Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: xstratfordx    07/01/2019    0 recensioni
"Dove scappi, biondina?" dice una voce alle mie spalle.
"Lontano da te, Bieber." rispondo continuando a camminare.
"Dai, devo solo parlarti un attimo." continua afferrandomi per un braccio in modo da farmi girare verso di lui.
"Che vuoi?" sbotto irritata. "E lasciami."
"Questo."
Lascia la presa sul mio braccio per poi appoggiarmi la mano sulla guancia. In un attimo si avvicina e le sue labbra sono sulle mie.
"Ti amo.." sussurra a pochi centimetri dal mio viso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo uno.

 

-Il famoso Bieber.-

 
Busso alla porta che mi si para davanti, è di uno strano verde scuro e cigola appena cerco di aprirla, ovviamente dopo aver sentito l' "avanti" provenire dall'interno della stanza. Appena la varco, seguita da Luke, mi guardo intorno a causa dello strano ufficio in cui mi ritrovo. Le pareti sono letteralmente ricoperte da librerie ricche di "mattoni" o come vengono comunemente chiamate enciclopedie. Davanti ai nostri piedi ci sono due sedie in legno, scomode a quanto sembra. Al centro c'è una scrivania anch'essa in legno, molto antica direi, strapiena di fogli e cartelline. Wow un ufficio alquanto antico, per non parlare dell'uomo che si trova al suo interno. Avrà una sessantina d'anni, prossimo alla pensione,  un po' rotondetto. Sulla sua nuca per lo più calva si intravede qualche capello grigio, mentre gli occhi sono blu, come il mare. Credo che fosse stato un bell'uomo in gioventù, anche se con il passare del tempo la sua bellezza non è svanita del tutto, semmai coperta da qualche ruga qua e là.
 
"Voi dovreste essere Johnson e Hayes,  giusto?" chiede con voce stanca.
 
Annuiamo e con un cenno della mano ci intima a sederci, cosa che facciamo. Mh, non mi sbagliavo riguardo le sedie, sono scomodissime. Una volta seduti ci dà dei fogli da firmare e altri, uno con scritto l'orario e un altro con dei numeri sopra.
 
"Scusi questo è il numero dell'armadietto?" chiedo per avere una conferma alla mia idea. 
 
Annuisce. "E questa invece è la combinazione." dice porgendomi un altro pezzo di carta. Nel frattempo noi firmiamo i fogli datici precedentemente. 
 
"Per quanto riguarda le stanze invece?" la voce questa volta è di Luke.
 
"Siete in stanze separate, purtroppo non c'erano camere doppie libere." ci riferisce leggendo un elenco. "Lei, Hayes è in camera con Ryan Butler, mentre lei, Johnson condividerà la stanza con Justin Bieber." conclude.
 
Mmh, questo college inizia a piacermi.
 
"Vista l'ora potreste posare le valigie in stanza e andare a mangiare alla mensa. Le lezioni comincieranno domattina alle otto. Credo di avervi detto tutto, adesso potete andare." sorride porgendoci delle chiavi, quelle delle camere sicuramente. 
 
Ci alziamo e appena metto il piede fuori dall'ufficio la voce del preside mi richiama. 
 
"Signorina Johnson?"
 
"Sì?" mi giro guardandola. 
 
"Stia attenta al suo coinquilino, non è esattamente il ragazzo perfetto." mi avverte. 
 
Annuisco ed usciamo definitivamente. 
 
"Cosa mi nascondi con questo sorrisetto?" chiede Luke guardandomi. 
 
"Oh, niente." rispondo beffarda.
 
"Non iniziare già a fare la stronza." 
 
"Per chi mi hai presa?" domando con una faccia da cucciolo bastonato.
 
"Per una stronza patentata." sorride il moro al mio fianco. 
 
"Oh, ma dai papi." rispondo con un piccolo broncio finto.
 
Scoppia in una fragorosa risata seguito, poi, a ruota da me. "Stronza."
 
Abbiamo gli sguardi di tutti addosso, ma chi se ne frega.
 
Ci siamo messi a parlare e intanto stiamo vagando a vuoto in cerca delle stanze senza accorgercene. 
 
"Ma dove cazzo stiamo andando?" mormoro tra le risate. 
 
"Bho." fa lo stesso lui. "Chiediamo a qualcuno."
 
"Certo, chiedi pure."
 
Si avvicina ad una bionda che è intenta a cercare qualcosa nel suo armadietto e le mette una mano sulla spalla, la ragazza in questione sobbalza girandosi di scatto.
 
Come al solito, Luke le scoppia a ridere in faccia. "Scusa, sai dove sono le stanze...aspetta" dice tra le risate e si gira verso di me. "Che stanza?"
 
"134." rispondo ridendo.
 
Si rigira verso la ragazza dicendole la mia stanza "...e la 138?" 
 
La ragazza annuisce guardandolo sconvolto. "Seguitemi."
 
Mi avvicino alla ragazza sussurrandole un 'non ci far caso, ha qualche rotella fuori posto' e lei ride contagiandomi. 
 
"Che avete da ridere voi due?" chiede ancora ridendo Luke.
 
"Niente, niente." risponde allo stesso modo la ragazza.
 
"Mmh, già mi stai simpatica." le dico sorridendo.
 
"Voi non siete da meno." ricambia il sorriso.
 
"Io sono Julie Johnson."
 
"Io Luke Matthews."
 
"E io Ashley Henderson." dice fermandosi davanti ad una porta. "Julie, questa è la tua e stai attenta al tuo coinquilino." mi dice premurosa (?
 
"D'accordo, grazie." sorrido stampandole un bacio sulla guancia.
 
Cosa avrà di tanto strano questo ragazzo? Mah.
 
Metto la chiave nella serratura e giro aprendo la porta. 
 
Non è una stanza molto grande, ma giusta per due persone. Vicino alla parete alla mia mensola ci sono due letti ad una piazza e mezza con sopra qualche mensola. Alla mia sinistra, invece, ci sono due scrivanie seguite subito dopo da due armadi abbastanza grande. Infine ci sono due porte: una è il bagno e l'altra è una piccola cucina. In più è vuota, segno che il mio coinquilino è uscito. Bene, lo conoscerò più tardi.
 
Prendo le valigie entrandole e chiudo la porta, mi avvicino dall'armadio e inizio a posare i vestiti nell'armadio quando mi arriva un messaggio da parte di Luke.
 
"Tra dieci minuti pronta per andare a pranzare. Luke.xx"
 
Riposo il telefono nella tasca da cui lo avevo preso e mi dirigo in bagno lavandomi il viso e i denti. Guardandomi allo specchio mi conto di essere cambiata parecchio. Il viso adesso non è più paffuto come prima e i miei occhi azzurri risaltano sulla carnagione chiara, le labbra rosee sono al punto giusto, nè troppo sottile nè troppo gonfie. Mi trucco leggermente con un filo di matita sotto l'occhio e eye-liner appena sotto le ciglia. Lascio i capelli biondi e lisci ricadere sulle spalle.
 
Mi riguardo un ultima volta allo specchio ed esco dal bagno appena sento qualcuno bussare alla porta. Vado ad aprirla e mi ritrovo Luke davanti in tutta la sua bellezza.
 
"Pronta?" 
 
"Sì, ma sai dove dobbiamo andare?" 
 
Annuisce. "Ashley mi ha spiegato il percorso."
 
"Allora ti piace la stanza?" chiedo mentre camminiamo. 
 
"Si, è molto carina. A te?" 
 
"Sì, anche a me. E quel ragazzo, mh aspetta...Ryan?" chiedo incerta.
 
"Si, Ryan. È un tipo apposto. Bieber?"
 
"Non l'ho ancora visto."
 
Nel frattempo abbiamo raggiunto la mensa ed entriamo, prendiamo i vassoi e ci mettiamo in fila prendendo cotoletta e patatine -assomigliano a tutto, ma non ad una cotoletta con delle patatine, comunque-.
 
Vedo un braccio che saluta nella nostra direzione e solo pochi istanti dopo riconosco Ashley che ci fa segno di sedersi vicino a lei. La raggiungiamo e con lei ci sono altri due ragazzi. Un biondo dagli occhi azzurri e una rossa dagli occhi verdi.
 
"Loro sono Ryan - il biondo con gli occhi azzurri- e Katy -la rossa dagli occhi verdi-, loro invece sono Julie -mi indica- e Luke -indica lui-" annuncia sorridendo.
 
"Piacere di conoscervi" diciamo io e Ryan all'unisono. Ridiamo appena ci rendiamo conto di ciò che è appena successo. 
 
"Aspetta, ma tu sei quello che sta in stanza con me!" dice all'improvviso Luke guardando Ryan. 
 
"Uh, è vero." risponde prima di scoppiare a ridere con il moro.
 
"Bella memoria, eh!" li guardo ridendo.
 
                            *****
 
"Stiamo arrivando. Ashley.xx"
 
Bene, meglio alzarmi.
 
Sono stata fin ora stesa sul letto fissando il soffitto, con le cuffiette nelle orecchie e di Bieber neanche l'ombra. A dire il vero sono molto curiosa di sapere com'è realmente questo ragazzo, nonostante mi dicano di stare attenta. Ma se ormai siamo in stanza insieme, come potrei evitarlo? Mah.
 
I miei pensieri sono interrotti dal rumore di alcuno pugni sulla porta, sbuffando vado ad aprire. Le ragazze sono sulla soglia guardandomi a bocca aperta. Be' in effetti non gli do torto, sono le 17:30 e io a quest'ora dovrei essermi fatta già lo shampoo, invece i miei capelli sembrano un nido riuscito male. Tutto questo perché a pranzo, mi hanno detto che questa sera ci sarà una festa di 'inizio anno scolastico', nonostante sia iniziato da due settimane e le ragazze mi hanno letteralmente costretta ad andare, quindi ora sono qui per prepararmi, o meglio per prepararci insieme.
 
"Ma ti vuoi muovere?" sbotta Katy chiudendo la porta. 
 
Ashley mi afferra il braccio trascinandomi nella doccia e apre il getto d'acqua. Da considerare il fatto che io sia vestita.
 
"Stronza." urlo mentre chiude la porta.
 
"Muoviti, noi nel frattempo vediamo che farti mettere." ride uscendo dal bagno.
 
Sbuffo sfilandomi i panni fradici, ormai, e li getti sul pavimento. Inizio ad insaponarmi i capelli massaggiando lentamente per poi sciacquare, ripeto questo un'altro volta finendo con il balsamo. Per ultimo mi insapono il corpo, ci passo l'acqua ed esco avvolgendomi un'asciugamano in testa e un'altra sul corpo. 
 
Infilo l'intimo e ritorno in camera trovando le due ragazze intente a fissare un vestitino nero attillato senza spalline e un paio di decoltè fucsia -se si scrive in un altro modo fatemi sapere- e una borsetta dello stesso colore. 
 
"Scusate, ma questo da dove salta fuori?" chiedo scioccata.
 
"Dalla tua valigia." ridono entrambi.
 
"Giuro, non ricordavo di averlo." dico avvicinandomi. 
 
"Dai siediti che ti asciugo i capelli, mentre Katy ti trucca." sorride Ashley.
 
"D'accordo." acconsento e mi siedo sulla sedia della scrivania che le ragazze hanno posto vicino al mio letto. La bionda inizia ad asciugarmi i capelli e, dopo circa 15 minuti, i miei capelli ricadono perfettamente lisci sulle mie spalle, quindi inizia la rossa. Non fa un trucco pesante, eye-liner, matita, mascara, ombretto leggero, lucido trasparente.
 
"Perfetto." sorrisi guardandole adesso tocca a voi. 
 
"Io asciugo i capelli ad entrambi, voi vi truccate." 
 
Risero "Va bene." 
 
Inizio con la rossa lasciandole ricadere i capelli in leggeri boccoli sulle spalle, continuando con la bionda facendoli simili ai miei. 
 
Passano al trucco, mascara, eye-liner,  ombretto, rossetto. 
 
"Adesso vestiamoci." urla felice Katy. 
 
E così facciamo. Io indosso il mio vestitino nero, con scarpe e accessori vari. Ashley indossa un vestitino verde acqua e Katy un vestitino nero aderente con una striscia bianca appena sotto il seno. Ci guardiamo contemporaneamente allo specchio. 
 
"Perfette." sorridiamo tutte.
 
"Dai, andiamo che è ora." 
 
Annuiscono ed usciamo dalla porta, attraversiamo i corridoi deserti per poi arrivare alla palestra. 
 
                               *****
 
Ci stiamo strusciando sui corpi delle persone che ballano da circa un'ora, a ritmo di cantanti di tutti i generi.  
 
"Andiamo a prendere qualcosa da bere. Vuoi?" mi urlano le ragazze cercando di sovrastare il suono della musica, ma inutilmente. Scuoto la testa continuando a scatenarmi, così le ragazze si allontanano. 
 
D'un tratto sento due mani poggiarsi sui miei fianchi, due mani maschile ovviamente,  e inizio a strusciarmi sul corpo di quel ragazzo. Finita la canzone la sua voce roca mi sussurra qualcosa all'orecchio.
 
"Come sei sexy, biondina." inizia a mordermi il lobo. "Che ne dici..." continua giù per il collo "io e te, soli.." adesso la spalla "nella mia stanza.." risale sul collo.
 
Mi giro con un sorrisetto beffardo facendogli staccare le labbra dal mio collo. È un ragazzo biondo, per quel che si vede, non molto alto, ma carino. Scorgo un sorriso malizioso sul auo volto. Mi avvicino al suo orecchio sussurrando con voce sexy. "Sai biondino, se cerchi qualche puttanella da portarti a letto stasera, be' sappi che hai sbagliato persona." 
 
Intanto mi afferra per i glutei avvicinandomi di più a lui e sento la sua erezione preme sulla mia coscia. 
 
"Mh, tu dici? Nessuno mi resiste." sussurra a sua volta con voce maliziosa. 
 
"Con me non attacchi." sussuro morendogli il lobo, come lui aveva fatto prima. "Ci si vede." sorrido soddisfatta allontanandomi e strusciando volontariamente la coscia sul cavallo dei suoi pantaloni.
 
"Puoi contarci, biondina." sorride malizioso mordendosi il labbro inferiore.
 
                              *****
 
Dopo 'l'avventura' con quel biondino sono ritornata nella mia stanza sfinita. La giornata è stata abbastanza faticosa, ma la curiosità di conoscere il famoso Bieber ha la meglio su di me facendomi rimanere sveglia.
 
Vado in bagno togliendomi il vestito, gli accessori e mi strucco. Infine indosso un pantaloncino e una canotta per dormire. Ritorno in stanza stendendomi sul letto e attacco le cuffie al mio i-phone infilandole nelle mie orecchie.
 
Probabilmente dopo un paio d'ore la porta si riapre e il ragazzo di prima fa la sua entrata in stanza appiccicato ad una ragazza, o forse sarebbe più opportuno dire, infilandole la lingua in gola. 
 
Mmh, allora il ragazzo di prima è il famoso Bieber. Bene, bene. 
 
Tossisco apposta e i due si girano verso di me sorpresi. Evidentemente non si erano reso conto della mia presenza, nonostante la luce accesa. Che coglioni.
 
Mi soffermo a guardarlo meglio. Capelli biondo cenere, occhi nocciola/caramello, labbra a cuoricino. Niente male, davvero. 
 
"Mi dispiace deludervi, ma questa sera la puttanella di turno salta." sorrido. Un sorriso da stronza patentata.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: xstratfordx