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Autore: sissi04    06/01/2019    1 recensioni
La compagnia di Thorin Scudodiquercia è decisa a mettersi in viaggio verso la Montagna Solitaria, uccidere il drago Smaug e riprendersi la loro terra natia, ma avranno bisogno di due braccia in più.
E se la compagnia avesse un altro membro?
Tra nani testardi, orchi, elfi, amori nascenti o forse no e strane entità, riusciranno i nostri eroi a portare a termine la loro missione e ad uscirne tutti vivi?
Tenetevi forte, ci stiamo per calare nella Terra di Mezzo, in un avventura che cambierà la nostra vita!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si lasciò trasportare dai movimenti volontari compiuti dai suoi muscoli, tornando indietro fino alla sala dove tenevano le loro cose; si mise il mantello sulle spalle e preparò velocemente la sua sacca, scossa da singhiozzi e tremolii.
 I Nani la guardarono confusi e chi tra iniziava a capire aveva il terrore dipinto sul volto.
 «No bambina mia ti prego riflettici, qualsiasi cosa abbia detto o fatto ma non te ne andare, ti prego» cercò di fermarla Balin sull’orlo delle lacrime
 
 «No, ha scelto lui il suo destino ed ha espresso chiaramente ciò che desidera, non vi è più posto per me nel cuore di Thorin Scudodiquercia ne in questa Montagna che tanto ho amato. Sarete sempre nel mio cuore e nei miei pensieri amici miei, spero le nostre lame possano tornare a combattere insieme un giorno» disse solenne guardandoli uno ad uno per poi andare verso l’uscita di quella stanza piena di Nani gelati sul posto.
 
 «Zia, ti prego, no» la fermò Fili prima che potesse uscire dalla porta, mettendole una mano sulla spalla guardandola dritta negli occhi, il fratello accanto ansioso e serio come lui.
Miriel li guardò entrambi, le pianse il cuore a vedere paura e delusione nei loro occhi dai colori così contrastanti, quelli di Fili così simili a quelli che tanto ha amato; allungò un mano stringendo quella del nipote per poi spostarla delicatamente, lasciò una carezza ad entrambi ed uscì.
 
Con passi decisi arrivò sul muro preparandosi con gesti frenetici a calare una robusta fune ma all’improvviso i suoi movimenti vennero interrotti da un voce profonda e burbera.
 
 «Così hai deciso di lasciarci, di nuovo» Dwalin la osservava appoggiato ad una parete con le braccia incrociate
 «Sì, non posso più stare qua a vedere calpestato il mio amore e la mia speranza da un pazzo che non riconosco come mio fratello, come mio uomo, ne tanto meno come mio re» rispose duramente continuando a preparare la fune per scendere dal muro.

Il Nano annuì in silenzio, respirò pesantemente e si staccò dalla parete.
 «Strano… quando non eravamo che bambini ti facevo più combattiva» disse semplicemente sperando in cuor suo che quelle parole facessero effetto e dessero una scossa a quel cuore ferito.
Miriel si fermò, prendendo respiri profondi guardando l’orizzonte infinito, infine parlò
 «Quella bambina non esiste più... da molto tempo» si girò a guardarlo duramente sapendo di averlo ferito; infatti l’amico annuì e a capo chino si addentrò nuovamente nel labirinto di tunnel e corridoi.
 
Si stava per calare quando si sentì toccare timidamente una spalla
 «Dimmi Bilbo» disse con la corda in mano senza nemmeno girarsi a guardarlo
 «Questa è meglio che la tenga tu» le porse l’Archengemma che con titubanza l’altra prese sistemandola in una tasca interna del suo cappotto annuendo.
 «Vieni con me mastro Baggins, quando lo scoprirà non avrà pietà alcuna»
 «Lo so bene ma non voglio andarmene» disse inaspettatamente lo Hobbit «I miei amici sono qui, ho fatto la scelta giusta, non ho paura; me ne andrò quando sarà lui a cacciarmi» proseguì sicuro guardandola.
 
Quella si voltò verso di lui con gli occhi che lasciavano trasparire comprensione ma non sorpresa; scese dal cornicione arrivandogli dinanzi.
 «Voi siete lo Hobbit più strano e straordinario che io abbia mai incontrato Bilbo Baggins, conserverò per sempre nel mio cuore il vostro ricordo, non perdete mai il vostro coraggio» disse guardandolo negli occhi per poi baciargli una guancia delicata.
 
Lo Hobbit arrossì sorridendo leggermente con gli occhi lucidi per poi vederla tornare sul cornicione
 «Ce la faremo Bilbo, te lo prometto» lo guardò negli occhi un secondo ancora per poi gettarsi dal muro.
 
Bilbo rimane fermo boccheggiante per un po' ad osservare la notte; ci sarebbero state altre parole che avrebbe voluto dirle... ma non era quello il momento e non era quello il giorno. 
 

 «Presto le loro provviste finiranno, come la loro pazienza e forza di vivere e allora si arrenderanno a noi prostrandosi dinanzi alla nostra pietà» disse Thranduil a Bard, bevendo vino da una coppa di cristallo seduto su una semplice sedia ma riccamente decorata; fuori la notte era buia e fredda.
«Non mi interessa che si arrendano o no, desidero semplicemente ciò che spetta al mio popolo» rispose Bard, da uomo semplice quale era.
 «Ma certo ed avrai esattamente ciò che chiedi uomo del lago ma prima voglio vedere nuovamente quel nano umiliato, lui e tutta la sua stirpe» continuò freddamente.
 
All’improvviso però nella tenda fece irruzione un altro Elfo, che si inchinò dinanzi al suo signore
 «Mio signore Thranduil, vengo ad informarvi che avete ricevuto una visita inaspettata»
 «Ma davvero… Ebbene, fai entrare il mio ospite» osservò l’Elfo uscire e subito dopo entrò una figura incappucciata che si rivelò essere la mezz’Elfo.
 
 «Bene, quale piacevole visita abbiamo ricevuto amico mio» la scrutò con un sorrisetto quasi malevolo.
 «Risparmiati i convenevoli Elfo, sono venuta solo per fare ciò che è giusto» tagliò corto l’altra per poi estrarre l’Archengemma che illuminò la tenda.
 Subito sia l’uomo che l’Elfo si fecero seri e raddrizzarono per vedere meglio l’oggetto che la ragazza teneva in mano.
 «Curioso che Thorin Scudodiquercia ti abbia lasciato proprio la pietra a cui tiene di più» constatò confuso Bard guardando alternativamente pietra e ragazza.
 «Infatti, il Nano non si sarebbe mai privato dei suoi tesori più preziosi lasciandoli vagare tutti soli per la Terra di Mezzo» aggiunse con un sorrisetto furbo Thranduil.
 «Infatti non mi è stata data da lui ma da un amico, ora la sto offrendo a voi; questo è l’unico modo per convincere Thorin a darvi ciò che desiderate» controbatté atona lanciando la pietra all’Uomo.

Bard la fissò per alcuni secondi per poi passarla all’Elfo che tendeva già il braccio.
Non appena la ebbe tra le lunghe mani, Thranduil rimirò l’Archengemma cercando di coglierne chissà quale assurdo significato, sotto lo sguardo serio e confuso di Bard e quello gelido ed infastidito di Miriel.
 
 «La sto lasciando a voi solo perché la disperazione dimora in quella Montagna, vi pregherei di trattare con rispetto e valore quella pietra, simbolo del mio popolo; non credete mi provochi piacere nel vederla tra le mani di un comune orecchie a punta» aggiunse guardando duramente l’Elfo che si alzò ed appoggiò la gemma in un piccolo scrigno in legno.
 
 «Capisco il tuo ribrezzo mia cara anche se credo sia del tutto infondato, noi siamo simili» iniziò a girarle attorno scrutandola da capo a piedi
 «Esatto, simili di aspetto, non uguali» lo guardò sfrontata «Io a differenza vostra ho un cuore» aggiunse ovvia lasciandosi quasi sfuggire un sorrisetto impertinente.
 «Tanta determinazione ed arroganza in un corpo così leggiadro ed aggraziato» le accarezzò il viso «Come voi dite, io non ho cuore ma il vostro è stato spezzato, ora, esattamente come dissi a vostra madre, non esiste l’amore; quello che eri convinta di provare e forse provi tutt’ora non era che una mera illusione della tua mente» giunse le mani tra loro, guardandola con finta indifferenza.
 
Miriel inaspettatamente si ritrovò ad annuire pensando all’ultima conversazione avuta con Thorin
 «Vorrei darvi torto, amo Thorin Scudodiquercia, il mio amore era ed è reale e avrebbe dovuto strapparlo dalle fauci della malattia del drago ma così non è stato» mormorò sentendo improvvisamente più pesante la pietra che portava al collo.
 «Sento che in te è forte il desiderio di allontanarti da qui ma vedi, io vi chiedo di restare con me e la mia gente; già alcuni mesi fa ve lo avevo proposto, se deciderai di rimanere al mio fianco ti insegnerò a controllare i tuoi poteri e ti riunirai al tuo popolo» disse con noncuranza mentre in cuor suo sperava che la ragazza accettasse la proposta.
 
Miriel ci rifletté seriamente, ormai cosa aveva da perdere, aveva rinnegato la sua famiglia, aveva perso Thorin e la curiosità verso quel potere così grande e misterioso la attraeva.



ANGOLO AUTORE: ecco a voi tutti il capitolo n° 21!
Questo capitolo è abbastanza triste, la nostra Miriel ha gettato la spugna e non vuole più saperne niente di Thorin Scudodiquercia.
Accetterà la proposta di Thranduil?!😱
Tutto ancora da scoprire!
Ringrazio per la dolcissima recensione:
-Lone_wolf_08 ♥️
e invito a farmi sapere le vostre opinioni tramite RECENSIONE!
Ringrazio ovviamente anche chi ha messo la storia tra le seguite/preferite e tutti i lettori silenziosi😍
Prossimo appuntamento a DOMENICA 13 GENNAIO!
Un bacione 😘
Sissi04
   
 
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