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Autore: Najara    17/01/2019    8 recensioni
"Un passo, un respiro, un altro passo, respirare di nuovo.
Spalle e schiena rigida, testa ben dritta, non mostrare i propri sentimenti, non mostrare la paura.
Inchino. Elegante, profondo, ma non troppo.
Parole vengono pronunciate. Promesse solenni scambiate.
Sedersi, ascoltare le parole vuote di tutti, sorridere, annuire.
E finalmente finisce."
Una storia SuperCorp!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Promesse

 

 

L'onore dei Luthor

 

Un passo, un respiro, un altro passo, respirare di nuovo.

Spalle e schiena rigida, testa ben dritta, non mostrare i propri sentimenti, non mostrare la paura.

“Lena Luthor.”

Inchino. Elegante, profondo, ma non troppo.

Alza la testa ed eccola: ha pianto. I suoi occhi sono venati di rosso, probabilmente non ha neppure dormito.

Non mostrare i propri sentimenti.

Parole vengono pronunciate. Promesse solenni scambiate.

Allungare la mano, stringere la sua, ruotare, fissare la folla che applaude.

Sorrisi vuoti, sguardi divertiti, occhi arrabbiati, volti offesi.

Non pensare, non guardarli, non sentirli.

La sua mano trema nella propria e lei stringe un poco le dita.

Conforto? Possesso? Come lo interpreterà? Non ha importanza, le loro dita si separano.

Sedersi, ascoltare le parole vuote di tutti, sorridere, annuire.

E finalmente finisce.

 

***

 

Le colline erano così morbide, così diverse dalle aguzze vette dalle quali proveniva e il castello, per quanto confortevole, era altrettanto diverso da casa sua. Pavimenti in legno, grandi finestre luminose, interi saloni rivestiti di arazzi. Castel Luthor era stato costruito nella pietra, fatto perché potesse resistere al freddo più intenso e alle nevicate più feroci così diverso dalla morbida e calda dimora degli El.

“Il bagno è pronto, milady.”

“Grazie.” Mormorò alla sua dama di camera, gli occhi ancora fissi sul paesaggio lontano che il sole stava lentamente illuminando facendo brillare i fili d’erba ricoperti di rugiada.

Una risata attirò la sua attenzione su qualcosa di molto più vicino. Sotto le sue finestre vi era l’ampio giardino del castello, a destra, però, poteva scorgere le stalle e lo spiazzo ricoperto da sassolini bianchi dove due cavalli già sellati stavano aspettando.

La mascella di Lena si strinse quando riconobbe i biondi capelli della ragazza, così come la giovane che la stava facendo ridere.

“Milady?” Chiamò di nuovo la sua dama. Lei ruotò su se stessa allontanandosi da quella vista, decisa a fare un lungo bagno.

Avrebbe tanto desiderato non presentarsi a colazione, ma avrebbe mostrato debolezza e non era qualcosa che poteva permettersi.

L’ampio salone che il giorno prima era gremito di nobili ora era quasi vuoto. L’unico tavolo ancora presente era posto sul fondo, accanto ad un ampio caminetto già acceso per scacciare il freddo di quello che, agli occhi di Lena, era un alquanto tiepido mattino autunnale.

Seduti ai loro posti vi erano sono due persone.

“Re El, mia regina.” Piegò il capo verso il signore del castello e del regno e verso la sua sposa. Per un attimo vi fu il silenzio, ma quell’uomo giusto e retto non poteva far pagare a lei le colpe di suo fratello.

“Lady Luthor.” La salutò con un cenno e un piccolo sorriso, indicandole la sedia di fronte alla sua.

“Buongiorno, Lena. Spero che tu abbia dormito bene.” Disse, meno formale, la regina.

“Sì.” Rispose, perché sarebbe stato impensabile dirle che le mancava casa sua e che quel castello, per quanto magnifico, non avrebbe mai potuto sostituire le mura di granito di Castel Luthor.

Due servitori le apparecchiarono il posto, servendole carne fredda e frutta. Iniziò a mangiare, partecipando alla conversazione solo quando interpellata direttamente. I sovrani erano gentili, ma lei era distratta.

“Kara è andata a cavalcare.” Lois cercò il suo sguardo. “Lo fa ogni mattina, voi amate cavalcare?”

“No.” Si trovò a rispondere, poi rendendosi conto di essere stata troppo brusca sorrise. “Non si può leggere a cavallo, mia regina.”

“Giusta osservazione.” Le venne incontro la donna. “Eppure…” Si interruppe e Lena quasi sobbalzò quando udì dei passi risuonare alle sue spalle. Obbediente all’etichetta si alzò in piedi e si voltò.

“Lady Luthor.” Disse la giovane, quasi come se fosse sorpresa di vederla.

“Lady Zor-El.” Rispose lei, piegando il capo. “Lady Danvers.” Aggiunse, rialzando la testa.

È andata bene la cavalcata?” Chiese la regina, spezzando il silenzio che si era creato.

“Sì, Lois, splendida.” Rispose, la giovane. “Streaky aveva proprio bisogno di sgranchirsi le gambe.” Aggiunse, mentre si avvicinava al tavolo. Lena fece un passo avanti e le scostò la sedia accanto alla sua.

Di nuovo ci fu quel silenzio teso. La ragazza sbatté gli occhi e Lena strinse la mano sullo schienale della sedia, fino a sbiancarsi le nocche.

“Grazie, Lady Luthor.” Non la guardò, ma si sedette accanto a lei. Per un istante Lena strinse la sedia ancora un po’ più forte, poi la lasciò andare e si sedette di nuovo.

La conversazione non mancò a tavola, Lois la interpellò su vari soggetti, dimostrando una mente sveglia e una vasta conoscenza nei più disparati soggetti, ma Kara non si rivolse mai direttamente a lei.

Quando la colazione finì e il re se ne andò la regina le chiese se poteva accompagnarla, non erano neppure uscite dal salone che la donna la fissò.

“Mi piacete, siete intelligente e sveglia. Lo era anche vostro fratello e anche lui mi piaceva.” Il tono della donna era serio ora.

“Mio fratello ha rotto la sua Promessa e macchiato il suo onore. Io non farò nulla di simile.” Lois la guardò per un lungo istante, come se tentasse di strappare la verità dai suoi occhi.

“Molto bene.” La donna fece qualche passo allontanandosi, poi tornò a voltarsi. “So che avete rinunciato a molto, so che non era il vostro destino e so che vi siete piegata solo per salvare l’onore della vostra famiglia, ma mi aspetto che, ora, non ci sia nulla di più importante ai vostri occhi di lei.”

Lena percepì un brivido davanti a quelle parole. Lois forse non era la madre di Kara, ma quello sguardo era quello di una leonessa pronta ad uccidere per il suo cucciolo.

“Ho dato la mia parola. Ho Promesso…” Si interruppe. “No.” Disse. “Mi sono Promessa a Lady Zor-El e non farò nulla per ferirla.”

“Credo che, per ora, questo debba bastare.” Ancora un lungo istante, poi la regina annuì prima di andarsene.

Il cuore di Lena le batteva veloce nel petto.

Lex era fuggito con una donna, tradendo la sua parola, tradendo la sua intera famiglia e la sua promessa sposa: Kara Zor-El.

Lena aveva dovuto salvare il nome della sua famiglia adempiendo alla promessa fatta dal fratello, sposando la principessa El. Aveva lasciato Jack, il suo migliore amico, il cavaliere che avrebbe un giorno, probabilmente, sposato, aveva abbandonato la sua terra, il suo castello tra le montagne, per essere qui. La regina aveva ragione, aveva abbandonato tutto per suggellare un’alleanza decisa anni prima dai loro genitori, un’alleanza fondamentale per la pace del paese e la sua stabilità sociale ed economica.

Si apprestava a sposarsi con una ragazza che non sono non conosceva, ma che aveva implorato di non essere più vincolata a quel contratto, che le aveva personalmente scritto supplicandola di rifiutare perché insieme, forse, avrebbero potuto liberarsi da quel vincolo. Ma lei non aveva potuto, la sua risposta era stata fredda: avrebbero dovuto fare quel sacrificio per il bene del loro paese; e sapeva che Kara non avrebbe mai nemmeno voluto darle una possibilità, non dopo quello.

 

 

Note: Piccolo prologo di una piccola long.

Per una volta ho voluto cambiare prospettiva: Kara e Lena sono promesse spose! Insomma, direte voi, la parte difficile è già stata fatta! Vedremo… ;-)

Niente intrighi, niente avventure, solo le nostre adorate SuperCorp e, per la prima volta in una mia long, sarà il punto di vista di Lena che seguiremo.

Fatemi sapere se questo inizio vi è piaciuto!

 

P.S. Facciamo un piccolo gioco? Nel commento, se vi va, proponete il titolo che dareste al prologo! Poi toccherà a me scegliere tra le vostre numerose e fantastiche proposte! ;-)

  
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