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Autore: Feder122    14/01/2019    0 recensioni
Deltarune è un universo parallelo ad Undertale, ma questo significa che i due mondi non sono minimamente collegati. Toby Fox afferma che è così, ma qui le cose stanno diversamente.
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Asgore Dreemurr, Asriel Dreemurr, Chara, Toriel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Asriel distese il braccio e aprì la mano, che emanava un forte calore.
“E io che mi aspettavo di affrontare un essere superiore o qualcosa del genere; non sei riuscita neanche a sfiorarmi. Addio.”
Un velo di fuoco ricoprì l’anima rossa, ma quest’ultima ne uscì indenne. Dopo essersi rialzata, si spostò alla destra di Asriel e tentò di colpirlo con il coltello. Asriel afferrò una delle due spade che aveva lanciato e parò il colpo, ma l’onda d’urto che si generò fu talmente potente da lasciarlo esterrefatto e fargli perdere l’equilibrio. Il mostro si sbilanciò e l’anima rossa decise di approfittarne, ma sul volto di Asriel comparve un sorriso e contemporaneamente, alle spalle dell’anima umana, apparve la lama del caos, che la colpì in pieno.
(Per chiunque non lo sapesse, lama del caos è la traduzione letterale del nome di una delle armi di Asriel.)
“Non credevo che avrei mai dovuto usarla, complimenti, essere immondo. Ma dimmi, come ti senti? Hai appena perso l’unica occasione che avevi di colpirmi.” 
“Adesso…basta. Hai superato…il limite!”
L’anima cambiò improvvisamente colore. Dal rosso scarlatto passò a un colore più opaco. A questo cambiamento seguì l’apparizione attorno al corpo di Chara di una strana aura per metà nera e per metà rossa.
“Quindi adesso brilli. Sì, sembra proprio un cambiamento che ti permetterà di ribaltare la situa…”
Non si accorse neanche che l’anima rossa si era spostata, finché non lo colpì allo stomaco. Asriel barcollò per qualche secondo e poi cadde a terra. L’anima rossa prese una delle spade del suo avversario da terra e cercò di conficcargliela nel cuore, ma egli si spostò appena in tempo. L’anima rossa tentò di colpirlo nuovamente, ma Asriel usò la sua seconda spada per pararsi e si allontanò.
“E quella forza da dove salta fuori?”
“Semplice, prima stavo usando soltanto la mia forza e quella di tua sorella, ma adesso mi sto servendo anche del potere di tutti i mostri che ho ucciso.”
“Dannazione, oserei dire che sono finito…”
“Esattamente, preparati a morire.”
“…se non fossi in grado di trasformarmi pure io.”
“Cosa?”
Una luce accecante coprì il corpo di Asriel. Dopo qualche secondo, essa sparì quasi completamente, ma un brillio continuò a circondare il suo corpo, il quale era differente rispetto a prima. Dalle scapole uscivano due ali mastodontiche di colore blu ma con delle sfumature rosse, dei tratti neri erano apparsi sul suo corpo ed era più alto di quindici centimetri. Schioccando le dita, fecce apparire l’Hyper Goner e quando l’anima rossa cercò di colpirlo con tutta la sua potenza, Asriel bloccò il suo colpo con una sola mano.
L’anima rossa si divincolò nel tentativo di liberarsi, ma la presa ferrea del suo nemico glielo impedì.  
“Ok, adesso è il tuo turno di spiegare.”
“A dirla tutta, neanche io ci ho capito molto. Un giorno uno scheletro con un pennello gigante è venuto da me e mi ha spiegato come farlo.”
“Cosa hai detto!? Allora Ink esiste davvero!”
“Sembra che tu sappia delle cose che io non so, ma non  credo di poterti lasciare in vita per chiederti  spiegazioni.”
Asriel poggiò il palmo della mano sopra l’anima rossa.
“A-Aspetta, ti stai sbagliando. Ti dirò tutto ciò che c’è da sapere sul multiverso, la legge che governa tutti i mondi paralleli, ma…”
Il fuoco con cui Asriel la bruciò aveva il suo stesso colore. Quando la vide spezzarsi in due, afferrò il corpo della sorellastra e usò i suoi poteri per guarirla da tutte le bruciature. Eppure, il corpo era talmente freddo che Asriel tremò come una foglia.
Si diresse verso Gaster e quest’ultimo teletrasportò tutti e tre all’interno del suo laboratorio.
“Quindi, adesso lascio fare a te?”
“Sì.”
Mentre il dottore operava, Asriel sbirciò tra i suoi appunti con l’intento di allontanare la sua mente dalla battaglia appena conclusa. Sapeva che disturbarlo non era una buona idea, ma non poté trattenersi.  
“Hai condotto degli esperimenti in una scuola?!”
“Sì, ma ho usato dei giochi da tavolo e un mazzo di carte come cavie. Vedi, la mia magia mi permette di dare vita agli oggetti inanimati e di dar loro dei poteri che abbiano a che fare con ciò che erano in origine. Ho plasmato le loro menti, il mio obiettivo era creare il guerriero definitivo che avrebbe sconfitto l’anima rossa, sarebbe stato un mio burattino, ma uno di loro è andato fuori controllo quando ha scoperto tutta la verità e ho capito che sarebbe stato troppo pericoloso usarli in battaglia. Purtroppo non posso trasformarli nuovamente in oggetti inanimati, ma non causeranno alcun problema.” 
“Ne sei sicuro?”
“Certo. Vedi, quegli esseri sono contenuti in un modo che ho creato dando vita allo spazio. Si tratta di un luogo astratto per noi, ma concreto per loro, a cui solo io posso accedere. Servirebbe una distorsione spazio temporale per permettere a qualcuno di accedervi.” 
“Capisco.”
“Sai, nel mio universo i mostri sono stati imprigionati nel sottosuolo dopo aver perso una guerra contro la razza umana ed è stato peggio di qualsiasi prigione, siamo arrivati a uccidere dei bambini umani pur di tornare liberi. Mi chiedo se il comportamento di quegli esseri sarà simile.” 
“Sto cominciando a pensare che tu non sia così diverso da quell’essere immondo.”
Asriel rivolse allo scienziato uno sguardo accusatorio che gli impedì di notare uno strano bagliore nero all’interno del corpo di Chara.

“Eheheheh, continua a insultarmi quanto ti pare. Adesso che hai abbassato la guardia, vi farò continuare a credere di essere uscita di scena ancora per un po’ di tempo, nel mentre mediterò il piano perfetto per eliminarvi.” 
“Non sperarci.”
“Cosa? Tu!? Come hai fatto a trovarmi?! Non dovresti avere potere al di fuori di quell’universo.”
“Io ho potere in ogni linea temporale. Il multiverso è roba mia e tu non potrai più fare nulla per rovinarlo.”
“Come osi darmi la colpa? Sei stato tu a decidere le regole di quel mondo, sei stato ad affidare il destino di ogni essere vivente a un’entità sconosciuta. Hai letteralmente venduto gli esseri viventi che avevi creato e all’improvviso torni e fingi di essere l’eroe?  Sei tu il responsabile di tutto, Toby Fox.”
“Hai ragione, ho concesso troppe libertà al giocatore e loro hanno commesso tanti sbagli, creando esseri immondi come te; non accadrà nuovamente. Questa volta farò in modo che, volenti o nolenti, seguano una strada che porterà Chara al finale che riterrò più giusto. Ma prima mi sbarazzerò di te.”
Il microscopico frammento iniziò a sparire.
“Non pensare che sarà facile! Chara, Gaster e Asriel non ti perdoneranno mai, troveranno un modo per ribellarsi a te! Non ci sto credendo neanche io, ma farò il tifo per loro dagli inferi e ti aspetterò lì, cane bastardo!”
“Quanto chiacchieri, ti dispiace sparire in fretta? Devo tornare a lavoro.”
   
 
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