersi ai ranghi.

[time skip]

La guerra era finalmente finita e avevano vinto. Zeref era stato sconfitto e lui e Mavis avevano trovato la pace da tanto cercata. Gray e Lucy erano anche riusciti a salvare la vita a Natsu, cambiando le regole nel libro del mago oscuro.

La gilda stava festeggiando la vittoria con fiumi di alcol e divertimento ma due maghi non riuscivano a godersi l'atmosfera gioiosa.

Natsu aveva scelto di ritirarsi a casa, lasciando Happy a festeggiare con gli altri: i suoi compagni capivano che quella guerra era stata, per lui, particolarment vessante. Aveva scoperto molte cose su di se e sul suo passato. Aveva dovuto affrontare suo fratello, sconfiggerlo e vederlo morire e nonostante il fratello fosse il mago oscuro più potente della storia, gli amici sapevano bene il valore che il dragon slayer desse alla famiglia. Sapevano che aveva sempre sofferto per il fatto di non aver mai saputo nulla della sua famiglia di nascita e nello stesso giorno aveva scoperto così tante cose, e così tanto drammatiche , da averlo profondamente segnato. E poi, anche se lo sapevano in pochi, c'era la faccenda con Gray: quando il mago di ghiaccio lo aveva attaccato con l'espressione più ferina e crudele che gli avesse mai visto in volto, gridando che lo avrebbe ucciso e si sarebbe sbarazzato di END trattandolo come se fosse un mostro, come se avesse dimenticato tutto il loro passato, il suo cuore si era polverizzato e la sua fiducia nel compagno crollata come un castello d carte.

In quella placida notte calda il mago di fuoco guardava le stelle che tempestavano il cielo sereno, mentre una lieve brezza gli muoveva impercettibilmente le ciocche rosa. Contemplava quel mondo che finalmente avrebbe conosciuto la vera pace e che sembrava esserne ben conscio. Non si curavano dei suoi crucci le stelle brillanti. Il venticello non soffriva per il suo cuore aggravato. I grilli frinivano incuranti dei suoi pensieri e Natsu avrebbe tanto voluto poter far parte di quel quadro di placida serenità. Ma l'illusione non durò che un battito sdiali di fata che Natsu percepì distintamente la presenza di Gray che cautamente si faceva strada verso di lui.

Non lo voleva vedere, Natsu, perché avrebbe portato altra sofferenza nel suo cuore rattoppato. Ma sapeva che dovevano parlarsi, anche se il dragon slayer non era assolutamente certo di cosa dirgli. Una parte di lui lo odiava, o quantomeno provava rabbia. Il suo però drago gli urlava a gran voce di farsi avvolgere da quelle braccia e di vivere finalmente in pace. Si rese conto poi che non c'erano spazi per i dubbi perché Gray era appena sbucato dal boschetto e lo stava guardando.

Molti non riuscirebbero a capire che genere di espressione avesse il mago di ghiaccio, ma Natsu, con i suoi sensi da drago riuscì chiaramente a distinguere la supplica e la paura che si riflettevano negli occhi di Gray.

Erano in stallo e nessuno dei due sembrava sapere cosa dire. Poi Gray, con voce tremante ma sicura squarciò il silenzio con una sola parola – END! - ma il tono con cui la disse non era il tono gelido che Natsu si aspettava ma al contrario aveva un certo calore. Poi continuò – Etherios Natsu Dragoneel – e dopo una piccola pausa riprese – Fiammifero. Sono tutte parole che indicano una sola cosa, ed è la cosa più dannatamente perfetta di questo mondo: tu. Lo so che non ho alcun diritto di parlarti, so che probabilmente mi detesti. Io mi odio ogni momento da quando Erza ci ha fermati e ho capito cosa stessi realmente per fare. Quando ho scoperto la verità ero furioso. Furioso con me stesso per aver fatto una promessa senza riflettere. Furioso con mio padre perché mi aveva fatto giurare di ucciderti. E furioso con Zeref e il mondo perché le cose non sono mai semplici per noi e sembra che tutto si frapponga tra noi e la serenità. Ero anche un po' arrabbiato con te per non avermi detto nulla ma lo potevo capire. Ero furioso con molte cose e me la sono rifatta con te perché sono un coglione e sembrava più facile. È più facile affrontare i demoni di altri anziché i propri e in quel momento tu sei diventato un catalizzatore. Ma questo non mi giustifica, anzi. Se ti dico questo non è perché ti stia chiedendo di perdonarmi, non è più tempo per me di chiederti nulla, non lo merito più. Cosa farne di queste parole sta solamente a te. Volevo solo che sapessi che non ti ho attaccato perché ti vedevo come un mostro ma perché era più facile sul momento. Quando poi mi sono riscosso dal torpore della furia e ho capito che cosa avessi tentato di fare avrei dato tutto per tornare indietro nel tempo. Io ti amo Natsu e questo non potrà mai cambiare, ma so che stavolta ho fatto un casino più grande di ogni scusa e rimetto tutto nelle tue mani. Acceterò qualunque cosa tu decida e non voglio neanche che tu decida subito. Ora ti ho disturbato abbastanza, è meglio che me ne vada. Buonanotte Natsu. - e con quelle parole si girò e cominciò ad allontanarsi.

Natsu lo guardava allontanarsi e una morsa di acciaio gli strinse lo stomaco. Le parole di Gray lo avevano mandato in confusione, non sapeva bene che fare. Gray non aveva chiesto scusa, si era spinto oltre e aveva abbandonato ogni orgoglio e aveva lasciato tutto nelle mano dell'altro, senza pretendere nulla. Aveva detto delle cose dure e un po' scioccanti ma anche le cose più belle che l ragazzo con i capelli rosa gli avesse mai sentito dire. Lo aveva accettato, aveva accettato tutto di lui, ogni suo aspetto e gli aveva nuovamente ribadito che lo amasse. Natsu voleva disperatamente odiarlo ma quando aveva sentito quelle parole, pronunciate con la più totale sincerità, il suo cuore aveva iniziato a battere forte e sembrava volergli uscirgli dal petto per gettarsi tra le braccia di Gray. E Natsu, che aveva sofferto abbastanza ed era assolutamente stufo di continuare a farlo chiamò gran voce il nome del'altro ragazzo che si girò appena in tempo per afferrare il compagno che gli era corso incontro e gli si era gettato addosso. - Sei un idiota e non posso negare che mi ha ferito ma sembra che il mio cuore e il mo drago abbiano deciso che, nonostante qualche sporadico scivolone, ne vali la pena e dal momento che siamo finalmente in pace e ho tutta l'intenzione di godermela, ho deciso di ascoltarli quindi anche se tu non me lo hai chiesto io ti perdono. Ti amo Gray, più di quanto dovrebbe essere lecito. E ora vieni con me che ho intenzione di farmi coccolare tuttala notte, stuzzicandoti tutta la notte senza farti arrivare alla fine. Te la meriti un piccola punizone. - e ridendo trascinò il fidanzato verso casa sua e Gray, completamente stordito e stupefatto da fatto che Natsu avesse deciso di perdonarlo, si lasciò trascinare pensando che se quelle erano le punizioni di Natsu, si sarebbe fatto punire più spesso. Tanto ora avevano tutta la vita, il tempo non gli sarebbe più mancato.


Buon anno a tutti. Questa è la prima storia che scrivo su questo paring e devo ammettere che, per quanto adori Lucy e Lluvia come personaggi femminili e all'interno della storia, il mio curicino da shipper è totalmente debole di fronte alle coppie yaoi, soprattutto quando sono composte da amici/partner con un'accesa rivalità tra di loro. Quindi, premesso questo piccolo fatto su di me, potete capire subito che Gray e Natsu avessero il mio nome scritto sopra. Spero quindi di non aver infastidito o offeso chi non shippa la mia stessa OTP. Per concludere, un grandissimo grazie alla mia beta, Afaneia, che stavolta ha avuto un lavoro abbastanza tosto perché, per colpa della mia insonnia, più o meno le ultime due pagine sono state scritte in piena notte ed erano piene di errori di battitura. Grazie mille cons <3.

  
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